gozer_67 ha scritto:  

chiamali pure e fai bene..ma poi falli suonare come san fare loro.
... una cosa ? chiamare un musicista per una questione di sound facendolo esprimere, e una cosa ? invece chiamarlo perch? fa figo, utilizzandolo al 20% e rimanendo a bocca aperta perch? sapeva il pezzo.....
Landau arriva con la sua strumentazione (pedali ed effetti compresi) e ti tira fuori un suono della madonna...che non puoi modificare pi?, o ti piace o ti fotti. Solo che se lo fa lui tutti si inchinano, se arriva un italiano tutti l? a dire cosa deve fare e come deve farlo, senza neanche ascoltare le sue idee....e non parlo per sentito dire.

Gli americani ... a questo punto fanno bene...

Concordo su tutto ..

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'Quello che più ti piace e che costi meno, il resto in birra.' MapleMarco

'Poi, fate un po' il c...o che vi pare ...' Claudio Sannoner

Ritratto Ritratto in musica Rigatoni Megabass Zen e basso Superattak GAS

ganesh, lo so....ma la testa ? sempre italiana e a loro spetta l'ultima parola. Questo per dire che puoi chiamare Landau, Colaiuta, Gadd ecc...registrare nello studio pi? figo di New York e masterizzare a Los Angeles. Ma poi quando ascolti il disco suona...italiano lo stesso, la differenza ? che invece di 20.000 euro ne ha spesi 300.000

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a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone

...negli anni 80, si registrava all'estero per motivi fiscali, per gonfiare i conti e scaricare di pi?, ma non solo, molto spesso la professionalit? del fonico e le attrezzature erano migliori all'estero che non in Italia e gli studi costavano meno al punto che conveniva mantenersi 15/20 gg in residence o albergo a Londra, per esempio, o (meglio) in Olanda...
...sulla scelta personale di avvalersi di musicisti stranieri, non ci vedo niente di male...

... personalmente ritengo che un artista non debba avere limitazioni nel collaborare con persone che magari ne stimolano la creativit? e ne rinnovano l'entusiasmo, che siano italiano, albanesi, americani, neri, bianchi o gialli, poco importa artisticamente parlando...

...cmq, tanto per dirvi come fuzionavano certi meccanismi, negli anni 80 (primi) lavoravo con una famosa etichetta ormai scomparsa, con la quale si preparavano i master dei dischi mix per i DJ in Italia e poi venivano mixati, stampati ed etichettati a L.A, S. Francisco, New York e, dalle note di copertina, figurava che fossero prodotti esteri....
.... e si vendevano proprio per questa ragione in quanto "novit?" fresche fresche arrivate uorra uorra direttamente dagli iuesei...

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ora che ho letto tutte e due le pagine mi ? cresciuta la barba di 10 cm (non perch? avete detto cose sbagliete ma ? d'obbligo solo per evitare di ripeter cose gi? dette o cagate colossali)

cmq anche secondo me ? un insieme di tante cose il soldo l'esterofilia e soprattutto il SENTITO DIRE la fa da padrone

? condivisibile il fatto di portare all'estero il proprio materiale per avere un certo tipo di sound ma ? sempre cmq un'arma a doppio taglio perch? si rischiano sempre cantonate dato che non si ? li di persona il tecnico fa a suo gusto il lavoro come se fosse di routine quindi il suono che si ottiene magari non ? proprio come si voleva

il sentito dire nel campo della produzione/studio ? allucinante le major non ti guardano nemmeno di sbieco se il disco non ? stato registrato in tal luogo o da tal produttore (anche se magari ? brutto/bello cmq il nome da la percentuale in pi? non da poco) per fare qualche esempio italiano/internazionale

Far masterizzare il disco al NAUTILUS; Registrare un disco pop-punk-emo-rock all'hate studio (dal bravissimo e lo dico senza ironia Icio); farsi produrre il disco da TIMBALAND O da ROB CAVALLO

potrei star qui ore


per i musicisti oramai c'e anche "Interdet" che problema si fanno a spedire 1gb di traccia di basso? lo diceva anche J-ax o anche altri... qui in italia c'? anche l'ansia del tutto e subito nei confronti dei musicisti italiani... ti spiattellano lo spartito e ti dicono SUONA lo studiarselo a casa spesso nn esiste

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Baffo ma Johnny il bello si sente in spia?
Non saprei... siamo solo sul palco dell'Alcatraz e ha 4 spie solo per lui davanti a se...

