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papettino
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Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Comincio ora ad andare un po' più spedito sullo stumento: scala maggiore su tutta la tastiera senza badare ai box ma più a orecchio, stessa cosa per pentatonica, qualche giro fatto a triadi o ad arpeggi. Ho idea che a questo punto dovrei cominciare a mischiare queste cose ma non come cominciare. Mi date qualche suggerimento? Thank you.
Io uso: plettro e dita
Ultima modifica di papettino il Sab 05 Apr, 2014 09:53, modificato 1 volta in totale |
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#1 Ven 04 Apr, 2014 21:16 |
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paco01
Pasquale
Contributor
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Re: Mischio?
Il primo suggerimento che mi viene in mente da darti è quello di cambiare titolo
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#2 Ven 04 Apr, 2014 22:18 |
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Defretter
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Re: Mischio?
prendi una base semplice e divertiti a farci sopra qualche arpeggio, usa un po' scale che sai, poi improvvisaci sopra qualche assolo e cerca di sviluppare una melodia che involva un po' tutte le cose che hai imparato.
Io uso: solo le dita
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#3 Ven 04 Apr, 2014 23:19 |
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ganesh
Gospel Quaggia
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Re: Mischio?
Cambia titolo, per favore.
Io uso: plettro e dita
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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.
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#4 Ven 04 Apr, 2014 23:53 |
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papettino
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Fatto.
Proverò a involvere, grazie defretter
Io uso: plettro e dita
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#5 Sab 05 Apr, 2014 09:56 |
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Yorick Rose
Daniele
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
papettino,
Ho ripreso ad andare a lezioni dopo anni, e sto vedendo anche io questi argomenti. Io metto su una base di batteria e cerco di far "cantare" il basso.
Insieme alle base di batteria l'ideale sarebbe anche "loopare" un paio di accordi...
bye.
Io uso: plettro e dita
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#6 Sab 05 Apr, 2014 10:04 |
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Homer
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Perdonami, ma queste cose, se aggiungi gli intervalli, sono già insieme. Tu studi le scale che contengono arpeggi, che contengono triadi che contengono intervalli....
Più semplicemente si va dal generale al particolare. Dovresti aver individuato una maggior "melodicità" di una nota in un contesto. Io suggerisco a chi mi chiede consigli didattici di fare il tragitto inverso intervalli fino a scale. Ciascuno di essi, su più centri tonali, ma suonati su posizioni ferme. Lo faccio spesso sulle progressioni degli standard. Sui cambi suono prima le toniche, poi toniche e terze, poi toniche e settime, quindi triadi e relativi rivolti, idem arpeggi, quindi pentatoniche e scale.
Io uso: solo le dita
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#7 Sab 05 Apr, 2014 10:30 |
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Matteo Balani
Matteo Balani
MegabassMod
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Non è questione di "unire" scale, arpeggi e altro. E' questione di integrare ciò che si è studiato all'interno di un contesto musicale concreto.
Il punto di arrivo (e di partenza) è il conoscere quale scala/arpeggio utilizzare su che tipologia di accordo.
Sto affrontando un Blues? Bene. Individuo un accordo: un bel accordo di dominante. Andrò ad utilizzare magari una scala misolidia (5° modo della scala maggiore) o una pentatonica minore blues. Sto eseguendo un accompagnamento? Un assolo? Selezionerò quali note suonare e dove farle cadere all'interno di ciascuna battuta..
Il problema di chi inizia è quello di "come" utilizzare (e dominare) scale e arpeggi, ovvero come uscire dal semplice pattern "scolastico", dagli schemi, dai box.
Il consiglio è quello di partire dalla analisi di brani conosciuti, brani che ci piacciono e/o brani che stiamo già suonando: cerchiamo innanzitutto di individuarne gli accordi, quindi di estrapolarne la linea di basso e, solo infine, provare a generarne una noi stessi.
Troppo difficile?
Vuol dire che bisognerà fare un passo indietro e magari allenarsi a distinguere accordi maggiori, minori, ecc., oppure selezionare un brano alla nostra portata.
Si parte sempre "dal basso"!
Infine, attenzione: parlare di melodia e di assoli ad un principiante non è proprio la cosa più adatta...
Il solito consiglio? Farsi aiutare da un insegnante. E' il modo più rapido per risolvere tanti tanti problemi.
una melodia che involva un po' tutte le cose che hai imparato.
Proverò a involvere
Ragazzi, ma che termine è involvere???
Più semplicemente si va dal generale al particolare. Dovresti aver individuato una maggior "melodicità" di una nota in un contesto. Io suggerisco a chi mi chiede consigli didattici di fare il tragitto inverso intervalli fino a scale. Ciascuno di essi, su più centri tonali, ma suonati su posizioni ferme.
Homer, chiarezza nelle spiegazioni, se no non se ne esce più.
