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Basta Enpals Per I Dilettanti....
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invisible
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
da quanto ne so i gruppi di cover costituiti da professionisti nei locali piccoli genovesi prendono 50 euro a cranio, cio? mediamente 200 euro a gruppo (che hanno anche altre attivit? musicali pi? importanti). pu? darsi che in qualche posto diano qualcosa di pi? o diano di pi? se il gruppo non ? genovese. i gruppi "emergenti" di cui parla l'amico genovese sopra (ciao!) prendono... da niente - "? venuta poca gente..." - a 100 euro a gruppo. ma il mio gruppo ? un po' snobbato, magari zerothehero, ha dati pi? pertinenti
Io uso: plettro e dita
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#401 Mer 12 Mag, 2010 10:17 |
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zerothehero
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Il nostro rimborso spese ? circa (quando va bene) quantificabile in una decina/quindicina di birre, panini, una bottiglia di Jack Daniel's; e se va molto bene, si aggiunge un centinaio di euro (20 a cranio).
Io uso: solo le dita
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#402 Mer 12 Mag, 2010 12:20 |
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invisible
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
si non avevo contato le cibarie, noi siamo in 3 e pi? morigerati (e il Jack non mi piace!). per tornare seri, di fatto nel caso genovese questi localini difficilmente potrebbero fare di pi?, sono troppo piccoli, tolto il costo del personale, le spese di gestione, il costo del materiale ecc. non ? che resti molto. per? in altre realt? le testimonianze dei colleghi bassari portano a dedurre che c'? un mercato selvaggio e non credo che li consoli l'idea che ? cos? in tutti i settori della libera professione
Io uso: plettro e dita
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#403 Mer 12 Mag, 2010 14:21 |
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cachao
MegabassMod
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Importante:
adesso quando suoniamo in un pubetto con il nostro ampli potrebbero richiederci il D.V.R. documento valutazione rischio, per emetterlo bisogna avere l' abilitazione a R.S.P.P.
http://IT.wikipedia.org/wiki/RSPP
http://www.blumatica.IT/documentazione/DVR.pdf
Me lo ha detto un ispettore del lavoro che sta facendo il corso R.s.p.p. che sto seguendo, lui ha una figlia cantante tra l' altro e mi stava dicendo queste cose....
in pratica nella band ci vorrebbe una persona con questa qualifica che emetta il d.v.r.
Le sanzioni sono alte e vale anche per i dilettanti.
Io uso: plettro e dita
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#404 Mer 12 Mag, 2010 14:53 |
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Matteo Balani
Matteo Balani
MegabassMod
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
cachao,
Che grandi cazzate che ti hanno raccontato...
Fidati.
Il DVR deve essere redatto dal datore di lavoro/gestore del locale.
E' una ottemperanza di legge (secondo D.Lgs.vo 81/08) che si applica solo ed esclusivamente alle ditte/aziende con lavoratori.
E dato che voi come band non rientrate (e ci mancherebbe!) nella categoria, chi ti ha raccontato queste cose dovrebbe informarsi decisamente meglio.
Io uso: solo le dita
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Ultima modifica di Matteo Balani il Mer 12 Mag, 2010 16:30, modificato 1 volta in totale |
#405 Mer 12 Mag, 2010 16:26 |
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invisible
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Età: 57 Residenza: Genova
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
quoto in toto Panther. il dvr viene dato dal datore di lavoro al dipendente o a chi assume un incarico lavorativo anche di durata limitata, in modo che questo possa conoscere i rischi del lavorare in quel luogo, immaginando che comunque rispetti le normative in vigore che dovrebbero garantire un minimo di sicurezza.
Io uso: plettro e dita
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#406 Mer 12 Mag, 2010 17:27 |
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pinus
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Età: 45 Residenza: (Ta)
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
invisible ha scritto: si non avevo contato le cibarie, noi siamo in 3 e pi? morigerati (e il Jack non mi piace!). per tornare seri, di fatto nel caso genovese questi localini difficilmente potrebbero fare di pi?, sono troppo piccoli, tolto il costo del personale, le spese di gestione, il costo del materiale ecc. non ? che resti molto. per? in altre realt? le testimonianze dei colleghi bassari portano a dedurre che c'? un mercato selvaggio e non credo che li consoli l'idea che ? cos? in tutti i settori della libera professione
Mi sembrano prezzi troppo stracciati. Da noi in Puglia arrivano fino a 100 euro a testa e con consumazione gratis.
quoto Panther
Io uso: solo le dita
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#407 Mer 12 Mag, 2010 17:30 |
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invisible
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
hai ragione, ? elemosina... ti ricordo che si tratta di locali in cui ci stanno 60-70 persone al massimo, anche meno, e che difficilmente ne vedono contemporaneamente pi? di 30... i due centri sociali in realt? sono quelli pi? spaziosi e in cui si suona meglio, ma non essendoci lo scopo di lucro si possomo permettere di spendere tutto quello che entra. poi ci sono anche un paio di locali "professional" ma l? ci vanno i big o le tribute band. daltronde alle serate dei gruppi emergenti (molti con cd pubblicati e distribuiti...) siamo sempre le stesse persone, manca un pubblico "underground" interessato alla musica live che non sia quella che conosci gi? (cover e tribute).
