il mio tastierista dice che i brani li devo sapere praticamente a memoria perché altrimenti c'è sempre il rischio dell'errore. E non ha tutti i torti. Qualcuno ha tecniche da suggerire?

Io uso: plettro e dita

Spartiti?

Io uso: solo le dita
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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I

che brani? che giri?

Io uso: plettro e dita

papettino, cioè ti dice che devi contare le battute? O che devi ricordare i giri armonici?

Io uso: plettro e dita
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Maruszczyk Elwood Jake L 4p
Fender Vintera '50s Precision Bass
Fender Vintera '70s Jazz Bass
Epiphone Allen Woody Rumblekat
Sterling StingRay5 SUB
Harley Benton MB-4 Deluxe
B.C. Rich ST-III

mi dice che non devo sbagliare l'accordo Ho cominciato con gli spartiti, ma come distogli lo sguardo c'è il rischio che non riprendi più il punto, e sono cavoli. Poi sono passato allo schema di battute con accordi(intro, verse, prechorus, chorus, ecc) ma come tutti gli schemi non è proprio liscio(prima volta così, seconda volta colà, ecc). Alla fine sono approdato al vecchio caro canzoniere tipo chitarra (testo con accordi) e credo sia la cosa migliore. Comprendo però che è pur sempre un'esecuzione meccanica. In realtà più che sapere a memoria il brano mi piacerebbe sapere quello che sto suonando, perchè c'è quell'accordo, ma andiamo a finire sull'armonia, Per quello chiedevo se qualcuno riesce a conciliare quest'esigenza di comprendere il brano con quella di imparare il brano e "sbrigati pure che tra un po' suoniamio"

Io uso: plettro e dita

io userei comunque uno schema che si appoggia ad un pentagramma o comunque ad un approccio che tenga conto delle battute, unico vero riferimento affidabile.

Io uso: plettro e dita

Ascolto attento e ripetuto dell'originale e suonare in sala prove senza guardare nulla di scritto: alla fine lo memorizzi per forza!

Anche perché, diciamoci la verità: una canonica formazione pop/rock di quattro o cinque elementi che va sul palco coi leggii non è esattamente un bel vedersi. Se si tratta di orchestre o big band è un discorso differente.

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ally, +1

Ti fai la "struttura", con le battute e gli accordi... e te la scrivi a modo tuo, così sei più veloce nel leggerla e capirla

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Fu-V, +1
Dipende da cosa devi suonare.

Io uso: plettro e dita

Fu-V, dipende dal repertorio e dal contesto, mi è capitato diverse volte di dover suonare pezzi senza averli mai sentiti guardando la struttura due ore prima dell'esibizione. Una volta ad un matrimonio ho suonato un pezzo di jovanotti usando come riferimento la prima partitura trovata su internet, è stata una richiesta sul momento da parte della sposa e non si poteva fare altrimenti...

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ally ha scritto:  

Una volta ad un matrimonio ho suonato un pezzo di jovanotti usando come riferimento la prima partitura trovata su internet, è stata una richiesta sul momento da parte della sposa e non si poteva fare altrimenti...

Beh, certo, ... parlando di memorizzare suppongo ci si riferisca a un repertorio predeterminato, nei casi d'emergenza le cose, naturalmente, cambiano.

Io uso: plettro e dita

ma si potrebbe sapere nel dettaglio il genere, il numero di brani e magari qualche titolo?

Io uso: plettro e dita

ok mi sono appena rifatto il repertorio (17 brani pop), quasi tutto testo-accordi e qualcuno spartito e va abbastanza bene. In effetti l'errore vuol dire che stai provando piccole variazioni e quindi ha un suo valore. Quanto al cercare di "comprendere" il giro credo sia una cosa che ti arriva mentre suoni quindi è inutile analizzare prima (lo dico a me stesso ovviamente)

Io uso: plettro e dita

17 brani ci sta ad impararli tutti a memoria, non è una gran fatica… Poi dipende anche dal livello del gruppo, se il livello è tipo passatempo o poco più ci sta avere appunti sparsi sul pavimento, ma con qualcosa di più serio o professionale direi anche di no...IMO

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Certe canzoni vanno accompagnate, altre bisogna spingerle!!! \m/ \m/

Yorick Rose ha scritto:  

17 brani ci sta ad impararli tutti a memoria, non è una gran fatica…

insomma..  
ma il senso del thread era appunto quello: imparare a memoria vuol dire rifare il pezzo talmente tante volte che alla fine lo sai a memoria o ve lo studiate anche senza basso in mano?

