Opinioni!

Per favore non ve ne uscite che è vostro cugino o siete voi o meglio potete farlo ma inserite pure il nome di un bassista famoso e il perchè vi piace.
Non deve essere per forza legato al più tecnico ma a quello che più vi piace come suono/genere e magari come avete fatto a raggiungere quel suono.
Sarebbe interessante cosa avete fatto per avere QUEL suono, pedali inclusi (anche se non consigliati xD)

Inizio io:

- Aston Barrett
- Fender USA Series S-1 switch on tono a zero
- Corde La Bella flatwound 45-105
(Bob non riconoscerebbe la differenza tra il basso di Barrett e il mio)

Io uso: solo le dita

Il riferimento: Pino Palladino

Non provo ad avvicinarmi al suo suono, non ho la sua testa né le sue mani :).. cerco di crearmene uno mio a seconda della situazione in cui devo suonare.

Io uso: plettro e dita

Io ne ho ben cinque. Credo che il motivo sia perchè ho imparato a suonare sui dischi di artisti che avevano questi cinque bassisti nel line up.

Guido Guglielminetti con De gregori, Ares Tavolazzi con Guccini, Pier Michelatti con Dè Andrè, Dino D’Autorio con Renato Zero e Patrick Djivas con la PFM. Uso frammenti di ognuno di questi bassisti, inconsapevolmente in ogni linea di basso.
Per il fretless Guglielminetti è il faro, Djivas lo è per l’efficacia e la semplice difficoltà delle sue linee. Michelatti perchè è una roccia e D’Autorio è D’autorio..basta ascoltare il live Icaro per entrare nell’università del bassista di musica leggera.
In Italia abbiamo bassisti pazzeschi, da Piero Montanari a Bob Callero, da Paolo Costa a Guarini..abbiamo Malaman, Morricone, Pippo Matino, Deidda, Rolli, Eleuteri..ma quanti ne abbiamo?

Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Troppi e per motivi diversi.
Ma visto che la domanda pare incentrarsi fondamentalmente sul suono, allora indico John Taylor, il responsabile unico della scelta di metà dei miei bassi. Per le ghost notes stiamo lavorando

Io uso: plettro e dita
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- It was the boogeyman.
- As a matter of fact, it was.

Tra i tanti... Geddy Lee

Io uso: plettro e dita

Steve Swallow

Alexce69 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Io ne ho ben cinque. Credo che il motivo sia perchè ho imparato a suonare sui dischi di artisti che avevano questi cinque bassisti nel line up.

Guido Guglielminetti con De gregori, Ares Tavolazzi con Guccini, Pier Michelatti con Dè Andrè, Dino D’Autorio con Renato Zero e Patrick Djivas con la PFM. Uso frammenti di ognuno di questi bassisti, inconsapevolmente in ogni linea di basso.
Per il fretless Guglielminetti è il faro, Djivas lo è per l’efficacia e la semplice difficoltà delle sue linee. Michelatti perchè è una roccia e D’Autorio è D’autorio..basta ascoltare il live Icaro per entrare nell’università del bassista di musica leggera.
In Italia abbiamo bassisti pazzeschi, da Piero Montanari a Bob Callero, da Paolo Costa a Guarini..abbiamo Malaman, Morricone, Pippo Matino, Deidda, Rolli, Eleuteri..ma quanti ne abbiamo?

Vogliamo parlare di Ciccio Li Causi?

Io uso: solo le dita

Ragazzi io invidio la vostra cultura "bassistica" !

Non mi succede spesso di andare ad ascoltarmi questo o quel bassista: a malapena mi ricordo alcune linee particolarmente famose e ammetto la mia profonda ignoranza sugli autori.
Mi rendo conto di avere studiato (e ascoltato) decisamente troppo poco e soprattutto di essere (colpevolmente) ancora fermo qui:

  http://forum.megabass.IT/viewtopic.php?f=32&t=92971&highlight=

... io sono ancora quello scarso con la chitarra e che per giunta non è nemmeno "il padrone della cantina"

E' un piacere leggervi, soprattutto quando riesco ad avere il tempo di andare a cercare qualcosa sui personaggi che citate e sulle loro opere ... a volte mi si apre un mondo: 1000 thanks !
 