ma tornando al discorso principale, Gozer lamentava una concorrenza sleale dei gruppi non professionisti che hanno lo stesso target che pu? avere lui, quindi non mi sento chiamato in causa
Io uso: plettro e dita
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#408 Mer 12 Mag, 2010 17:41 |
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Indoma
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Età: 39 Residenza:
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
cachao ha scritto: Importante:
adesso quando suoniamo in un pubetto con il nostro ampli potrebbero richiederci il D.V.R. documento valutazione rischio, per emetterlo bisogna avere l' abilitazione a R.S.P.P.
questo vale se fai un impianto di alimentazione per esempio se in una piazza crei un impianto dal nulla.
considerando che:
il tuo ampli ha la certificazione del produttore, se usi delle ciabatte hanno la certificazione del produttore e che infilare una spina non ? fare un impianto puoi stare tranquillo
tornando in topic:
la concorrenza io non la guardarei solo sul genere, perch? se in giro ci sono gruppi disposti a suonare gratis o per pochi spiccioli fanno pensare agli organizzatori che "tanto qualcuno che viene gratis lo trovo", visto che si rompono le scatole con enpals e siae potrebbero pure romperle per imporre un minimo di pagamento. (utopia pura)
Io uso: plettro e dita
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#409 Gio 13 Mag, 2010 15:31 |
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Fagyo
Marco Fagioli
MegabassStaff
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Età: 58 Residenza: Troghi (Firenze)
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Ci mancherebbe altro che dovessimo fornire il POS (Piano operativo della sicurezza) per informare quali rischi portiamo nei pub.
(il Datore di lavoro rende noto il DVR, ma l'impresa porta il POS.)
sicuramente sarebbe riportata come voce importante l'acustica pericolosa.
uso di cuffie per gli astanti.
Io uso: plettro e dita
____________________ Ecco.
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#410 Gio 13 Mag, 2010 16:06 |
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Fenderissimo
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Ho trovato questo, non riguarda direttamente l'enpals e la pensione ma riguarda il sussidio di disoccupazione. Visto che si tratta di soldi e visto che in questa discussione c'? abbastanza indignazione ed incazzatura, forse questo ? il posto giusto per condividere questa novit?
http://www.petizionionline.IT/petiz...ccupazione/4937
di seguito il testo se non volete/riuscite aprire il link
Con la circolare 105 del 5/08/2011 l?INPS dice addio una volta per tutte al sussidio di disoccupazione per gli artisti dello spettacolo.
Viene infatti chiarito dopo un anno di risposte diverse da una sede INPS all'altra, la situazione per le categorie artistiche dei lavoratori dello spettacolo.
Vengono escluse dal diritto all'indennit? di disoccupazione tutte le figure artistiche come registi, scenografi, coreografi, lighting designer, attori, musicisti, cantanti, danzatori, ecc (in allegato alla circolare c'? una lista contenente tutte le categorie escluse, con tanto di codici ENPALS). In pratica il sussidio viene riconosciuto alle sole categorie tecniche ed amministrative.
Ci? a seguito della confusione generata dalla sentenza del 20 maggio 2010 della Suprema Corte di Cassazione n. 12355 che fa riferimento al Regio Decreto 1827 del 1935 che recita: ?Non sono soggetti all?assicurazione obbligatoria per la disoccupazione involontaria: (?) il personale artistico, teatrale e cinematografico?.
La definizione di personale artistico ? quella secondo cui ?Non sono considerati appartenenti al personale artistico, cos? teatrale come cinematografico, agli effetti tutti coloro che al teatro o al cinematografo prestano opera la quale non richieda una preparazione tecnica, culturale o artistica?.
Questa sentenza ha anche stabilito il principio secondo cui il versamento del contributo contro la disoccupazione non ? da ritenersi di per s? presupposto costitutivo del diritto alla disoccupazione da parte del lavoratore.
La sentenza quindi escludeva dall'indennit? di disoccupazione tutti quei lavoratori che pur essendo assunti come lavoratori dipendenti da una ditta che versava la dovuta quota contro la disoccupazione (quota DS), risultavano comunque essere lavoratori ?autonomi? in quanto in possesso di preparazione tecnica, culturale o artistica.
La sentenza non chiariva per? quali fossero in pratica questi lavoratori.
A questo punto con la circolare 105 dell'Inps tutto viene chiarito.
Tale circolare inoltre chiarisce che il testo ? scaturito da ?ulteriori approfondimenti nonch? dal confronto con l?ENPALS e con le parti sociali interessate?.
Ci rimangono per? delle domande senza risposta:
Perch? dei lavoratori dipendenti vengono esclusi dall'indennit? di disoccupazioni a cui tutti i lavoratori dipendenti dovrebbero aver diritto? Non possiamo credere che la motivazione sia realmente quella che recita il Regio Decreto del '35, ovvero che se si possiede una preparazione tecnica, artistica o culturale (e chi non la possiede? I tecnici non avranno anche loro una preparazione tecnica e gli amministratori saranno tutti analfabeti?) anche se dipendenti si ? autonomi, in quanto capaci di gestire autonomamente il proprio lavoro. Forse questo era realmente cos? nel '35 ma ? certo che adesso se un danzatore o un attore vengono convocati ad un orario dalla propria compagnia devono presentarsi a quell'ora. Come tutti i lavoratori dipendenti.
Perch? viene richiesto alle ditte che assumono i lavoratori artistici dello spettacolo il versamento della quota INAIL che spetta ai lavoratori dipendenti se poi questi ultimi non vengono considerati tali? E perch? le quote DS versate dalle ditte non vengono restituite se non danno diritto all'indennit? di disoccupazione?
