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Bassisti...stiamo Per Estinguerci?
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Messaggio Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Su, toglietevi le mani dai gioielli, si fa per dire...
E' un po' che volevo scrivere questo post ma da sempre su questo Forum leggo molto e scrivo poco.
Comunque ecco lo spunto:mio figlio di 10 anni è iscritto ad un corso di batteria in una scuola di musica della mia zona; il suo maestro un giorno, saputo che suono il basso, mi dice:"perchè non vieni a musica d'insieme? Alla mia classe servirebbe giusto un bassista. Vieni dai, il ragazzino alla batteria è veramente in gamba, siamo un  bel gruppetto e..." Alt!
Lo guardo un po' stupito e gli dico"grazie, sarebbe effettivamente un'ottima cosa ma, perdonami, ho 44 anni e non sono nemmeno iscritto ai corsi. Non sarebbe meglio inserire un ragazzino dei corsi di basso?"
Risposta laconica:"beh, il bassista che se n'è appena andato di anni ne aveva 55, altro genitore di alunno dell'accademia, e nella scuola non abbiamo abbastanza iscritti al corso di basso elettrico per poter coprire le esigenze nelle classi di musica d'insieme..."
Insomma mancano i giovani aspiranti bassisti, ecco.
Mi sono chiesto il perchè. Quando a 16 anni cominciai a suonare il basso probabilmente non era la prima scelta della maggior parte dei musicisti in erba, e si capisce: strumento di accompagnamento, no assoli, niente protagonismo da prima linea, etc.etc. però eravamo comunque parecchi.
Il basso non solo godeva di tutta una sua considerazione, il basso "si sentiva".
Sì, proprio così. Se mi tuffavo nelle hit contemporanee (stiamo parlando degli anni '90) il basso aveva un suo ruolo e una riconosciuta dignità artistica. Sto pensando alle scoppiettanti linee di basso di Novoselic in Nevermind, alle pennellate piene di pathos di Mike Mills in Automatic for the people, ai giri semplici ed efficaci del grandissimo Greenwood nei primi Radiohead, ai RATM e molti altri. Non si tratta solo della composizione ma anche del suono. Il basso in quei mix risaltava per presenza e bellezza, era componente inprescindibile del sound della band.
Non fermatevi agli esempi che vi ho fatto, c'era evidentemente molto altro, altri artisti, altri generi e il discorso non cambiava. Questo senza scomodare la riserva aurea che avevamo (e abbiamo questo sì) a disposizione guardando indietro di uno due decenni e incontrando tanti mostri sacri (Queen,Bowie,Led zeppelin, The Who, e chi più ne ha più ne metta).Anche il cantautorato italiano non scherzava, da De Gregori a Dalla a Pino Daniele le linee di basso erano lì a pulsare con suoni curati, scritte da teste pensanti e suonate da mani sapienti.
E ora? Oggi cosa ascolta mio figlio o meglio, il sedicenne di oggi cosa mette a palla sull'hi fi...ehm scusate, cosa clicca  a palla su youtube?
Le canzoni di oggi, Achille Lauro, i cantanti dei talent show, altri di cui non conosco il nome e insomma avete capito.
Non starò qui a criticare le canzoni di per se stesse, non mi compete e non ne ho diritto: non sono un artista, casomai un musicista della domenica. E' però indiscutibile che il nostro strumento in queste produzioni e più in generale nella musica odierna abbia un ruolo sempre più marginale; certo il basso c'è ma la presenza nel mix o è minima, come se il vero carattere dello strumento in fin dei conti sia superfluo se non addirittura infastidente  o trova indegna rappresentazione nel boom boom indistinto sottotraccia.
Come può un ragazzino di oggi appassionarsi al basso elettrico a meno che non metta da parte la musica a lui contemporanea per tuffarsi nei dischi di papà?
Certo, è il mainstream, poi, anche in Italia, direte voi, c'è un mondo meraviglioso di gruppi interessanti dove il nostro strumento trova collocazione e voce. Ascoltavo giusto ieri Nella tua luce degli amatissimi Marlene Kuntz, splendide linee di basso (scritte ed eseguite tra l'altro dal chitarrista Riccardo Tesio) perfettamente integrate nel mix, complici nel costruire con la chitarra un tappeto sonoro di suggestioni e dal sound spudoratamente rock.
Stiamo però pur sempre parlando di 4 cinquantenni il cui sostrato culturale è ben noto e che in fin dei conti operano ancora nel paludato sottobosco dell'indie rock (comparsate a Sanremo permettendo).
Forse sto esagerando, anzi sicuramente sto esagerando e proprio per questo consegno questo piccolo sfogo estivo a voi che con me condividete sta passionaccia.
Sarebbe inoltre interessante capire se l'età media degli iscritti a megabass si è alzata, insomma ci sono nuovi e giovani bassisti fra le nostre fila o no?
 




