Shedua511, quoto, la foto riassume ogni concetto!!!!!

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When a man lies, he murders some part of the world

Se ti sfugge il motivo e la ragione delle cose, molto probabilmente c'? un motivo e c'? una ragione, ma non fanno per te!

Shedua511, Io ho notato la stessa identica cosa, con mio fratello piccolo, spesso mi ci metto con lui (ormai inizia a capire qualcosa, ha quasi 3anni) me lo metto accanto e gli dico, metti le mani come ti ho insegnato io! E si vede che quando capisce certe cose... Di quando mette le mani in un certo modo, gli si illuminano gli occhi (lui non tocchera mai un basso in quel modo delicato come nella tua foto, questa peste... pesta, e quel 1/2 di sangue cubano gli ha dato pure tanto ritmo eh!).

Un bambino che tocca un basso... Lo tocca per sentire come ? fatto... Per imitarti. In fondo ? anche quello che fa un bassista alla nuove armi, io all'inizo il basso non facevo nientaltro che toccarlo... Anche senza suonarlo.

Ma poi dopo 5anni di strumento qualche cose ? cambiato. Ora ho un Mente pi? sviluppata.
Conosco meglio la musica, conosco meglio cosa ? un basso e conosco meglio il mio modo di suonare.

Tutto ci? mi ha permesso di abbattere quelle barriere, non ho pi? bisogno di toccarlo ovunque, avvinghiarmelo addosso per capirlo, ora ho la Mente pronta a spianarmi la strada che c'? tra le mani e il basso... E il basso e le mani.... Perch? gli strumenti parlano. Insomma ci ? capitato a tutti di dire "questo qui ? pi? funk, questo ? pi? rock". Perch? il basso pure essendo un mezzo ci parla tramite le mani e ci arriva al cuore e gli da delle dritte. Per far ci? c'? bisogno di una mente allenata che spiani questa strada.

Io non ho la patente ma penso che il paragone renda.

Un novello guidatore pu? usare la sua 500 come se fosse una Ferrari Testarossa... Eppure non ? cos?, la 500 non ? fatta per correre eppure uno spinge sul pedale.
Dopo un tot di anni che si guida e si ? fatta esperienza del mezzo, il diaframma nella nostra mente che ci ottura alla vista questa differenza ? molto pi? flebile, se non trasparente.

Poi questo ? il mio pensiero, non ? solo, cuore-->basso, ma basso<--cuore, e la mente ? la freccetta tra i due

EDIT: ho editato un casino di volte perch? avevo fatto molta confusione con dei pezzi che non avevo cancellato, spero si capisco lo stesso il concetto.

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..dopo tanto tempo che non mi "partiva" un Topic, ringrazio davvero tutti.
Il Topic non lo fa uno solo!
Confesso che questi temi, partono sempre da precedenti riflessioni che io ho avuto con amici musicisti... non tutti bassisti ovviamente.
Le riposto qui.

Tra tanti con cui ho parlato, esiste l'idea che "imbracciare" lo strumento significhi un richiamo diretto a molte componenti.
Di slanci, di esperienza, di tecnica.. di sentimento.
Davvero senza enfasi,.. c'? chi suona concentrandosi realmente sul rapporto profondo con lo strumento e la musica.
Non intendo che tali persone siano pi? dotate tecnicamente,... vivono il rapporto con lo strumento cos?.
Conosco molti di voi che sono cos?.
Ma scusate, lascio a voi la discussione e la mia Sezione ne ? onorata.
Ric.

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dengia64, un po' ti odio.
Certe cose sarebbe pi? belle parlando con una birra/cocacola/quelloCheVuoi davanti per non prenderlo troppo sul serio.
Perch?, in fondo, fanno anche un po' "paura". O perch? c'ho voglia di parlarne davanti ad una birra?!

E ti odio perch? da quando ho letto il topic questa mattina che scrivo e cancello.
O penso a cosa scrivere... e poi lo cancello anche dalla fantasia.

Il cuore. La mente. Le mani.

Le mani come "strumento". Le uso per cercare di esprimere quello che vorrei dire. Con vari problemi.
Per limiti di tecnica, mancanza di vocabolario musicale, e fisici (a cui fa molto comodo dar la colpa) come una tendinite oggi o un dolorino domani e un qualcos'altro ieri. Poi, volendo, si invecchia. Ed anche i neuroni non son pi? quelli di una volta e per quanto allenati certi limiti si fanno avanti.

