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Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita
Autore Messaggio
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Messaggio Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Domanda da vero inesperto. Sono in possesso di uno Sterling Ray4 nuovo nuovo e mi sono accorto che rispetto al mio vecchio Yamaha Rbx774 il master del volume dell'ampli lo devo tenere tra lo 0 e l'1 mentre con lo Yamaha lo dovevo tenere sul 3/4 a parità di volume max sul potenziometro del basso.
 




Io uso: solo le dita
 
Ultima modifica di summer63 il Gio 09 Lug, 2020 18:45, modificato 1 volta in totale 
varg86 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Laney HCM30B Combo 
 
avatar varg86, ovviamente il volume di uscita dello Sterling è più alto..gli Stingray hanno un sacco di volume..
 




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Messaggio Re: Laney HCM30B Combo 
 
avatar varg86, il pickup dello Stingray ha un output piuttosto alto e, se il suono è bello definito e corposo, è tutto nella norma.
Se invece, soprattutto quando aumenti l'intensità della suonata, il suono perde definizione e si crea un effetto tipo "chorus" allora potrebbe essere necessario regolare l'altezza del pickup.
 




Io uso: plettro e dita
 
lelu39 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Mi riallaccio a questo thread per chiedervi lumi su di una questione tanto cara in generale quando si parla di bassi dotati di elettronica attiva: la differenza del volume di uscita passando da modalità passiva ad attiva.

In sintesi, ho sempre notato su recensioni su Megabass, youtube etc. che ad un certo punto arriva puntuale la frase tipo: "passando da passivo ad attivo il volume di uscita praticamente non cambia e questo è un fattore molto positivo...".

Dando per scontato che l'elettronica del proprio strumento sia di qualità e/o di proprio gradimento, ed escludendo motivazioni per le quali se uno si compra un basso elettronica attiva poi debba suonarlo in passivo, fatte appunto queste due premesse io posso anche avere uno strumento che mantiene lo stesso volume di uscita in passivo/attivo, PERO' una volta che inizio agire sui controlli di tono il volume in uscità aumenterà (o addiritturà diminuirà se taglio bassi/medi etc.).

Quindi dove sta questo "vantaggio" di avere un segnale in uscita invariato attivando o bypassando l'elettronica se poi comunque cambierà quando in attivo userò i controlli di tono?

Evidentemente qualcosa mi sfugge: qualcuno può illuminarmi al riguardo?
 




Io uso: plettro e dita
 
Lucio72 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar Lucio72, non devi per forza regolare il gain.
Condivido il pensiero che sia un fattore un po' sopravvalutato ma d'altronde, nel valutare l'elettronica è un criterio, per essa importante.

Non penso di doverlo spiegare a te ma sai benissimo che l'elettronica può agire per "correggere un suono" rispetto al passivo (voglio slappare e mi serve un eq a V velocemente oppure mi serve un boost di alti per un solo od un fraseggio a cui voglio dar risalto) in questo caso avere un elettronica non invadente aiuta sicuramente.
Il Furlanetto che hai in foto, pure essendo boost only ne è un esempio.
L'elettronica è così poco invadente che praticamente, fino a quasi metà corsa neppure ti sembra agica.

Altri, invece usano l'elettronica per pompare in maniera "innaturale" certe frequenze e tagliarne altre senza spippolare troppo sull'eq dell'ampli. Certi suoni pop sordi e nasali non fatichi ad ottenerli con un suono passivo (salvo appunto smanettare parecchio con l'ampli).

In soldoni, comunque, il basso attivo/passivo, almeno per il mio utilizzo, tende ad essere un po' mistificato.
Personalmente, nei vari strumenti con elettronica att/pass a parte il fretless ho sempre tenuto sempre accesa l'elettronica.
E se suono con i passivi non ne ho mai sentito troppo la mancanza.
 




Io uso: plettro e dita
 
Jacker Invia Messaggio Privato MSN Live Skype
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar Lucio72,

E' come dici tu. Utilizzando i controlli di tono il volume può variare, ma se prendiamo il flat come punto di riferimento, avere i due volumi attivo/passivo uguali ti fa partire da una situazione "omogenea". E' solo per una questione di "coerenza volume" fra le due modalità, prendendo il flat come punto di riferimento. Diversamente avresti due varibili: un cambio volume fra attivo/passivo e poi un altro cambio volume intervendo sui controlli di tono.

Io ho tutti bassi attivo/passivi e il fatto di switchare in passivo sostanzialmente può servire (ma anche no :D) nei seguenti casi:

1. Vuoi cambiare suono "al volo" passando da una configurazione all'altra. Come si diceva prima, però, ci può essere un cambio di volume che va gestito.