Io uso: plettro e dita
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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

io credo di non saper citarne "uno", ma nemmeno due o tre... il mio preferito è sempre quello del momento, quello di ciò che sto ascoltando, e da cui cerco di rubare idee per immagazzinarle, sia a livello di suono (ma più che "suono" in quanto tale, di "intenzione"***, che è molto diverso) che di fraseggio.

oggi può essere Paul Simomon, domani Mick Brill, dopodomani uno che non so come si chiama perchè sul disco non ci sono i musicisti, o sono segnati tre bassisti senza indicare i brani in cui suonano  


*** secondo me il "suono" in sè è una cosa che passa in secondo piano, perchè spesso non ci rendiamo conto che il suono di un determinato musicista all'interno di un gruppo è dato da quello che c'è intorno.

ad esempio Aston Barrett io non lo associo in nessun modo al tono chiuso, anzi... nei dischi dal vivo si sente chiaramente che il suono è tutto meno che con tono chiuso, e lo stesso sui dischi.
cosa ha di particolare?
corde lisce pizzicate con le ditone giamaicane vicino al manico, probabilmente con un tocco felpato.
non è un caso che Barrett oltre al Jazz anni 70 usi anche bassi di stampo moderno con elettronica attiva.
il fraseggio, il tocco, il timing, fanno tutto il resto.  

oppure il sempre menzionato Flea, è uno di quelli che tanti cercano di imitare con la strumentazione, eppure è uno che non ha registrato due canzoni con lo stesso basso, e che da dieci anni registra con P e J (di cui il J con le lisce).
dov'è il suo segreto? nel setup: corde vicinissime ai tasti, tocco pesante vicino al ponte ed ogni nota spernacchia.
se lo sentiamo suonare non amplificato si sente solo il rumore dei tasti, come quei chitarristi cagacazzi in sala prove, e non si distingue una nota.
il fraseggio, il tocco, il timing fanno tutto il resto. (2)

citavo in un altro topic Entwistle: altro tipetto col le corde "dietro il manico", come diceva lui, che ha brevettato la pizzicata violenta contro i tasti a fondo manico; che usi un P con le lisce, un Danelectro anni 50 od un Warwick in fibra di carbonio, il suo suono è lì, è in quelle dita che percuotono i tasti perpendicolarmente.
il fraseggio, il tocco, il timing fanno tutto il resto. (3)

e la plettrata di Chris Squier, mezzo plettro e mezzo dito? aivoglia a voler avere il suo suono con la strumentazione, se non si impara ad usare il plettro come faceva lui.
il fraseggio, il tocco, il timing fanno tutto il resto. (4)

potrei andare avanti per ora  

non voglio nemmeno aprire un dibattito sul plettro ed i bassisti plettratori, che altrimenti si alza il polverone di quelli di che per partito preso non usano il plettro, senza ricordarsi o sapere che probabilmente il basso è stato suonato più col plettro che con le dita, nella storia  



quindi secondo me se si vuole imparare da un certo bassista che ci piace, per prima cosa bisogna studiarne il fraseggio, poi la tecnica con cui suona, e poi pensare alla strumentazione.

Io uso: plettro e dita
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Pier's Gear:


- Fender Precision Mike Dirnt Road Worn
- Fender Precision Classic 50 Sunburst
- Hofner 500/1 v62
- Hofner 500/1 v61
- Music Man Stingray 4 Trans Red
- Aria Pro II SB-1000
- Yamaha BB714bs Lava Red
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- Yamaha BB3000 Candy Apple Red
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- Yamaha RBX200 Red
- Yamaha RBX750A Blue
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- Harley Benton JB75SB
- Fender Rumble 40
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- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pino Palladino...
Purtroppo c'è poco da avvicinarsi con il suono... Pino Palladino è uno, il resto sono chiacchiere da bar

 

Tina Weimouth un esempio di bei fraseggi semplici ed efficaci.

Io uso: solo le dita

Quello nell'avatar  

Io uso: plettro e dita
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Maruszczyk Elwood Jake L 4p
Fender Vintera '50s Precision Bass
Fender Vintera '70s Jazz Bass
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Sterling StingRay5 SUB
Harley Benton MB-4 Deluxe
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Tutta gente ampiamente sottovalutata : Mike Mills e Colin Greenwood su tutti...

Io uso: plettro e dita

Bassist-hero ne ho a bizzeffe (senza scomodare LUI, i primi 3 che mi vengono in mente sono Duck Dunn, Ron Carter, Justin Chancellor, Morriconi etc) ma ultimamente quello che stò "studiando" di più, in ambito rock almeno,  è Frank Poullain: magari non è (quasi sicuramente) un virtuoso, ma quasi tutte le linee che ha creato per i The Darkness sono dannatamente funzionali al pezzo, e mai una nota fuori posto. Tra l'altro è l'unico Bassista a cui ho beccato 2 linee praticamente identiche per i chorus di due pezzi diversi  

Io uso: plettro e dita
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^this is just my 2 cents
Rovino la buona musica con: Rickenbacker 4003 MID - Yamaha TRB6 - Fender Player Jazz 5 - Ibanez MiKro GSRM20 - HB JB-40FL
Helix Stomp - LittleMark2 - 2x ATS e tante distorsioni

Spaccher, grande Frankie, è stato il primo motivo che mi ha spinto a prendere un Thunderbird  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Justin Chancellor dei Tool.

