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Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta)
Autore Messaggio
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
avatar digomma, concordo in pieno. I testi dei gruppi rock anni '70 (ma anche quelli dei decenni successivi) sono sconosciuti ai piu', anche ai piu' accaniti fan degli stessi gruppi. Quanti appassionati dei Led Zeppelin conoscono il testo di The Lemon Song o Ramble On? E quanti pinfloydiani conoscono davvero i testi di The Wall, e il loro significato?

Il motivo di questa anomalia non è solo la barriera linguistica, visto che la maggiorparte dei dischi di musica rock riportava i testi delle canzoni, che erano comunque reperibili su svariate pubblicazioni. Credo che bisogna anche riferirsi al clima e alla cultura di quegli anni, soprattutto in Italia. Non dimentichiamoci che da noi la musica giovanile, se si escludono le canzonette di musica leggera, era quasi tutta monopolizzata dai cantautori, e la stragrande maggioranza di questi aveva nei testi il punto di maggiore interesse. Testi che molto spesso erano impregnati di politica o riferimenti al sociale, per cui la musica in lingua inglese (ad eccezione di Bob Dylan e pochi altri cantautori) era considerata di scarso interesse socio-politico, se non addirittura "fascista".

Ricordiamo i concerti dei Led Zeppelin (tacciati di essere filonazisti per via della copertina del loro secondo album, dove in realtà apparivano vestiti da aviatori della Prima Guerra Mondiale) o Carlos santana finiti con le attrezzature sul palco distrutte dal pubblico e i lacrimogeni della polizia... e ricordiamoci anche che in quegli anni i gruppi rock stranieri avevano paura di mettere piede in Italia.

Come conseguenza, i fan dei grandi gruppi rock, indipendentemente dallo loro appartenenza politica,  non avevano alcun interesse nei testi, e la parte vocale era vista come uno strumento aggiuntivo piuttosto che come un mezzo per esprimere idee e concetti.

Il discorso è complesso e delicato, per cui mi fermo qua. Non ho vissuto direttamente quegli anni, ero adolescente negli anni '80, quando tutto questo era improvvisamente scomparso, ma ne ho un ricordo riflesso del "dopo", quando, in piena epoca di Duran Duran e Simple Minds, cominciai a cercare dischi di 10-15 anni prima e ad appassionarmi della storia del rock.
 




Io uso: plettro e dita
 
Gianni_66 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
Gianni_66 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

..per distinguere l’uso di un’ottava da quello di una settima minore al basso ci vuole un orecchio fino...


Credo che l'intervallo di ottava sia il più semplice da riconoscere.
Più probabile che sia l'estrema concentrazione sui loro strumenti che non permette ai tuoi compagni di band di accorgersi dell'imbroglio....
Di per se questa concentrazione sarebbe anche positiva, ma bisogna sempre tener presente che è il risultato dell'insieme la cosa davvero importante. Forse potreste registrarvi e risentirvi in seguito per mettere a fuoco le eventuali pecche nell'esecuzione.
 




Io uso: plettro e dita
 
SH Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
avatar SH, una settima minore suonata su accordo con la maggiore sensibile è una legnata nelle costole che non si può non sentire. Se gli altri omettono il settimo grado, come è abbastanza naturale fare per chitarristi e tastieristi per non suonare un major seven, e il bassista appoggia una settima minore, trasformi l’accordo in uno di settima dominante. È un errore magistrale, non un escamotàge..
 




Io uso: solo le dita

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Ultima modifica di Alexce69 il Mar 15 Set, 2020 13:48, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
avatar Alexce69, dipende chi lo fa.
Lo fa un pianista può passare, lo fa un bassista non c'è santo che tenga (ma ad onor del vero sembrerà sempre che abbia ragione il bassista).
Va' anche detto che, suppongo tu faccia riferimento ad un accordo maggiore 6/9, solitamente si omette la settima perché la melodia potrebbe appoggiarsi alla tonica e quindi non creare tensione con la sensibile, oppure il compositore non aveva lo scazzo di mettere l'accordo di relativa minore (o voleva una sonorità più allegra).

Comunque concordo, è buona norma non scazzare l'accordo di tonalità che dovrebbe dare una sensazione di risoluzione.
 




Io uso: plettro e dita
 
Jacker Invia Messaggio Privato MSN Live Skype
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
Alexce69 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
..non si può non sentire.
È un errore magistrale, non un escamotàge..


