Condensatori Carta Olio


Titolo: Condensatori Carta Olio
Buongiorno a tutti, mi è stato proposto di sostituire i condensatori di tono dei miei bassi, tutti Fender, tutti passivi, con i condensatori in oggetto al fine di migliorare la resa sonora del controllo di tono (a tono chiuso bassi meno gonfi e più naturali, medi intatti).
Qualcuno di voi ha per caso effettuato questa modifica, e, se sì, che impressioni ne ha tratto?

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
Considerando come funziona un condensatore, e com'è fatto il circuito dei Fender passivi, personalmente trovo difficile che il materiale del dielettrico conti tanto da avere l'effetto descritto.

Non avendoli però provati di persona il mio è solo scetticismo verso uno dei tanti miti di difficile verificabilità (e falsificabilità) intorno agli strumenti elettrici. In senso buono, per carità.

Ho però provato a cambiare il valore del condensatore in poliestere: 22, 33, 47 e 100 nF. Questo ha, ovviamente, un effetto macroscopico sul suono ad un prezzo irrisorio. Nel dubbio comincerei da questo, alla peggio si possono comodamente collegare appoggiandoli al potenziometro prima di saldare per sentire le differenze al volo.

D'altra parte capisco che su strumenti pregiati non è il caso di smanettare troppo.

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
avatar kiwi,grazie della risposta. Mi sapresti indicare come cambia il suono a seconda del valore del condensatore? E se lascio il tono completamente aperto da un condensatore all'altro cambia qualcosa?
In ogni caso molto difficilmente procederò ad una modifica sul Precision del 78 per motivi di "integrità"... Discorso diverso per il jazz american standard...

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
In linea di massima all'aumentare della capacità del condensatore il suono diventa più cupo, perché si abbassa la frequenza di taglio del filtro passa basso. È un po' difficile essere precisi perché del circuito fanno parte anche i pickup, con la loro resistenza e induttanza, e tutto il resto. Meglio provare perché non è la stessa cosa usare un condensatore di valore più basso e compensare lasciando il tono 'mezzo aperto'.

Lasciando il tono tutto aperto fai sì che il condensatore sia quasi del tutto escluso dal gioco. Con un potenziometro di resistenza infinita sarebbe come se non ci fosse; i potenziometri del tono dei Fender sono da 250 k, che è più che abbastanza ma qualcosa passa. Mi aspetto che un udito più raffinato del mio si accorga di queste sfumature. Va anche detto che il tono c'è chi lo toglie del tutto per questo. Poi però se attacchi un cavo diverso o suoni in una stanza diversa chissà :D.

Per quanto si tratti di una semplice saldatura praticamente reversibile, è anche giusto considerare l'integrità di uno strumento. Per alcuni bassi (non certo il mio), immagino sia un po' come cambiare il campanello a una bicicletta d'epoca.

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
...dall'alto della mia ignoranza in materia io posso dirti che avevo letto che i carta e olio erano abbastanza suscettibli all'umidità, cambiando anche il suono (penso sfumature) in base se ambienti molto secchi o umidi

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
Grazie per le risposte ragazzi, ora l'argomento mi è decisamente più chiaro.
Devo portare il P del '78 a fare un approfondito setup e il liutaio mi ha proposto questa piccola modifica che, dice, per quello che costa da risultati sorprendenti.
Ne sono rimasto incuriosito dato che, a causa dello sgradevole effetto "muddy" che provoca, non chiudo praticamente mai il tono, ma, se l'effetto fosse più naturale e gradevole probabilmente ogni tanto tagliare gli alti mi farebbe comodo.
Eviterò di farlo sul basso più anziano ma potrebbe essere un'idea per il Precision Vintage Hot Rod che effettivamente a tono chiuso si incupisce tantissimo.
Ci penserò su...non sono mai stato un patito delle modifiche, soprattutto su strumenti ben suonanti.

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
Ciao,

Di paper-oil non ne ho mai provati, si trovano dei nos a prezzi stellari e sinceramente spendere 20,30,40 euro di un condensatore (il lavoro me lo farei io quindi parlo del costo del componente), in un circuito del genere, mi sembra un esagerazione.

Ho avuto modo però di fare qualche test tra un condensatore economico, un mallory e un orange drop. Qualche differenza c’é (soprattutto tra l’economico e gli altri due) ma non aspettarti cose clamorose.

Per i miei gusti su tutti i miei bassi monto gli orange drop..ma si tratta di sfumature ora della fine...

Il mio consiglio é questo, se il modificare il basso ne altera il valore (mi pare di capire tu abbia un basso vintage) allora lascia stare, nel caso in cui la modifica non crei problemi..io procederei..anche solo per togliermi lo sfizio (ci si mette 30 secondi per cambiare un condensatore)..a patto che non ne escano cifre assurde. Un orange drop costa 3 euro, un mallory 2.. se ti sparano 20,30,40 euro allora pensaci 10 volte e in caso lascia perdere il paper-oil e procurati uno di quelli che ho citato che vanno benissimo

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
Se la spesa non è eccessiva io proverei. Anche i potenziometri, che spesso hanno tolleranze del 20% (una follia) possono incidere pesantemente sul suono finale. Ricordo dei pot nominali da 250k sul rick che alla fine erano da 183k "reali". Il basso infatti suonava un po' scuro. Ho messo dei 500k sul tono (come di regola sui 4001) e il suono è cambiato come dalla notte al giorno.

Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
avatar marcinkus, condivido, se si vuole una possibilità in più giocherei sulla ipotesi del 500K.
sicuramente il suono risulterebbe più "aperto" con la possibilità di chiudere comunque il suono con il controllo toni

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
mickbellinello, grazie degli ottimi consigli. Questo discorso dei condensatori mi incuriosisce. Non modificherò comunque il Precision del '78 per tutelarne l'originalità e perchè monta già un Orange Drop.
Se la spesa sarà contenuta (decisamente contenuta) lo proverò sul PJ vintage hot rod che, come dicevo, ha un tono che lavora in un modo un po' troppo aggressivo…

marcinkus ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Se la spesa non è eccessiva io proverei. Anche i potenziometri, che spesso hanno tolleranze del 20% (una follia) possono incidere pesantemente sul suono finale. Ricordo dei pot nominali da 250k sul rick che alla fine erano da 183k "reali". Il basso infatti suonava un po' scuro. Ho messo dei 500k sul tono (come di regola sui 4001) e il suono è cambiato come dalla notte al giorno.


interessante il discorso dei potenziometri, ci arrovelliamo su pickups, legni e quant'altro e poi basta il potenziometro e cambia tutto...

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Titolo: Re: Condensatori Carta Olio
avatar sandoz,

Di cosa? Fammi sapere se fai la modifica..

Per il discorso potenziometri .. concordo.. io monto dei 250k e il basso é meno frizzante sulle alte.. li la differenza si sente molto

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