Perch? la circolare non chiarisce quali sono gli ?ulteriori approfondimenti in base ai quali si ? giunti a queste conclusioni? Perch? l'ENPALS che si dovrebbe occupare delle pensioni dei lavoratori dello spettacolo da parere positivo? Ed infine chi sono queste parti sociali interessate a cui si ? chiesto parere?
Ci sembra paradossale che vengano escluse dal diritto alla disoccupazione proprio quelle categorie che hanno l'intermittenza lavorativa come parte integrante del proprio essere.
Per un danzatore, un coreografo, un attore o un musicista avere dei periodi disoccupazione durante l'anno ? cosa normale. Le turn??, anche quelle delle compagnie che lavorano di pi?, hanno comunque dei lunghi periodi di pausa.
Siamo rimasti uno degli ultimi paesi europei a non riconoscere i lavoratori dello spettacolo come dipendenti intermittenti e a non riconoscere loro il diritto alla disoccupazione.
Da anni chiediamo una regolamentazione per la categoria, che avrebbe dovuto essere contenuta in una pi? generale legge sul welfare. Ma la legge sul welfare non ? mai andata in discussione alle camere e i lavoratori dello spettacolo sono rimasti in questa terra di mezzo, con una legge risalente al 1935.
Ora la circolare 105 dell'INPS ci toglie da questa situazione di incertezza e assesta l'ennesimo colpo ad una categoria sempre meno tutelata e considerata.
Ma noi vogliamo per l'ennesima volta ribadire che quello dello spettacolo ? un lavoro e che i lavoratori dello spettacolo sono lavoratori. A tutti gli effetti. Vogliamo, per l'ennesima volta ricordare che il nostro non ? un hobby per ricchi, ma un lavoro che ci porta via tempo, fatica, energie. Che richiede impegno e passione. Come tutti i lavori.
RICHIESTA DELLA PETIZIONE:
Chiediamo l?abrogazione in tempi brevissimi del Regio Decreto Legge 4 ottobre 1935 n. 1827 (convertito, con modificazioni,nella legge 6 aprile 1936, n. 1155) nonch? l?abrogazione del Regolamento di cui al R.D. 7 dicembre 1924 n. 2270
Io uso: solo le dita
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#411 Sab 03 Set, 2011 11:47 |
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gozer
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
? cambiata nella forma quella che in sostanza era una situazione gi? di fatto...pochissime infatti erano le sedi INPS che dopo un lunghissimo e tormentato (e spesso inutile) iter burocratico erogavano un sussidio di disoccupazione a chi dimostrava circa 70 serate in regola all'anno (in Francia sono molte meno e il sussidio ? una certezza). Hanno solo scritto su carta che non contiamo un cazzo... ma d'altra parte sono tranquillo. Mi mancano solo all'incirca 4500 serate in regola per andare in pensione con 400 euro al mese e godermi la vita..
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____________________ a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone
Ultima modifica di gozer il Sab 03 Set, 2011 12:52, modificato 2 volte in totale |
#412 Sab 03 Set, 2011 12:44 |
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Fenderissimo
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Ho trovato questo e diffondo. Inizialmente pensavo fosse una novit?, poi ho visto che la sentenza ? del 2002.
Sentenza che affronta, tra i vari problemi, quello del presunto obbligo, per i musicisti amatoriali, di iscrizione all?Enpals.
La SIAE sta effettuando controlli nei locali contestando l'obbligo di iscrizione all'ENPALS anche nel caso in cui il musicista sia disoccupato o con reddito (da attivit? musicale) inferiore ai 5000 euro annui in quanto l'esenzione (secondo l'ENPALS) ? prevista solo per chi svolge altra attivit? (comma n.188 dpr 708/47).
Secondo l'ENPALS anche chi risulta disoccupato ha l'obbligo di versare i contributi (o il locale per esso) pure nel caso in cui il tipo di attivit? ? saltuario e privo di continuit? (requisito obbligatorio per essere di fatto inseriti nelle categorie dei lavoratori dello spettacolo).
La seguente sentenza,emanata dal Giudice del lavoro di Trento nel 2002,fa giurisprudenza e dovete portarla a conoscenza di tutti,compresi gli ispettori dell'ENPALS e della SIAE quando vi vengono a fare i controlli.
Leggete attentamente.
Sent. 93/02 R.G. 420/00 Cron. 564/02
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Tribunale di Trento
Il dott. Michele Maria Benini, quale giudice del lavoro, ha pronunciato la seguente
sentenza nella causa per controversia in materia di previdenza e assistenza obbligatorie promossa con domanda depositata in data 29.12.2000
da
BERTOCCHI SANTO, rappresentato e difeso dagli avv.ti L. Cescatti e D. Botteri ed elettivamente domiciliato presso lo studio di quest?ultimo in Trento, corso 3 Novembre 72/B, giusta delega a margine del ricorso. RICORRENTE
contro
SERVIZIO LAVORO della PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO in persona del Dirigente dott. Nicola Cenname che elegge domicilio in Trento, Via Gilli n. 4. CONVENUTO
Oggetto: ricorso ex art. 22 L. 689/81.
