ciao, in questo Forum si ? sempre detto che il miglior modo per imparare i pezzi ? "tirarli gi?" ad orecchio.
Io ho provato in molti modi (anche con programmi tipo transcribe ecc) ma non riesco ancora ad orientarmi. Non c'? qualche tipo di esercizio per allenare l'orecchio a riconoscere note e accordi?

Ti tocca solo fare esercizi. Chiaramente cerca di trascrivere linee di basso e procedi per imitazione: senti una nota e la riproduci sul basso. Poi con l'esperienza sar? sempre pi? facile

Io uso: solo le dita

mattteo, all'inizio aiutati con delle cuffie decenti e una equalizzazione "ad hoc"  

Io uso: plettro e dita
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Gianni says: ?In questo paese si dovrebbe insegnare pi? scienza e meno religione... quando si parla di componenti industriali si afferma di ci? che si ? provato, non di ci? in cui si crede."
Emiliano Nencioni says: ?ci metto tutti i picappe der mondo cos? sona IN TUTTI I MODI? ..e poi magari ?scusi ma cosa vole dire FRIGIO? ? un capytello?"
Misfit says: ?Oltretutto mi sta sul c###o sta cosa del "suono del legno", per sentire il suono del legno si piglian due ciocchi e li si battono insieme."

quelli che... no via fatemi ttazzitto ch'e` meglio..

a me ha aiutato molto cercare di isolare mentalmente la linea di basso ogni volta che ascoltavo una qualsiasi canzone...non solo quelle di cui mi interessa tirare gi? accordi e note!
e poi ovviamente suonare, suonare, suonare ed ascoltare tanta tanta musica (entrambe le cose non mi sembrano cosi spiacevoli ) perch? dopo un p? inizi a riconoscere alcune cadenze, gli intervalli ecc ecc e dovrebbe diventare quasi automatico vedere sulla tastiera quello che stai ascoltando...

Giulio

Io uso: plettro e dita
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?La musica deve passare attraverso un piccolo buco, attraverso un passaggio molto stretto. E' difficile, ma deve passare di l?. E una volta che ? passata, si pu? aprire e tu puoi sentire tutti gli animali e il vento, la natura nella sua pienezza. Ma prima di tutto deve attraversare questo stretto passaggio?

pandoro182 ha scritto:  

a me ha aiutato molto cercare di isolare mentalmente la linea di basso ogni volta che ascoltavo una qualsiasi canzone...non solo quelle di cui mi interessa tirare gi? accordi e note!

questa per me ? diventata quasi una maledizione    ... se ascolto un pezzo, qualsiasi pezzo, e sono un p? svagato lo riesco a gustare nel suo insieme, se invece lo ascolto con attenzione non posso fare a meno di isolare la bassline a discapito degli altri strumenti, come se fosse registrata a volume pi? alto  

Io uso: plettro e dita
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ritengo anche utile cambiare il tipo di fonte/supporto.

Se ascolto 20 volte un pezzo con trascribe rallentato e equalizzato sento delle note... poi in macchina autoradio e impianto normale ne sento alcune altre, cellulare sento diverso, pc ancora differente...
ovviamente ci sono casse diverse, cuffie differenti ecc

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"E' un basso che muove i bicchieri a casa di Dengia" (Ghost Dog) - "Give me the bassline and I'll shake it" (Madonna)
"ma non gli devi dare retta a questo, è un tipaccio" (freddy919 riferito a me)
"uno strumento di liuteria IMHO deve farti sentire più bravo di quello che sei, non il contrario...per quello c'è già fender" (Clauzanna) - "Ah! hai editato, malvagio, non vale" (Biarnel)

Un piccolo schemino pratico:

Basso alla mano!

1) Individuare tutte le toniche di ogni accordo

2) Individuare la durata degli accordi

3) Scrivere (per ora) solo la tonica degli accordi (di cui individueremo la specie tra poco) su di un pentagramma (o altro secondo disponibilit?!)

Ad esempio:

||: D   | G   |  C   :||

4) Suonare SUL brano e cercare di sentire (per ora!) solo la 3 di ogni accordo: ? Maggiore? E' minore?

