Ciao a tutti. Negli ultimi mesi ho sperimentato diverse combinazioni di corde e modi di suonare (fingerstyle vs plettro), con risultati interessanti.

In origine suonavo solo con le dita e usavo corde roundwood. A metà maggio di quest’anno, spinto dalla curiosità e avendo letto dei vantaggi in termini di minor rumore, ho cambiato corde provando le half-round. La sensazione che ne ho avuto inizialmente è stata buona, ma ho avvertito una maggiore difficoltà nei passaggi più veloci, e una perdita di brillantezza nel suono.

Il leader della band in cui proprio in quel periodo ho cominciato a suonare mi ha fatto notare che il suono nera troppo impastato e mi ha consigliato di provare altri amplificatori. Ho scritto anche un post su questo, e in questo Forum mi è stato consigliato di provare a usare il plettro.

Ho provato un po’ di plettri, e dopo qualche incertezza iniziale ho cominciato a suonare con scioltezza usando il plettro, risolvendo tutti i miei problemi di suono. Mi si è aperto un mondo, ho scoperto un suono e uno stile che non conoscevo, e da allora suono quasi esclusivamente col plettro (faccio prevalentemente rock, ma il plettro lo trovo piacevole anche su brani country o funkeggianti). Unico problema: ho la sensazione di essere più lento che con le dita, e l’alternanza pannata-contropennata la trovo difficile in velocità, per cui nei passaggi più veloci sono costretto a usare sempre il movimento di pennata in giù, che dopo un po’ mi stanca e mi crea tensioni muscolari.

Da pochi giorni ho cominciato a prendere qualche lezione, e il maestro, quando gli ho parlato dei miei problemi con la velocità della mano destra, mi ha consigliato di tornare alle corde roundwood, in quanto le halfround creano più contatto con le dita e conseguentemente maggiore attrito, con riduzione della velocità.

Ho rimesso nuove corde roundwood, e in effetti ho notato come la velocità della pennata è notevolmente aumentata, e ora riesco ad alternare agevolmente pennata e contropennata fino a 80-85 bpm in sedicesimi (con le halfround arrivavo al massimo a 70-75, ma con la pennata sempre in giù).

Trovato la combinazione ideale quindi? Non proprio, perché finora il plettro lo avevo usato solo con le halfround. Con le roundwood il suono risultante lo trovo eccessivamente pieno di medie e alte, troppo “metallico”, più da chitarra che da basso. Forse anche perché le corde sono ancora nuove, ma mi sembra che qualcosa non vada. Viceversa, con le dita il suono mi sembra molto meno impastato che con le halfround.

Inoltre, con le nuove roundwood sono comunque più veloce con le dita che con il plettro.

Conclusione: non so più che fare! Il plettro mi è piaciuto e mi piacerebbe continuare a usarlo, ma ora forse potrei tornare al fingerstyle senza problemi di suono, che invece mi sembra ci siano con il plettro.

Consigli?

Io uso: plettro e dita

Gianni_66, non esiste una soluzione univoca, bisogna saper usare tutto, plettro e dita.

ovviamente usando corde differenti, l'effetto sarà diverso, perchè la percussività del plettro mette in risalto le caratteristiche delle corde che usi molto più che nell'uso delle dita, quindi capisci cosa ti piace e come risolvere i problemi.

questa cosa dell'attrito col plettro boh, mai vissuta, ed uso anche corde lisce molto grosse. scegli e prova misure di plettro differenti, perchè rispondono in modo diverso, e soprattutto utilizza la plettrata alternata, non solo all'ingiù...

Citazione:

Inoltre, con le nuove roundwood sono comunque più veloce con le dita che con il plettro.

1) non preoccuparti della velocità, ma preoccupati di suonare a tempo e bene

2) aivoglia a studiare  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Certamente una ruvida risponde meglio al plettro rispetto a una liscia o una semiruvida (è più elastica) però basta un po' di pratica e si fa tutto. Ti consiglio di imparare anche la pennata alternata che è praticamente indispensabile in certi contesti.