La mente ne risente. O meglio si adatta.
Perch? con il tempo impari ad usare le tue mani. Poi "te ne dimentichi" o non puoi pi? farlo come prima.
Ed alla fine per? le usi lo stesso. Come sempre. Ma diversamente.

Perch?, seguendo (ciecamente o no) quello che il cuore vuole gridare, la mente si impegna per tirarlo fuori, al meglio.
Perch? quanto meglio, maggiore il coivolgimento, pi? stai bene. Stai meglio.
Perch? quando non suoni da un sacco di tempo e poi ti esprimi di colpo stai tirando fuori qualcosa che le parole magari non ti hanno saputo aiutare a tirar fuori.
Perch? ? un altro modo di parlare... e perch? il tuo cervello premier? se stesso per questo.

...e poi non ? mica detto che hai suonato bene!

[Tempo fa mi dissero (non mi ricordo chi... ma tendo a credere che fosse qualcuno di qua del Forum...) che:]
Quando non suoni da un sacco di tempo e poi prendi in mano lo strumento CREDI di aver suonato bene.
Ma non ? vero. ? solo che senti meno i tuoi errori. Perch? sei cos? preso che "non ci fai caso". Perch? la tua attenzione ? rivolta ad altro.

Poi magari hai talmente tante cose da dire che "le dita corrono da sole" e pazienza se ci scappa qualche "ghostnote" che non doveva morire li...
Poi magari "meglio" ? relativo. Perch? sei inchiodato e la smetti di fare scale in sedicesimi con il metronomo a 900bmp come facevi quando suonavi "da giovane". Ed ? solo un bene perch? non ci stavano poi troppo bene su quel pezzo di BBKing...


Insomma anche il "meglio" ? relativo. Ovviamente.

Ricca': ti odio.

Per non dire di quando: non stai proprio bene di testa, o pi? semplicemente "c'hai altro a cui pensare", e non riesci a dividere le cose.
Ed esce una "ditratta" cagata...

Bho.
Ti odio.

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Detto questo... Tutto Sempre e Comunque SECONDO ME!!!
Vi prego di tralasciare evetuali errori di battitura... ma nient'altro!
Grazie SEMPRE del vostro aiuto! proveró nel mio piccolo a sdebitarmi, con tutti, al piú presto.
Alberto - Ohiaia - Falchi

Il Vademecum del Forum

..grazie Alberto, lo so che mi odi tanto.
Ric.

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con tutta probabilit? non arriver? mai a questo punto,
il punto che ci si dimentica di cosa fanno le mani, perch?
a guidare il basso sono solo fantasia e cuore ...
deve essere bellissimo.

ps: Ric, ogni volta che ti leggo, avverto il tuo "intimo"
attaccamento allo strumento. effettivamente gli strumenti
possono diventare un magico tramite, oggetti che
finiscono di essere tali appena incontrano le mani ed il cuore giusto

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ganesh ha scritto:  

Spesso quando non si ha la capacit?/tecnica/cultura per esprimere qualcosa, qualsiasi cosa, ci si riduce agli istinti primordiali come la paura, la rabbia, etc.

E' altres? vero, che se la mente si "convince" di non poter/saper fare determinate cose o movimenti, le mani la seguono...  

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Sinceramente spero di non smettere mai di usare la mente quando suono. Che poi non sia questa a guidare direttamente le mani, questo ? un altro discorso.
Vorrei che la mia mente fosse un faro dentro la musica, sempre sveglia e pronta su quello che succede fuori di me, attorno. Attenta a quello che fanno gli altri. A quel punto, se il cuore riesce a dire con esattezza alle mie mani cosa fare, e le mie mani lo fanno...  
Comunque ho notato che pi? studio, pi? vado avanti con lo studio, pi? la mia mente si apre e riesce a leggere cosa succede, e pi?, proporzionalmente, mi sbatte davanti al muso i miei limiti. Pi? porto avanti i miei limiti, e maggiormente ne ritrovo altri che non sapevo di avere.
Pensavo, studiando, che a poco a poco il mio cuore si sarebbe inaridito, e si sarebbe fatto in disparte. Invece, mentre la mia mente musicale cresce, mentre studio, il mio cuore ? vivo, vivissimo, e trovo gusto a fare le cose all' apparenza pi? semplici, perch? cerco di eseguirle alla perfezione, cerco quello stato di trascendenza che ti coglie nel momento in cui fai la cosa che devi fare, esattamente come hai sempre pensato di farla, senza per? pensarla nel momento che la stai facendo...

