Dal momento che su Megabass scrive (anche) chi suona per professione, chiedo: ma come mai molti artisti Italiani si rivolgono a turnisti e studi di registrazione all'estero?

Il fatto di recarsi a Los Angeles, NY, Londra... ad incidere, rende per caso "pi? prestigioso" il prodotto finale? Oppure perch? in Italia non ci sono studi di registrazione all'altezza (cosa di cui fortemente dubito...)?

Perch? poi chiamare turnisti stranieri, quando in Italia abbiamo fior fiore di musicisti? Ma siamo davvero cos? impediti?

Se magari qualcuno, che a differenza di me ci lavora con la musica, pu? illuminarmi, grazie  

Io uso: plettro e dita
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Evolution,
it's not an easy thing for those who live in the past to accept.

Ned Steinberger

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Non mi farei alcuno scrupolo nel suonare con uno Squier, ma se ho un Custom Shop perché dovrei lasciarlo a casa? La vita è una e bisogna godersela.

by Marcello - inside Palermo city

Io non credo sia cosi. Anzi!
Secondo me gli artisti italiani che si rivolgono a turnisti stranieri sono la netta minoranza.
Il fatto poi che ci si rivolga a studi di registrazione stranieri, il pi? delle volte IMHO ? una manovra pi? commerciale che dettata da effettive e sigenze tecniche.

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...e che palle sto Pastorius!

Non c'è nessuno più snob e purista del vero Fenderista

...so' pelati, o secondo l'espressione politicamente corretta, diversamente pettinabili...Trattasi semplicemente di taglio minimalista

qui in italia abbiam fior fiore sia di turnisti che di studi.
il problema ? che se si cercano determinati suoni conviene andare in uno studio all'estero perch? ci mettono mooolto meno a farti quei suoni...
e poi tante volte i tecnici nostrani adottano una politica di "lo studio ? mio, io sono bravissimo e tu non capisci un c***o e quindi si fa come dico io. se nn ti va bene il risultato ? solo perch? nn capisci un c***o".
e poi saltan fuori album numetal equalizzati come se fossero un cd dei nomadi... (non voglio denigrare i nomadi che pur mi piacciono, solo che proprio non ci siamo come suoni)  

OT:e poi qui in italia abbiamo dei tecnici da live che te li raccomando!     1 su 100 sa quello che sta facendo! l'unico concerto "grosso" a cui ho assistito al quale ho sentito tutto bene ? stato quello dei tool, volume impressionante ma con tutte le frequenze ben bilanciate...

Io uso: plettro e dita

premesso che ognuno pu? chiamare chi gli pare, dimenticando che non esiste una tutela sociale per il musicista lavoratore italiano come esiste in Francia (ah...chiss? se i musicisti stranieri pagano l'Enpals) ti dico sinceramente quello che penso....

? uno pseudo tentativo di dare del prestigio a dei lavori spesso al limite dello scadente, prestigio del quale sinceramente non importa niente a nessuno visto che ormai da un p? la gente non compra i dischi e quindi non  legge i "crediti" se mai glie ne importa qualcosa... . Per quanto riguarda i live si assiste spesso  alla presenza di turnisti esteri, spesso americani, pagati come delle rockstar...ti parlo di compensi che in Italia ce li sognamo....

sono bravi si sa, gli americani sono bravi....ma mi chiedo a cosa serve avere sul palco un musicista con i controcazzi (e fra l'altro li abbiamo anche qui) se il pubblico mediamente non sa distinguere un live da un playback, se le strutture sono quelle che sono, se l'audio spesso fa schifo....

Non mi interessa che in Italia suonino anche musicisti stranieri, ma la totale indifferenza verso quelli italiani che vengono spesso sfruttati e sottopagati e che diventano improvvisamente categoria di professionisti quando si tratta di Irpef, Enpals o quant'altro, ? una cosa che provoca in me il pi? profondo disgusto....