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Ultima modifica di sandoz il Dom 09 Ago, 2020 15:49, modificato 4 volte in totale 
sandoz Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Dobbiamo imparare a convivere con l'elettronica, non vederla come una nemica o una minaccia ma utilizzarla come un mezzo in più a nostra disposizione.
Quel che conta è pensare "da bassisti". La musica non potrà mai fare a meno delle basse frequenze; che vengano da un basso elettrico, da un synth o da un sequencer è relativo: sono solo possibilità espressive in più.

sandoz ha scritto:  
mostri sacri (Queen,Bowie,Led zeppelin, The Who, e chi più ne ha più ne metta)
Cos'è? Trova l'intruso?
 




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Fu-V Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Io adesso non vedo sto strapotere elettronico....lo vedevo di più alla fine degli ottanta quando iniziai a suonare il basso....

Bassisti ce ne sono pochi ma anche i musicisti in generale sono in declino e questo sì forse a causa delle nuove tecnologie e delle musiche del momento.
 




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gigetto2 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Bhe, se è per questo tutti gli strumenti si stanno "estinguendo" su un certo "fronte musicale". Dici che tuo figlio suona la batteria, ma il ragionamento è lo stesso anche per questo strumento: nelle produzioni pop o simil-pop moderne stile trap, rap, pseudo-reggae, sull'onda giovanile alla fedez, è tutto prodotto in digitale o quasi (batteria in primis). Ciò non vuol dire che gli strumenti si debbano estinguere da qui a breve: fortuna vuole che ci siano ancora tanti filoni musicali dove il fascino e la qualità degli strumenti veri resiste ancora.

Detto questo, capisco bene cosa vuoi dire. Io di anni ne ho 38, non sono poi così distante da te, e io stesso mi trovo spesso ad ascoltare cose "passate" per cercare di apprezzare gli strumenti (basso in primis) in un certo modo e con una certa "presenza".

Mi sembra di aver affrontato un argomento simile in un altro post, ma è una questione di "impoverimento" culturale delle nuove generazioni. Non so nemmeno se è giusto considerarlo "impoverimento" o semplicemente "cambiamento". Certo che, dal nostro punto di vista (dei "vecchi" :D), se i "riferimenti" musicali della maggior parte dei giovani di oggi sono Rocco Hunt, Sfera Ebbasta, Fedez, Gue Pequeno e similari, è chiaro che il "senso musicale" va verso uno "standard" che è molto diverso da quello citato degli Who, Led, Queen, etc...

E' evidente come l'Italia stia vivendo un momendo d'oro per questi filoni "giovanili" alla rap/trap. Mi è capitato di finire su "Battiti Live" queste sere (che dovrebbe essere una sorta di Festivalbar moderno) e il massimo degli strumenti suonati che si può trovare è davvero misero, così come la "varietà" e "qualità" delle produzioni musicali che si rifà ad un canovaccio uguale a se stesso la maggior parte delle volte.