Svolgimento del processo:
Con ordinanza ingiunzione dd. 28.11.2000 n. 86623 di prot., il Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento ordinava a Bertocchi Santo, nella sua veste di titolare della ditta Produzioni Cipiesse di Bertocchi Santo, di pagare, a titolo di sanzione amministrativa, la somma di lire 10.970.500.= in conseguenza della violazione degli artt. 11 comma 2 e 6 comma 2 del D.L.C.P.S. 16.7.1947 n. 708, ratificato con modificazioni nella legge 29.11.1952 n. 2388, nel testo sostituito dall?art. 1 del D.L. 13.3.1988 n. 69, convertito con modificazioni nella legge 13.5.1988 n. 153, per aver adibito al lavoro numerosi lavoratori autonomi sprovvisti del prescritto libretto Enpals e per aver fatto agire detti lavoratori dello spettacolo, appartenenti alle categorie indicate nell?art. 3 del D.L.C.P.S. 708/1947, non in possesso del certificato di agibilit? Enpals. Il Servizio Lavoro della PAT rilevava che l?attivit? svolta dai lavoratori dello spettacolo non poteva essere considerata di natura dilettantistica n? di carattere occasionale bens? di natura imprenditoriale; per il periodo intercorso dal giugno 1996 al settembre 1997, per le prestazioni rese nella provincia di Trento da questi musicisti erano state emesse fatture dalla ditta Cipiesse, cui erano ascrivibili i rapporti di lavoro, mentre il fatto che detti lavoratori fossero associati all?Amad risultava una fittizia copertura al fine di non versare la contribuzione dovuta agli enti preposti. Con il ricorso depositato in data 30.12.2000, Bertocchi Santo adiva il Tribunale di Trento in funzione di giudice del lavoro, proponendo opposizione ex art. 22 della legge n. 689/1981 avverso l?ordinanza ingiunzione predetta, di cui chiedeva l?annullamento. L?opponente faceva presente che i musicisti erano iscritti all?Amad (Associazione musicisti ed artisti dilettanti), associazione senza scopo di lucro, appartenente alla federazione Arci, erano dilettanti in quanto cantavano in pubblico per passione in modo saltuario e non professionale; non erano pertanto soggetti ad alcun obbligo assicurativo. La Cipiesse, contattata dai musicisti dilettanti, metteva a disposizione le proprie attrezzature tecniche, provvedendo altres?, attraverso i propri tecnici, alle operazioni di montaggio, messa a punto e smontaggio degli impianti; la fattura, che riguardava quindi non le prestazioni dei musicisti ma il nolo degli impianti, era emessa nei confronti dell?ente che promuoveva l?iniziativa, effettivo fruitore del servizio, che provvedeva al pagamento. Si costituiva in giudizio il Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento, facendo presente in primo luogo che l?opposizione doveva essere trattata e decisa secondo le regole ordinarie (artt. 22 e 23 della legge n. 689/1981) e non gi? secondo quelle del rito del lavoro, posto che gli illeciti contestati erano riconducibili alla categoria ex art. 35 comma 3 della medesima legge. Sottolineava che l?attivit? svolta dall?Amad, in possesso del certificato di agibilit? rilasciato dall?Enpals di Milano con esenzione contributiva, in realt? non poteva essere considerato a fini dilettantistici; alcuni dei musicisti avevano ammesso di ave suonato con finalit? di lucro e che una quota degli importi percepiti era stata versata all?Amad, mentre le fatture per l?organizzazione degli spettacoli erano state emesse dalla Produzioni Cipiesse. Era quindi la ditta Produzioni Cipiesse il soggetto che di fatto aveva organizzato gli spettacoli, mentre l?iscrizione dei musicisti all?associazione Amad era nient?altro che una copertura al fine di non versare i contributi previdenziali. Nel corso delle udienze di data 29.5.2001, 4.10.2001 e 6.12.2001 erano sentiti alcuni dei testi indicati dalle parti. In vista dell?udienza di discussione le difese depositavano memorie illustrative autorizzate. All?udienza di discussione le parti precisavano le loro conclusioni come segue: per parte opponente: ?annullarsi l?ordinanza-ingiunzione dd. 28.11.2000 n. 86623 della provincia Autonoma di Trento - Servizio Lavoro emessa nei confronti di Santo Bertocchi, in quanto infondata, con vittoria di spese e onorari di causa?. per parte opposta: ?respingersi il ricorso in quanto infondato in fatto ed in diritto?.
Motivi della decisione.
1.- Innanzitutto ? il caso di sgomberare il campo da ogni dubbio sul fatto che il presente giudizio ? stato radicato nelle forme previste dalle disposizioni contenute nella legge 24.11.1981 n. 689, sezioni I e II del capo primo. Fin dal decreto di fissazione dell?udienza di discussione, si ? infatti espressamente richiamato l?art. 22 della legge predetta, disponendo che la notifica del ricorso fosse effettuata a cura della cancelleria e ordinandosi al dirigente del Servizio lavoro della PAT di depositare in cancelleria, nel termine di rito, copia del rapporto con gli atti relativi all?accertamento nonch? alla contestazione o notificazione della violazione. Nel decreto di fissazione dell?udienza si sono quindi riportate le indicazioni stabilite dagli art. 22 e 23 della legge n. 689/1981 per l?avvio di una causa ordinaria di opposizione. Il presente giudizio deve pertanto ritenersi gi? disciplinato dalle regole ordinarie (ossia da quelle previste in particolare dagli artt. 22 e 23 della legge n. 689), senza che occorra di conseguenza dar corso al passaggio dal rito speciale a quello ordinario, come richiesto dal Servizio lavoro. E? d?altra parte risaputo che ? alla procedura in concreto seguita dal giudice che occorre avere riguardo al fine di stabilire il mezzo di impugnazione; pertanto, nel caso in cui sia stato applicato l?ordinario rito previsto dagli artt. 22 e 23 della legge 24 novembre 1981 n. 689, la sentenza sar? impugnabile con il ricorso per cassazione, ai sensi del cit. art. 23 ultimo comma e non con l?appello, quand?anche a pronunciarla fosse stato il giudice del lavoro.
