leggendo questo topic mi ? venuta una certa voglia di provare a rimettermi in gioco... qualcuno sa se ci sono nei corservatori vicino a reggio emilia corsi di basso jazz?
scusate l'OT grazie a tutti

Io uso: plettro e dita

ti posso dire che a 47 anni vado a lezione ,  NELLA VITA NON ? MAI TARDI  frase banale forse ma rispecchia la mia voglia di musica

Io uso: solo le dita

linobass ha scritto: [Visualizza Messaggio]

leggendo questo topic mi ? venuta una certa voglia di provare a rimettermi in gioco... qualcuno sa se ci sono nei corservatori vicino a reggio emilia corsi di basso jazz?
scusate l'OT grazie a tutti

Mi sembra che a Parma ci sia il corso di Jazz. Potresti informarti l?, Reggio Emilia a parte che ha un conservatorio parificato non so se ha corsi di jazz.

Io uso: plettro e dita

ho letto tutti i commenti e mi avete dato un gran fiducia. ? una vita che vorrei intraprendere studi seri, ma tra et? (s? ? vero, quelli che ti dicono "eh ormai ? tardi, sei troppo grande") e lavoro non ci sono mai riuscita. per? la musica e suonare sono le uniche cose che mi appassionano, quindi chissenegrega in fondo delle critiche e di cosa pensano gli altri. l'importante ? stare bene facendo qualcosa che ci piace fare.  

Io uso: plettro e dita

linobass, Bologna, ottimo insegnante, Paolo Ghetti, frequenza piuttosto pesante (gio-ven e sab)

Io uso: solo le dita
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dedo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

linobassfrequenza piuttosto pesante (gio-ven e sab)

se ami lo strumento a fine lezione di sabato non vedi l'ora che sia di nuovo gioved?...

Io uso: plettro e dita
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Senza basso non c'é spasso. (Matbass)

Sento da qui gli scoppiettii dei vostri cervelli (ganesh)

a breve provero' a iscrivermi a frosinone ,ho 54 anni .stic....

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graal = yamaha bb

E sei un grande. Vai che che ci riusciamo entrambi. Da quando ho maturato questa idea ho un entusiasmo pazzesco. A Frosinone ho moltissimi amici che studiano e ci hanno studiato. Da quelle parti è passato pure un certo Mr. Rolli.....
Tuttavia, sempre ragionando con il direttore, mi spiegò una cosa importante: in conservatorio di oggi non è più quella scuola professionale che dura dieci anni e che deve accompagnarti da quando hai 9 anni ai 20 anni. E' una università a tutti gli effetti, dove non vai ad imparare a suonare come facevi prima, ma già devi a vere le basi per affrontare il triennio. Non è un caso che di nonnetti iscritti come noi ve n'è tantissimi....

Io uso: solo le dita

Ho finito a dicembre il triennio. Di musicisti "maturi"    ce ne sono tanti.
Confermo che sarebbe meglio essere piuttosto formati prima di intraprendere questo percorso. Diciamo che in fondo al triennio riesce ad arrivarci chiunque riesce ad entrare ma i migliori risultati li ottiene chi già è dentro al genere. Ho avuto compagni di corso che non conoscevano e non ascoltavano molto jazz e in effetti hanno fatto un pò fatica ad entrare nel "mood".

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Questa riforma è stata una bella mossa. Non mi sono iscritto da giovanissimo e sarei quindi rimasto fuori dal conservatorio. Poi a 23 anni circa mi sono potuto iscrivere al triennio
Un bel modo per far rientrare chi si è pentito di non essere entrato prima (anche se l'obiettivo del 3+2 non è questo)

Io uso: solo le dita

sarei tentato di iscrivermi al corso jazz o perlomeno frequentare qualche corso.

volevo chiedere com'è possibile coniugare un'attività lavorativa con la frequenza ai corsi al conservatorio, a quelli che hanno frequentato o stanno frequentando il conservatorio e non sono più in età giovane-scolastica.

Io uso: solo le dita

BOSE, mi accodo alla richiesta... ..un mezzo pensiero lo sto facendo pure io.