In definitiva, però, non andiamo sul drammatico: i tempi non saranno più quelli di woodstock, ma la musica jazz, il funk, il rock e varie contaminazioni esistono e gli strumenti sono vivi e vegeti
 




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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Aggiungo una cosa: non è che la musica nuova, semplicemente, non la conosciamo?
È abbastanza fisiologico che dopo l'età della scoperta tendiamo ad appiattirci sui soliti nomi, ma non è che la musica di qualità sia finita nel - che so? - 1994.

Con la complicità del lockdown e dell'annesso tempo libero, quest'anno ho provato dopo non so quanto tempo ad ascoltare un po' di cose nuove. Certo, nessuno mi ha folgorato come quando scoprii i Joy Division, gli Smiths o i CCCP: ma perché ero meno smaliziato io, quella sensazione di di novità sconvolgente che provavo prima dei vent'anni non è certo replicabile all'età di adesso. Ciò non toglie che di dischi belli (e suonati, cosa che comunque per me non è un valore aggiunto: mille volte mi tengo i campionamenti dei Portishead e dei Massive Attack rispetto ai suonatissimi Bon Jovi, per fare nomi che tutti dovremmo conoscere) ne escano ancora tanti.

Per esempio, quanti di voi conoscono i Fontaines D.C.? Col primo disco dello scorso anno hanno vinto un'infinità di premi, il secondo è uscito una decina di giorni fa... eppure non sento nessun coetaneo parlarne.
La storia è importante e non si discute, ma il mondo va avanti e un musicista non può fingere che non sia così e trincerarsi dietro al la musica dei miei tempi. Se tutti avessero fatto così saremmo fermi a B.B. King e Chuck Berry.
 




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Ultima modifica di Fu-V il Dom 09 Ago, 2020 17:37, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
avatar sandoz, scuola di musica a Thiene?
 




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Jacker Invia Messaggio Privato MSN Live Skype
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avatar Jacker, no, a Schio! A Thiene andavo io con l'ottimo Stefano Navone che se non sbaglio era anche il tuo maestro!
 




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Ultima modifica di sandoz il Dom 09 Ago, 2020 18:24, modificato 1 volta in totale 
sandoz Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Esatto. Ho fatto un anno o due con Navone. Gran bassista.
 




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Jacker Invia Messaggio Privato MSN Live Skype
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
avatar Jacker,certo, ma soprattutto ottimo docente
 




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sandoz Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Secondo me dipende anche dalla zona, la scuola musicale che ho frequentato qua in basso Trentino esiste da 30 anni ed ha varie sedi distaccate in 4-5 comuni, essendo quindi ben radicata sul territorio ha un bacino d'utenza abbasta ampio e per iscriversi bisogna/bisognava (non frequento da 2 anni e quindi non son più aggiornato) quasi spintonarsi, indipendentemente dalla sede di preferenza.

Le lezioni durano 1 ora piena ed il maestro di basso arrivava in sede alle 14.30 e, fra lezioni + musica d'insieme, ci rimaneva fino alle 22.30, quindi almeno 6 studenti fissi (penso addirittura per sede) ci son sempre stati e la penuria di studenti bassisti non l'ho mai vista, quella che ho notato è la penuria di bassisti in generale rispetto agli altri strumentisti, ma questa è cosa nota da tempo immemore.
 




 
tonz Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
a mio modo di vedere è un problema del "mercato discografico Italiano" tentare di valorizzare quasi esclusivamente il cantante /front-man rispetto al musicista di turno. Musica ottima e musicisti straordinari ci sono anche oggi, però è necessario andarseli a cercare, sopratutto la notte, se si ha ancora l'abitudine di ascoltare la radio Italica. o spendere 20 € per l'abbonamento a bass player e trovare qualche nuovo nuove da seguire in quelle pagine.