Lavoriamo, per ora, a triadi.

Nell'esempio:

||: Dmin   | GMaj   |  CMaj   :||


5) Suonate gli arpeggi degli accordi (a triadi), sempre SUL brano.

Fatto? Suonano bene? Avete beccato le terze?  

6) Procediamo con l'individuare la tonalit? (o le tonalit?, in caso ci sia una modulazione di accordi)

Come? Trovate tra gli accordi segnati quello che "ci sta bene su tutto"!

Spesso il primo accordo incontrato nel brano ci da la tonalit? (spesso ma ovviamente non sempre!)

Trovata? Bene! Siamo in Maggiore o minore?

Nell'esempio, ? C Maggiore.

7) Ora proviamo con le settime (ragioniamo a quadriadi), considerando che per? non sempre vengono suonate. Soprattutto nel pop o nel rock si preferisce infatti l'uso dell'ottava e stop.

Queste ci aiuteranno specialmente nell'individuazione degli accordi dominante.

Nell'esempio:

||: Dmin7   | G7   |  CMaj7   :||


8) Ora suonate gli arpeggi SUL brano, a quarti e poi a ottavi e quindi le scale di riferimento.

In questo caso una bella Dorica su Dmin, Mixo su G7 e Ionica su CMaj7.

Ora sarete in grado di trovare voi una bella linea da metterci su sfruttando tutto ci? che abbiamo detto sopra!

Oppure sarete in grado di "ricopiare" ci? che il bassista suona nel vostro brano analizzato: vedrete che non andr? mai fuori dalla tonalit?!  

Esercitatevi anche nel suonare la linea melodica della voce (in caso di brano cantati): scoprirete delle belle cose!

E vi sarete fatti un p? di esperienza in pi?!

Ovviamente questo ? un metodo che va applicato sempre con cautela ma soprattutto attentamente!

E soprattutto richiede un p? di studio: soprattutto se vi affacciate al mondo jazzistico!


Un abbraccio a tutti e keep playing 'til death!

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Io non sono bravo come Matteo Balani, ma faccio cos?: lo ascolto molto e me lo canto, poi lo rifaccio con il basso.... l'unico esercizio che puoi fare in questo caso e ascoltare, canticchiare e suonare.

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"Si, lo so che dovrei starmene con i piedi per terra, ma il cielo è infinitamente più bello."

ziovax,

Molto bene!

Consiglio sempre di cantare ci? che si andr? a suonare!

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Matteo Balani, quoto tutto, tranne le "quadriadi"    sai che prorpio sto termine mi fa ribrezzo    le triangoliadi per fortuna non le ho mai sentite  

mattteo, il metodo comunque pi? rapido per imparare, parlando magari di ambito pi? easy come pop/rock, ? quello di fare un po' di sano ear training.

- intanto imparare a distinguere chiaramente accordi minori da accordi maggiori (intanto triadi semplici, poi magari a tetradi). cos? quando ascolterai un brano saprai ad orecchio dove sono i maggiori e dove i minori.

- imparare a riconoscere il "movimento" degli accordi, per gradi, sfruttando i classici giri di accordi, cos? da capire le cadenze, e capire subito quale ? la struttura e la progressione armonica.

ad esempio, il classico giro ||:   I   |     V   |    VI    |     IV    :||  su cui si basa il 90% della musica pop e rock.

http://www.youtube.com/watch?v=5pidokakU4I


poi capire le cadenze, tipo IV - I,  V - I e via dicendo, capire come si muove l'armonia.

moltissime canzoni pop/rock sono incentrate unicamente sui tre accordi maggiori  I, IV e V, e magari nell'inciso becchiamo il classico VI grado.    

dipende sempre dal contesto. in ambito jazz ? molto pi? complesso ed approfondito il discorso, anche se pure l? si possono spesso trovare dei canoni come il II - V - I di cui parlava Matteo Balani.

chiaro ? che lo studio di strumenti armonici come la chitarra o il pianoforte aiutano tantissimo.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Io non sono bravo come Matteo Balani, ma faccio cos?: il tastierista mi fa gli spartiti  

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... mmmh, muovere le dita a casaccio, finch? non se ne imbrocca una  ?

