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Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico
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Messaggio Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
era da un po' di tempo che avevo questa domanda nella testa: quali corde montavano i primi Fender Precision negli anni 50?

noi tutti siamo soliti pensare che il basso nasca con le flatwound, associamo il suono delle corde lisce al contrabbasso, a quegli anni in bianco e nero, al blues ed al rock'n'roll, eppure forse ci sbagliamo, di qualche annetto.

sappiamo che per chitarra le corde ruvide sono ben più vecchie di quelle lisce, ed anche nelle corde avvolte per chitarra classica, quando l'anima era ancora in budello, l'avvolgimento era "tondo".
fino agli anni 30/50, parlando di strumenti acustici, le corde erano prevalentemente di due tipologie: avvolte in monel od avvolte in nickel (niente "acciaio placcato nickel"), ed il bronzo 80/20 per le chitarre acustiche è arrivato dopo. (se su acustica non avete mai provato il monel, vi suggerisco di farlo, è una sonorità davvero particolare, e vi fa fare un tuffo nel passato! le sto usando su una archtop e sul mandolino, una meraviglia!)

arriviamo però al 1950, Leo Fender sta progettando il basso elettrico, e giustamente servono delle corde, che devono avere un avvolgimento "magnetico", e come base ha le corde per chitarra, che già esistono in diverse scalature.

tempo fa lessi un interessante intervento su Talkbass da parte di un utente che aveva avuto modo di provare un Precision del 1951 che, a detta del proprietario, aveva ancora le corde originali.
tali corde, stando all'utente, erano ruvide, probabilmente nickel, e la cosa peculiare è che dietro al body, dove si inserivano, erano fermate da un nodo.

da quando sappiamo, Fender iniziò a farsi produrre le corde da V.C. Squier (quella che poi negli anni 80 la CBS ha trasformato nel brand di strumenti economici), una ditta che produceva corde per strumenti classici e pianoforti.

ma cosa altro sappiamo per certo?

andando a spulciare i cataloghi degli anni 50, che sono facilmente reperibili online, fino al 1959 (per l'esattezza dal 1954) risultano in catalogo le corde "Pure Nickel wound", prodotte per "spanish guitar" (cioè la chitarra a 6 corde), Hawaiian Guitar (la Lap Steel) ed Electric Bass, tutte definite solo "Pure Nickel wound", ed il set per basso elettrico è indicato, senza misure, come il set "n°90", dal numero progressivo dei prodotti, che erano in ordine, da Sol a Mi, 91, 92, 93 e 94, acquistabili singolarmente o nel set "n°90").

sappiamo quindi, fino a questo punto, che le corde per basso erano con un rivestimento "pure nickel", ed erano le stesse usate sulle chitarre elettriche, quindi presumibilmente erano corde roundwound.

nel 1959 invece fa la sua comparsa una nuova dicitura nei cataloghi, che affianca la linea "Pure nickel wound", e porta il nome di "Mastersound", descritta come corda "flatwound", quindi ad avvolgimento piatto, senza specifica di materiale, ed ancora non vediamo specifiche di misure.

tra l'altro, il prezzo per questi set è pari a 18$, che al cambio attuale sono più di 130$

parallelamente, sappiamo invece che La Bella fa uscire nel 1954 le corde Deep Talking, nella famosa scalatura 52-73-95-110, codice 0760M (medium), che qualche bassista inizia a sostituire alle Fender.

negli anni 60 Fender inizia a montare di serie le Mastersound sui suoi bassi, e comincia anche ad indicare le misure dei set, che sono tre:

il set n°85, che più avanti verrà descritto come "light", ma in quegli anni ancora non ha diciture, e che porta come misure 48-64-80-95

il set n°850, indicato come "Medium", che a quanto pare era di serie per tutti gli anni 60 (Carol Kaye parla delle Fender "medium" come le corde che montavano i bassi in quegli anni, e che tutti sostituivano con le La Bella Medium), con scalatura 55-71-90-105.

in ultimo il set n°90, sotto la voce "Pure nickel wrap", quindi non facente parte della linea Mastersound, e di conseguenza non flatwound, che riporta queste misure: 53-65-85-115.