per quanto concerne lo "spopolamento" dei corsi di basso, sono abbastanza d'accordo (per dire, io ho 3 progetti "in ballo" e anche se non posso dire di essere un virtuoso mi capita di venir pingato almeno una volta al mese per entrare in altri progetti) ma a livello professionistico, parlando con qualche amico che con la musica ci paga le bollette e non solo, mi dice che la sua impressione è che sia la figura del chitarrista che subirà un duro colpo nei prossimi 10 anni, visto che nelle produzioni di oggi c'è sempre meno richiesta di registrare riff di chitarra (in favore di doti di "programmazione")

poi c'è da dire, che se vuoi lavorare, il 90% delle volte si richiedono anche altre doti rispetto al solo saper suonare bene uno strumento (arrangiamento ma anche composizione e saper scrivere sul pentagramma), ma questo è un altro discorso....


ciao!
 




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Ultima modifica di Spaccher il Dom 09 Ago, 2020 20:03, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Spaccher ha scritto: 
la figura del chitarrista che subirà un duro colpo nei prossimi 10 anni, visto che nelle produzioni di oggi c'è sempre meno richiesta di registrare riff di chitarra (in favore di doti di "programmazione")

poi c'è da dire, che se vuoi lavorare, il 90% delle volte si richiedono anche altre doti rispetto al solo saper suonare bene uno strumento (arrangiamento ma anche composizione e saper scrivere sul pentagramma), ma questo è un altro discorso....


Sto leggendo/sentendo sia online che da amici la medesima tua prima considerazione in quest'ultimo periodo. Un discorso legato al fatto che la "musica chitarristica" (basata su chitarra) sta subendo un contraccolpo a causa dell'uso di suoni digitali di varia natura. Questa cosa è già successa anche negli 80 con il boom dei sintetizzatori. Secondo me andrà allo stesso modo: alla fine chi li ammazza i chitarristi?!?

Molto vera anche la seconda considerazione. C'era una belissima intervista di Angelici:

https://www.youtube.com/watch?v=MJoF7TC3O9Y

Dove si parlava proprio di questo. Come il musicista, in questo caso bassista, di professione oggi sia chiamato a dover sapere fare molte più cose rispetto al passato per essere "reclutato" a dovere. C'è da dire che questa medesima considerazione io la sto vedendo/vivendo anche in altri ambiti professionali: per contraddistinguersi ed avere più possibilità di lavorare meglio, spesso lo spettro di professionalità che si deve avere oggi è molto più ampio rispetto al passato.
 




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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Spaccher ha scritto:  
a mio modo di vedere è un problema del "mercato discografico Italiano" tentare di valorizzare quasi esclusivamente il cantante /front-man rispetto al musicista di turno.

vero.
ma è anche vero che non è nulla di nuovo.

certo se poi non andiamo ai concerti abbiamo poco da lamentarci, eh...
 




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Jacker Invia Messaggio Privato MSN Live Skype
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Citazione:
Se tutti avessero fatto così saremmo fermi a B.B. King e Chuck Berry.


ma anche meno, Chuck Berry è stato comunque un innovatore, che per l'epoca era fuori dai canoni, quindi capirai...

andando a ritroso, staremmo fermi ai canti gregoriani in chiesa e le canzoni popolari fuori   ravanei, remulas, barbabietola e spinàs...

avatar Spaccher, ma in realtà anche quelli un po' più "mainstream" hanno dietro musicisti bravi e strumenti veri.
io ad esempio ho conosciuto tardi i prodotti di Bomba Dischi, come Calcutta o Giorgio Poi, quelli che pensavo essere dei pirla qualsiasi e che invece, di fatto, sono musicisti con due palle così, con dietro musicisti con altrettante palle così.

un esempio:


YouTube Link


lui cantante/chitarrista esce dal conservatorio di Londra, il bassista, romano, non so che storia abbia, però è un gran bassista, con un gusto che richiama gli anni 80, soprattutto per il suono bello "bagnato", ma che usa solo bassi Eko anni 60 e corde lisce  

uno come Calcutta ha dietro una schiera di musicisti (tutti giovani), con cui adesso fa gli stadi, con tre coriste, pianista, tastierista, bassista, uno o due chitarristi, batterista... è gente che magari non va a Sanremo, ma è comunque sulla bocca di tutti, e fa le tournée.

basta comunque cercare in giro, e la roba buona c'è.

il vero problema del basso, secondo me, è che oggi si ascolta la musica con device sempre meno qualitativi: eccetto gli audiofili ed i musicisti, i più la musica la sentono con cuffiette di bassa qualità, principalmente airpods collegate wireless e non adatte all'ascolto di musica, oppure direttamente dall'audio del telefono.

me ne sono reso conto realmente durante la quarantena, perchè con gli amici a distanza abbiamo fatto un po' di video, e nonostante avessimo lavorato maniacalmente al missaggio finale, lavorandoci su impianti buoni, quello che poi ne ottenevamo era che spiccavano la voce ed un po' le chitarre.

il basso, eccetto rari casi (la strofa di Ramble On dei Led Zeppelin...) non si sentiva quasi per nulla, e nei video si vede solo questo (sottoscritto) pirla che muove le mani  

ma perchè?

perchè tutti ascoltano la musica dal cellulare, da quei micro altoparlanti.

mettono su la playlist su Spotify e tengono il telefono con l'audio alto, fine... già qualche anno fa ancora si vedevano quelle casse portatili, che un minimo riproducevano i bassi, ma ora è proprio finita.

però diciamocelo, la musica in cui il basso "non si sente" c'è sempre stata e sempre ci sarà, dove magari il nostro strumento è nascosto nel mix, con un suono incomprensibile e che serve solo a fare sottofondo.

avatar sandoz, questa cosa capita anche a me da anni... nel 2008 iniziai a prendere lezioni in una scuola qua a Roma, con cui tutt'oggi collaboro spesso, e già allora gli allievi di basso erano pochissimi (bastava un insegnante una volta a settimana), e nessuno voleva partecipare ai laboratori e gruppi.

a me, che già comunque sapevo suonare, venendo da anni di chitarra, buttarono in mezzo a fare tutti i laboratori possibili, fu una grande palestra  

oggi la situazione è la medesima, con la differenza che per fare 'ste cose chiamano ancora me, che non studio più lì dal 2010  

ci sono sei insegnanti di canto, ogni anno devono aggiungerne uno nuovo per coprire tutte le iscrizioni ai corsi, mentre di basso c'è sempre un solo insegnante, che occupa una mezza giornata con pochi allievi.

ma lo vedo pure dal punto di vista professionale: io, che sono un signor nessuno nel mondo della musica professionale, ho diversi impegni lavorativi come bassista perché non ce ne sono abbastanza.

gli ultimi lavori li ho presi perchè me li ha passati un amico che invece lo fa di professione, e che mi gira i contatti di chi non riesce a seguire lui, perchè pieno.

siamo e penso saremo sempre una categoria di nicchia, che il più delle volte deve fare "bom bom bom bom bom" in sottofondo e niente più.

per intenderci, la mia attuale ragazza, pianista e cantante, prima di conoscere me non si era mai curata del basso elettrico nella musica che ascolta, così come il chitarrista medio sente solo la chitarra, od il cantante solo le voci.

conosco tanti cantanti che non sentono l'accompagnamento, non sanno come "suona" la canzone, ma vanno a tempo il giusto e fanno serate su serate...
son quelli con cui, quando vado a suonare, riduco al minimo le linee di basso e pace  

non stupiamoci se il basso è stato, è e sempre sarà uno strumento di nicchia. ironicamente lo sentono più i tamarri da discoteca, che sono abituati a ballare proprio sul basso (campionato) che sentono nei pezzi da discoteca.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
avatar Pier_, amen.