2. Spesso quando registri vuoi mandare un suono il più "pulito" possibile per poi intervenire in post produzione. Personalmente non trovo differenza tra un attivo flat e un passivo flat (almeno sulle elettroniche di mia conoscenza), quindi può non servire a nulla se non ad evitare di "spostare" i pots.

3. Il passivo può servire come backup se nel mezzo del concerto ti si scarica la pila e non hai da cambiarla

Ammetto, tutti fattori di relativo conto che alla fine esistono come possiblità teoriche ma in concreto se ne può fare davvero a meno (chiamiamole "paranoie" :D).

---

Comunque per rispondere alla domanda iniziale: è del tutto normale che abbiano output diversi. Tranquillo così.
 




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Ultima modifica di Nsoft il Ven 21 Ago, 2020 11:38, modificato 4 volte in totale 
Nsoft Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Io penso che la differenza di volume si riferisca solo allo strumento con i controlli tutti in flat.
Nei Sire, ad esempio, c’è un trimmer che ti permette di regolare Il volume dell’elettronica. Il produttore, in questo caso, consiglia di mettere tutti i controlli in Flat e regolare volume uguale nelle 2 modalità.
Concordo con Lucio che la faccenda è comunque una sciocchezza. Io compro un basso attivo per avere più presenza, dinamica e la possibiltà di variare considerevolmente il suono dello strumento. L’american ultra da passivo, paragonato all’american standard di un mio amico, suona praticamente uguale, ma da passivo io non lo uso mai. Mi basta sapere che se si scarica la batteria, non resto a piedi durante un concerto.
 




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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Io mi infatti mi riferivo alla differenza di volume rilevata tra modalità passiva ed attiva con tutti i controlli di tono in flat.

Su youtube ci sono diverse recensioni fatte da professionisti (e non dopolavoristi come il sottoscritto) che puntalmente marcano questa omogeneità del volume di uscita tra attivo e passivo come un fattore positivo e non mi spiegavo il perchè.

Io personalmente, facendo qualche esempio pratico, mai mi sognerei di comprare un Sadowsky per poi suonarlo in passivo, idem per Fodera bypassando la Mike Pope ma anche Furlanetto pur con la sua elettronica molto trasparente come giustamente sottolineava Jacker.

Giusto in studio di registrzione, e non sempre, mi è stato chiesto di mandare il timbro del basso il meno manipolato possibile ed in quel caso bypassavo l'elettronica (sui bassi ove era possibile farlo).

Per citarvi un aneddoto, diversi anni fa su Talkbass Ken Smith rispose ad un utente che si lamentava di questa benedetta differenza di volume tra attivo  e passivo sui suoi bassi con un qualcosa tipo: "e che ti compri i miei bassi per suonarli in passivo? Il bypass dell'elettronica noi la montiamo come modalità di emergenza nel caso in cui la batteria si scarichi...".

E su qurst'ultimo punto (batteria scarica) ovviamente nulla da dire al buon Mr. Smith  
 




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Lucio72 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar Lucio72, devono pur scrivere qualcosa nelle recensioni.  
 




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Jacker Invia Messaggio Privato MSN Live Skype
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Il vantaggio dell'elettronica attiva, al di là dei comodi controlli di EQ, sta nel fatto di poter mandare un segnale a BASSA impedenza. Quindi un suono che non sia degradato dall'utilizzo di cavi più o meno lunghi. Questa era l'idea originaria, dunque il timbro resta pulito e senza perdite di frequenze, roba molto utile soprattutto nel campo delle registrazioni in studio.
Il mio G&L ad esempio non ha una differenza di volume passando da passivo ad attivo, più che altro il suono si "apre". Di contro in attivo il segnale risulta un po' compresso, in passivo è più dinamico.
 




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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar Jacker,
sopratutto quando trattasi di certi capolavori d'arte moderna...  

avatar marcinkus,
sì il discorso del segnale a bassa impedenza mi è del tutto chiaro, al contrario del (presunto) vantaggio di avere lo stesso volume in uscita bypassando o meno l'elettronica attiva con i controlli di tono in flat.
 




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Lucio72 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Su youtube ci sono diverse recensioni fatte da professionisti (e non dopolavoristi come il sottoscritto) che puntalmente marcano questa omogeneità del volume di uscita tra attivo e passivo come un fattore positivo e non mi spiegavo il perchè.


Un'elettronica che in attivo (e in flat) ha lo stesso volume d'uscita di un'elettronica in passivo (con tono al max) è indice di trasparenza e non invasività dell'elettronica stessa, in quanto realmente nulla aggiunge e nulla toglie al suono di base dello strumento.
Sulla reale utilità di questa cosa su un basso attivo/passivo hanno già argomentato altri prima di me.
 