cosa interessante, in quegli anni Fender produceva il basso a 5 corde accordato EADGC, ed il Do è un 45 o 46, accoppiato ai Sol 48 e 55.

da metà anni 60 fa la sua comparsa anche un set di corde rivestite in nylon, set n°2200, con scalatura 58-72-94-116, ma non viene indicato cosa ci sia sotto al nylon.

altra cosa che sappiamo è che dalla V.C. Squier nei primi anni 60 escono tre dipendenti che fondano la GHS, ed una delle prime produzioni è la linea Precision Bass, tutt'ora esistente, quindi corde lisce, le cui scalature sono molto simili a quelle di Fender: il set "Regular" 55-70-90-105 ed il set "light" 45-60-75-95.

nel 1983 Fender smette di montare di serie le corde lisce sui suoi strumenti, inizia a produrre anche le Super Bass (nickel plated) e cambia il nome delle linee con quelli che sono tutt'oggi in corso: 7150 (pure nickel), 7250 (nickel plated), 9050 (flatwound), 9120 (nylon).

le corde 9050 mantengono per molti anni le scalature originali, arrotondando la dicitura (es: 50-65-80-95 e 55-70-90-105), aggiungendone anche di intermedi (45-100, 45-105) mentre le nylon hanno tutt'ora la stessa scalatura; oggi invece hanno solo due set ufficiali (anche se il 50 si trova ancora in qualche negozio), e sono le 45-60-80-100 e le 55-105.

piccola curiosità: il set 55-105, al calibro, riporta un Re da 71, quello "originale" del set n°850, ma è indicato solo come un 70.

le Pure Nickel invece non vedranno più la scalatura grossa come all'epoca, ma si adatteranno sui classici 40-100, 45-100 e 45-105, senza arrivare al 50 o 55.

non è un caso se le 7150 sono indicate come "Original Bass strings", che per quanto non abbiano la scalatura originale (che oggi venderebbe poco per un utilizzo standard), hanno quel tipo di costruzione.


alla fine di tutta questa storia, cosa possiamo dire?

intanto che le corde "vintage" per basso non sono le flat , quindi se pensiamo al "suono vintage" vero, originario, ecco che fino al 1958 compreso dobbiamo prendere in considerazione le corde roundwound con avvolgimento "pure nickel", e non le lisce.

pare tra l'altro che Leo Fender non apprezzasse le corde lisce, ed il fatto che i suoi strumenti successivi siano stati tutti volti alla ricerca di un suono sempre più potente ed aperto sulle alte, ci fa capire che nella sua testa il basso elettrico non doveva suonare "come un contrabbasso".

certo, negli anni 60 le lisce sono diventate lo standard, ma prima di arrivarci ne è passato un po' di tempo.


a me questa cosa ha incuriosito moltissimo, perchè ormai il discorso "il basso nasce con le lisce" è un dogma, quasi un'idea innata del bassista, con questa convinzione alla base che lo strumento nascesse per imitare il contrabbasso, ma lo stesso Leo pubblicizzava quelle corde "Pure Nickel" come diverse da quelle per strumenti classici, senza l'avvolgimento di seta interno, e definite da catalogo come corde brillanti, potenti e piene di sustain.

se volete divertirvi:

https://www.talkbass.com/threads/hi...trings.1157207/

https://blog.naver.com/PostList.naver?blogId=jzgt&categoryNo=27

https://www.talkbass.com/attachment...01-jpg.2781976/

https://www.thewho.net/whotabs/imag...der_Strings.jpg

https://images.ctfassets.net/r1mvpf...ry-50s-Hero.jpg



PS: io per curiosità qualche settimana fa ho provato le 7150M, non mi erano mai capitate, ed avendo sotto mano un Precision '51 ho pensato bene di metterci quelle. interessanti devo dire, anche se ruvidissime (molto più delle corde in acciaio), il suono brillante scompare dopo pochissimo tempo, ed hanno poco volume di uscita.

però hanno un carattere particolare, un suono che è una via di mezzo tra delle flat e delle round, con meno medie rispetto alle flat, ma senza le alte delle round.

sto provando anche le lisce Fender nelle due scalature, ed a quanto ho capito quelle attuali sono in realtà state riprogettate più simili a quelle di una volta rispetto ai set a cavallo tra gli anni 90 e 2009.

pensavo che il set 55-105 fosse insuonabile, invece è decisamente fico, e certo, il Sol è impegnativo, ma le altre corde non più di tanto. suonando in pizzicato vicino al manico è spettacolare, e trovo che abbia una tensione generale tra le corde più omogenea rispetto alle La Bella Jamerson.

