[RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock


Titolo: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Eccoci arrivati ad una nuova recensione.

WARNING PER TUTTI I PURISTI FENDER: NON PROSEGUITE!!! E SE LO FATE, SAPPIATE CHE E’ A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO.

Qui si parla di un Precision con una manico Jazz, PUNTO.

Prologo: sono andato da Essemusic (noto negozio di strumenti in provincia di Treviso) per provare un Envelope Filter e sono uscito con un Fender Custom Shop Postmodern NOS.
In vero sono stato costretto a fermarlo per poi piazzare un paio di vendite ed infine portarmelo a casa.

Di cosa si tratta
Vi lascio anzitutto il link a questo video della Fender:
www.youtube.com/watch?v=eZ16D5OV7cc

Qui trovate le specifiche:
www.fendercustomshop.com/series/pos...color-sunburst/

Ecco invece la mia descrizione:
Il basso si presenta con una finitura Nitro impeccabile, di colore Olympic White con una vaga sfumatura “Mint”, con battipenna bianco; anche il retro del manico è laccato.
Il corpo è quello di un Precision ma con un contour più pronunciato e presenta uno Split Coil CS 62’. La placca copripickup è splendida e conferisce al basso un aspetto elegantissimo.
Il manico è quello di un Jazz (con tanto di decal di tale modello), profilo a U piuttosto cicciotto, con tastiera in palissandro con incollaggio Veneer e radius compound. Il legno della tastiera si presenta con una grana piuttosto compatta, senza particolari venature.
L’hardware è ricercatissimo, con splendide meccaniche ed un ponte progettato esclusivamente per il Custom Shop di casa Fender (con predisposizione per le corde passanti per il corpo) in luogo dei noti lamierini.
A livello del retro del corpo è stata realizzata una piccola svasatura (ben visibile in foto) all’inserzione del tacco del manico per migliorare l’accessibilità agli ultimi tasti. Tale accorgimento all’atto pratico è efficace, non fa miracoli ma funziona.

Aspetti pratici:
L’ergonomia è notevole: il basso si indossa benissimo indipendentemente dall’altezza a cui lo si tiene. E’ estremamente bilanciato senza alcun accenno di neck dive. Non è leggerissimo, direi nella media (non l’ho pesato ma a naso siamo attorno ai 4 kg).
Il radius compound e la tastatura ineccepibile permettono action “da corsa” senza fritture, ma a mio avviso non sono necessarie per questo strumento che fa del “tiro” il suo punto di forza.
Il manico jazz facilita molto il lavoro della mano sinistra, ma senza esagerare per via dello shape a U che lo rende piuttosto “spesso”. Io lo trovo confortevole ed in senso generale idoneo al tipo di strumento: rende il basso molto suonabile senza abbandonare del tutto la sensazione di fisicità da Precision, un eccellente compromesso insomma: se volete fare scale a velocità elevata non avrete problemi, ma se vi volete “sedere sul beat” e pompare il groove avrete modo di sentire tutta la consistenza del manico. Non vado pazzo per la laccatura del retro, ma nel complesso non infastidisce e ben si sposa con l’estetica e la filosofia del basso.
L’hardware è splendido oltre che estremamente funzionale, dalle foto potrete notare la chiave del LA con uno string-retainer incorporato.

C’è comunque un difetto strutturale per me incomprensibile e veramente seccante: il dado del truss-rod non è accessibile se non smontando il manico. Se decidi di proporre un progetto funzionale devi garantire un rapido e comodo sistema di regolazione del relief. Mi spiace ma in questo la Fender non si smentisce mai, manca sempre qualcosa per rendere questi strumenti a livello delle liuterie migliori.
Il funzionamento del TR comunque non dà adito a critiche, preciso e sensibile. Il manico è molto stabile, e dopo la prima regolazione non ho più toccato nulla.