2. - Nel merito l?opposizione ? fondata e deve essere pertanto accolta. Presupposto imprescindibile perch? sia ravvisabile l?obbligo assicurativo presso l?Enpals ? il fatto che ci si trovi di fronte a lavoratori dello spettacolo in senso vero e proprio. L?obbligo assicurativo prescinde quindi dalla natura del rapporto di lavoro, che pu? essere indifferentemente di natura subordinata oppure di natura autonoma (in questo senso ? il consolidato orientamento della Cassazione: Cass. 5.5.1992 n? 5323 e Cass. 14.4.2001 n? 5593). Prescinde anche dall?esercizio di un?attivit? imprenditoriale ai sensi dell?art. 2082 e ss. c.c. essendo esso stesso stabilito con riferimento ad una nozione di impresa intesa in senso lato. Invece, come si ? detto, lavoratori dello spettacolo in senso tecnico da assicurare obbligatoriamente presso l?Enpals sono soltanto coloro che stabilmente, professionalmente, ancorch? in compiti ausiliari, sono impiegati per svolgere attivit? essenzialmente destinate alla realizzazione di spettacoli, per spettacolo dovendosi intendere non qualsiasi forma di manifestazione con il concorso del pubblico, ma esclusivamente quello che propriamente ha il fine di rappresentare ed interpretare un testo letterario o musicale, con personale abilit? degli interpreti, rivolta a provocare il divertimento, inteso in senso culturalmente ampio, degli spettatori (Cass. 22.1.1997 n. 633). Ai fini dell?iscrizione all?Enpals, la Cassazione considera quindi lavoratori dello spettacolo soltanto coloro che stabilmente e professionalmente sono impiegati per svolgere attivit? essenzialmente destinate alla realizzazione di spettacoli (nello stesso senso anche Cass. 15.6.1992 n? 7323).
3.- In capo alle persone, nei cui confronti il Servizio lavoro della PAT ha ravvisato un?omissione contributiva, fa invece difetto il requisito della stabilit? e della professionalit?. Si tratta infatti di musicisti dilettanti, persone quindi che unicamente per diletto, per coltivare la loro passione per la musica, si offrono occasionalmente per suonare in un locale o nell?ambito di una manifestazione. Si tratta quindi di persone per le quali suonare ? un?occupazione saltuaria, svolta a livello amatoriale. Gi? il numero delle serate svolte ? sintomatico del carattere non professionale dell?attivit?. In genere si trattava infatti di poche serate al mese; ?tre, quattro serate al mese? (teste Amadori); ?un paio di serate al mese? (teste Bevilacqua) ?poche serate? (testi Scatuzzi e Pagnoni) ?poche serate, circa 6 - 7 all?anno? (teste Costaraoss). Soltanto Graziola e Muraro arrivarono a fare 10 - 12 serate nel corso dell?estate 1997, sembra per? soprattutto per i buoni rapporti di conoscenza che intercorrevano tra Graziola e i titolari dell?albergo Lago di Cei, presso il quale gli spettacoli si sono svolti. Altro indice sintomatico del carattere non professionale dell?attivit? di intrattenimento musicale ? il fatto che tutti quanti avevano un altro lavoro: tra le persone sentite come testimoni, Amadori lavora in una catena di supermercati; Muraro insegna musica; Bevilacqua ? occupato come responsabile della manutenzione di una ditta metalmeccanica; Sandri lavora come idraulico; Beberi insegna musica presso l?istituto musicale di lingua italiana della Provincia autonoma di Bolzano; anche Filosi e Zeni insegnano musica. Un?occupazione al di fuori del campo musicale hanno anche le persone che hanno risposto al questionario loro inviato dal Servizio lavoro: alcuni sono operai, altri assicuratori, altri artigiani; altri ancora sono invece pensionati.
4.- E bene facevano ad avere un?altra occupazione, dato che l?attivit? di musicista non avrebbe permesso loro di vivere. Quando andava bene, infatti, ai musicisti era riconosciuto unicamente un rimborso delle spese; tutti i testi hanno riferito in proposito di piccole somme di denaro: Bevilacqua ha parlato di 50 - 100.000. lire per la benzina e una pizza; Sandri di 50.000. lire per il costo della benzina e del mangiare; Pagnoni ha ricordato che ?a volte effettivamente il gestore della serata, di sua iniziativa, ci dava direttamente 100 - 200.000 lire come rimborso spese per pagarci la benzina e per il mangiare se non ci veniva offerto. Usavamo i soldi per pagarci queste spese?. Ferrazzini ha pure parlato di un rimborso delle spese, precisando che l?importo dipendeva dalla distanza. Altre volte ai musicisti non era riconosciuto neppure un rimborso delle spese. Scatuzzi ha riferito: ?non ho mai percepito n? un compenso n? un rimborso spese ... a volte mi era offerto di mangiare e nient?altro?; pure Filosi ha escluso di aver mai ricevuto un qualche tipo di rimborso, aggiungendo: ?non mi viene neppure dato un rimborso spese. Al limite mi viene offerto da mangiare e null?altro?. Di analogo contenuto la deposizione di Federici: ?non percepivamo alcun tipo di compenso. Non avevamo neppure un rimborso spese. A volte l?organizzazione della serata ci offriva magari la cena?. Tutti i testimoni hanno affermato di non aver mai ricevuto veri e propri compensi. Tra gli altri cos? hanno riferito Amadori: ?escludo di aver mai percepito compensi? e Bevilacqua: ?a noi il gestore del locale non d? neppure una lira?. Significativa poi l?espressione usata da Sandri per sottolineare la differenza con altre serate fatte al di fuori del circuito Amad: ?L?estate invece suono con un altro gruppo che non c?entra nulla con l?Amad e la Cipiesse; l? s? che ricevo dei soldi?.