PPS: le lisce attuali non c'entrano nulla con le D'Addario Chromes, onestamente... secondo me la storia dei pallini colorati ha sviato tanto tutti, ma anche le nickel plated, che uso spesso, non sono affatto simili alle D'Addario, anzi... sono molto più simili alle Ernie Ball come tensioni, colore del nickel e suono generale.

per capirci, sul Mike Dirnt di solito uso le 7250M, ogni tanto le Ernie Ball Hybrid Slinky, e non devo mai nemmeno cambiare intonazione al ponte. quando invece ho provato le EXL165, ho dovuto rivedere tutto il setup, a partire dal truss rod.

magari sì, le produce D'Addario nei suoi stabilimenti, ma con le D'Addario hanno poco da spartire. si somigliano di più le Ernie Ball Group e le Chromes, mentre le Fender hanno, a partire dal colore del materiale, passando per la direzione degli avvolgimenti ed arrivnado al suono finale, troppe differenze.
 




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Ultima modifica di Pier_ il Mar 02 Apr, 2024 18:22, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
avatar Pier_, molto interessante, grazie per il tuo contributo.
Sono sempre stato molto curioso di provare le Fender Pure Nickel sul Precision, ma poi mi sono sempre "rifugiato" su modelli da me più conosciuti.
 




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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
avatar Brownstone, ti dirò, io le ho volute provare perchè alla fine so' 21€ su Amazon, ci si fa un giretto e se piacciono bene, se non piacciono pace tanto le corde prima o poi vanno cambiate.

devo dire che usandole dal vivo non mi ci sono trovato male, l'unica cosa è che sono un po' poco scorrevoli, mi aspettavo una superficie più "fluida", visto il nickel come unico materiale dell'avvolgimento.
le ho fatte provare anche ad un amico, e pure lui è rimasto stupito da questo dettaglio.

tra l'altro la cosa che ho trovato interessante, come curiosità più che altro, è che il suono "in acustico" e quello "amplificato" non coincidono; mi spiego: suonandole in acustico le si sente magari belle metalliche e brillanti, ma poi quando ci si collega all'ampli, questa cosa non esce, è come se suonassero, anche da "più nuove", come corde più usate/rodate.

quando mano a mano perdono brillantezza in acustico, inizia a coincidere il suono amplificato, che però varia poco rispetto a quello amplificato da nuove.
 




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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
Vari libri e articoli su Fender riportano che per i primi esperimenti durante la progettazione del precision siano stati fatti con corde in budello da contrabbasso rivestite da lui in metallo solo nella porzione sopra il pickup.
Interessante comunque la riflessione su quali siano state le prime corde di serie nei Precision
 




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Ultima modifica di RICCA il Mer 03 Apr, 2024 12:27, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
avatar RICCA, di questa cosa non ho trovato documentazione, ma mi incuriosiva molto; c'è chi suppone che i "posacenere" a coprire il pickup fossero stati pensati per quello, per coprire la parte metallica delle corde prototipo.

però risultano delle citazioni di Leo in cui dice che erano solo estetica, e facevano sembrare più "professionale" lo strumento.
 




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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
avatar RICCA, l'avevo letto anch'io ed è verosimile. So anche che ne hanno provate di tutti i tipi, incluse quelle per pianoforte. Alla fine hanno chiesto alla Squier di produrre una corda avvolta. In ogni caso non dimentichiamoci che le corde in metallo esistevano già da anni (la chitarra elettrica è stata inventata negli anni '30).
 