Vi riporto uno stralcio dell'intervista al pi? importante cantante Italiano fatta da Lorenzo Jovanotti in persona....i miei pi? sinceri complimenti ad entrambi   (fonte: vascorossi.net interviste- 5 febbraio 2008)

si parla della partecipazione di un mito del rock mondiale al disco: "si infila gli occhiali da sole e con la sigaretta in bocca suona il pezzo perfettamente perch? l'aveva gi? studiato a casa. Una cosa che qui in Italia non capita mai... (      )  "

e il suo intervistatore: " A me ? successa una cosa simile con Fango in cui la chitarra l'ha fatta Ben Harper...professionisti veri"

ora se i due pi? importanti cantanti italiani dichiarano questo, o stanno mentendo e sarebbe gravissimo visto il seguito che hanno perch? danno un'immagine dei professionisti italiani che li fa assomigliare ad una banda di cialtroni.

Oppure, nonostante il successo e le milioni di copie vendute, sono abituati a lavorare con dei cialtroni che non studiano neanche i pezzi a casa....e questo fa male anche di pi? a chi come me i pezzi li ha sempre studiati e alla MAREA di seri professionisti italiani che sicuramente inorridirebbero ad ascoltare queste dichiarazioni.

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come - non - quotare.

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L' esperienza è una maestra severa.. prima ti fa l'esame, poi ti fa la lezione... (stepuc78)
Non discutere con l'imbecille...prima ti porta al suo livello e poi ti frega con l'esperienza!!!


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Aggiungerei anche un altro oppure: oppure sono dei cialtroni loro che capiscono meno di quel che si creda e che forse, in realt? valgono meno di quel che si creda (IMHO strettamente e rigorosamente)

Detto questo, quoto moltissimo l'effetto "moda", ovvero spesso il nome straniero fa "figo"... perch? se ? vero che nessuno compra i dischi, molti si spippettano sui lineup disponibili facilmente su internet... anzi, con tanto di condimento di storielle mitologiche e leggende popolari... Vedi quella citata a riguardo di vasco e cherubini...

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il mio disco remoto

Ritieni che un cavo pi? costoso suoni meglio? In effetti hai pienamente ragione : Click

Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non ? affatto una prova che non sia completamente assurda - Bertrand Russell

gozer_67,
si, come non stra-quotarTi!

In effetti pure io non ho MAI capito cosa hanno da invidiare musicisti, tanto per fare qualche nome, come Andrea Braido, Daniele Tedeschi, Claudio Golinelli, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tullio de Piscopo, Massimo Moriconi, Danilo Rea, Ares Tavolazzi etc. etc. etc. con i vari turnisti stranieri...

Mah...

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Mah, secondo me c'? sempre il mito d'oltreoceano...cio? la convinzione radicata che gli americani sono professionisti e gli italiani sono "tutto core e passione", quando molto spesso ? proprio l'opposto!

Ma poi, sinceramente...se uno come Vasco mi chiamasse ad incidere un disco ma vuoi che non mi studierei meticolosamente i pezzi a casa? Sarei un co**ione bello e buono se non lo facessi no?

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gozer_67, ? verissimo quello che tu dici, eppure entrambi da te citati hanno "usufruito" pi? volte di turnisti italiani, spesso legando a loro il proprio nome.
Mi chiedo cosa abbiano pensato i vari Saturnino, Golinelli, Braido...
Mah...? un mondo difficile...

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Ake7, il fonico di sala dei TOOL ? un membro della loro crew, non ci sono fonici italiani in produzioni del genere, sono tutti touring, pu? capitare di avere dei locals sui palchi (fonico di palco) e come backliner, ma anche in questo caso di norma si tratta di touring.

Per gli americani nei dischi non saprei che dire, spezzo una piccola lancia, pensando all'ultimo concerto visto di Erykah Badu, a volte per fare musica BLACK, devi essere BLACK.. Non ? una questione di mani o di testa ma pi? di cuore, lo senti, che c'? qualcosa. Senza sminuire minimamente i musicisti italiani, si tratta solo di attitudini diverse vite e culture diverse. In questo senso credo che la collaborazione che assume l'interessante significato di "contaminazione" possa diventare una cosa positiva.