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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar marcinkus, amen.

a mio avviso l'unico reale vantaggio di avere il famigerato "switch" per attivo e passivo su un basso attivo è che se ti finisce la batteria a metà concerto puoi continuare a suonare senza fermarti e/o avere due suoni pronti tra cui swichare al volo, se tra te e il tuo ampli c'è solo il cavo, senza alcun pedale, come ti diceva già il buon Jacker.


peace
 




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Ultima modifica di Spaccher il Ven 21 Ago, 2020 15:39, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar Lucio72, un "guadagno" sul normale segnale dei pickup cambia il suono, è normale. Riduci la dinamica, aumenti la compressione... quanta gente ancora oggi è convinta che uno strumento con la "super botta" suoni meglio di un normale passivo? I produttori di strumenti attivi inizialmente hanno cavalcato la moda proponendo preamp molto spinti (di gain)... oggi invece si preferisce la trasparenza (non solo in musica spero), per cui in attivo lo strumento non deve avere un grosso salto di volume, cosa che invece puoi ottenere spippolando con i controlli di bassi medi e acuti.
 




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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
IIl bypass dell'elettronica noi la montiamo come modalità di emergenza


Io, nella mia ignoranza, lo vedevo come unico vantaggio nell'avere la possibiltà della commutazione attivo/passivo.
Possibilità che non ho e alla quale cerco di ovviare con un cambio della batteria 9v una volta all'anno, in maniera preventiva e portandone sempre una dietro.
Ricordo però di avere sentito dire di differenza per quanto riguarda l'utilizzo di una DI, ma chissà cosa ho capito...
 




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SH Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar SH, alla DI non cambia granché. Se mandi un segnale sbilanciato (passivo) lo bilancia, se è già bilanciato (attivo) male non gli fa.
Più che altro si usano DI attive per strumenti passivi e DI passive per quelli attivi (in modo da "riscaldare" un pelo il suono).
 




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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar marcinkus, ecco, bravo.... la prima che hai detto....
 




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SH Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Ok, mi avete chiarito le idee.

Grazie a tutti per gli interventi.
 




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Lucio72 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar Spaccher, non tutti i bassi con switch attivo/passivo permettono di funzionare in passivo senza batteria...
 




Io uso: plettro e dita
 
ally Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar ally, dici? Tutti quelli che ho provato andavano così, proprio perché lo switch aveva la funzione di bypassare  il pre on board..
In ogni caso nel mio caso il problema non si pone visto che solitamente on board sul basso Tocco  il volume del pickup al manico e tutti gli altri aggiustamenti sono demandati alla stomp
 




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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Ci sono alcune osservazioni da fare.

1. Il segnale che esce dal basso (così come la chitarra) è un segnale e "livello strumento" che rientra nel range dei segnali ad ALTA impedenza. Si, una elettronica attiva ha una impedenza più bassa di una passiva ma siamo generalmente tra i 600 e 1KOhm che appunto lo identifica come segnale ad alta impedenza.

2. Il fatto che ci sia una elettronica attiva/passiva NON rende il segnale bilanciato/sbilanciato. Il segnale che esce dal basso (così come dalla chitarra) è sempre sbilanciato. È veicolato infatti da cavi Jack TS che appunto trasportano un segnale sbilanciato.

3. La DI box serve a trasformare il segnale sbilanciato in bilanciato, appunto, e ad abbassare ulteriormente l'impedenza fino a portarla a livello microfonico (in Europa generalmente fra i 50 e i 150 Ohm), ossia adatta per i tipici ingressi del mixer.

4. Tralasciando i dettagli tecnici, purtroppo nei bassi più economici l'elettronica è spesso fatta male e il bypass non funziona se la pila è scarica o assente, vanificando il concetto di backup che dicevamo.

Ciao
 




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Nsoft Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
Nsoft ha scritto: [Visualizza Messaggio]

4. Tralasciando i dettagli tecnici, purtroppo nei bassi più economici l'elettronica è spesso fatta male e il bypass non funziona se la pila è scarica o assente, vanificando il concetto di backup che dicevamo.


pure nel MM se la batteria si scarica sei a piedi.

Diciamo che nei bassi con la possibilità di spegnere l'elettronica, solitamente, funzionano anche non alimentati.