5.- Dalla Cipiesse non erano quindi fatturate le prestazioni dei musicisti: il locale o l?ente che organizzava la manifestazione pagava alla Cipiesse soltanto il nolo dell?attrezzatura. ?La Cipiesse fattura a nome del locale nel quale andiamo a suonare ... il locale paga il nolo dell?attrezzatura che ho detto sopra?, ossia l?impianto luci, l?impianto voci ecc. (teste Amadori); ?il gestore del locale dove suoniamo paga alla Cipiesse l?attrezzatura che usiamo durante la serata, ad es. l?impianto luci e la Cipiesse emette la corrispondente fattura a nome del locale? (teste Bevilacqua); ?per il nolo delle attrezzature (impianto audio e luci) ci appoggiavamo alla Cipiesse che fatturava direttamente all?organizzatore della serata? (teste Scatuzzi). Anche Filosi ha parlato di un sistema congegnato allo stesso modo. Di analogo tenore pure la deposizione di Ferrazzini, anche se ha riferito che l?attrezzatura presa a nolo sarebbe stata dell?Amad. Rimane comunque la circostanza (che ? poi in definitiva quella che interessa maggiormente) che anche questo teste ha escluso di aver mai avuto rapporti diretti con la ditta Cipiesse. Nel caso in cui i musicisti fossero stati in possesso dell?attrezzatura necessaria, non vi era alcun rapporto diretto tra loro e la Cipiesse (teste Graziola, Beberi). Le discrepanze ravvisabili tra le circostanze riferite da Beberi nel corso degli accertamenti ispettivi e quelle dal medesimo raccontate in udienza non mutano la sostanza delle cose, dato che nulla esclude che la fattura da parte della Produzioni Cipiesse fosse emessa in relazione all?apparecchiatura musicale, ulteriore rispetto a quella propria del Beberi, fornita non dal locale ?ma direttamente da Brescia?. Per cui in definitiva neppure la deposizione di Beberi si pone in contrasto con l?assunto dell?opponente, per cui la fatturazione riguardava non le prestazioni dei musicisti, ma il nolo dell?attrezzatura.
6. - All?Amad (e non alla produzioni Cipiesse) era inviata una parte delle somme che i musicisti ricevevano dal locale o dall?ente (in genere la quota del 10% oltre all?IVA all?epoca del 19%): l?Amad a sua volta fatturava al locale. Di questo sistema, giustificato dal fatto che i musicisti erano iscritti all?Amad, ha parlato Graziola: ?il titolare dell?albergo ci pagava circa 50.000 - 60.000 lire a testa per serata pi? l?IVA pi? il 10% per rimborso spese. Io facevo un vaglia postale a nome Amad con l?importo dell?IVA e di questo 10%. Il titolare dell?albergo mi diceva che arrivava dall?Amad la corrispondente fattura?; di un sistema cos? congegnato ha riferito anche Beberi: ?il gestore mi dava circa 200 - 300.000. lire a serata pi? IVA. Come mi aveva detto di fare l?Amad, spedivo all?Amad con vaglia postale il 10% dell?importo e l?IVA e l?Amad rilasciava fattura a nome del locale.?
7.- Equivoca il Servizio lavoro della PAT, laddove nel rapporto n. 7172 del 5.10.1998 (e le considerazioni col? contenute sono poi state trasfuse nell?ordinanza ingiunzione) afferma che l?attivit? svolta dai musicisti non pu? considerarsi a fini dilettantistici, in quanto la ditta Produzioni Cipiesse risulta aver operato con finalit? di profitto; il volume di attivit? elevato risultante dalle fatturazioni non erano a carattere occasionale ma erano rese nell?ambito di un?attivit? imprenditoriale e non dilettantistica. Si ? gi? detto che dalla Cipiesse non erano fatturate le prestazioni dei musicisti ma soltanto il nolo dell?attrezzatura. Si ? anche gi? detto che l?obbligo assicurativo prescinde dall?esercizio di un?attivit? imprenditoriale ai sensi dell?art. 2082 e ss. c.c. essendo esso stabilito con riferimento ad una nozione di impresa intesa in senso lato (Cass. 17.4.1989 n. 1820 e Cass. 24.6.1992 n. 7768). Non rileva quindi che la ditta Produzioni Cipiesse avesse una struttura imprenditoriale ed esercitasse la sua attivit? per un fine di lucro o meno; rileva invece il fatto che le prestazioni dei musicisti non erano sicuramente a carattere professionale ed imprenditoriale. Ci? basta, come si ? osservato sopra, ad escludere la sussistenza di un obbligo assicurativo presso l?Enpals. Equivoca il Servizio lavoro della PAT anche sul fatto che alcuni lavoratori almeno non potrebbero essere considerati dilettanti puri e semplici, in quanto insegnanti di musica. Un conto ? infatti la bravura del musicista, un conto ? il fatto che la persona debba essere considerata dilettante per il fatto di svolgere un?attivit? di tipo occasionale e non professionale. Quindi un musicista pu? essere considerato dilettante (nel senso di non professionista, ossia nel senso di persona che non ritrae dalle esibizioni musicali i mezzi per il proprio sostentamento) anche se di provetta abilit?.
