Re: Approccio Alla Teoria
vorrei studiare la teoria bassistica,fra i tanti argomenti di studio ad es. le scale , gli accordi, le triadi e un'altra tonnellata di roba, quale andrebbe studiato per primo per importanza propedeutica?
Sono ormai anni che provo a dedicare qualche ora settimanale alla teoria (anche se l'oretta di cazzeggio sul basso la faccio ogni giorno..sen? st? male
) e il risultato ? che conosco a malapena la tastiera del basso..
Se ti interessa teoria applicata alla tecnica "bassistica", e quindi teoria essenziale, miei consigli sono:
1) Studio del "tempo" e delle cellule ritmiche (gruppi irregolari per eccesso e difetto compresi).
Studia sulla carta esattamente ogni singola cellula ritmica, in modo da essere ben consapevole di cosa stai suonando e dove, come collocare pause e suoni all'interno del battito.
Questo ? il cuore, a mio avviso, della musica. Capire la pulsazione, imparare a inserire ogni singola nota a tuo piacere nell'unit? di tempo, sapendo cosa stai facendo.
Impara a stare a tempo correttamente, senza stress, senza correre, e senza rallentare. Parti con tempi "medi" (90bpm) e sali/scendi.
Per solfeggio iniziale e studio di cellule ritmiche complesse studia con metodo classico, ovvero pulsazione molto lenta, in modo da capire esattamente la posizione di ogni nota (specialmente in trentaduesimi e sessantaquattresimi).
Impara anche a "pronunciare" correttamente le varie cellule con il basso elettrico (le tue dita devono parlare con il "pa" della voce), e anche ad accentare correttamente.
2) Studio della scala maggiore e delle scale minori (naturale, melodica, armonica).
3) Costruzione degli accordi (imparare a costruirsi sul basso gli accordi, selezionando le note fondamentali).
Direi che partire da questi argomenti pu? darti una base fertile per successive incursioni in argomenti che ti si metteranno davanti man mano.
Come studiare? Preferibilmente insegnante che ti dica quando e se sbagli, e soprattutto che ti educhi a capire il perch? sbagli, che ti faccia abituare l'orecchio al tempo "corretto" (cosa spesso sottovalutata, ahim?, ma basilare, specialmente se lavori con musicisti esteri).
Sia chiaro,
IMHO