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Pier, Marcinkus, sono assolutamente d’accordo che la pennata alternata sia importante, e infatti cerco di usarla il più possibile. Quello che volevo evidenziare è proprio il fatto che con le corde halfround ho avuto grosse difficoltà a usare questa tecnica nei passaggi più veloci (diciamo, oltre i 60-65 bpm in sedicesimi sono costretto a usare solo la pennata in giù), mentre dopo aver montato le corde ruvide sono riuscito agevolmente ad arrivare a 80-85 bpm in sedicesimi.

La maggior resistenza data dalle corde semilisce è confermata dal fatto che quando le ho montate qualche mese fa, quando ancora non usavo il plettro, mi sono accorto subito che qualcosa non andava, le dita mi sembravano come incollate alle corde, e ho sicuramente perso in velocità. Dopo un po’ non ci ho fatto più caso, e quando ho cominciato a suonare col plettro non avevo ancora un termine di paragone con le altre corde. Ora so per certo che con le corde halfround sono più lento, sia con le dita che col plettro.

Chiarito questo, la domanda che adesso mi pongo è se tornare a suonare con le dita o continuare col plettro, considerando che l’accoppiata plettro + corde ruvide mi dà un suono risultante molto più stridulo metallico rispetto a quello precedente plettro + corde lisce, mentre dita + corde ruvide danno un suono meno impastato di dita + corde lisce.

Riepilogando le varie combinazioni:

- Dita + corde ruvide: più velocità, suono poco impastato

- Dita + corde lisce: meno velocità, suono molto impastato

- Plettro + corde ruvide: più velocità, suono molto metallico

- Plettro + corde lisce: meno velocità, suono equilibrato

Difficile fare una scelta definitiva…

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Gianni_66, la scelta definitiva è due bassi  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier: dunque vediamo, non è poi così impossibile: costo del secondo basso (un Rickenbacker stavolta, da affiancare al fender Player Precision): circa 2000 euro. Costo della custodia per il secondo basso: 90 euro. Costo dell’avvocato divorzista: circa 4000-5000 euro.

Ci penserò… ;-)

Io uso: plettro e dita

Gianni_66, io ti direi di continuare con plettro e corda liscia ma devi trovare la "tua" corda. Quindi provane di diverse marche, prima o poi la spunti.
Sul mio P '55 ho su delle DR legend che sono quanto di più vintaggioso esista, quindi timbro chiuso, corda rigida (non tesa, ma proprio DURA!) eppure ci stanno perfettamente.
Su uno dei miei Rick ho le Thomastik, corde flessibili e più "liriche", piuttosto moderne come timbro. Anche lì, accoppiata perfetta.

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Gianni_66, dai, il Rick ha la custodia in dotazione, risparmi  

sono d'accordo con marcinkus, dedicatici e prendi tempi. ti faccio un esempio di halfround con plettro? il bassista di Tom Petty:


YouTube Link


a me plettro e corde lisce ad esempio piace molto, ed ho un basso che tengo con le lisce grosse (le Labella 52-110, che sono quelle storiche che usavano Donal Dunn, James Jamerson e Joe Osborn, e tanti altri), rigide e con un suono molto vintage, per di più con la spugna al ponte per stoppare le corde.

una meraviglia.

prova magari anche corde lisce di stampo moderno, come le D'Addario Chromes, che sono più brillanti e metalliche.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Gianni_66 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Difficile fare una scelta definitiva…

Difficile perchè, IMHO, una scelta definitiva non c'è...come ti è stato detto, l'ideale sarebbe riuscire a suonare sempre nello stesso modo nonostante il cambio di attrezzatura. E, per fare questo, non c'è nient'altro che la pratica
L'acquisto dimun secondo basso non è una cosa da escludere a priori, non necessariamente uno strumento cosotoso e blasonato, ti potrebbe bastare anche un semplice muletto da poche centinaia di euro, sul quale sperimentare vari cambi di corde a scopo di esercizio

Una curiosità: hai provato a cambiare anche durezza e modello di plettro?
Io, per esempio, mi trovo molto bene con quelli piccoli molto appuntiti, sulla carta sono per chitarra ma il mio chitarrista non si offende se glie ne rubo uno ogni tanto!  