Io uso: plettro e dita

papettino, non credo esistano magate che possano risolvere il punto con poca fatica: se quelli sono i pezzi non è che ci si possa tanto girarci intorno, o li impari a memoria oppure cerchi un modo, quello che più di garba, di leggere una traccia scritta. Non mi risulta esistano scorciatoie a fatica ridotta.

Tutti e due i metodi hanno pro e contro: se impari a memoria tutto sarai sempre ben preparato, ma questo richiede tempo e fatica da spendere sul pezzo. Se invece decidi di leggere magari riesci ad anticipare i tempi di esecuzione del brano all'interno del gruppo, ma durante l'esecuzione la lettura richiede poi una concentrazione molto alta sul testo scritto (spartito, accordi, schema o quello che preferisci), tenendo sempre un orecchio ai tuoi compagni e al risultato dell'insieme ... e anche questo non è affatto semplice.

Nella mia limitata esperienza ho sempre visto che quelli che sanno leggere bene e "al volo" uno spartito, raramente poi si trovano in difficoltà nell'esecuzione. Io di solito attacco inizialmente il pezzo leggendo (anche se leggo come un balbuziente) perchè questa cosa mi consente da subito di eseguire una linea credibile e di avere almeno un'idea della costruzione armonica, poi però difficilmente salgo sul palco senza avere bene in memoria tutto (o quasi ) lo sviluppo di ogni singolo pezzo.

Mi permetto di aggiungere solo che il lento passaggio dalla mera e difficoltosa lettura (a volte anche un po' semplificata a causa dei miei enormi limiti) alla memorizzazione e alla padronanza del pezzo a mè personalmente dà sempre una enorme soddisfazione: quando poi mi accorgo che ho imparato ad eseguire il pezzo in modo sciolto ... magari con qualche leggera variazione personale ... io godo come un riccio  

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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

Citazione:

Quanto al cercare di "comprendere" il giro credo sia una cosa che ti arriva mentre suoni quindi è inutile analizzare prima (lo dico a me stesso ovviamente)

questa mi sembra una minchiata, scusa  

togli "testo e accordi", che è il male, e fatti la struttura del brano in battute, vedi come "il giro" lo vedi subito e lo capisco meglio.

poi se è musica pop, al 90% avrai un giro di accordi che si ripete per strofe e spesso pure per il ritornello, eccetto qualche variazione ogni tanto.

Citazione:

ma il senso del thread era appunto quello: imparare a memoria vuol dire rifare il pezzo talmente tante volte che alla fine lo sai a memoria o ve lo studiate anche senza basso in mano?
 

17 brani sono poca roba, se parliamo appunto di musica "pop" (di che tipo? che pezzi?), per i motivi sopra indicati.
discorso diverso se parliamo di brani pieni di obbligati, di strutture sbilenche e mai una ripetizione.

in ogni caso, il primo step è avere chiara la struttura del brano, quindi togli "testo e accordi" e fatti la parte in battute per bene, così hai una visione completa e chiara di come è fatto.

dopodiché si tratta di pratica, ossia suonare un brano conoscendolo abbastanza bene da non doverci pensare mentre lo suoni.

io scherzo con il gruppo tributo ai Blues Brothers (abbiamo un repertorio di base di 30/35 pezzi) perchè ormai, dopo anni, i pezzi li suono "a sequencer", e potrei registrargli il basso e non andare più a prove e serate.
ormai li suono talmente in automatico che è come se schiacciassi "play" nel cervello e partissero le mani in automatico.

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- Fender Precision Classic 50 Sunburst
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- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Quoto Pier Ally e Dseries,
Papettino scriviti i pezzi come fa Ally, nel modo consigliato da Dseries (come del resto faccio io). Io aggiungo in alcune canzoni anche le prime parole dei vari pezzi (strofa ritornello); ma attenzione i cantanti a volte dimenticano le parole per cui occorre prestare attenzione...