Che la Pausini paghi musicisti americani per fare pop italiano "TUN PA TU-TUN PA" non ha senso neanche per me.

EDIT: per la performance di Ben Harper, essendo presente posso affermare che ? stata stupefacente, buona la prima senza conoscere il pezzo, slide e voce insieme, approccio molto Motown, molto vecchio stile.. Stupefacente ma soprattuto per il cuore e la passione che mette in quello che fa, questo ? un valore aggiunto che magari ? interessante andare a cercare, nei musicisti.

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Hardcore is more than music.



CANADIANS DO IT BETTER!!!!!!!!!!


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Mr Gumbo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Mah...? un mondo difficile...

? un mondo dove questi dicono una cazzata e c'? qualche milione di imbecilli che ci crede. Mentre a noi non ? concesso neanche esprimere un'opinione. Se la esprimiamo nessuno la ascolta, se qualcuno la ascolta probabilmente non gli interessa, e alla fine magari perdi quel poco di lavoro che hai gi

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gozer_67, personalmente ascolto molto di pi? l'opinione dei Professionisti-Professionali (e fortunatamente questo Forum ne annovera un po') e mi interessa ci? che hanno da dire.
Certo, non ci vivi con questo...per? se ti pu? bastare...

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...? che dopo aver letto una cosa del genere dopo tutti i sacrifici che fai, sapendo di vivere in un paese in cui il musicista fa fatica ad emergere, in cui i provini praticamente non esistono, sapendo che ci sono moltissimi musicisti che se solo ne avessero l'occasione potrebbero dimostrare a questi "signori" quanta professionalit? hanno....b? sapendo questo ? davvero dura far finta di niente

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beh io penso che quando si parla di turnisti uno ha il posto che merita.
Non credo alla storia di quello in gamba a casa e dell'imbecille a fare dischi.

Poi io non ? che conosca bene l'ambiente infatti tutto ? rigorosamente IMHO!

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Immaginate un po' per? cosa deve aver pensato Miles Davis quando si ? trovato sullo stesso palco con Zucchero!

Questo solo per dire che le regole e le consuetudini del marketing spesso, se non quasi sempre, portano a scelte che con la logica e il buon gusto hanno poco a che fare, nel caso specifico considerando pure che il 90% (a essere clementi) dei "clienti" di Zucchero, Davis (o Clarence Clemons) manco sanno chi ?, come quelli di Baglioni sanno una mazza chi ? Tony Levin o quelli di Cocciante chi ? Steve Lukather, tanto per dire i primi che mi vengono in mente, e allora una scelta di marketing del genere proprio non capisco come me la spieghi.

L'esterofilia di noi italiani ? una cosa sulla quale mi ? capitato di discutere, quando non proprio litigare, sin da quando ascolto musica in un certo modo, quindi da pi? di trent'anni.

In pi? c'? da considerare anche che spesso nel mondo del business certe scelte commerciali si determinano non in virt? della loro possibile efficacia, ma perch? determinate personalit? leader, "quelli che contano", "che fanno trend" a un certo punto decidono che cos? ? e cos? deve essere, tutti si accodano e la scelta ha successo esclusivamente perch? alla fine non ne vengono proposte di alternative.
Penso agli orridi design delle automobili di un cinque, sette anni fa, tutte spigoli, cornici e rifiniture in plasticone supercromate, soluzioni estetiche inguardabili, e che oltretutto erano al limite, se non oltre le norme di sicurezza.

E invece il primo cretino decide che il chitarraio lungocrinito, o il saxista di colore col nome inglisch fanno very figh e via tutti a sborsare fior di quattrini per delle performance che avresti potuto avere tranquillamente anche con Edoardo Cerpelloni on the ghitar a un terzo del prezzo.

Che poi un Jovanotti o un Vasco se ne escano pubblicamente con certi discorsi, conferma solo il dubbio che successo e intelligenza hanno interconnessioni davvero molto labili, quando non addirittura proporzioni inverse.

Fossi Saturnino o Braido, dopo aver sentito questa dichiarazione sarei andato a legar loro col fil di ferro un'aringa marcia alla marmitta dell'auto, scherzetto innocuo e mortale allo stesso tempo, fidatevi.