sarò io sfigato, ma ogni volta che provo a chiedere a dei miei amici "fanatici di un artista pop famoso" se conosce il nome dei musicisti che suonano con lui, il 99% delle volte mi rispondono che non ne hanno la minima idea. E non stò parlando di artisti di nicchia, ma gente che riempie gli stadi, come  Zucchero, Laura Pausini, Georgia, Modà o anche Vasco Rossi o Gigi d'Alessio.

la mia idea è che qua in Italia siamo pienissimi di Musicisti davvero (ma davvero) preparati, quel che manca (argomento ri-trito) è la cultura per apprezzare / valorizzarli*. quindi chi va avanti?
- i 20 o 30 che solitamente passano nelle 4 o 5 radio a tiratura nazionale
- Gigi d'agostino
- tutti gli altri, sono destinati solitamente a crearsi delle "nicchie di mercato", a diventare dei tutto fare oppure ad emigrare in posti dove anche il musicista è riconosciuta come professione al pari delle altre (Francia ed Uk ad esempio) oppure a fare i turnisti. E/o a partecipare a nmila progetti "tribute" perché, sotto sotto, sono quelli che si riescono a "vendere" con maggior facilità.

ps
non è un caso se alle finali regionali di Sanremo Giovani, nel questionario che ti propinano ci sia anche la domanda "a quale casa discografica siete "affiliati" (o qlk del genere)
*
piccolo OT: io ho 37 anni:
alle elementari, la musica non veniva insegnata (ma l'ora di religione c'era)
alle medie, 1 ora di musica a settimana, ma ci facevano suonare motivetti banali con il flauto e studiare quante volte andava in bagno Mozart o Beethoven, senza mai dire una parola sul perché la musica di questi brutti ceffi la si suona ancora dopo nmila anni.
alle superiori, niente musica (ma l'ora di religione era sempre presente). Ogni tanto si tentavano di fare dei "dopo scuola" ma il rapporto era 1 insegnate per 20 alunni, per un paio di settimane massimo, dove si cercava di dare i rudimenti di tutti i maggiori strumenti e solitamente il massimo a cui  si aspirava era imparare a suonare in gruppo smoke on the water.

senza contare che ora il conservatorio è equiparato all'università, quindi se casualmente per vie traverse da giovane ti appassioni alla musica e magari vorresti approfondire un pò, o tenti la strada del professionismo oppure se te lo puoi permettere, frequenti scuole civiche OT simila.

naturalmente questi sono i miei 2 cents...
 




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Ultima modifica di Spaccher il Lun 10 Ago, 2020 12:42, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Pier_ ha scritto:  


 la mia attuale ragazza, pianista e cantante, prima di conoscere me non si era mai curata del basso elettrico nella musica che ascolta...


Quindi la soluzione per rivalutare la figura del bassista è quella di farsi più ragazze possibili...... nobile causa...

Sicuramente il supporto su cui ascoltare la muscia è fondamentale, quando ero ragazzo l'impianto stereo era secondo soltanto al motorino come desiderio. E doveva essere di alta qualità, con casse grandi in grado di restituire anche le basse frequenze.
Altrimenti eri visto come il solito incompetente che ascolta alla radio la musica leggera, con le trasmissioni di Lelio Luttazzi e Giancarlo Guradabassi. E non dico Pop, perchè negli anni 70 questo termine distingueva altri generi, incredibilmente.
 




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SH Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
SH ha scritto:  

.....quando ero ragazzo l'impianto stereo era secondo soltanto al motorino come desiderio. E doveva essere di alta qualità, con casse grandi in grado di restituire anche le basse frequenze......


Questo è il problema. Dove abito c'era un negozio di Hi-Fi, quello vero, due di dischi. I dischi li trovavi nell'Ipermercato, all'Esselunga.
Oggi, dieci anni dopo il negozio Hi-Fi, i due di dischi sono andati a catafottersi, Esselunga ha levato tutto il reparto elettronica in cui c'erano i dischi, l'Iper ha sostituito i pochi CD rimastigli con quegli orrendi filmacci in DVD melanconici e d'amore che mai moglie ci va matta a unoenovantanove....

