Avuto per poco tempo Fender Precision 1978, "bianco olimpico". Era un ottimo basso, però pesava un macigno, suonarlo dal vivo non era comodo.

Suonava...da Precision, cioè bene; ma non meglio dell'attuale Precision American Standard che ho attualmente, che è più leggero, finiture secondo me fatte molto meglio, manico dall'impugnatura (per me) più comoda, il suono dei magneti Custom Shop è caldo ed ad allo stesso tempo incisivo, il nuovo ponte High Mass è solido, di facile intonazione e regolabilità.

Questo è il mio parere personale. Ciò non toglie la validità di un modello anni '70, però secondo me se li fanno pagare troppo, trattandoli come se fossero Vintage; che adesso va tanto di moda.

Io uso: plettro e dita

darry, si, miravo proprio a questa conclusione. Di sicuro un American Standard moderno è valido almeno quanto un "vintage" anni '70, però parlare di Precision/Jazz scrausi di quel periodo mi sembra proprio inopportuno.. Parliamo pur sempre di modelli di punta di casa Fender. Magari il discorso era diverso per modelli di nicchia come il Musicmaster (che ho avuto ed era una mezza ciofeca di basso), entry level dell'epoca con standard costruttivi molto bassi.

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Citazione:

, però parlare di Precision/Jazz scrausi di quel periodo mi sembra proprio inopportuno..

fare di tutta l'erba un fascio è sempre inopportuno. Vivendo a Roma ho avuto la fortuna di provarne e suonarne diversi, di tutti i periodi.

Però da quello che ho visto io devo dire che i modelli che mi hanno fatto storcere più la bocca, ma forse è più un caso che altro, sono proprio i Jazz degli anni '70.

Me ne ricordo un paio uno del '75, mi pare, l'altro forse più recente, erano davvero pessimi, con la classica placca a tre viti, con il microtilt; pesavano anch'essi un quintale, verniciature che sembravano fatte quasi di fretta (però sono anche vecchi e non ci sono i macchinari di oggi), e soprattutto suonavano di merda rispetto ad un Fender Jazz dell'ultimo periodo, sia Vintage che Standard.

Secondo me la produzione Fender di oggi, sia Vintage che Standard, è molto più costante e più attenti nella qualità. Anche perché oggi la concorrenza è aumentata, soprattutto nella produzione degli strumenti economici.

Io uso: plettro e dita

darry ha scritto:  

Secondo me la produzione Fender di oggi, sia Vintage che Standard, è molto più costante e più attenti nella qualità. Anche perché oggi la concorrenza è aumentata, soprattutto nella produzione degli strumenti economici.

Secondo me i 700 e rotti euri che ci vogliono per, per esempio, un P Std ( non Am. ) non si possono considerare "economici".

Io uso: solo le dita

Paolone ha scritto:  

Ora, vorrei capire se questo mito può essere definitivamente sfatato o un fondo di verità c'è..

Non credo sia un mito. Da un certo punto di vista e' una realtà storica credo difficilmente opinabile. Non ci dimentichiamo che La Fender alla fine degli anni '70 stava in crisi profonda. Per scelte miopi da parte del management CBS, che aveva acquistato la ditta nel 1965 da Leo Fender, il controllo qualità (punto fondamentale di ogni produzione industriale) era estremamente basso. I materiali utilizzati erano poco selezionati. Basta pensare appunto al peso degli strumenti. La verniciatura al poliestere (divenuta sempre più spessa nel corso degli anni) gridava vendetta rispetto alle finiture alla nitro utilizzate fino alla meta' degli anni '60. Pubblico e rivenditori non erano affatto contenti e in più la Fender inizio' a subire fortemente la concorrenza dei giapponesi, che avevano capito prima di tutti che i musicisti volevano strumenti di qualità e più vicini agli standard e alle caratteristiche della Fender pre-CBS. Di fatto questa situazione porto' nel 1984 alla vendita del marchio ad un gruppo di investitori formato da dipendenti della stessa Fender.

Si può anche affermare che tutto il fenomeno del vintage sia nato come reazione alla produzione degli strumenti anni '70. Se Fender e Gibson, ma anche Gretsch, Martin etc., avessero continuato a produrre strumenti negli anni '70 qualitativamente comparabili a quelli dei decenni anni precedenti il fenomeno del vintage non sarebbe probabilmente mai nato, o comunque avrebbe avuto un significato molto diverso.

Detto questo e' chiaro che molto poi dipende dal singolo esemplare e nulla vieta che anche un Fender di fine anni '70 può essere oggi un validissimo strumento. Sicuramente sono strumenti che rimandano ad un certo periodo musicale e ad un'epoca che non c'è più. Il significato storico e' sicuramente (almeno per me) un valore aggiunto. D'altro canto credo siamo fortunati oggi ad avere la possibilità di scelta: non solo American Standard, ma anche AV, per no parlare del CS. Negli anni '70 c'era solo un modello per ogni tipo e una manciata di colori tra cui scegliere.