Pensieri sparsi e un po' contraddittori.

Nel mondo della musica classica ? normale che ci sia mezza orchestra composta da stranieri.
E anche l? sappiamo come girano i concorsi.
Penso che noi italiani abbiamo anche meno coraggio, e non ci spostiamo con la stessa facilit? di un inglese o di un americano.
Italiani che fanno i turnisti negli states ce ne sono, anche se non sono molti. Ma hanno preso e sono andati l? a vivere.
Esattamente come un orchestrale coreano che sta in orchestra a Milano.

Professionalit?? Il mondo della musica professionale non lo conosco, ma ho avuto una lunga esperienza internazionale in altri ambiti.
Non ho riscontrato diferenze di competenza, ma di determinazione e focus s?. Intendo la capacit? di avere  un obiettivo e di concentrarsi completamente su quello. Sar? espressione di personalit? monodimensionali, ma effettivamente la concentrazione e la dedizione fanno la differenza. Soprattutto nei tempi brevi che sono probabilmente richiesti dalle produzioni odierne.

Risultati artistici. Ho sentito citare Levin. Ad ogni concerto, dico ad ogni concerto, Levin parla bene di Ivano Fossati e lo chiama 'grande autore italiano'. E lo stick che ha suonato nel disco che hanno fatto assieme ? effettivamente (IMHO) qualcosa che ? rimasto.
In altri casi, e per altri strumentisti, la cosa si ? risolta in un anonimo contributo.
Ma penso che questa cosa sia vera in qualsiasi ambito. Non ? che ogni collaborazione debba essere un capolavoro indimenticabile.

Ed in cima a tutto una struttura imprenditoriale in fondo artigianale e la mancanza di una palestra vera 'live' dove i musicisti possono farsi le ossa e collaborare tra di loro e farsi conoscere, come accade in Inghilterra dove ci sono centinaia di pub dove si suona tutte le sere. In pratica non c'? un mercato vero. E' quello che accade nella ricerca di un lavoro, dove in Italia l'80% di chi trova il lavoro lo fa col passaparola ed all'estero la proporzione ? esattamente opposta. Come si pu? pretendere che poi sia aperto il mercato delle produzioni?

ET

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ET, colui che vive all'ombra dell'Ombra (TM)

Usciamo per un istante dal mondo del basso. Cos'ha suonato Chick Corea con Celentano che non sappia suonare qualsiasi turnista Italiano?
Chick Corea ? Chick Corea, sono cresciuto musicalmente ascoltando le sue note e rimane uno dei miei idoli. Ma chi ha suonato con Celentano era un pianista che ha eseguito uno spartito ed ? andato a casa, poteva esserci chiunque altro turnista italiano al suo posto e nessuno se ne sarebbe accorto.

Quindi che senso ha avuto chiamarlo?
I fan di Celentano che non sapevano chi fosse Chick Corea, hanno solo detto "per?, bravino questo pianista"... ci fosse stato Mario Rossi non gliene sarebbe fregato di meno. Chi conosceva Chick Corea e non ama Celentano, non ha comprato il disco di Celentano.

Nelle settimane in cui Celentano era in classifica Chick Corea in Italia ha venduto motlo pi? del normale le sue produzioni soliste, ma con la quantit? di dischi che ha venduto in giro per il mondo, e considerando che il fenomeno ? durato solo poche settimane, ? possibile che abbia fatto un calcolo del genere? Io presumo di no.
E Celentano che avrebbe comunque venduto il suo disco ai suoi fan, quanti dischi ha venduto in pi? solo perch? c'era la collaborazione con Chick Corea? Penso ben pochi.
Anche all'estero i fan di Chick Corea non sono scemi, prima di comprare il disco di Celentano si informano se ? una vera collaborazione in cui sentire quanto ha da dire Chick Corea o meno.