Ma stessa sorte dei dischi anche in mediaworld e Unieuro....ove un restringimento ben forte si è attuato. Visto anche con Feltrinelli a Milano, Mediaword in centrale che era il mio unico rifornitore di dischi per motivi logistici di praticità.

I dischi sono la base della musica. Tolti i negozi qua nel paese e gli altri ho risparmiato circa 50€ al mese. Che ho tolto alla musica e magari per spenderli poi in cazzate. E senza quell'introito chessò molti musicisti han smesso di suonare vendendo poi il loro sudato basso sul mercatino e smettendo poi a loro volta di andare nel negozio di strumenti musicali a prendere le corde e il pentagramma, negozio che perso l'ennesimo cliente ha poi chiuso. Ma anche al supermercato non va poi meglio poichè lo spazio in cui vi erano i dischi è stato riempito con il reparto vattelapesca che magari non fattura....

Anche l'autoradio è sparita. Meglio lo schermone e guidare pigiando il tablet della macchina. Non c'è più voglia di musica ecco il problema, lo vedo con l'età media quando suoniamo da qualche parte. A sti diamine di pranzi ci ascoltano solo i nonni, d'altronde siam quasi coetanei come età media, i figli sui trenta-quaranta preferiscono il cellulare o uscire per fumarsi la sigaretta ma gliadolescenti di oggi la musica non è che non la vogliono sentire perchè magari siamo noi che facciamo un genere che non è il loro è che proprio non la conoscono perchè alla musica han sostituito altro. Cellulari, social, sono senza musica. E un mondo senza musica è un mondo senza vita un pò come una pianta di plastica in salotto, non la devi bagnare ma non farà mai i fiori.
 




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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
^^^
Il problema non è che non ascoltano musica, almeno non solo quello, e che non ascoltano quello che suoniamo noi.
Io stesso quando ero adolescente, metà anni novanta, e sentivo i complessi che suonavano ai pranzi/cene/feste di paese e facevano musica anni 70 primi 80, indipendentemente dal genere, mi facevano schifo mentre ai miei genitori e i loro coetanei piaceva, ma perché non era quello che ascoltavo io mentre per loro era la musica della loro gioventù.
Io ascoltavo cose come Green Day, offspring, ratm, nirvana e simili, ed è quello che suonavo col mio gruppo dell’epoca, gruppi come Led Zeppelin, Deep Purple, genesis, Pink Floyd li schifavo senza mai averli veramente ascoltati (e suonavo la batteria quindi renditi conto di quanto imbecille ero visto la taratura di quei batteristi) poi crescendo li ho scoperti e tutto è cambiato, capendo che bisogna ascoltare tutto e non solo quello che va al momento è penso sia stata così per la maggior parte delle persone.
E sempre stata così e così sempre sarà
 




 
Ultima modifica di Lasky il Lun 10 Ago, 2020 16:32, modificato 1 volta in totale 
Lasky Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Io ho la tua età, forse abbiamo anche gli stessi ascolti (visto i nomi che hai citato).
Ho due figli di 14 e 8 anni. Ti capisco. Anche mio figlio ha frequentato un corso di batteria ed ho ricevuto la tua stessa richiesta per la musica d'insieme....
Però (c'è sempre un però) poco tempo fa loro mi hanno chiesto:
" Papà perchè non fai questa con il basso?"
https://www.youtube.com/watch?v=OUs-riLGN_Q
 




Io uso: plettro e dita
 
crooky Invia Messaggio Privato Skype
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Ma non è vero che manchi la voglia di musica: son solo cambiati i modi di fruirla.
Noi dinosauri continuiamo a comprare i dischi - e personalmente, finché esisteranno i supporti fisici, non smetterò di farlo - i ragazzi usano Spotify. Anche i concerti son sempre pieni.