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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
esatto, e le corde, anche per acustica, erano già in materiali "magnetici", monel e nickel.

tra l'altro l'anima in acciaio risale a ben prima, su strumenti che non utilizzavano corde in budello. l'evoluzione del budello è stato il nylon, negli anni 30, "ipotizzato" da Segovia come materiale per le corde della chitarra classica, le cui basse erano sempre avvolte in metallo.
 




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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
E' anche MOLTO interessante (almeno per il sottoscritto) notare che le scalature fossero molto sbilanciate rispetto ai canoni odierni. SOL molto grossi (chi non ha mai notato la botta sulle note acute nei dischi degli anni '60?) e MI più sottili, forse anche per non essere troppo severi con gli ampli dell'epoca (la SVT nasce nel 1969).
 




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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
avatar marcinkus, infatti, se andiamo a prendere set "vintage" di vario genere, hanno sempre un Sol grosso.

mi ricordo quando misurai le Rotosound RS66LD, la scalatura "standard", trovai il Sol da .048, e leggendo in rete uscì fuori che negli anni 60 era la misura indicata sui pacchetti.
solo negli anni 70, probabilmente per adattarsi al mercato delle "45-105" iniziarono a scrivere 45-65-80-105, ma nel set standard il Sol è chiaramente più massiccio e teso di un 45 di altre marche.

ed infatti al calibro risultano 48-63-82-102 (cosa misurata su decine di set, ormai), tanto che il ".043" delle Sheehan è in realtà un .045 "normale".

mi viene in mente anche Thomastik, 43-55-70-100, con le corde centrali molto più piccole ed il Sol più grosso.

ultimamente sto provando le Fender 55-70-90-105 lisce, e devo dire che a livello di tensione sono parecchio strane, o meglio, sono suonabilissime e si nota poco lo scalino un po' più evidente tra 55 e 70 (e diciamo che un Sol così è poco slappabile), ma come suono c'è un gran bilanciamento di frequenze, soprattutto sul Sol che è molto meno "squillante" e suona in modo più omogeneo rispetto alle altre, anche suonando in prima posizione. col plettro poi non ti dico...

immagino poi che scalature del genere siano state scelte, all'epoca, anche perchè si suonava prevalentemente vicino al manico, vuoi col pollice, vuoi poggiati al tacco, ed effettivamente con un set del genere il suono in quella posizione risulta molto più definito e solido, rispetto ad una 45-100 (sto confrontando su due Precision le 45-60-80-100 e le 55-105 di Fender, proprio testa a testa).

non mi stupisce che negli anni 70 abbiano ridotto la scalatura delle corde di serie, montando la "light" con il Sol da 48 (ed ecco che torna la misura delle Rotosound), sicuramente andando incontro alle nuove tecniche che via via son nate.
 




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Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
tralasciando il discorso sulle lisce o meno, in generale preferisco avere sol più grandi e mi meno grossi. Trovo che il tutto sia più bilanciato  (con il mio modo di suonare)
 




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Il mio stile è vecchio, come la casa di Tiziano a Pieve di Cadore
 
spontbass Invia Messaggio Privato Invia Email HomePage
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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
avatar spontbass, anch'io, il sol risulta meno "chitarrina" e il mi più chiaro e definito.
 




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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
"steel wrapped gut strings were used to test early bass prototypes. Later,fender strings were supplied by the V.C.Squier Company of Battle Creek, Michigan"
Dal libro "Fender Precision basses 1951-1954 by Detlef Shmidt
 Consigliatissimo per chi ama il P51 (anche solo per le foto)
 




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RICCA Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Le Corde Con Cui Nasce Il Basso Elettrico 
 
Io sapevo che la scala 34" derivò dagli studi di Fender e il socio e prese spunto proprio dalla lunghezza delle corde usate per la scalatura prese dal pianoforte. L'articolo, vado a memoria deve essere una intervista in occasione della "rinascita" del duo G&L comparsa nel millenovecento ottantanove o tutt'al più nel 1990 sulle riviste specializzate.
 




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gigetto2 Invia Messaggio Privato
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