IL SUONO:
Beh, è un Precision.
Nessuna sorpresa ad un ascolto disattento.
Questo specifico basso però è il miglior P su cui io abbia messo le mani per 2 aspetti: dinamica e tridimensionalità del suono.
Una dinamica così l’ho sentita solo negli Alleva Coppolo: stupefacente. Il basso cambia suono cambiando intensità del tocco. In mano a 2 bassisti diversi suona in modo differente sempre mantenendo una pasta bellissima. Il timbro è preciso e composto ma con una ricchezza di armoniche che fa godere le orecchie.
Il basso buca bene il mix perché la fondamentale è in evidenza, ma si porta dietro una quota di basse sconvolgenti che non risultano mai impastate. Non so spiegarlo bene a parole, il timbro è compatto e carico allo stesso tempo, senza che vi sia il minimo accenno a perdere il controllo diventando slabbrato o fangoso.
Per utilizzare una frase del mio amico Alessio (che è il mio guru Fender): trovare uno strumento con delle basse così naturalmente presenti, senza artifici o equalizzazioni è difficile e significa che questo basso suona proprio bene.
I ragazzi del mio gruppo funk sono rimasti allibiti.

Per chi, come me, cerca in uno strumento poche pippe e tanta sostanza, con suonabilità e affidabilità, il progetto Postmodern rappresenta una soluzione straordinaria in termini di fruibilità. Nonostante il timbro Precision non sia ancora del tutto nelle mie “corde”, questo basso mi porta ad esplorare nuove frontiere del groove.
Poi so che leggeremo commenti del tipo “il P è P mentre il J è il J, un basso così non ha senso”, e compagnia cantante… ma io il basso lo suono e questo fa venire voglia di suonare.

Chiudo scrivendo che il Custom Shop Fender realizza davvero bassi notevoli, ma finora non ne avevo mai trovato uno che per il mio gusto valesse la spesa (ho la fortuna di avere alcuni amici che ne hanno posseduti diversi e di avere l’Essemusic a pochi km da casa), tuttavia a volte il caso ti mette di fronte ad alcune opportunità: la mia è stata quella di poter provare 3 postmodern assieme nello stesso momento e trovare l’unico di questi che mi ha fatto impazzire.
La morale è: provate gli strumenti prima di comprare!

Foto di rito:

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Altra foto 1

Altra foto 2

Altra foto 3

Ultima modifica di Merlino il Dom 05 Giu, 2016 23:14, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Merlino, complimenti per l'acquisto e l'ottima recensione.

Goditelo

Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Ho letto spesso che un precision con un manico jazz non suona come un "precision". A quanto pare non è così nel senso che questo esemplare invece suona come deve.

Recensione davvero dettagliata direi perfetta se ci fossero stati anche dei sample...

Ovviamente complimentoni ed auguri!!!

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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
mediobass66, sono sfumature, ho un P con manico di 40 al capotasto, suona da P.

Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
bellissima recensione, completa, complimenti.
basso strafigo

Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
mediobass66,

ottimo appunto
Prima di indebitarmi per comprare questo CS l'ho confrontato con gli altri postmodern e con alcuni Precision presenti in esposizione.
La fortuna é stata quella di cascare nel periodo del "bonus stradivari", per cui l'assortimento era imponente.

Che dire? A confronto con gli altri suonava un pelo piú "composto", cioé meno grosso o meno "ingolfato". Tuttavia gli altri postmodern erano sicuramente "ciccioni" tanto quanto gli altri P, se non di piú.
Questo fra tutti era quello che suonava meglio in slap. Aveva una dote di medio-alti e alti che gli altri bassi si sognavano. Poi alla prova dei fatti (cioé in gruppo) ho capito che non aveva meno bassi, semplicemente ha piú frequenze di un normale P, in pratica quando il mix ti succhia via parte dello spettro ecco che tutte le devastanti basse saltano fuori, in modo del tutto naturale.

Non so dire se l'utilizzo di un manico Jazz piú spesso e la scelta della tastiera ad incollaggio veneer (che lascia quindi piú acero al manico) siano una scelta mirata a compensare la differente massa dei 2 manici (P e J)

EDIT: per i sample attendo di cambiare corde, ma anche di capire cosa suonare nelle clip per far emergere le doti del basso

Ultima modifica di Merlino il Lun 06 Giu, 2016 13:16, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Perfetto Merlino. Sei stato davvero esauriente. Non posso che rifarti i complimenti; immagino la gioia di avere un "pargolo" così!