Il problema, semmai, è che i mancati introiti discografici significano investimenti minori nelle produzioni. Che, è vero, oggi costano molto meno, ma risparmiare sul tempo in studio, sui mix e sui mastering non può portare a nulla di buono per quanto riguarda la qualità.
 




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Fu-V Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Lasky ha scritto:  
.... genesis,....


Da oggi hai un nemico in più.......  

No dai... poi ti sei ripreso....
 




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Ultima modifica di SH il Lun 10 Ago, 2020 17:27, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
avatar crooky, notare che due musicisti ci sono, uno suona il basso e le tastiere l'altro la batteria   il basso poi è un Mustang, tra l'altro il PJ messicano   su un palco del genere.
 




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- Hofner 500/1 v61
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- Aria Pro II SB-1000
- Yamaha BB714bs Lava Red
- Yamaha Attitude II Surf Green
- Yamaha BB3000 Candy Apple Red
- Yamaha TRB6p Trans Red
- Yamaha RBX200 Red
- Yamaha RBX750A Blue
- Squier Bronco LE Shell Pink
- Harley Benton JB75SB
- Fender Rumble 40
- Markbass CMD 121h
- Tabacco Cables
- Korg Pitchblack
- EBS Billy Sheehan Ultimate Drive
- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3


gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
avatar Pier_, come fai a distinguere un AS da un MIM fosse anche un CS io vedendolo suonare non li distinguo....non dirmi che vai lì e giri tutte le palette....

Fu-V ha scritto:  
Ma non è vero che manchi la voglia di musica: son solo cambiati i modi di fruirla.

Il problema, semmai, è che i mancati introiti discografici significano investimenti minori nelle produzioni. Che, è vero, oggi costano molto meno, ma risparmiare sul tempo in studio, sui mix e sui mastering non può portare a nulla di buono per quanto riguarda la qualità.


Cambia la redistribuzione. Prima vendendo il disco c'era il guadagno dell'artista e della sua produzione, di chi faceva la copertina e chi la stampava, di chi stampava il disco e chi produceva il supporto e infine, non da meno, del commerciante. Oggi che i dischi digitali costano uguale ai CD o quasi (vergognoso) in soldoni guadagna bene solo la multinazionale...
 




Io uso: solo le dita
 
gigetto2 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
^^^
Ma nemmeno, il grosso degli ascolti avvengono su Spotify e YouTube, che ad autori ed editori riconoscono pochi centesimi a streaming.

Sostanzialmente i soldi li fanno Spotify e google con le inserzioni pubblicitarie, i guadagni per il settore sono tutti sui live. Il che implica dischi fatti in fretta e con frequenze tali da giustificare una tournée all'anno.
Ovviamente i grossi nomi che campano su un passato glorioso non ne hanno bisogno: i Cure non pubblicano un album di inediti da dodici anni, ma vanno comunque in tour facendo sold out ad ogni data. Per le realtà appena più piccole le cose cambiano.

Ad occhio, comunque, non c'è mai stata tanta offerta musicale quanto oggi. Con proporzionale aumento della rumenta, certo.
 




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Fu-V Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Bassisti...stiamo Per Estinguerci? 
 
Fu-V ha scritto:  
^^^
Ma nemmeno, il grosso degli ascolti avvengono su Spotify e YouTube, che ad autori ed editori riconoscono pochi centesimi a streaming.
Ad occhio, comunque, non c'è mai stata tanta offerta musicale quanto oggi. Con proporzionale aumento della rumenta, certo.


Ovvio che il robino di Cupertino e poi il seguito ha rivoluzionato il mondo musicale. Io ho trovato moltissimi dischi minori interessantissimi invece. Ovvio che c'è anche rumenta non essendoci filtri ciascheduno può mettersi in rete anche solo per gioco.
 




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