Ma infatti era quello che sostenevo anche io.
E se non gli hanno tirato la cimosa può esseere che o sono molto benevoli oppure talmente presi in quello che devono fare da non accorgersi di niente.
Certo che come ti registri e ti risenti poi diventa inevitabile vomitare...
 




Io uso: plettro e dita
 
SH Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
Gianni_66 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
avatar SH,
Beh, per distinguere l’uso di un’ottava da quello di una settima minore al basso ci vuole un orecchio fino, e soprattutto musicisti non concentrati unicamente su quello che stanno facendo con il LORO strumento, come facciamo noi (che siamo indubbiamente un branco di principianti)!

Il passaggio dalla strofa principale al ritornello è sicuramente uno dei momenti chiave e più difficili della canzone. Sull’accordo di F# c’è una successione in sedicesimi B-C#-D-F# per arrivare al G con cui comincia il ritornello, e qui c’è ancora il giochino ottava-quinta-tonica, ma discendente, quindi mignolo-anulare-indice. Me lo sogno pure la notte, ormai!


Mi spiace dirtelo ma ti sbagli di grosso. L'ottava è il massimo della consonanza possibile, mentre la settima minore è una dissonanza piuttosto forte. Non è semplicemente suonare un tono sotto, cambia un mondo. Essere concentrati solo sul proprio strumento quando si suona può voler dire due cose:

1) Non si è sicuri di conoscere il brano
2) Non si è sicuri di saper suonare

Non è per cattiveria che lo dico ma bisogna dire le cose come stanno.

Detto questo, non c'è nulla di male in nessuno dei due casi che ho contemplato sopra. La consapevolezza è la chiave per la risoluzione di qualsiasi problema. E se posti su un Forum di certo sei aperto al confronto, quindi un punto per te, indubbiamente.

Però, davvero. NON mettere la settima minore. Stiamo parlando di una cover suonata così come è, non di un brano riarrangiato e stravolto. Suonalo come è nell'originale, sia per non piegare la musica alle tue mancanze e quindi per imparare cose nuove, sia perchè a livello puramente armonico quella settima minore che inserisci è assolutamente inadatta al brano, al contesto ed alla linea di basso che stai eseguendo.

Suona a metronomo e lentamente, cura ogni movimento nel dettaglio, registrati. Se non riesci a suonare Hotel California come si conviene oggi, domani o dopodomani vorrà dire che ti servirà del tempo. Ma poi ringrazierai il brano per le prove che ti ha sottoposto.
 




 
Ultima modifica di Near il Mer 16 Set, 2020 15:24, modificato 1 volta in totale 
Near Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
avatar Near, quoto, anche perchè se nell'accordo non c'è la settima minore, si sta suonando un accordo differente, ed è niente altro che sbagliato.

è come se decidessimo di fare tutti gli accordi del brano minori... qualcuno sarà comunque giusto, ma gli altri no.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
Oddio… non mi sono più arrivate notifiche dal mio ultimo commento, e solo oggi per caso vedo che ho scatenato l’inferno!

Allora, per chiarire le cose: avete tutti perfettamente ragione, non metto minimamente in dubbio che suonare la settima minore su questo riff è un errore sia dal punto di vista dell’armonia che da quello della coerenza con il brano originale, che vede appunto nella successione quinta-ottava il suo punto di forza. Forse non si è ben capito che la mia era una specie di battuta auto-ironica: il senso era: visto che a suonare il groove corretto gnaa faccio e che siamo tutti delle pippe, la faccio facile, tanto non se ne accorge nessuno… ;-)

In realtà, le cose sono andate diversamente. Dopo essermi esercitato a lungo (con quinta e ottava!) usando il mignolo insieme all’anulare, arrivando all’85-90% della velocità originale, durante le prove col gruppo lo spirito di Randy Maisner è entrato in me sono riuscito a suonare alla giusta velocità senza mai sbagliare.

E’ una cosa che mi sta succedendo spesso: da solo sbaglio tanto, quando suono con altri (oltre a suonare con il mio nascente gruppo, seguo un workshop con un musicista professionista) vado molto meglio. Pensavo fosse il contrario…
 




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Gianni_66 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
Gianni_66 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
...la faccio facile, tanto non se ne accorge nessuno…


Su Hotel California se ne accorgerebbero in tanti....
 




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Messaggio Re: Hotel California (ovvero: Gli Stramaledetti Intervalli Di Quarta) 
 
avatar Gianni_66, ma sì, noi vecchietti tiriamo fuori sempre il Jolly dal mazzo. Abbiamo l’umiltà di accettare i consigli buoni e metterli in pratica..
 




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