Io uso: solo le dita
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clauzanna: "Fear Of The Dark è la YMCA del metal"
Paolo: "..inoltre esplorare la tastiera è come giocare con un cubo di Rubik... 7 colori ma infinite facce"
Il Joey: "..e soprattutto diffido a priori di chi ha pretese artistiche. Anzi, solo al sentire la parola "arte" scappo a gambe levate, la catastrofe è sempre dietro l'angolo"

Io mi sono iscritto quest'anno al trienno jazz a benevento, e ho 32 anni. La maggior parte dei miei colleghi ha la mia età, in più c'è un ventenne e un over 50.
La frequenza è obbligatoria, ma non supera le 2-3 volte a settimana; si tende apposta ad accorpare le lezioni per favorire i lavoratori e i pendolari.
Riguardo alle competenze, è meglio non essere del tutto a digiuno, soprattutto nel solfeggio e nell'armonia, ma bastano delle conoscenze di base, che poi cmq sono quelle che servono per superare l'ammisione.
Se si hanno delle lacune ci si può iscrivere ad un anno di preaccademico.

Io uso: plettro e dita

BOSE, ci dovrebbe essere una percentuale di assenze a disposizione, intorno a 1/3. Chi lavora ha a disposizione qualche assenza in più.
Non so se però questa regola è imposta dall'alto o se ogni conservatorio fa a modo suo.

Io uso: solo le dita

In effetti è anche il mio problema. Ad avellino il chitarrista che suona con me va praticamente tutta la settimana. Al biennio jazz di salerno le lezioni sono accorpate in 3-4 giorni con possibilità del 20% di assenze. E questo è ciò che mi frena. Tuttavia è una grossa corbelleria. All'università, per quanto alcuni professori raccolgano firme, è assolutamente (sarebbe) illegale imporre l'obbligo delle frequenze. Lo sapevo io e mi ha dato conferma un mio caro amico prof universitario. Inoltre occorrerebbe un regime speciale per lavoratori, come all'università. Avendo la partita iva mi dovrei adeguare ed organizzare. Ed è per questo che sono indeciso tra biennio Jazz e Management dello spettacolo.
In ognicaso per il biennio queste sono le conoscenze richieste:
lettura a prima vista di walking
conoscenza delle scale modali
conoscenza di almeno 30 standard su cui suonare ed accompagnare
conoscenza dei principali contrabbassisti jazz .
Nulla di insormontabile. Confermo che occorre masticare la materia. In realtà paradossalmente chi viene dal classico denota grossissime difficoltà per due motivi: appunto il mood e, purtroppo, l'approccio superficiale. Purtroppo non si riesce a far capire a questa gente che suonare Pop o Jazz ha lo stesso valore che suonare classica. Il peggior turnista per esperienza è quello classico. Molto superficiale (tanto sono quattro accordi). Vi racconto un aneddoto. Mi chiama un compositore direttore d'orchestra jazz con formazione solida classica. Insomma ha fatto armonia e composizione jazz solo per specializzarsi. Mi dice che per tre mesi manca il bassista ( un chitarrista classico che suona il basso) e mi da le partiture. Standard swing, nulla di insormontabile.  Alle prove noto dei walking essenziali, semplici, mi rompo. Comincio ad inserire qualche variazione. Mi riprende. Io gli ricordo che è Jazz, non classica. Lui mi dice che Duke Ellingthton scriveva le parti. Io gli sottolineo che eran parti scritte su misura dello stile dello strumentista. Lo mando a f......lo ebbene, questo al conservatorio si trova spesso.

Io uso: solo le dita

Almeno a Firenze questa cosa dei "2-3 giorni la settimana" non va.... in verità i corsi hanno durate varie (25,30 o più ore) per cui a volta durano due mesi a volte 6. Il risultato è che puoi avere dei mesi molto tranquilli e altri belli incasinati. La richiesta di frequenza è del 70%, per alcuni l'80% (dipende dalla durata). Devo dire che ho trovato insegnanti molto comprensivi che chiudevano un occhio con noi matusa.
Per i lavoratori: forse il problema non è frequentare ma poi trovare il tempo per STUDIARE!!!!  (per me era così)

Io uso: solo le dita
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