Quindi escludendo la motivazione di marketing diretta rimane solo l'esterofilia italiana. Accendendo la radio nel periodo in cui era appena uscito il disco si potevano fare solo delle grandissime risate ascoltando i DJ parlare del nuovo astro nascente delle musica: Chick Corea. Si parlava pi? di Chick Corea che dell'ennesimo brodo riscaldato di Celentano... Per? se ne parlava! Se fosse stato Mario Rossi al piano, non se ne sarebbe parlato. Quanti hanno mai associato Stefano Bollani a Irene Grandi (fan di Bollani esclusi)? Nessuno!

L'esterofilia degli italiani porta a parlare di pi? del disco, il parlarne significa pubblicit? gratuita, la pubblicit? gratuita porta ad un aumento di vendite.

Quindi il mio parere (un po' contorto, lo ammetto) ? che sia puro marketing che per? fa leva sulla nostra esterofilia.

Io uso: solo le dita

ho lavorato alcune volte con gli americani...? sorprendente che loro provino una profonda, profondissima invidia per il nostro approccio melodico. A loro piace che una cosa suoni "italiana" e non c'? diplomato alla Berklee che sia in grado di suonare O' Sole Mio meglio di un napoletano. E allora posso capire che Giorgia chiami una band di colore per il suo sound black...mi rode ma lo capisco e mi rode perch? amo la musica black e vorrei suonarci io...io sono il primo degli esterofili. Ma con un senso....

non trovo nessun senso a chiamere degli stranieri per fare un disco di Pop Italiano

Io uso: plettro e dita
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a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone

gozer_67 ha scritto:  

non trovo nessun senso a chiamere degli stranieri per fare un disco di Pop Italiano

si riassume tutto qui, IMHO

Io uso: solo il plettro
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cit:"Ragazzi, non dico di andare a tempo...ma almeno suoniamo la stessa canzone!!!"
cit: "Amazing! the best bass player on youtube for Beatles songs! You're second to Paul"
cit: "A Rickenbacker isn't 'just' a guitar. It's a statement!"
cit: "Go start a band!!" - Kenny Howes

www.Megabass.it - Megabass - Il Sito Wiki di Megabass Rickinroma myspace Rickenbacker Worldwide Database Register
Learning McCartney Bass Style

the carver ha scritto:  

Ovvero se voglio suono di Man? Katch? e ho i soldi chiamo lui, ma non perch? ? estero, perch? ? lui..

Era quello che intendevo.
Se vuoi un suono "alla Pino Palladino", ed hai la possibilit? (economica, conoscenza e quant'altro) di chiamare proprio lui, lo si fa.
Questo non credo debba voler dire che gli italiani siano snobbati o sottovalutati.

gozer_67 ha scritto:  

AngelsCry, chiamali pure e fai bene..ma poi falli suonare come san fare loro.

Ma non dovrebbe essere cos??
Ok, ci sono le eccezioni.. ma dovrebbero rimanere tali...

Citazione:

E comunque se li chiami solo perch? sei sicuro che loro studiano i pezzi a casa e gli italiani no, allora mi sa che hai speso molto denaro inutilmente....

Questo ? un discorso a parte.



Mi sembra di leggere certi discorsi di miei colleghi attori (con tutti i cambi del caso, ovviamente).



Os#.

Io uso: plettro e dita

Se nel ricorrere a musicisti stranieri c' ? lo scopo di catturare e utilizzare le loro peculiarit? e il loro stile non ci trovo niente di male, anzi...
Insomma se si vuole l' attacco e il suono di Levin, c' ? poco da fare ci vuole Levin, come se si deve rendere al meglio un funky-soul si chiamano i Memphis Horns...
Mi da' invece un po' il prurito il fatto che troppe volte lo si faccia per marketing, tralasciando tanti bei talenti nostrani che poco avrebbero da invidiare...