8.- Si ravvisano giustificati motivi per compensare integralmente tra le parti le spese del presente giudizio, tenuto conto del fatto che sulle fatture emesse dalla Produzioni Cipiesse era riportata una causale, in genere quella di ?organizzazione spettacolo musicale?, talmente generica che poteva trarre in inganno.
P.Q.M.
Il Tribunale di Trento in composizione monocratica quale giudice di primo grado, definitivamente decidendo nella causa di cui in epigrafe, uditi i procuratori delle parti, cos? statuisce:
accoglie il ricorso; annulla l?ordinanza ingiunzione di data 28.11.2000 n. 86623 di prot. dichiara pertanto venuta meno l?efficacia di titolo esecutivo della predetta; dichiara interamente compensate tra le parti le spese del presente giudizio.
Cos? deciso in Trento, il 29.4.2002.
Il Giudice Michele Maria Benini
Il Cancelliere C1 Marina Pisetta
EDIT: l'articolo girava da un p? su facebook ed ho trovato un commento di un utente del Forum pubblicato ieri.
Senza fare nomi, magari il nome lo far? il diretto interessato se vorr?:
Citazione: la sentenza ? piuttosto vecchia e antecedente al famigerato comma 188 che ha istituito le categorie esenti. Quindi ci vorrebbe (ahim?) una sentenza successiva. Nella stessa sentenza poi ci si riferiva al fatto che tutti i musicisti in questione avevano un altro lavoro e non potevano essere considerati professionisti. In pi? paradossalmente in questo periodo di crisi, con i locali che chiudono o non fanno pi? live, si sono improvvisamente intensificati i controlli e questa volta non ? pi? la Siae (che non pu? pi? controllare per l'Enpals che ? stata abolita da Monti e incorporata nell'Inps a meno di una nuova convenzione Siae/inps). A controllare stavolta ? l'Inps e vuole le agibilit? di TUTTI o un foglio che dimostri l'esenzione. Ma c'? anche da dire che il comma 188 potrebbe a breve decadere, perch? la legge sosteneva che a non dover pagare l'Enpals fossero coloro che in virt? di altro lavoro gi? versavano ad altra cassa (che nel 90% dei casi ? la stessa Inps). Quindi visto che Enpals e Inps sono la stessa cosa, chi ? esente oggi? Se il comma 188 decade o non viene riformulato, non esisteranno pi? gli esenti...
Io uso: solo le dita
Ultima modifica di Fenderissimo il Lun 12 Mar, 2012 23:26, modificato 1 volta in totale |
#413 Lun 12 Mar, 2012 23:21 |
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gozer
Contributor
Registrato: Mag 2005
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Età: 56 Residenza:
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Fenderissimo ha scritto:
EDIT: l'articolo girava da un p? su facebook ed ho trovato un commento di un utente del Forum pubblicato ieri.
Senza fare nomi, magari il nome lo far? il diretto interessato se vorr?:
chi ? questo infame?
presente!!
Io uso: plettro e dita
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#414 Mar 13 Mar, 2012 02:45 |
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Clauzanna
Claudio Sannoner
Contributor
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Citazione: Quindi visto che Enpals e Inps sono la stessa cosa, chi ? esente oggi? Se il comma 188 decade o non viene riformulato, non esisteranno pi? gli esenti...
molto meglio cos? no? Anche chi suona saltuariamente sapr? che per quelle poche serate che fa farsi pagare e pagare i contributi porter? a un risultato concreto anche se non eclatante....
Io uso: plettro e dita
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#415 Mar 13 Mar, 2012 08:29 |
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gozer
Contributor
Registrato: Mag 2005
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Età: 56 Residenza:
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Claudio, sul risultato ho i miei dubbi...prima voglio vedere un musicista "da locale" che ha preso la pensione Enpals.
