Uso da anni ormai i Dunlop Big Stubby da 2.0 mm, ma in funzione delle cose che sto facendo adesso sono in fase di mutazione totale del suono.
Lavorando su un pezzo, poco fa, ho per caso provato il suono con un plettro che avevo sul tavolo e che uso per la chitarra acustica: oh, molto vicino a quello che cercavo.
Il problema è che credo si tratti di uno 0.46, al massimo uno 0.50 (al tatto, è tutto cancellato). Ovviamente ho difficoltà esecutive e credo che un plettro del genere sul basso possa durare dai 4 ai 12 minuti prima di implodere.
Qualcuno ha fatto esperimenti del genere?
Io, ripeto, ho sempre usato plettri tra lo spesso e il molto spesso: per la vostra esperienza, qual è lo spessore "limite" che potrei usare come compromesso fra sound, suonabilità e una durata accettabile del plettro stesso?
Thanks.

Io uso: plettro e dita

Fu-V, io di base sul basso uso il Tortex arancione, che è quello da 0.60mm, ma poi in base alle corde mi capita di usare plettri più spessi.

in linea di massima, per me funziona che più sono grosse e dure le corde, più spesso deve essere il plettro.

ad esempio, con le 45-100 o meno preferisco il .60mm, con corde 50 inizio a preferire .73mm (tipo tortex giallo), mentre quando uso il basso con le Labella lisce 52-73-95-110 mi trovo meglio con plettri più spessi, tipo il Dunlop Jazz III nero (in versione XL. quello normale lo uso sulla chitarra).

prova anche quelli in nylon, che sono più resistenti ma più flessibili in rapporto allo spessore. ad esempio un nylon da 1mm è flessibile quanto un .73mm tortex.

è solo questione di gusti e necessità, non ci sono regole. ci sono bassisti che usano i sassi e quelli che usano i fogli di carta  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Anche io sono alla ricerca del "mio" plettro  
Fino ad ora ho usato i Dunlop Tortex Verde o Azzurro, ma sono anche troppo spessi per i miei gusti...
Credo che opterò per lo 0.73 Giallo! Mi sembra un buon compromesso...
Una cosa invece che ho notato, guardando artisti che suonano su YT, che qualcuno usa il plettro Triangolare!
Infatti me ne sono procurato uno, anche se è troppo sottile (mi sembra 0.50) ma mi trovo veramente bene!
Io il plettro lo uso poco, e non nascondo che quando suono alcuni brani mi parta durante il pezzo... perché sono poco abituato ad usarli   .. con il triangolare invece ho una presa più solida e mi dà l'impressione di essere più sicuro.
Sono di difficile reperibilità però, anche i negozi oramai hanno solo quelli classici a goccia...

Io uso: plettro e dita

... io riguardo ai plettri non ho particolari preferenze... diciamo che in una misura compresa tra quelli da .73 e quelli da 1 mm, o anche poco più (sia quelli di plastica che di quelli di nylon) mi ci  trovo bene... ne ho un paio da 2 mm e oltre ma sinceramente non mi garbano, fin troppo spessi!  ...un consiglio per chi a volte perde la presa sul plettro, capitava spesso pure a me:  a molti dei miei plettri ho fatto alcuni fori usando quell'aggeggio (non so il suo nome preciso      ) che si usa per forare i fogli per poi metterli nei raccoglitori...  è una cosa che faccio già da molti anni... beh, sarà una scemenza ma ho notato che ho presa migliore così...  scherzando un mio amico mi diceva di brevettare l'idea, solo che ho poi scoperto che c'è già chi ci ha pensato      e li produce già forati...  ne avevo pure comprato uno anni or sono, non ricordo la marca, ma preferisco i miei!     Salve a tutti!

Io uso: plettro e dita

Ormai non uso altro che i Dunlop Tortex 0.73, dopo diversi test rimangono in al primo posto della mia classifica!
In pratica non faccio altro che comprare plettri diversi per poi tornare a quelli gialli!  

Visto che c'è voglia di sperimentare vi dico anche che preferisco pizzicare la corda con il lato corto del plettro, non con la punta. Trovo molto più comode la distanza ridotta e la minore flessione del plettro e vi consiglio di provare perché girandolo non sembra lo stesso plettro!  