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Vab?, ma ovviamente dipende tutto dalla situazione (come ? stato gi? detto).
Vinnie Colaiuta nell'album della Pausini poteva non esserci.
Ma Burns con Vasco Rossi ha il suo perch?. Quando sento una canzone dell'ultimo periodo di Vasco Rossi (a parte che non mi piace, per niente), comunque sento una certa "impronta".
Quindi qua Burns ci sta.

Comunque, in ogni caso, meglio chiamare Tony Levin che trovare in Italia un emulo di Tony Levin, o ancora peggio, chiamare un turnista e dirgli "suona come suonerebbe Tony Levin", questo sarebbe ancor pi? triste.

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gozer_67 ha scritto:  

Spontbass, come sopra non metto in dubbio la bravura di Earl (che stimo tantissimo n? il suo sound)...Gadd ? uno dei miei batteristi preferiti poi....
per? una cosa ? chiamare un musicista per una questione di sound facendolo esprimere, e una cosa ? invece chiamarlo perch? fa figo, utilizzandolo al 20% e rimanendo a bocca aperta perch? sapeva il pezzo.....come se una scuderia di formula 1 chiama un pilota straniero, gli ordina di non usare le marce pi? veloci e si sorprende poi perch? sa dov'? l'acceleratore

...sfondi una tenda (....peggio di una porta aperta) con me: in questo caso la penso esattamente come te.
Certe produzioni hanno ospitate di stranieri che, solo a leggere i crediti dei cd (...ho il vizio di comprare ancora oggi i cd, sono oramai una rarit?) mi fan sorridere (per dirlo in modo elegante...).

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Il mio stile è vecchio, come la casa di Tiziano a Pieve di Cadore

Beh, che dire: grazie a tutti per i numerosi interventi  

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Non mi farei alcuno scrupolo nel suonare con uno Squier, ma se ho un Custom Shop perché dovrei lasciarlo a casa? La vita è una e bisogna godersela.

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Ho un dubbio, non ? che i nostri cantautori, usino a volte gli "americani" per farsi conoscere anche su quel mercato?

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gozer_67 ha scritto:  

preferisco tacere sul livello di approssimazione e di incompetenza che spesso gira nell'ambiente "che conta"

Gozer, per capire quanto tu abbia ragione basta sentire certe registrazioni live dei pi? noti artisti, qualcuno di questi citati anche in questo thread, nelle quali ? sconvolgente quanto si vada fuori tempo (roba che manco i ragazzetti), piuttosto che aver assistito a certe esibizioni ai concerti del "1?maggio", quando molti si presentavano, evidentemente, nella "controra" dopo aver pasteggiato a botte di amatriciana, abbacchio e fiumi di vino dei colli... nella migliore delle ipotesi...



EDIT:
Per quanto riguarda pino daniele: IMHO, le collaborazioni con i musicisti ammeregani della "parrocchia" di Corea ha avuto un suo senso espressivo... ora uno pu? essere in disaccordo con il risultato, preferire l'espressivit? e sound differenti dei musicisti napoletani... senza dubbio... ma la differenza c'era.... Tanto che, per dirne una, era evidente, IMHO, la differenza di risultato quando al basso c'? stato dario... non in senso negativo e con tutte le indubbie qualit? di deidda...

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il mio disco remoto

Ritieni che un cavo pi? costoso suoni meglio? In effetti hai pienamente ragione : Click

Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non ? affatto una prova che non sia completamente assurda - Bertrand Russell

mi fa pensare molto l fatto che questi ARTISTI abbiano bisogno di comparire a destra e manca in produzioni che alla fine non li rappresentano minimamente per quello che li conosciamo e li apprezziamo, che non il contrario!

Mi preoccupa di pi? per fare un esempio Tony Levin che va a suonare con chiunque... e non chi lo invita a suonare!!!

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^^^

si chiama PAGNOTTA
io lo stimo ugualmente (se non di pi?) nonostante questo, proprio per il non essere assolutamente "snob"...

ma si sa, sono un marchettaro...  

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"i am sitting in a room...".

bubbass ha scritto:  

Mi preoccupa di pi? per fare un esempio Tony Levin che va a suonare con chiunque... e non chi lo invita a suonare!!!

Si chiama lavoro.
Io sono un musicista, vado a suonare dove mi chiamano.

