lostnet ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Se trovassi un pj japan a buon prezzo lo prenderi al volo. Ma di metroesxpress non ne ho mai visti, di quei due in rete di metroline il prezzo è un pò altino.

...e continuerai a non vederne nemmeno uno in quanto i MetroExpress Japan erano disponibili solo come JJ.

Io uso: plettro e dita
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Evolution,
it's not an easy thing for those who live in the past to accept.

Ned Steinberger

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Non mi farei alcuno scrupolo nel suonare con uno Squier, ma se ho un Custom Shop perché dovrei lasciarlo a casa? La vita è una e bisogna godersela.

by Marcello - inside Palermo city

lostnet,ciao ..
lo strumento mi piace molto ,
leggero e tastiera super comoda .. ti diro'
io considero  solo da usare in attivo  ,
anche altri che ho avuto , il fender jazz deluxe 2010 e ora fclef e il modern li uso solo in attivo ,

sono nati per questo o no ,

in passivo il modern non mi dispiace , volume quasi uguale che in attivo con i controlli bassi e alti a zero ,
pero come ti dicevo da usare solo per necessita' qualora si scaricasse la batteria ,
in attivo lo sento piu' definito il suono ,
gran strumento ...

pero' mi piacerebbe provarne uno jap , un bel jazzone magari


Lucio72, nei NYC l'elettronica e' simile a quelli tedeschi ? o e' piu sparona ?

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W il.funk

Morisbass,
per la mia esperienza con i MetroLine tedeschi del 2020 e 2021 l'elettronica NYC è più "sparona", anche se non di tanto.

Ma per uno fissato come me, alla fine ho avuto la botta di culo di trovare dall'ex importatore di Sadowsky in Italia (prima dell'accordo con Warwick) un'elettronica NYC e l'ho installata sul mio MetroLine tedesco del 2020.

Adesso che siamo nel 2025 forse l'elettronica by MEC l'avranno resa più simile a quella NYC, però non avendo fatto raffronti diretti non saprei dirti.

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by Marcello - inside Palermo city

Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

...e continuerai a non vederne nemmeno uno in quanto i MetroExpress Japan erano disponibili solo come JJ.

Alla fine dei metroexpress si sa poco e niente. Non si capisce dove siano stati fabbricati in Giappone, non si sa in quante unità.

Dai seriali che ho verificato in rete non credo abbiano prodotto più di 1500 pezzi in quei due/tre anni di produzione.

Sulla fabbrica qualcuno dice che erano fabbricati nel reparto custom della yamaha. Altri in altra fabbrica ma sempre sotto la supervisione di Yoshi Kikuchi.

Comunque per quel che ho provato restano dei gran bei bassi, molto sottovalutati e tendenzialmente anche più leggeri dei metroline sempre giapponesi.

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lostnet,
settimane fa, quando ne discutevamo in un'altra discussione, ho chiesto chiaramente su TB nel Sadowsky Club (ove Roger legge e scrive) qual'era la fabbrica giapponese dei ME giapponesi, ma non sono stato filato minimamente.

Poi successivamente ho beccato su youtube un'intervista recente di Sadowsky in cui ha dichiarato che i ME venivano prodotti in una famosa fabbrica giapponese che in passato ha prodotto per Fender.

Se la dovessi ritrovare la posto.

Quindi la fabbrica potrebbe essere FujiGen Gakki, Dyna Gakki o Tokai, ma senza una conferma ufficiale da parte di Sadowsky siamo sempre nel campo delle speculazioni.

In ogni caso per me i ME giapponesi sono 100% degni di portare il nome Sadowsky.

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by Marcello - inside Palermo city

Riuppo in quanto ho ritrovato l'intervista di Sadowsky in cui menziona la fabbrica giapponese dei MetroExpress (a 37.24):


YouTube Link


Per gli appassionati del marchio consiglio comunque di vederla tutta l'intervista in quanto Sadowsky su alcuni argomenti si sbottona un pochino più del solito (ad esempio che non è mai stato uno "starfucker"   ).