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Io uso i Dunlop in nylon da 1mm.

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Grazie, Pier_.

Oggi ho comprato un po' di plettri diversi (manca giusto quello in adamantio). Forse ho trovato il compromesso giusto con un Alice 0.58 (che strana misura!).
Ci sto prendendo un po' la mano, ma sembra la strada migliore.

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Citazione:

In pratica non faccio altro che comprare plettri diversi per poi tornare a quelli gialli!

Cuk, considera che io ho una scatoletta piena di plettri di tutti i tipi, che da psicopatico quale sono negli anni ho catalogato in varie bustine e scatoline per dimensione e materiale  

ogni tanto mi trovo a riprovarne alcuni, tipo i Tortex azzurri da 1mm, o quelli viola da 1.14mm, ma gira e rigira torno sempre a quelli più sottili, non c'è paragone, lo "snap" che tirano fuori all'attacco della nota è tutta un'altra cosa.
gli unici su cui effettivamente torno spesso sono i nylon da 1mm, perchè sono comunque flessibili, ed il nylon ammorbidisce un po' il suono.

al contrario di quanto ho sempre sentito dire, sul basso riesco a gestire la dinamica molto meglio con quelli sottili, e mi danno più libertà di movimento.

su chitarra invece sono da anni fisso sui Jazz III normali neri, piccoli piccoli ed appuntiti.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ , ho visto negozi meno organizzati di te!  

Comunque c'è la leggenda metropolitana che i plettri per basso siano migliori se di elevato spessore.
Personalmente negli anni passati usavo il plettro solo quando veramente necessario, non scendendo mai sotto a 1 mm.
La svolta l'ho avuta con i Dunlop in delrin 0.71, mi hanno fatto trovare finalmente piacevole suonare con il plettro!  

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Citazione:

considera che io ho una scatoletta piena di plettri di tutti i tipi, che da psicopatico quale sono negli anni ho catalogato in varie bustine e scatoline per dimensione e materiale

Pier_, mi hai fatto venire in mente la scena di Ritorno al futuro 2, quando Doc e Marty tornano nel 55 e Doc sfodera una valigietta con le banconote di tutti i periodi storici...   
"devo essere attrezzato per ogni evenienza"  

Grande giove!

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Cuk,eh sì, è una di quelle tipiche leggende basate sul nulla, come quando si diceva che il basso va suonate solo con le corde enormi, altrimenti "suona da chitarra", salvo poi scoprire che ci sono fior fiore di bassisti che usano corde sottili... senza poi arrivare al classico "il basso si suona solo con le dita!!!"  

Citazione:

"devo essere attrezzato per ogni evenienza"

l'idea è quella   se non ricordo male era nel secondo film

ma per dirti, io conservo sempre qualche muta di corde che mi sono piaciute o che non mi hanno convinto appieno, così posso in caso riprovarle in futuro o su altri bassi che mi girano per casa, più che per il suono, che se non parliamo di corde lisce sarà bello ed andato, per la tensione, il bilanciamento tra corde...

pensa te, sull'SG che ho preso da poco ho dapprima montato delle D'Addario 50-105 scala corta, ma dopo tre giorni il Mi era una merda e suonava la metà delle altre corde.
ho preso una vecchia muta di Ernie Ball 50-105 (fortuna le meccaniche grosse di quel basso), montata ed è tornato in vita, e tra l'altro c'è ancora su quella stessa muta (è un basso dove non ci si accorge se ci sono corde nuove o vecchie, finchè sono intonate )

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

[... senza poi arrivare al classico "il basso si suona solo con le dita!!!"             Accidenti, 'sta battuta qua la stavo proprio per fare pure io nel messaggio che ho inviato ieri, trattandosi di  plettri usati per il basso mi sembrava proprio adeguata, visto che ogni tanto mi tocca, ancora al giorno d'oggi, sentirla o leggerla... per esempio nei commenti a qualche video su youtube...    bah, poveracci... non sanno cosa si perdono!           poi, all'ultimo momento, prima di inviare l'ho tolta, non so neanche io come mai...    Comunque, ben detto, è sempre attuale!      PS:  ...e pure io conservo tutto, corde, plettri...      sono un conservatore sotto ogni punto di vista!                Salve a tutti!

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