Una notte ho sognato di suonare un assolo jazz che non rientra nella "normale" portata della mia mente e delle mie mani, eppure ho la netta sensazione che il suono che usciva dal basso fosse perfettamente corrispondente ai movimenti delle mie mani.
Possibile che a livello inconscio saremmo tutti pi? bravi a suonare di quanto la nostra mente non voglia farci credere?

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bozz, Io credo di si.

Una volta il mio maestro mi chiese di improvvisare un solo su un accompagnamento stile salsa e non riuscivo a tirare fuori nulla di buono, pur cercando di starci dentro il pi? possibile-

Poi mi ha fatto poggiare il basso e mi ha detto:

Cantaci un assolo.

Mamma mia, se avessi suonato quello che avevo cantanto 10 secondi prima mi sarei sentito veramente fiero di me!

Poi di nuovi a basso in mano non riuscivo pi? tovare quella dinamica di quando ho intonato quell'assolo a voce, eppure era una cavolata di assolo... Tuttavia subito dopo averlo "cantato" mi sono sentito la mente molto pi? aperta col basso in mano e tutta via andavo sicuramente meglio di prima del "cantato". Eppure era uscito dritto dal cuore, non ci avevo pensato sopra, ero stato solo attento ad intonarlo bene.

Comunque a me capita spesso di sognare la musica, a volta neanche suono, vedo delle immagini astratte e la musica sotto, stile windows media player. Cose che assultamente non saprei come arrangiare e riprodurre.

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bozz, tempo fa, dopo l'ennesimo sogno in cui mi era sembrato di aver suonato divinamente e di aver escogitato linee e melodie celestiali, le quali poi svanivano regolarmente dalla memoria al risveglio, mi piazzai sul comodino un bloc notes e un registratorino portatile.

Dopo la terza o quarta volta che poi ho riascoltato o risuonato quegli abbozzi una volta lucido, e che questi alla luce del giorno e della ragione si sono rivelati o cose gi? ben esistenti e conosciute o delle fetenz?e allucinanti, ho concluso che la sottile linea che divide sogno e realt?, ? in realt? sottile pi? o meno come un muraglione di cemento armato attorno a un carcere di massima sicurezza!

   

FG

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* Odyssea * Frammenti Diatonici * Chorus Insubriae *

..bozz, a me quello che racconti tu.. capita...
Spiegarti non so...
Ric.

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Effegi ha scritto:  

...ho concluso che la sottile linea che divide sogno e realt?, ? in realt? sottile pi? o meno come un muraglione di cemento armato attorno a un carcere di massima sicurezza!



FG

S?, infatti ? molto pi? facile ricordarsi le sensazioni che un sogno ci provoca (o meglio, le sensazioni che l'inconscio vuole farci provare mentre sognamo) che non i particolari del sogno in s?.
E capita, durante i sogni, di provare sensazioni ed emozioni straordinarie per avvenimenti semplici ed ordinari.
Per? non credo si possa dire con certezza che quello che hai registrato o appuntato nel risveglio sia esattamente quello che suonavi nel sogno, ma se mi dici di s? mi fido!

Io uso: plettro e dita

^^^
Fai male a fidarti!
 
In realt? ? proprio grazie agli "aggiustamenti involontari" che da svegli diamo a ci? che abbiamo sognato, che poi saltano fuori cose prive di qualunque fondamento tipo i sogni premonitori o le sensazioni di d?j? vu.

Era solo per dire che non c'? comunque da fidarsi troppo delle grandi performance (di qualunque genere) che si fanno nei sogni.

 

FG

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.. no, certamente Effegi, l'unica considerazione ? che a volte il sogno ? la manifestazione di una ossessione "diurna"... cos? a volte si materializzano in strane forme i nostri desideri e le nostre propensioni.
Poi che vengano spunti per brani, canzoni, linee,... etc, ? anche possibile.
Ric.

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dengia64 ha scritto:  

? anche possibile.

Certamente.
Yesterday e la formula della benzina sono nate cos?.
Ma eran mica due pirla come ganesh.