E' LAVORO.


Os#.

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bubbass ha scritto:  

mi fa pensare molto l fatto che questi ARTISTI abbiano bisogno di comparire a destra e manca in produzioni che alla fine non li rappresentano minimamente per quello che li conosciamo e li apprezziamo, che non il contrario!

Mi preoccupa di pi? per fare un esempio Tony Levin che va a suonare con chiunque... e non chi lo invita a suonare!!!

io credo che questa attitude sia proprio quello che ci distingue dagli americani... questo tirarsela sempre come se si fosse i pi? fighi del mondo.
Levin di mestiere fa il sideman quindi suona con chi gli offre lavoro...non ? un leader e nei rari casi in cui si ? proposto come tale lo ha dimostrato.
questo vale per molti di quellli che ammano essere sidemen e che si specializzano in questo.

averci la puzza sotto il naso ti impedisce solo di pagare l'affitto a fine mese.
quando e se mai il mercato italiano si liberer? di questa presupponenza, e sar? sempre troppo tardi, le condizioni di lavoro potranno essere migliori per tutti e non solo per quei tre qattro che detengono il mercato (perche di "detenzione" si tratta )

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la mia memoria ormai è solo un ricordo, ma non me la ricordo più...

Quoto totalmente quest'ultimo intervento.

Suonare con chiunque fa anche crescere molto come musicisti, in senso assoluto, e il tirarsela ? davvero del belpaese.

(ci sarebbe anche da discutere sul fatto che un italiano in studio se suona troppo rock ? visto come un dilettante o comunque come uno che ha un approccio inadeguato - e si deve suonare allora in maniera diversa, per non essere cacciati -, mentre lo straniero - soprattutto usa - viene spesso apprezzato per quel tipo di approccio)

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si, ? lavoro!

il perch? di questi ingaggi ? solo voler far leva sull'esterofilia degli ascoltatori e da un senso di potenza all'idea che un ascoltarore ha della produzione.

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A rainy day in bergen - Facebook --- Verme~Robots : Facebook
"...Spesso penso che suonare uno strumento sia un disturbo
ossessivo-compulsivo o un sintomo di asocialità ma non saprei dire
se si diventa asociali suonando uno strumento oppure lo si é in
partenza e si trova in esso una sorta di consolazione..." [Sting]

Maurizio Rolli ha scritto:  

questo tirarsela sempre come se si fosse i pi? fighi del mondo.

averci la puzza sotto il naso ti impedisce solo di pagare l'affitto a fine mese.
quando e se mai il mercato italiano si liberer? di questa presupponenza, e sar? sempre troppo tardi, le condizioni di lavoro potranno essere migliori per tutti e non solo per quei tre qattro che detengono il mercato (perche di "detenzione" si tratta

ma io sinceramente non vedo questo problema....nel senso che la detenzione del mercato c'? comunque da parte di quei tre o quattro e ci sono moltissimi eccellenti "sideman" che pur essendo disposti a suonare qualsiasi cosa e con chiunque e pur essendo tranquillamente in grado di fare un disco di 10 brani in un giorno o poco pi?, restano comunque a casa.

una volta "si consolavano" con le pre-produzioni, dimostrando di essere all'altezza dei "grossi nomi" e a volte il loro lavoro veniva in parte recuperato. Oggi invece le pre-produzioni le fanno i programmatori...gi? di strumenti finti e via...

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e basterebbe quello:
Musica finta=strumenti finti

sai quanto si risparmierebbe nel fare la stessa musica asettica?

davvero credete che oggi registrare un disco in digitale possa costare 60.000 euro o pi??

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ganesh ha scritto: 

marted? scorso sono andato a vedere Bugo a Milano

nota : l'utente Doc ? il nuovo bassista di Bugo (Forse gi? nel concerto a cui hai assistito).

Complimenti Greg!!  

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@Andrea Ringrazia che sei nato in Italia, paese che non considera l'attività di musicista, altrimenti saresti andato a suonare esclusivamente in spiaggia davanti ad un falò per gli amici.
Le mie Band:
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Buon per lui.
Un po' meno per Bugo.

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