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#8 Sab 05 Apr, 2014 10:56 |
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papettino
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
In effetti spiegavo che comincio a muovermi più a orecchio su tutta la tastiera che seguendo schemi o box, da qui l'esigenza di cominciare a integrare il tutto. "Trovare una melodia che involva il tutto" è bellissimo perchè rende proprio l'idea di quello che stavo cercndo di fare e credo sia quella la strada. In alternativa e in preparazione di ció mi sembrava di ricordare qualche esercizio che prvedeva ad esempio arpeggio salendo e diatonica scendendo su ogni accordo di un giro, se avete qualche variante è ben accetta.
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#9 Sab 05 Apr, 2014 11:36 |
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SH
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Papettino
Grosso modo sono anche io nelle tue condizioni.
Più che un qualcosa che "involva" (che credo sia un neologismo) credo però che tu cerchi un qualcosa che "comprenda" o "contempli" tutto quello che hai finora studiato.
La perplessita di Matteo Balani era probabilmente rivolta anche all'uso di questo termine.
Però è bello quando riusciamo a mettere in pratica quello che, fino a poco prima, era solo teoria astratta.
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#10 Gio 10 Apr, 2014 12:19 |
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Defretter
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
OT dovuto. Chiamo a mia difesa il treccani
http://www.treccani.IT/vocabolario/involvere/
1. Involgere, quasi esclusivam. in senso fig., inviluppare, trascinare con sé e sim.
non mi pareva orrenda come immagine. In inglese è usato più di frequente.
Apperte tutto, il suggerimento era proprio quello di concentrarsi su un giro semplice di 2 o 3 accordi, sviscerarli in tutti i modi possibili (leggi: arpeggiandoli, provando i rivolti, trovando armonizzazioni), ma più in generale credo che in questi esercizi sia importante mantenere una certa "musicalità". Prima di tutto gli esercizi diventano meno pesanti, poi non si perde di vista a cosa servono veramente le scale, inoltre si cerca di costruire qualcosa con quello che si sa: il mio suggerimento era solo questo
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#11 Gio 10 Apr, 2014 12:50 |
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papettino
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
sapete che c'è...io mi sto accorgendo proprio in questi ultimi giorni, sia con la chitarra che col basso, che la cosa fondamentale, ma di gran lunga avanti a tutte le altre, è eseguire dei brani. Perchè la musica se eseguita bene, cosa che sto sentendo di fare per la prima volta, è tutta un'altra cosa rispetto agli esercizi, ed è Lei che trascina il tutto comprese le tue conoscenze. Da lì poi puoi partire a studiare quello che hai suonato, ma non credo il contrario. Questo è il mio stato attuale (magari tra un mese la vedr' ancora diversamente, boh). E per inciso sto capendo ed è ovviamente bellisssimo come ci sia differenza tra una successione di note, o accordi, pause, bicordi, ecc e la musica. Musica che è un tutto con unità di misura il brano, il pezzo, che è una storia che vivi mentre la esegui e più ne vivi e più aumenta la tua conoscenza . Ovviamente lo sto dicendo per chi ancora non è arrivato a quel punto, anche per invitaerlo a perseverare con l'avvertenza ovviamente che è vero tutto quello che ho detto, ma a quel punto ci si arriva anche "studiando".
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#12 Gio 10 Apr, 2014 17:33 |
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IlPier
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Tu intendi quello che dalle mie parti si dice "var pusèe la pratica della grammatica" ovvero vale più la pratica della grammatica.
Beh ma a un certo punto se non studi resti sempre allo stesso livello e diventa una questione di mantenimento di quello che già sai fare ma la progressione si ferma anche tecnicamente.
Io uso il "suonare quel che mi piace" al fine di migliorare la concentrazione nell'esecuzione e la memoria musicale.
Tu da quanto suoni?
C'è una frase che mi "ronza" cioè quando dici che fai le scale non per box ma per orecchio... sulla prima metà della frase concordo pienamente, sulla seconda non troppo. Nel senso che la scala la suono perché so da quali gradi è composta e perchè. Se la suono ad "orecchio" invece è perché voglio riprodurre una cosa ma non so esattamente il perché è così.
Provo a fare un esempio... Se mi diletto in pittura e riproduco un Caravaggio perfettamente ma non capisco che certi effetti e sensazioni l'artista li crea usando la luce allora sto solo facendo una fotografia ma non sarò mai in grado di fare un mio quadro in "stile Caravaggio".
Così è in musica per me... se so cosa sto suonando allora quando vorrò creare qualcosa io saprò quali ingredienti usare altrimenti non faccio musica ma la subisco passivamente, anche se essa mi piace e rende felice nell'eseguirla.
Non è polemica eh... probabilmente tu suoni 100 volte meglio di me... sono solo mie considerazioni personali sull'argomento
PS Io disegno solo scarabocchi, tipo casetta col comignolo ecc...