17 pezzi sono pochi quindi si possono imparare a memoria, il repertorio del mio gruppo è di 50 pezzi circa, ricordarli bene tutti non sempre è possibile per cui bisogna scriverseli sempre bene. Io mi segno anche il ritmo della strofa del ritornello e quando c'è anche dell'inciso.
Ora mi sto segnando sopra gli accordi anche il loro grado nella scala in modo da fare al volo i cambi di tonalità questo è utilissimo nelle prove

Hunt

Io uso: plettro e dita

Oggi mi sono messo semplicemente con i fogli in mano e scoprendo rigo per rigo cercavo di indovinare gli accordi del rigo successivo. Boh, provo così

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papettino, esattamente come hai fatto?  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Papettino : Studia i brani a casa, suonandoli sui dischi, prima appoggiandoti allo spartito,lista di accordi o quello che hai, poi senza. Devi studiarli ripetendoli, non esiste una maniera diversa dalla ripetizione per memorizzare. Più ripeti più memorizzi. Non esiste un modo rapido e cercare di indovinare l’accordo successivo è sbagliato. Devi saperlo non indovinarlo. Suono a memoria da 30 anni pur leggendo discretamente.

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Alexce69 ha scritto:  

Devi saperlo non indovinarlo

qual'è la differenza? in effetti sono passato a studiarlo sulla carta proprio perchè ho visto che continuando a suonarlo non facevo progressi in questo senso(cioè in quanto a memorizzazione). Invece mi sembra che così funga, nel senso che ti rimane più impresso anche se credo sia sempre una memoria di tipo fotografico. E credo che hai anche più tempo per ragionarci sopra: per esempio se c'è una modulazione confronti la successione di accordi con quella precedente, constàti che effettivamente sono gli stessi intervalli e ti rimane più impresso (e magari vedi se riesci a trasportare la diteggiatura o comunque la confronti)

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Saperlo:avere chiara in mente la sequenza degli accordi e la struttura del brano.
Indovinarlo: indovinarlo..
A meno che tu non intendi altro..
Non esiste un modo rapido per memorizzare se non la ripetizione continua dello stesso brano. La memoria meccanica funziona così. A meno che tu non abbia una preparazione armonica solida e una musicalità innata elevata, ovviamente. Esistono persone a cui bastano 2 ascolti, altri come me che devono ripetere allo stremo per memorizzare. Ti posso assicurare che funziona, ripeti il brano fino a quando lo suoni senza più guardare la parte. Un brano alla volta. Uno volta imparato non lo scordi più. Il giorno dopo ne studi un altro, fino alla memorizzazione e ripeti un paio di volte quello del giorno prima. Il terzo giorno studi il terzo brano, e ripeti almeno una volta i due precedenti. In un paio di settimane il repertorio è memorizzato. Almeno con me funziona, poi tutti siamo diversi.

Io uso: solo le dita

papettino ha scritto:  

imparare a memoria vuol dire rifare il pezzo talmente tante volte che alla fine lo sai a memoria o ve lo studiate anche senza basso in mano?

Per me, ripeto, la struttura va imparata senza lo strumento. Nel senso che la canzone la devi conoscere e quando prendi in mano il basso devi già sapere quando attacca la strofa, quando il chorus e quando lo special. Una volta fatto questo lavoro memorizzare gli accordi, almeno per me, con una manciata di prove è cosa fatta.
Poi, certo: memorizzare un brano degli Oasis è una cosa, memorizzarne uno di Frank Zappa un'altra.

Io uso: plettro e dita

Il problema del fare tutto a memoria è che se suoni in maniera "inconsapevole"... meccanica diciamo.
Quando parte il pezzo tu attacchi il tuo "play" mentale, ma così non sei sicuro.
Se per caso il pezzo venisse variato nel live (tipo doppio giro finale per tenere il pezzo più lungo o robe simili) finisci nel pallone!
E se per qualche tempo smettessi di suonare quel pezzo, finiresti per scordalo... e quando lo dovessi risuonare in futuro ti tocca riprenderlo in mano e rimemorizzarlo da capo. Così perdi un sacco di tempo!

Invece, facendoti la struttura, sei conscio di "dove sei" nel pezzo, e riesci a vederlo per scompartimenti (intro/strofa/ritornello/special/outro... e via dicendo)
Ma soprattutto, scrivendolo e facendolo a modo TUO, non lo scorderai più!
Anche se smettessi di suonarlo per mesi, ti basterebbe ritirare fuori la struttura, e dopo una rapida occhiata saresti immediatamente pronto a suonarlo!

Fatti le strutture per bene, ne vale la pena

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