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Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

A suo dire anche Mussida ha tirato gi? "La carrozza di Hans"  dal ricordo di un sogno

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Ma ? normale.
Il cervello continua a lavorare anche quando dormi.
Il problema per? rimane. Non ? che quando dormi e sogni diventi un genio. Quello lo sei anche da sveglio, se lo sei.
I miei sogni valgono come il due di picche, esattamente come le idee che ho da sveglio.

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non ho capito.
Sono (forse) solo troppo stanco, prover? a rileggere magari pi? tardi, solo una cosa da dire ora,  la foto di Francesco ? a dir poco commovente  

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"ma non gli devi dare retta a questo, è un tipaccio" (freddy919 riferito a me)
"uno strumento di liuteria IMHO deve farti sentire più bravo di quello che sei, non il contrario...per quello c'è già fender" (Clauzanna) - "Ah! hai editato, malvagio, non vale" (Biarnel)

Non ? che ho capito molto nemmeno io.
Il mio precedente intervento parlava appunto di certi connubi musicali tra
mente, mani, e cuore che ho interpretato come emozionalit? nell'esecuzione
e nei meccanismi tra pensiero/azione.

Poi il post di Gospel mi ha spiazzato.

Ma continuo a vedere che si fa riferimento a certi meccanismi di approccio musicale alla questione
(in realt? siamo musicisti ed ? un Forum di musica..)

Quindi davvero non ci ho capito molto...

Mio limite, Pardon...  

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Ecco.

Fagyo ha scritto:  

Poi il post di Gospel mi ha spiazzato.

Quale?

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^^ immagino questa

Citazione:

Secondo me, Riccardo quando parla di mani non intende quel (poco) che si capisce dai vostri interventi, ma una cosa molto pi? sottile.

Mah non sono quello che suona ore tutti i giorni, anche i miei sogni musicali spesso si rivelano dei furti di linee altrui per? ieri dopo una settimana di ferie prima di andare a dormire ho "accarezzato" il basso, letteralmente, non l'ho imbracciato, non ho fatto una nota, ho solo ripreso il contatto fisico...   mani mente e cuore, quando ripasso il repertorio spesso mi metto a guardami riflesso nel vetro, a guardare la mano sinistra pi? che la destra, mi autoipnotizzo... se sono nervoso mi metto a suonare, a volte cose note, a volte ignote e lascio le mani andare da sole, scappare tra le note, come la mente vorrebbe ma non pu? fare legata alla sua (troppa nel mio caso) razionalit?.
Non ho mai citato il cuore, ma non ? scindibile dalla mente in alcune situazioni.

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..forse i miei interventi mettono confusione... il pi? chiaro ? stato il grande Shedua.. con quelle parole e quella foto.
Ma tornando a tema... direi che ci vuole un p? di tempo e un p? di anni per comprendere che suonare qualsiasi strumento dipende dall'equilibrio o dal disequilibrio di vari fattori.
Come diceva Enrico e come credo anche io, i periodo di lontananza dallo strumento, portano "spesso" a miglioramenti, a evoluzioni di produzione e di esecuzione.
Io ho portato la mia esperienza di una lunga pausa.
E mi pare che anche a Marco sia successo qualcosa di analogo.

In tali fasi la mente lavora... il cuore si carica e... che dire, il Topic l'ho fatto perch? nemmeno io (che son cervellotico)... ci capisco a fondo.....
Ric.

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ci? dimostra che l'importante ? tenere vivo il filo "emotivo"
il proprio modo di filtrare la vita attraverso la Musica,
alimentare sempre un bisogno, anche quando si ? lontani
per varie ragioni dal nostro amato basso...  

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Bell Topic

io Tempo f? son stato malto male per problemi di mia madre poi miei (mi ero assentato molto dal Forum)
Son stato male che non f? a parlarne..molto molto e lo sanno in pochi.

Devo dire che ero una larva e non riuscivo aprender il basso in mano.. a star in piedi ...dormire...mangiare.....ma una volta che avevo il basso imbracciato... il mio modo di suonare era diverso era tutto molto vissuto con trasporto e lucidit? ...cosa che non facevo e avevo  nella vita di tutti i giorni...
Suonare ? stato terapeutico e molto pur essendo una delle cose che mi ha un p? fatto star male... ma il rigetto per la musica poi ? diventato terapia..naturale...
Avevo un modo di suonare pazzesco molto diverso da quello abituale e a volte piangevo mentre suonavo certi brani.

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