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Ultima modifica di IlPier il Gio 10 Apr, 2014 21:59, modificato 6 volte in totale |
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#13 Gio 10 Apr, 2014 21:36 |
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papettino
Registrato: Marzo 2014
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Premettendo sempre che quello che dico vale al momento ma magari tra due settimane la vedró in maniera diversa,come tu vedi l'analogia con la pittura io vedo quella col giocoliere. L'aspirante musicista deve riuscire a fare con le mani (e un po' con tutto il corpo) ciò che non sa fare. Per fare ció deve fare principalmente esercizio "fisico" (ore ed ore) in funzione dell' esecuzione di un "numero"e questo numero lo devi imparare facendolo prima male, poi un po meglio e cosi via. Queste sono le cose fondamentali: tutto il resto (esagero) puoi vederlo come cose che fai perchè non puoi sempre (e in attesa di) fare le prime due.
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#14 Ven 11 Apr, 2014 08:16 |
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IlPier
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Rispetto la tua opinione ma non condivido...
Allora non vi sarebbe differenza tra il fare musica e il fare ginnastica... e la musica non è ginnastica (con tutto il rispetto per la ginnastica) ma sono due cose diverse. Infatti non esiste alle olimpiadi una disciplina dove vince chi arriva prima in fondo a una canzone perché la suona più veloce senza fare sbagli...
La tecnica si migliora solo con l'esercizio e su questo condivido. Ma la musicalità è una cosa differente dalla tecnica.
Se così non fosse si userebbero solo i computer per fare musica. Loro non sbagliano, non perdono tempo a studiare, sono affidabili e non hanno problemi umorali che compromettono le performance.
Eppure fortunatamente il musicista è ancora una professione per esseri umani, mentre la catena di montaggio robotica la lasciamo alle fabbriche di automobili.
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Ultima modifica di IlPier il Ven 11 Apr, 2014 14:15, modificato 1 volta in totale |
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#15 Ven 11 Apr, 2014 14:13 |
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Homer
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Partiamo dal presupposto che prima non esisteva fruibilità della didattica e, soprattutto, la didattica non aveva raggiunto tali livelli. A proposito Teo, grazie per l'appunto: effettivamente è poco comprensibile ciò che avevo scritto. Tornando a noi, si imparava dai dischi. Punto. L'armonia funzionale era qualcosa che apparteneva soltanto a pochi che avevano contatti con il mondo anglosassone che, nel mentre, era già avanti anni luce. Oggi questo è superato. Tornando alle metafore, è come volersi fare untragitto di 14 km a piedi piuttosto che in auto: puoi farlo, magari impari anche molto, apprezzi il panorama, senti il profumo dell'erba. Nessuno te lo impedisce. Ma se i km diventano 100? Libero di fare quello che vuoi, ma ci sarà gente che arriva prima di te. La didattica è semplicemente il frutto dell'esperienza di chi ha camminato tantissimo a piedi e ti racconta del panorama. Hai due scelte: fruire della didattica o camminare a piedi per tutta la vita. La didattica ti fornisce strumenti per aver coscienza di ciò che stai facendo in quel momento. E non è detto che mentre stai tirando giù un pezzo tu non stia fruendo della didattica. Quando trascrivi acquisisci dati per elaborare con le tue conoscenze. In una parola: dove sei va bene, madove vuoi arrivare?
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#16 Dom 13 Apr, 2014 09:36 |
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Matteo Balani
Matteo Balani
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
La didattica è semplicemente il frutto dell'esperienza di chi ha camminato tantissimo a piedi e ti racconta del panorama.
Mi piace molto questa immagine.
E aggiungo: non solo ti racconta del panorama, ma ti dice anche quale sentiero prendere, che itinerario percorrere e soprattutto dove mettere i piedi.
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Ultima modifica di Matteo Balani il Dom 13 Apr, 2014 10:02, modificato 1 volta in totale |
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#17 Dom 13 Apr, 2014 10:00 |
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IlPier
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Chi l'avrebbe detto che sarebbe diventata una discussione... "metaforica"
Beh comunque Homer concordo con te... anche solo per "tirare giù" una linea di basso in pochi secondi e scriverla su un pezzo di carta si usano delle conoscenze didattiche.
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#18 Dom 13 Apr, 2014 12:28 |
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papettino
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
C'è una frase che mi "ronza" cioè quando dici che fai le scale non per box ma per orecchio... sulla prima metà della frase concordo pienamente, sulla seconda non troppo. Nel senso che la scala la suono perché so da quali gradi è composta e perchè. Se la suono ad "orecchio" invece è perché voglio riprodurre una cosa ma non so esattamente il perché è così.
riprendo questa frase perchè illustro brevemente il mio metodo attuale da (un po' più che) principiante per vedere se qualcuno me lo appoggia.