Detto questo, nella mia esperienza.
Ho scoperto che il mari jocker funzionava in passivo senza pila perché una volta mi si è scaricata sul MM ed era troppo tardi per andare in negozio.
Sul furlanetto l'ho scoperto solo quando, un acquirente mi ha chiesto di fare questa prova
In tutti gli altri bassi attivi/passivi avuti non è qualcosa di cui mi sono mai preoccupato troppo.
Nella quasi totalità dei bassi attivi che ho avuto (l'eccezione è appunto il fretless) se il basso è attivo lo suono sempre in attivo.
Se il basso è passivo il problema neppure si pone, pur avendo il pedalozzo sadoswky
 




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Jacker Invia Messaggio Privato MSN Live Skype
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar Jacker, nello Stingray che avevo io, senza batteria suonava paro paro a come suonava con la batteria, ma ad un volume più basso.

inizialmente, quando mi è arrivato a casa, pensavo fosse rotto perchè i controlli di equalizzazione non funzionavano.
ho messo una pila nuova ed è aumentato solo il volume di uscita, ma per il resto suonava uguale (e con i controlli funzionanti).

avatar Lucio72, dal mio punto di vista la possibilità di attivo/passivo è comoda per tanti fattori, laddove soprattutto il suono rimane invariato come "flat" e come volume.

su alcuni strumenti è molto richiesto anche il tono in passivo, cosa che spesso manca (vedo il Marcus Miller di Fender, che non ha il tono passivo, che da molti utenti viene aggiunto).

per me, come citato da altri, è utilissimo il fatto di poter avere degli "shape" di equalizzazione pronti all'uso, molto più utile di quando invece ho il controllo di "serie-parallelo" in passivo che raddoppia il volume.

se al fonico cambio drasticamente il volume di uscita, mi smadonna... già passare da un pickup all'altro quando si è controllati dal fonico è un bel problema per lui, che si trova di colpo con un suono di basso totalmente diverso, figuriamoci quando aggiungiamo o togliamo volume, che casino.

a me il Fender Ultra ad esempio non è piaciuto per questo, la differenza di volume tra le due opzioni era eccessiva.
su Ibanez, Warwick ed altri strumenti con questa possibilità ho sempre trovato il medesimo suono inserendo o togliendo l'elettronica, cosa che mi dava appunto la possibilità di cambiare lo shape dell'equalizzazione alla bisogna, come nel citato caso di passaggio dal pizzicato allo slap, o dal pizzicato al plettro.

la gente normalmente lo fa con un pedale equalizzatore, averlo già dentro il basso muovendo solo una levetta od un potenziometro è parecchio più comodo, meno dispendioso e permette di non portarsi dietro pedali.

tra l'altro una buona elettronica in genere non aumenta troppo i volumi quando si usa l'equalizzazione, cosa che invece è tipica di quelle più economiche, dove appena sfiori qualcosa ti trovi con +12db a tradimento  

per me è un dato importante, ed il fatto ad esempio che sui Sire ci sia il trim-pot per regolare è ottimo, così come c'è su certi pedali di qualità.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
In ogni caso,
la modalità di "emergenza" in caso di pila scarica (bypass dell'elettronica attiva) sicuramente non funzionerà (e quindi sarete nella merda) nei seguenti casi:

1. bassi dotati di pickups attivi ossia con stadio di preamplificazione all'interno del pickup stesso (es. EMG USA e MEC serie oro): in questo caso con il bypass si esclude l'elettronica con i controlli di tono, ma i pickups cesseranno di funzionare in quanto anche loro necessitano dell'alimentazione dalla pila;

2. (caso abbastanza raro) bassi dotati di pickups passivi ma con bypass situato a monte di uno stadio di preamplificazione all'esterno dei pickups. Esempio pratico: bassi Tobias dotati della vecchie elettroniche Bartolini TCT a 3 vie. In questo caso il bypass esclude l'elettronica con i controlli di tono, ma il basso cesserà lo stesso di funzionare in quanto mancherà l'alimentazione allo stadio di preamplificazione a cui sono collegati i pickups (Bartolini questo stadio lo chiama "dual buffer").

Comunque, senza entrare in ulteriori tecnicismi, se avete qualche dubbio basta staccare la pila e provare  

Pier,
sul punto che una buona eletronica non aumenta troppo il volume di uscita con i toni, non mi trovi per nulla d'accordo.
Ci sono ovviamente elettroniche più spinte ed altre meno, si tratta semplicemente di scelte progettuali diverse.
Parlo ovviamente di elettroniche spinte ma di qualità, come ad esempio Sadowsky e Pope.
 




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Ultima modifica di Lucio72 il Sab 22 Ago, 2020 13:04, modificato 4 volte in totale 
Lucio72 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Attivo/passivo. Differenze Sul Volume D'uscita 
 
avatar Lucio72, beh oddio, se io sposto il potenziometro di 1 o 2 tacche e mi trovo un aumento eccessivo, l'elettronica non è proprio trasparente ed utilizzabile...

poi son gusti, per me un'equalizzazione buona permette di avere una gestione del suono graduale, e così l'ho sempre trovata su strumenti di fascia alta, mentre su quelli economici trovi quasi sempre le robe che appena sfiori aumentano 12db.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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