Lo trovo fantastico sia per tecniche che per suono che per effettistica usata, ce ne sono pochi (forse nessuno) che suonano come lui. Ha portato innovazione al nostro amato basso.

Sarà impossibile avere un suono come il suo, soprattutto senza spendere mille mila euri per un Wal Bass, per ora mi accontento dello stingray su ampli Mesa M2000 e al mio orecchio il risultato non è male.

Grazie a lui sto iniziando anche a familiarizzare con delay, whammy e fuzz e ne sta nascendo un grande amore  

Poi non posso non nominare John Entwistle dei the Who  

Io uso: plettro e dita

Colin Greeenwood!
Tim Commerford!
Justin Chancellor!
Ognuno di loro mi ha influenzato sia per le linee, che per la strumentazione e l'effettistica varia.

... e poi la mano sinistra di Ray Manzarek, visto che iniziai a suonare il basso proprio in un gruppo di cover dei Doors!

Io uso: plettro e dita

Michael League e Bobby Vega.
Il primo lo vidi dal vivo a Roma all’Auditorium e rimasi folgorato dalla carica di energia che sapeva trasmettere a tutto il gruppo (Snarky Puppy).
Il secondo per me è il dio del plettro

Io uso: plettro e dita
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Fender Jazz Bass American Standard 2011
Harley Benton PB-50
Yamaha RBX170 (circa 2000) defrettato (strano ma vero)
Markbass CMD 121 P
Markbass Little Mark Tube (500)
Harley Benton BB210T
Zoom B3n
Boss TU-3

Non riesco a citarne uno su tutti, in prima battuta perchè avendo gusti molto variegati ascolto bassisti diversi tra loro e ritengo di avere qualcosa da imparare da ognuno di essi come dice anche Pier_, anche per il suono non mi rifaccio a nessuno in particolare, ma mi regolo in base alle esigenze e il contesto del gruppo.

Io uso: plettro e dita
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Il mio blog: The Nerd Bass
Link a Campsite

Gibson SG Bass Special Faded
Gibson EB14 5 corde
Fender Precision Classic 50
Fender Precision Player
Epiphone Jack Casady
Epiphone Nikki Sixx Blackbird
Ibanez 2388B "Rickenbacker"
Tuscany by Frudua Swing Bass
Harley Benton GuitarBass VS
Harley Benton PB-50 SB
Fazley FVB500SB Violin Bass
AcePro copia dell'Ampeg Dan Armstrong Lucite
Gear4Music Roundback Electro Acoustic 4 String Bass
Donner DAB-1 UBAss

Io si, uno su tutti, colui che mi ha fatto amare il Fretless...Sting

Io uso: plettro e dita

Ne cito due che per me sono inarrivabili (ognuno nel suo genere)
Charles Mingus e John Paul Jones

Io uso: solo le dita

Aroru, Quotone per Entrambi

Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Fra tanti, Gianni Maroccolo, Simon Gallup, Roger Glover ..

Sono nel mio cuore più degli altri per modo di suonare, timbro, per come affrontano il palco, per la fantasia e visione della musica eccezionale! Le linee di basso "da brividi" si sprecano.

Io uso: plettro e dita
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La vita è musica..



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paco01, definire Gianni "solo" come bassista è quantomeno riduttivo

Cmq ragazzi, è bello leggere post del genere a distanza di qualche anno, perchè ti da un pò l'idea di come cambiano i "nostri" gusti.

...io aggiungerei alla lista anche Kim Deal e  Peter Hook, visto che entrambi penso che abbiano lasciato almeno una firma indelebile nella storia del "rock"

Io uso: plettro e dita
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Me ne piacciono un sacco, come a tutti noi del resto, che siano bassisti o contrabbassisti poco importa, se fanno il loro ruolo alla grande a noi piacciono.

In questo momento sono in fissa totale per Mick Karn dei Japan. Un bassista con un suono super personale, assolutamente unico nel suo genere, non riconducibile ad altri e quindi originalissimo. Il suo Fretless è magico, carico di un suono avvolgente e sensuale, carico di un groove  unico nel suo genere. Mick Karn dichiarò di non ispirarsi ai bassisti ma al fagotto che studiava quando era ragazzo. Forse è questo il segreto del suo suono unico. Poi boh, sarò di parte, per me Tin Drum dei Japan è il miglior disco degli anni 80. Ma provare per credere, brani come Vision of china, Canton, Ghost sono lì come prove della grandezza di questo musicista.

Aggiungo che, a parte il bassista dei Darkness che non mi ha mai dato di niente (gusti personali) sono d'accordo con voi con tutti gli altri nomi che avete fatto da Mingus a Peter Hook, passando per tutti gli altri grandi nomi che avete citato. Me ne piacciono anche altri ma a chi piacciono i listoni?