Io faccio esattamnte il contrario: io intanto la scala la suono a orecchio (diciamo come stessi trovando a orecchio "quel mazzolin di fiori") e parto (generalmente con la diatonica). Comincio a spaziare su tutto il manico come mi sento più agevole e intanto il pensiero vaga. Posso pensare cose tipo: ecco questo è il vecchio caro fa, che poi sta anche qui (e faccio un po' di ottave), poi riprendo la diatonica (ogni tanto faccio salti di terza o triadi, ecc). Oppure penso:"in che tonalità sto? boh cerchiamo la cadenza V-I...eccola). E' troppo comodo? Diciamo che conoscendomi è l'unico modo per affrontare "lo studio" (anche se gli argomenti teorici ovviamente li ho affrontati benchè un po' meno ultimamente) e a mia parziale giustificazione posso solo solo portare un paio di spunti che mi è sembrato captare dalle lezioni del buon s. devine: la prercipuità assoluta della diatonica e l'importanza fondamentale sia come punto di partenza che di arrivo del motivo "a orecchio", a cominciare da un mazzolin di fiori in su ..
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#19 Sab 26 Apr, 2014 11:59 |
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IlPier
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
io non ho pregiudizi verso il "suonare o orecchio"
quando serve suono anche io a orecchio come tutti ovviamente... concordo naturalmente anche su come sia fondamentale trovare quale sia il primo grado della scala in cui ci si trova... altrimenti diventa un cercare le note a caso nel mucchio.
Il fatto che tu già stia cercando i gradi quali tonica e dominante però conferma il fatto che (a meno che tu abbia l'orecchio assoluto) seppur inconsciamente applichi delle nozioni teoriche, conoscendo i ruoli che ogni grado ricopre all'interno della scala.
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#20 Sab 26 Apr, 2014 12:29 |
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papettino
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Perdonami, ma queste cose, se aggiungi gli intervalli, sono già insieme. Tu studi le scale che contengono arpeggi, che contengono triadi che contengono intervalli....
Più semplicemente si va dal generale al particolare. Dovresti aver individuato una maggior "melodicità" di una nota in un contesto. Io suggerisco a chi mi chiede consigli didattici di fare il tragitto inverso intervalli fino a scale. Ciascuno di essi, su più centri tonali, ma suonati su posizioni ferme. Lo faccio spesso sulle progressioni degli standard. Sui cambi suono prima le toniche, poi toniche e terze, poi toniche e settime, quindi triadi e relativi rivolti, idem arpeggi, quindi pentatoniche e scale.
Partire dagli intervalli però (se ho capito quello che intendi) presuppone che tu abbia individuato il giro di accordi cosa che mi risulta ostica...non so se ha a che fare con "la maggiore melodicità di alcune note" di cui parlavi. Il mio metodo "zen" invece sarebbe il seguente: dalla diatonica, passeggiando per il manico, ad un certo punto mi ritrovo a fare dei motivi semplici (tipo inni nazionali per intenderci) di cui ho abbastanza chiari scala e grado di ogni nota appunto perchè nascono dalla scale stessa. E' a questo punto che mi piacerebbe risalire agli accordi che ci sono sotto, ma non mi è chiaro come. Ci sono delle note, generalmente più lunghe, che sembrano essere più importanti delle altre non sò se conviene partire da quelle..
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#21 Ven 02 Mag, 2014 16:04 |
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Fenderissimo
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
Se ho capito, fai come fai tu (suoni scala maggiore di DO), poi quando arrivi su una nota dell'accordo di DO maggiore (DO MI SOL SI), puoi procedere con l'accordo.
Es: DO RE MI FA SOL FA MI SOL SI DO RE MI DO SI SOL MI RE DO SI DO
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#22 Ven 02 Mag, 2014 16:23 |
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IlPier
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
sai cosa potrebbe divertirti fare? Se hai tempo e voglia potresti procurarti degli esercizi di dettato musicale su cd, molto semplici eh, tipo i primi che si fanno a teoria e solfeggio... presuppone il fatto che tu conosca un minimo di teoria e scrittura su pentagramma (questo non l'ho capito dai tuoi precedenti post), però se hai orecchio sono molto divertenti da fare e sviluppano un sacco il riconoscimento di melodie senza uso di strument,i solo il tuo orecchio.... sicuramente ti fanno capire un sacco di cose
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#23 Ven 02 Mag, 2014 20:50 |
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papettino
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
trovati, sembrano interessanti..
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#24 Ven 02 Mag, 2014 22:26 |
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papettino
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Re: Unire Scale Maggiori, Pentatoniche E Arpeggi
mi sto facendo male con gli intervalli, questa mi aiuta a sentire meno dolore..
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#25 Lun 05 Mag, 2014 21:10 |
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