Poi sappi che nelle ultime settimane a Bologna l'accanimento sui locali e soprattutto su quelli che fanno live, sta portando a uno scoraggiamento generale. I gestori non hanno pi? voglia di fare musica, di lottare con Siae, Enpals, Comune, Polizia Municipale, residenti e la musica a Bologna sta morendo....ma sul serio. Gi? un locale che tradizionalmente faceva musica di qualit? 4 volte a settimana, ha annullato mezza programmazione lasciando spazio solo ai soliti contest dove non si vince niente e i gruppi suonano gratis, e si sta diffondendo molto rapidamente nei pochi locali rimasti la filosofia: ti d? tot euro per ogni persona che porti (cifre bassissime che raramente superano i 3-5 euro). Ieri sera ho rischiato di far chiudere un locale perch? mi sono presentato con il basso acustico e non con il contrabbasso...e questo perch? l'Arpa ha deciso che il basso non pu? essere amplificato (nonostante siano stati spesi nel locale migliaia di euro per insonorizzare). Abbiamo suonato praticamente acustici io ero l'unico con l'ampli (nascosto) e a un controllo dovevo dire che era una chitarra. Tre giorni fa in un altro piccolo locale che organizza con gran fatica piccoli concerti e fa suonare progetti originali, piccoli gruppi jazz e organizza jam session abbiamo dovuto smettere di suonare dopo due pezzi quando improvvisamente ? arrivato sull'intera strada un blitz che neanche ci fosse un latitante da arrestare...Polizia tributaria, Inps, 10 macchine dei vigili a sirene spiegate su un tratto di 500 metri, carri attrezzi per la rimozione, verbali a manetta... Sembra essere tornati all'epoca del proibizionismo, Bologna era una citt? viva. E a Londra invece succede questo http://www.rockol.IT/news-334292/Gr...-piccoli-locali
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#416 Mar 13 Mar, 2012 10:21 |
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Clauzanna
Claudio Sannoner
Contributor
Registrato: Luglio 2008
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Età: 44 Residenza: Tradate (VA)
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Giorgio riguardo i controlli e l'accanimento non posso che darti ragione ed ? un fenomeno che colpisce anche le mie zone. I costi per un locale diventano sempre pi? alti e riuscire a destinare fondi per le band diventa sempre pi? difficile...
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#417 Mar 13 Mar, 2012 11:13 |
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ganesh
Gospel Quaggia
MegabassAdmin
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Età: 52 Residenza: Milano
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Non ? che forse ci han marciato sopra per un po' troppo?
Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma a tirarle troppo le corde si rompono.
Col pessimo risultato ovviamente che poi le spese le fan tutti.
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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.
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#418 Mar 13 Mar, 2012 11:19 |
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gozer
Contributor
Registrato: Mag 2005
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Età: 56 Residenza:
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
pu? anche darsi...per? io sono arrivato alla conclusione che siamo uno dei pochi paesi del mondo (forse l'unico) dove se suoni in strada ti multano, se suoni nei centri storici e non hai 10.000 permessi e paghi fior di quattrini ti multano e ti fanno chiudere, dove la gente NON ? contenta di avere musica dal vivo sotto casa. Basterebbe parlarne, trovare delle soluzioni condivise, orari che permettano ai residenti di non impazzire nelle ore notturne e cos? via...so che oggi sembra fantascienza ripetto a paesi come l'Inghilterra, ma molti bolognesi mi hanno parlato di una citt? molto viva a cavallo fra gli anni 80-90 in cui si suonava tantissimo e in un sacco di posti e nessuno si lamentava.
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#419 Mar 13 Mar, 2012 11:44 |
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ganesh
Gospel Quaggia
MegabassAdmin
Registrato: Gennaio 2006
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Età: 52 Residenza: Milano
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Se suoni in strada e hai il permesso non ti multano.
La gente non ? contenta di avere musica dal vivo sotto casa, perch? alla musica manco ci pensa.
Perch? quello che poi vede e/o sente non ? la musica dal vivo, ma gli schiamazzi e le vomitate degli ubriachi avventori di detti locali.
Locali che fanno la propria fortuna su questa gente. L'han fatto per un sacco di tempo, con tutto il lassismo del caso.
A met? anni 80, da ragazzino quindi, frequentavo tantissimo Bologna citt?.
Ed ? vero: a mezzanotte in via Indipendenza c'era da sgomitare per quanta gente c'era. Ma era chiaro a me, ragazzino di 14 anni, che non sarebbe potuto durare pi? di tanto.
Perch? non puoi avere come al solito la botte piena e la moglie ubriaca.
Ci vuole anche un minimo di controllo sulle cose, altrimenti poi si arriva agli eccessi, da una parte e dall'altra.
Nella tanto "triste" Milano, evidentemente i milanesi sono un pelo pi? sgamati e, anche se non troppo, hanno avuto l'accortezza di rispettare un pelo di pi? la propria citt?, in modo da non dover fare i conti con certe situazioni.
Senza ovviamente voler generalizzare e con tutte le dovute eccezioni.
Ma a Bologna ho visto un sacco di locali bruciare come delle supernov
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#420 Mar 13 Mar, 2012 12:11 |
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maunope
Registrato: Gennaio 2004
Messaggi: 1484
Età: 42 Residenza: como
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
Ciao a tutti,
riuppo questo thread per non aprirne uno nuovo. qualcuno mi fa il punto di come stiamo messi con l'enpals? lavoratori dipendenti che non raggiungono 5000? sono ancora esonerati? se s?, che carte bisogna fare/qualcuno mi pu? linkare i moduli?
ciao!
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____________________ Il bassista che non sapeva andare a tempo era cos? depresso che s? gett? dietro al treno...
http://www.dualismo.it , il nostro sito web!
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#421 Sab 19 Mag, 2012 17:49 |
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Kublai
MegabassStaff
Registrato: Luglio 2006
Messaggi: 18004
Residenza: Pontedera (PI)
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Re: Basta Enpals Per I Dilettanti....
maunope, hai uppato il 3d sbagliato..
Questo ? pi? aggiornato a riguardo:
http://forum.megabass.IT/viewtopic.php?p=357611#p357611
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#422 Dom 20 Mag, 2012 12:00 |
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