FG

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"Se la nave affonda, prima le donne e la sezione ritmica!" (Jack Pastorius, padre di Jaco); "Less pipes, more music... " (Gianni)


* Odyssea * Frammenti Diatonici * Chorus Insubriae *

bisogna far finta di niente...questa gente non sa neanche da dove si comincia per studiare un brano... non hanno mai studiato musica e fanno grande fatica a trovare un do sul pentagramma o sul pianoforte.
dal canto mio, se chiamassero Miller al posto mio farebbero benissimo, avendo i soldi per pagarlo, a patto che sappiano chi stanno chiamando(cosa rara) e che si rendano conto che Jovanotti non ? Whitney Houston e che vasco rossi non ? Freddy Mercury (cosa impossibile).

per il resto fare musica pop in italia non ? molto diverso dal lavorare in fabbrica...non importa chi avviter? quel bullone purch? sia pi? o meno avvitato.. salvo poi urlare ai 4 venti che "quel bullone della mia cinquecento l'ha avvitato lapo elkann in persona"...non so se mi rendo conto di quello che dico

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la mia memoria ormai è solo un ricordo, ma non me la ricordo più...

Effegi ha scritto: [Visualizza Messaggio]

non sanno una mazza chi ? Tony Levin o quelli di Cocciante chi ? Steve Lukather,

o Steve Vai nel disco di Ramazzotti...che si suona la chitarrina acustica...

quoto tutto quello detto fino a qui...

anche se ovviamente, se un musicista cerca quella caratteristica di quel musicista...che ne so...in una canzone inserire un pezzo di Wooten, o un assolo di Davis (R.I.P.) ...beh...? un altro discorso, perch? si cerca il suono DI QUEL MUSICISTA...

 ma: in un ambiente di PROFESSIONISTI, fare il discorso "l'erba del vicino ? sempre la pi? verde" credo sia un discorso da NON professionisti e oltretutto dispregiativo nei confronti dei NOSTRI PROFESSIONISTI

spero di non essere stato frainteso ed aver centrato il punto, il tutto IMHO!

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Citazione:

Tesi straordinarie hanno bisogno di prove straordinarie

NO!-YO-ARE-NOT-THE-CENTER-OF-THE-UNIVERSE!
Quando un uomo con il basso incontra un uomo con la chitarra, l'uomo con la chitarra perde sempre.

Non credo che sia una situazione solo nostrana. A parte i turnisti, anche in USA, se non sei nel giro del commerciale anche i "mostri" fanno la fame,
provate a frequentare le message board di qualche nome famoso dell' ambiente fusion e vedrete che non riescono a fare i tour nel loro paese
perch? non hanno proposte serie a livello economico e sono costretti a tournare in Europa o in Sudamerica o ad insegnare che almeno gli permette
di vivere decentemente...
 

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solo oggi mi sono accorto che nel video nuovo del "signor" rossi alla batteria c'? will calhoun. il solo, l'unico. will calhoun.


Insomma, uno capace di suonare cose come time's up, a fare il "tuuummmmm....................................................pa!" per quell'ottenebrato...
non sai mai se ridere... ma ora leggo sul Sito che sul disco a fare quel "tuuummmmm....................................................pa!" ci ha voluto vinnie colaiuta. si vede che colaiuta sti "tuuummmmm....................................................pa!" li studia meglio :-))))
(quindi ha chiamato calhoun - will calhoun - il solo e unico, solo per fargli fare "tuuummmmm....................................................pa!" sul video. l'avr? studiato bene il pezzo?)  

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Qualcuno si ritrova per caso un numero di qualche anno fa della rivista Chitarre (io non lo trovo piu'   ), con l'intervista ad Andrea Braido per il rilascio del suo disco "Le bizzarre avventure del Dottor Kranius"?

L? Braido ha detto molto chiaramente cosa ne pensa in merito a tutto il discorso...      

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Lucio72, ^^^ potresti per? farci un breve riassunto...      