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Cilispio, io non sono mai riuscito a considerare i plettri "grossi" come plettri da basso, sono veramente scomodi.
sempre usato quelli normali...

ganesh, è stata una gran perdita, ma ci ha lasciato dei dischi meravigliosi.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_, anche io uso plettri "normali", da chitarra...il mio chitarrista ne usa un modello ancora più piccolo di quelli "soliti", più a goccia ed appuntiti. Io li trovo molto comodi
Il plettro da basso triangolare lo trovo scomodissimo

Fine OT

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Scusate, ma che intendete con "plettro da basso"? Esistono plettri specifici per basso? Io uso Dunlop Max Grip da 0.88 mm e 1.0 mm e Tortex da 1.0 mm, rientrano in questa categoria?

Io uso: plettro e dita

Sì.

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Anche io le prime volte che ho usato le corde lisce ho avuto parecchi problemi di adattamento per entrambe le mani, proprio a causa della diversa elasticità. Nel mio caso poi i problemi li avevo sempre, non solo col plettro, e sia con la destra che con la sinistra.

All'inizio provi a cercare le corde che meglio si adattano alla tua mano e al tuo suono, poi però bisognerebbe spingersi a fare il percorso inverso: cioè cercare di adattare le proprie mani alle corde disponibili. Ci sono dei limiti oggettivi: non si può suonare tutto con tutto ed ottenere qualsiasi risultato semplicemente con le mani, ma l'esercizio su questi aspetti fa davvero miracoli.

Quindi il consiglio migliore mi pare sia quello di esercitarsi molto perchè sapere usare bene le mani permette di sopperire a molti problemi e limiti legati alle attrezzature disponibili. Poi se devo dare il mio contributo agli aspetti più tecnici ti direi di provare queste:

https://www.thomann.de/IT/la_bella_...ble_flats_l.htm

Sono molto elastiche (ad oggi le più elastiche mai provate) pur mantenendo il bel suono tipico delle flat: in passato mi sono servite a soffrire meno il passaggio dalle round alle lisce. Le uso ancora su di un 5 corde con un manico dalle misure piuttosto "impegnative": oltre a durare una vita devo dire che non perdono elasticità nel tempo.

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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

Cilispio, ah, bellissimi! io sulla chitarra elettrica uso il Dunlop Jazz III nero, una meraviglia, spessore 1,38mm, affilato sui lati ed appuntito, minuscolo come superficie.

è una bomba di plettro, e lo fanno anche in versione "rossa" con un materiale leggermente più morbido.

li ho provato anche nella versione XL, a misura di plettro canonico, e devo dire che non sono male, con le corde lisce vanno molto bene.

in genere però preferisco i Tortex 0,60, quelli arancioni, con una buona flessibilità e tanto "snap" sull'attacco.

Gianni_66, no, si scherzava sul fatto che per molti, soprattutto in quel mondo di gente che vive di luoghi comuni e leggende metropolitane, il plettro a triangolo equilatero (questo) è considerato "quello da basso", ed è pieno di bassisti e chitarristi convintissimi di questa cosa.
non è una questione di spessore.

ovviamente è una sciocchezza, non esistono "plettri da basso" o "plettri da chitarra", e la scelta è solo ergonomica e di suono.

considera che plettri di materiali diversi e spessori diversi rendono tutto diverso, dal suono al feeling.

come dicevo sopra, io uso i Tortex 0,60 perchè hanno più flessibilità e li trovo più comodi da suonare, mi danno maggior controllo sulla dinamica e la flessibilità dà quello "snap" in più sull'attacco della nota.

c'è chi invece preferisce i plettri spessi e rigidi, che tolgono un po' di alte e rendono l'attacco più smussato.

lo stesso concetto vale per la chitarra, ovviamente.

un discorso a parte sono quei plettri che citava Cilispio, molto piccoli e di solito duri ed affilati, come li Dunlop Jazz III, che sono prediletti dai chitarristi jazz e virtuosi per la rapidità di rilascio della corde, la precisione che permettono nel passaggio tra le corde, soprattutto su intercorde strette.

essendo piccoli, la parte che spunta dalle dita è minore, quindi non sono indicatissimi per le plettrate rock/punk, ma più per uno stile composto.

anche in questo, comunque, sperimenta il più possibile, perchè corde diverse rispondono in modo diverso a plettri di spessore e materiale differente.

quindi anche questo incide sulla scioltezza con cui suoni e con cui il plettro scorre sulle corde.