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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
il prezzo?

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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Prezzo da Custom Shop... Oltre 3 pali

Ultima modifica di Merlino il Gio 21 Dic, 2017 10:43, modificato 2 volte in totale
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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Merlino,

che dire... solita bellissima recensione scritta nel solito bel italiano (cosa che non guasta mai ma è sempre più rara)

per il resto: tu quoque!!!

io al P non ci arriverò mai


Buone note
Mary sarà contenta

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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
LegaliZena,

Lo dicevo anch'io...
Ed eccomi qua

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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Merlino, complimenti davvero, è un basso meraviglioso... è uno degli strumenti che ho confrontato una decina di giorni fa,in quel di Montebelluna, con il Precision Vintage Hot Rod che poi ho acquistato, questo per capirne al meglio le caratteristiche timbriche.
Ovviamente i custom shop sono risultati inarrivabili. La "compostezza timbrica" di cui tu parli è però proprio ciò che mi ha colpito nell'Hot Rod ed è la caratteristica che più lo avvicinava ai custom shop... un'omogeneità e un equilibrio di fondo che altri strumenti non avevano e che aiuta tantissimo quando si è immersi nel mix.

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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
sandoz,

ho letto con molto interesse le tue impressioni sul tuo nuovo Hot Rod e mi rammarico di non averli provati.
Apprendo con piacere che anche tu hai constatato l'equilibrio timbrico di questo basso, ogni tanto metto in dubbio anch'io le mie orecchie...

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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Quel ponte mi ricorda molto quello che montavano negli anni '80 sui modelli special con qualche modifica tipo le corde passanti dal body. Le meccaniche credo siano varianti di quelle montate sugli standard.

Piccolo O.T.
Ogni volta che mi dicono sia una soluzione 'spuria' quella di mettere un manico J su un P penso sempre che lo facevano già in tanti; questo ad esempio è un video dei Journey dove si vede bene Ross Valory col suo 'ibrido' P-J:


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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
gigioscillante,

Beh, sai non ho mai considerato questo basso come una rivoluzione in casa fender. Loro stessi dichiarano di aver cercato un mix di features che funzionano bene per creare un prodotto di livello.
Credo che lo scambio di manici sia inziato non appena si sono sovrapposti nel mercato i 2 modelli.
Per quanto riguarda il ponte invece ti diró che esteticamente é piacevole, sicuramente piú di un lamierino (ma sono gusti). Piú che altro é funzionale e preciso. Aggiungo che la questione corde passanti per me é abbastanza relativa, io le preferisco montate normalmente perché sta grande differenza non la sento.

Le meccaniche invece sono proprio strafighe, avessero lo stelo Lollipop sarebbero da sbavo assoluto. Costruite in modo impeccabile, belle, estremamente funzionali e a quanto pare piuttosto leggere

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Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Basso stupendo, complimenti per la scelta e la recensione!

Profilo PM  
Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
complimenti per l'acquisto e benvenuto nel mondo custom shop. da quando sono passato a Cs dopo aver avuto american standard, am vintage, messicani, vintage veri, mi si è aperto totalmente un mondo nuovo!

ti consiglio di non utilizzare quello stand hercules però, ho visto che anche il tuo basso è verniciato alla nitro, e quei supporti sono sconsigliati per tale tipo di finitura. ho uno stand uguale al tuo, e ti consiglio di mettere della stoffa sulla parte in gomma dove poggia il corpo, così puoi andare sereno

Profilo PM  
Titolo: Re: [RECENSIONE] Fender Postmodern Custom Shop New Old Stock
Quisdam,
Grazie per la dritta
Nel dubbio lo lascio appeso solo il tempo indispensabile. La finitura nitro mi ha fatto venire alcune paranoie in termini di compatibilità. Ho recentemente avuto conferma che la Gigblade che uso come gigbag non dá alcun problema.

Relativamente al discorso CS... purtroppo sono entrato nel vortice dei bassi di alta liuteria da qualche anno. So perfettamente cosa intendi e anche il mio conto in banca lo sa. Poche eccezioni purtroppo

Profilo PM  

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