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Tesi straordinarie hanno bisogno di prove straordinarie

NO!-YO-ARE-NOT-THE-CENTER-OF-THE-UNIVERSE!
Quando un uomo con il basso incontra un uomo con la chitarra, l'uomo con la chitarra perde sempre.

^^^
preferisco di no, almeno fino a quando non la ritrovo.

Era, come avrai immaginato, un'intervista con i toni abbastanza infuocati e non vorrei riportare particolari inesatti (anche chi scrive su Megabass si assume la responsabilit? di cosa scrive   ).

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gozer_67 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Vi riporto uno stralcio dell'intervista al pi? importante cantante Italiano fatta da Lorenzo Jovanotti in persona....

Oppure, nonostante il successo e le milioni di copie vendute, sono abituati a lavorare con dei cialtroni che non studiano neanche i pezzi a casa....e questo fa male anche di pi? a chi come me i pezzi li ha sempre studiati e alla MAREA di seri professionisti italiani che sicuramente inorridirebbero ad ascoltare queste dichiarazioni.

Conosco abbastanza bene il chitarrista che suona con Lorenzo e di vista anche il nuovo tasierista. Sono due dei musicisti pi? preparati che ho mai visto in questa citt?, la mano sinistra del pianista prende tranquillamente a calci l'80% dei bassisti che conosco, me compreso .
Sinceramente non capisco questa affermazione da due che hanno usato grandi musicisti italiani per i loro dischi. Ho visto lavorare in studio musicisti italiani perfetti. Per? c'? da dire che gli americani sono abituati a lavorare molto di pi? di noi, da pi? giovane et?, di conseguenza in alcuni casi hanno pi? esperienza, specialmente in alcuni generi. Se me lo diceva Zucchero che per fare dischi Blues-Soul o Funk sono meglio un pugno di Afro-americani potrei dargli ragione. Per fare un disco di Nek no (sono infatti tutti italiani). Lorenzo ha un grande bassista, il precedente batterista (pierfoschi?) non mi sembrava all'altezza di quello attuale (IMHO naturalmente, sar? stato comunque molto bravo), un batterista funk forse lo prenderei oltre oceano, un chitarraio slide nel sud degli states, un chitarrista rock dietro l'angolo

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Dedo sul Tubo

dedo, sono d'accordo...
il problema ? che qui non si parla di sound, ma di musicisti italiani che arrivano impreparati in studio e che non conoscono i pezzi. Lavoro nell'ambiente della musica da molti anni e solo perch? non voglio rischiare una denuncia (e perch? non mi posso permettere un legale come quello che si possono permettere certi artisti) che preferisco tacere sul livello di approssimazione e di incompetenza che spesso gira nell'ambiente "che conta". Facile buttare fango sull'anello debole della catena, troppo facile.

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Come in tutte le cose non c'? un netto perch?.

Da musicista sono tentato di dire che un certo produttore o artista cerchi un certo tipo di sound.
Quindi cerca i musicisti per quel tipo di sound e potrebbe pure volare oltreoceano.

Per? c'? anche il risvolto della medaglia e avere scritto Vinnie Colaiuta o altro su un disco di cover.. suonato anche alla grande e cantato bene...
(chi lo sa..s? a quale disco mi riferisco) potrebbe dare una marcia in pi?.

Ma non siamo davanti ad una artista che vende poco, quindi come la mettiamo?
Avrebbe venduto lo stesso anche se ci avessi suonato io nel suo disco patinato di cover..
(alcune cantate bene ma davvero poco convincenti..insomma un p? il compitino...)

Allora mi vengono in mente strani giri discografici pre-produzione..con budget che vanno e vengono.. con meccanismi che io
non posso conoscere non essendo inserito nell'ambiente.

Gli americani suonano benissimo.
Io farei salti di gioia per avere un East, un Colaiuta, in Brufford in un disco mio...

Ma non posso che dire che Onori e Santarnecchi (chitarrista e tastierista di Lorenzo)
se fossi un americano li vorrei subito per le loro doti musicali e professionali.
Per? questo sembra non succedere... l'inverso...

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Ecco.