se usi plettri 088 o 1mm, magari prova plettri più sottili quando usi le corde halfround, tipo gli 060 o 073, od addirittura plettri più spessi e con i bordi affilati, come i Dunlop Gator od i Jazz III XL (come dicevo sopra, quelli neri classici sono duri e rigidi, quelli rossi sono più morbidi. questo incide sul suono e sulle alte che escono dallo strumento, come la differenza tra nylon, tortex, delrin ed altri materiali).

nota anche che un plettro nylon da 088 è flessibile come un plettro tortex da 060, ma il suono sarà più morbido perchè il materiale fa uscire meno alte dal contatto con la corda.
il Tortex fa "brillare" di più il suono, ed è un po' più rigido, quindi magari prova il Tortex verdi o gialli.

giocaci un po', vai al negozio di strumenti e fai razzia, e divertiti a provare tutti i plettri che trovi. io ho delle scatolette piene, e dopo anni di studio sono arrivato alla mia conclusione (Tortex arancioni su basso e su chitarra acustica, Jazz III nero classico su chitarra elettrica).

vedrai che i problemi di suono e velocità sono derivati più da quello che da altro.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier, grazie per i consigli e la trattazione dettagliata sui vari tipi di plettro e relativi effetti sul suono. Io attualmente uso Dunlop Tortex e Maxi Grip da 1.0 mm, dopo aver provato spessori dallo 0.88 al 1.5. Ho notato che plettri più spessi danno un suono più corposo e meno “frusciante”, ma la velocità della pennata risulta ridotta, per cui lo spessore 1.0 mi è sembrato un giusto equilibrio. Certo, non ho fatto uno studio completo come te, ma alla fine il risultato che ho in termini di suono con i pletrri che uso mi va bene.

Comunque, per quanto riguarda il mio dilemma iniziale, alla fine la decisione l’ha presa il leader della mia ban: gli è piaciuto il suono delle nuove corde roundwood “ruvide” suonate con le dita, quindi per forza di cose torno al fingerstyle, che tra l’altro mi consente anche una velocità e un controllo delle corde (muting) maggiori rispetto al plettro. Continuerò a usare il plettro per i (pochi) brani del nostro repertorio suonati allo stesso modo dai bassisti originali, ovvero un paio di pezzi dei Pink Floyd, un paio degli AC/DC, uno dei Guns and Roses e uno dei Deep Purple. Ho dei dubbi su come veniva suonato Whole Lotta Love (anche parte del nostro repertorio, ma in un medley con Waiting for the Bus e Gimme All Your Loving dei ZZ Top) da JPJ, mi sembra con il plettro e un power chord nel riff principale, vero?

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Gianni_66, whole lotta love è plettro, molto violento:


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non è chiaro se fossero corde lisce o ruvide, perchè JPJ ha dato info diverse negli anni: in un periodo disse di aver usato corde lisce nei primi anni, riferendosi ai primi due dischi, e che erano "quelle di Jamerson" (quindi le Labella), ma successivamente ha sempre sostenuto di non averle mai usate con i Led Zeppelin.

l'ampli che usava incideva molto sul suono, l'Acoustic 360, e su questo pezzo oltre all'ampli bello saturo, corde vicino ai tasti picchiate forte col plettro, c'era una cassa rotary, che dà l'effetto di movimento al suono.

nel riff principale non era un power chord, ma suona Mi a vuoto e Mi al settimo tasto insieme, menando forte.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier, hai ragione, ho fatto un errore clamoroso… non è un power chord, è la stessa nota suonata in due ottave diverse, corda Mi a vuoto e settimo tasto della corda del La!

Ho provato a suonare il riff di basso in questa configurazione, risulta potente e mette in risalto il riff di chitarra all’unisono. Ho però il problema che Whole Lotta Love la suoniamo in un medley con due brani degli ZZ Top (non chiedermi perché, non l’ho deciso io… comunque il risultato è interessante!), che suonerei con le dita, e mi risulterebbe difficile cambiare volume ed equalizzazione nei pochissimi secondi di stacco tra i Led Zeppelin e gli ZZ Top, quindi probabilmente farò anche Whole Lotta Love in fingerstyle.

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Gianni_66 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

e mi risulterebbe difficile cambiare volume ed equalizzazione nei pochissimi secondi di stacco tra i Led Zeppelin e gli ZZ Top

Un pedalino compressore o equalizzatore per velocizzare il procedimento?  

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