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molto interessante l'intervista. comunque capisco che abbia scelto la fascia dei 1000 euro/dollari per creare la serie economica migliore su quella fascia. ma non credo lo abbia fatto proprio per i bassisti squattrinati. il business è sempre business e soldi che alla fine gli entrano facendo nulla oltre a prestare il nome.

Io uso: plettro e dita

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Però se il produttore richiede certi standards e specifiche, neanche se lo fai costruire in Vietnam riesci a far abbassare il prezzo. Altrimenti sarebbe come un qualsiasi Squier; ed in questo modo non ti ritagli una fetta di mercato specifica e rimani nel mucchio della zozzeria.

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Lucio72,grazie mille ..
Ho visto tutta l'intervista , sarà ma a pelle Roger mi sta simpatico ..
Grande sincerità quando dice che ha cavalcato l'onda , si é trovato nel posto giusto e nel momento giusto della storia ..
Questo non vuole dire che è stato solo fortunato ... Ci ha creduto e la passione che ha l'ha trasmette a mio parere ...

Adesso mi tocca comprare un jazz metroline  

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W il.funk

trovarsi nel posto giusto e nel momento giusto non è da poco ma bisogna intuirlo però quand'è quel momento.
Così lo è stato per Fender che tra anni 60/70 ha potuto dare i suoi strumenti ai gruppi più iconici di quel periodo, cosa che lo è stato leggermente di meno per MusicMan e nel periodo del tutto sbagliato per G&L.
Poi l'importante è comunque saper restare sulla cresta dell'onda e non sparire, cosa che per me ha fatto Warwick in cui ha avuto il suo momento di massimo exploit panni 80/90 er poi cadere in picchiata.

Dell'intervista mi ha fatto specie che alcuni modelli di elitè tedeschi hanno costi di vendita superiori ai suoi NY. Ecco, per me qui c'è qualcosa che non va..

Io uso: plettro e dita

Morisbass,
prima dell'accordo con Warwick Roger era solito fare verso l'estate un "giretto" presso i suoi distributori internazionali per effettuare degli incontri aperti al pubblico, o per meglio dire delle clinic: io ho avuto modo di conoscerlo dal vivo ad uno di questi incontri presso Your Music e mi ha fatto un'ottima impressione.
Molto aperto e disponibile a confrontarsi con il pubblico fermo restando che alla fin fine ha moltissima passione per il suo lavoro ma è un business man di primo livello.
Altrimenti avrebbe fatto la fine di tante altre realtà durate qualche anno per poi sparire.
Da apprezzare poi la sua estrema sincerità (vedi ad esempio l'aneddoto del compri 8 e paghi 7 con Jason Newsted).

lostnet,
capisco benissimo quello che vuoi dire con i prezzi delle serie elite by Warwick (Masterbuilt & Custom Shop): per me il problerma non si pone in quanto su quelle cifre vado direttamente sui NYC.

Warwick d'altronde (con i suoi stessi bassi) da sempre fa schizzare esponenzialmente in alto i prezzi.

Si vede che in fase di stesura del contratto Warwick non si è accontentata di produrre i MetroLine e MetroExpress e ha richiesto la licenza anche per produrre modelli più di "elite" e Sadowsky (vecchia volpe) non si è posto il problema di una linea sulla stessa fascia di prezzo dei suoi NYC in quanto la maggior parte della sua clientela, disponibile a cacciare tali cifre per uno strumento, vedrà sempre gli americani come i "veri" Sadoswky.

In ogni caso anche con i Sadowsky giapponesi c'è sempre stata una serie non esportata al di fuori del Giappone denominata TYO, che era in pratica il custom shop di Yoshi Kikuchi, con modelli che si sovrapponevano ai NYC con legni e finiture di lusso.

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