Rocky13   , ma che iddio te fulmini, orgoglio e dignit?, acciderba ...

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Pier_,

Lo so!  

Comunque l'approccio "a cadenze" lo consiglio sempre come secondo step.

Reputo importantissimo saper lavorare su di un pezzo innanzitutto con lo strumento alla mano.

In un secondo momento, quando aumenta la "consapevolezza", si pu? iniziare ad allenare l'orecchio e ad analizzare i brani aiutandosi con lo studio di sequenze armoniche tipiche.



Rocky13,

Monello!  

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Matteo Balani, io invece sono ancora fermo al punto 1 ....  

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wow grazie a tutti quanti! ora cercher? di mettere in pratica

Matteo Balani



un doveroso grazie!
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plotino,

Sempre a disposizione e sempre con immenso piacere!

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Oppure in alternativa puoi fare come me, io mi baso prima di tutto sugli accordi di chitarra utilizzati(o meglio sulle loro toniche), una volta individuate le note sulle quali lavorare..mi concentro sui giri che esegue il basso cercando di riprodurre o creando/adattando qualche mio giro che vada bene in quel contesto

Io uso: plettro e dita

Comunque, se posso dire la mia...
lo studio dell'armonia aiuta molto non solo nella composizione/improvvisazione ma anche nella trascrizione
Infatti conoscendola, si ha la cognizione del range di note che possono essere scelte sopra un determinato accordo, capire le cadenze e conoscere le tipiche sequenze aiuta a sviluppare anche la musicalit?


ciao

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plotino, quoto
? il non sapere a nuocere  

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Io non sono Matteo Balani, ma........



........vorrei tanto esserlo!!! (*)

Ottimo il consiglio del suonare la linea melodica del pezzo, allarga gli orizzonti non poco.

Stampo e corro a studiare, Teo, "inchinato a terra  co'la faccia sotto ai tuoi piedi, che lei si po' anche movere, e noi, sotto, zitti'un 'si dice nhulla" (cit.)




(*) Cosi' potrei stare in C.so Como a dire "Ciaooo, mittttico...".

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Ghost Dog. Made in 1967. Vintage bass player.

"Ho speso quasi tutti i miei soldi in libri, cd e bassi. Il resto l'ho sperperato" (Ghost Dog, citando George Best).

Vivo nell'OMBRA.

Dubbi? Domande? Sei appena arrivato? Consulta il vademecum: http://forum.megabass.it/viewtopic.php?f=24&t=67807


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Fondamentale studio degli intervalli.

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summer63 ha scritto:  

... mmmh, muovere le dita a casaccio, finch? non se ne imbrocca una  ?

     

...sapessi quanti pezzi ho imparato in questo modo  

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?I like my strings on the *other* side of the frets.? (John Entwistle)

"Quando la sorte t'? contraria e hai mancato del successo, smettila di fare castelli in aria e va a piangere sul ces.. " (Igor, Frankenstein Jr)

summer63 ha scritto:  

... mmmh, muovere le dita a casaccio, finch? non se ne imbrocca una  ?

ehhh mica semplice devi avere un buon orecchio

Io uso: solo le dita
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Lo so che ? OT di brutto, ma gli ultimi post mi riportano alla mente la (volutamente pessima) battuta di un mio vecchio amico chitarrista (uno bravo sul serio, che tanto per dire ha studiato al MIT), a fronte di un conoscente comune, noto bassista farlocco, che si trovava in quel momento su un palco con un  contra in mano, a jammare su un paio di standard jazz con dei musicisti veri, alcuni dei quali peraltro anche abbastanza conosciuti, questo solo in virt? del fatto che lo stesso era anche l'organizzatore dell'evento.

Alla mia faccia sconcertata, lui rispose:

"Mah... sai, ? jazz, son cromatismi: dai e dai, prima o poi qualche nota giusta la becchi!"

 

FG

Io uso: plettro e dita
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"Se la nave affonda, prima le donne e la sezione ritmica!" (Jack Pastorius, padre di Jaco); "Less pipes, more music... " (Gianni)


* Odyssea * Frammenti Diatonici * Chorus Insubriae *