Io uso: plettro e dita

Citazione:

Secondo me i 700 e rotti euri che ci vogliono per, per esempio, un P Std ( non Am. ) non si possono considerare "economici"

Ah, ma io non considero proprio la Fender in quel calderone. NON è mai stata economica su nessuna versione dei suoi strumenti, ci metterei giusto Squier, ma neanche più di tanto adesso. Se vogliamo parlare del classico rapporto qualità/prezzo, non si può includere Fender in questa famiglia.
Secondo me costano troppo anche gli American standard ed i Vintage, pensa un po'. Ma è un altro discorso questo. Tanto la Fender vende lo stesso. Chiunque bassista ha, avuto ed avrà almeno un Fender dentro casa.

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darry, esatto, tenendo conto che al prezzo di certi modelli squier nuovi trovi nell'usato modelli notevolmente superiori

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Secondo me, anche a rischio di prendermi pernacchie da qualcuno, allo stesso prezzo dello Squier, modelli di marca Ibanez e Yamaha sono fatti molto meglio, per quello che ho visto io.

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Ragà, qui non parliamo di qualcosa di esoterico.. tornando in tema, io di Precision di quel periodo fatti male o mal suonanti, a dispetto di tutto ciò che si dice, non ne ho mai trovati. Per i Jazz (che non ho mai provato) alzo le mani, probabilmente ci possono anche essere dei motivi se quasi tutti odiano i modelli con placca a 3 viti.
Tutto questo discorso prescindendo dalla storia, dall'hype e dalle relative quotazioni di mercato, mi riferisco oggettivamente allo strumento in quanto tale.

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Ribadisco e riporto una mia esperienza recente.

Ero passato presso il negozio Bandiera di Roma qualche mese fa, per provare dei Precision e dei Jazz, intenzionato a rientrare nel Mondo Fender, lasciato per un breve periodo per provare altre marche; ebbene mi fu proposto di acquistare un basso Precision del 1978, nero. Pesante, però bello e veramente ben suonante.

La cosa che mi ha fatto scappare da Lui è che il tizio me lo voleva vendere a 1900 EUR; gli ho chiesto il perché costasse così tanto e di più di un Standard Americano nuovo, e la risposta è stata: "ma è uno strumento Vintage, non li trovi più così... ed un investimento... ". Capito ma è uno strumento vecchio.

Tutto questo per dire che non ho preclusioni a prescindere, ed i modelli suonanti ci sono; ma a mio parere il suo giusto prezzo doveva essere della metà, non di più.

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darry, su questo ti quoto. A prescindere da questo quindi anche tu lo hai trovato ben suonante.

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io dei Fender che "suonano male" non li ho mai sentiti, però sentendo i sample che mi hai mandato tu, come ti dicevo, non mi piacerebbe il tuo '79, chiuso e nasale rispetto al suono di Precision cui faccio riferimento io.

personalmente ho visto dei P agghiaccianti relativamente a quel periodo, con tasca enorme rispetto al manico, finiture che lasciavano a desiderare, peso sconcertante, legni accoppiati senza guardare.

sicuramente ce ne sono stati di buoni, ed appunto, quando si parla di suono non esiste mai un'oggettività, ma è tutto soggettivo, e sono sfumature che ciascuno percepisce in modo differente, così come si preferiscono certe corde ad altre, certi pickup o certi amplificatori...

tolti i dead spot, cosa può "suoanare male" in un Fender, parlando di dati oggettivi?

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Paolone,

io sì l'ho trovato ben suonante, ma come dice giustamente Pier_, è anche un giudizio personale.

Però bisogna anche dire che il Precision è anche un progetto molto semplice, per cui sul suono è anche difficile sbagliare da parte di chi ha inventato il basso elettrico.

Io ti consiglio solo di non pagarlo troppo senza valutare di prendere un American Vintage recente allo stesso prezzo; che secondo me non sbagli.

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Pier_, come ti dicevo in chat il suono Precision che invece piace a me è proprio quello nasale e compresso dei late '70 (ascoltabili poi nei dischi primi anni '80). Quindi si, abbiamo riferimenti diversi secondo i gusti personali.

darry, non metto in dubbio che il AV siano spettacolari.. ma per come stanno le cose oggi un usato a meno di 1600 euro non te lo porti a casa (contro i 1200 che ho pagato per il '79).  

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P.S. Che voi sappiate nel '79 i Precision avevano ancora le corde lisce di serie?

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