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Considerazioni
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Messaggio Considerazioni 
 
Stavo rileggendo il topic su Duff McKagan... e onestamente mi sono venute in mente delle considerazioni che vorrei sottoporre alla vostra attenzione. C'era chi dice "Duff non ? niente di che sul lato tecnico", "le sue linee sono semplici", ecc. ma io mi chiedo: ? davvero cos? indispensabile diventare "bravi" sul basso? Lo so, lo so, a essere pi? bravi non fa mai male, per? sempre pi? spesso mi vedo circondato di gente (non solo bassisti, per carit?) che dicono "quel batterista non vale niente, fa cose semplici, non si fa mai notare", "quel chitarrista accompagna solamente", ecc. ma ? davvero cos? importante "fare gli sboroni" sul proprio strumento? Forse ho un p? la coda di paglia, suono da 4 anni, ma "semiautodidatta", ovvero ho preso delle lezioni all'inizio, per? dopo un anno e mezzo ho lasciato (per problemi vari) e ho continuato da solo. Mi ritengo discreto, anzi, nemmeno, sufficiente (nel senso che in un gruppo riesco a suonare, ma niente di pi?), non noto netti miglioramenti da... saranno 2 anni (ed ? da 4 anni che suono), devo riconoscere una pi? spiccata "fantasia" nel creare linee di basso (ci metto un armonico l?, uno slide l?, qualche nota stoppata, abbellimenti "piccoli" che per? possono fare la differenza tra una bella linea e una sterile) per?, ad esempio, la mano destra va ad una certa velocit?, con tutto che provo ad andare pi? veloce, non riesco a fare i sedicesimi a ritmi pi? spediti di 110-120 bpm, la mano sinistra ? ancora impedita su certi passaggi particolari, le "nuove" tecniche (ovvero quelle che ho appreso "dopo", tipo slap e tapping) non mi escono bene, con tutto che mi ci applico. Insomma, vedo alcuni di voi (tipo Black Tiger) che fanno certe cose che io non riuscirei a fare nemmeno fra 20 anni. Ci? che mi chiedo ?: ma sono davvero destinato a rimanere un "musicista di serie B" per sempre - e come me tanta altra gente che magari dovrebbe essere considerata diversamente? Io non ho alcun desiderio di sfondare nel mondo della musica (o meglio, mi piacerebbe tanto, ma se non succedesse mai non mi turberebbe di certo), voglio suonare per puro divertimento... ma vi sembra giusto che devo per forza mettermi sullo strumento 8 ore al giorno per "salire di grado"? Non che non lo voglio fare, per? a me piace avere una vita sociale, tanto per incominciare, inoltre per problemi vari (studio, attivit? politica, iniziative scolastiche) non potrei mai farlo nemmeno se volessi. Vedo sempre pi? gente che non premia pi? l'originalit? ma la tecnica pura, non si diventa nessuno a meno si riescono a fare determinate cose sul proprio strumento. Un chitarrista con cui suonavo un tempo ? solito snobbare chi "va lento", mentre "si fa vedere" (ed ? davvero cos?, si pavoneggia peggio di... un pavone ) mentre fa qualche pezzo dei Dream Theater (e vantandosene)... il fatto ? che sul lato compositivo ha davvero tantissimi limiti (non ? che ci? venga da chiss? quale pulpito, eh! ) per? "la gente" lo considera "bravo, un mostro", cose cos?. E cos? tanta altra gente... a me ormai sembra che l'originalit? non venga pi? tanto premiata, ma soltanto "il curriculum"... probabilmente ? sempre stato cos?, per? ? anche vero che parlando con gente molto pi? grande quest'atteggiamento non l'ho mai notato... anzi, loro sembrano sempre accontentarsi "di poco". Pu? darsi che tutto questo venga da me perch? non sono uno che si ? mai applicato tantissimo sul proprio strumento, per?...
 




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Boneless Invia Messaggio Privato MSN Live Skype Yahoo Messenger
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Fa tenerezza tutto questo disincanto a 18 anni (se ? corretto)
...aspetta di averne almeno 38....

fottitene di tutto, SUONA e pensa come priorit? a divertirti ...e rimorchiare!
Se ti interessa migliorare pi? velocemente cercati un maestro, uno con cui ti trovi bene
 




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speedtriple Invia Messaggio Privato Invia Email
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Ti rispondo in un modo che mi render? abbastanza impopolare
Spesso quelli che sono pozzi di tecnica non fanno altro che fare "esercizietti" piuttosto veloci...
A mio avviso sono preferibili poche note al momento giusto che non "smostrare" a velocit? assurde con scale infinite (vedi DT... grande assolo di basso, dorico misolidio e dorico a velocit? astronomica... wow, esagerato ?_? ).
Fregatene e suona come meglio riesci, ma non dimenticare mai un dettaglio importantissimo in ogni nota che esegui: l'anima...

P.S.: Duff sar? anche considerato non troppo tecnico, ma ha un suo suono ben particolare e sono pochi quelli che lo risuonano bene... stesso discorso vale per Harris, non certo uno dei pi? tecnici, eppure guarda dov'? e chi ? soprattutto...
Quelli che chiaccherano son solo invidiosi, lasciali perdere
 




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Frasi celebri: "I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-man influenzasse la gente, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva!" (K.Wilson, Nintendo, 1989)... Qualche anno dopo nacquero i rave
 
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
beh se steve harris ? l?, e se lo merita, perch? un myung che mi fa il dorico in un solo non dovrebbe meritarselo? mah...

comunque, son scelte. non vuoi studiare? non studiare. pensi che lo studio sia un solo "salire di grado"?certo, in parte lo ?, come nello studio di tutte le cose. il problema ? che il fine non deve essere quello. il fine sei tu, quello che vuoi diventare, e ci? che ti piace suonare.

dici di non aver visto miglioramenti da 2 anni a questa parte, poi per? mi dici di non esserti mai "applicato tantissimo"... la risposta te la sei data da solo.

studio da 4 anni come te e io i miei miglioramenti li ho visti (e mi sono applicato, ma mai quanto dovrei - e soprattutto, quanto devo...).

insomma alla fine decidi solo tu, dipende da quanto lo reputi importante. continuo a dire che se reputi lo studio un mero "salire di grado" fine a se stesso, non studiare, non serve.

IMHO
 




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buon ascolto
 
Garion Invia Messaggio Privato MSN Live
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Suono da circa 10 anni, non ho mai preso lezioni di nessun tipo, mi sono semplicemente messo ad ascoltare musica, a provare ad "imitare" i musicisti che mi piacciono, non ho mai studiato scale su scale e non riesco a fare i sedicisesimi a 200 di metronomo...

Per? me ne frego, quando qualcuno viene e mi dice che la tecnica ? importante io gli rispondo "preferisco il cuore", se mi dicono sei lento io gli rispondo "non mi importa"... suono come preferisco e cerco di essere il pi? efficace possibile.

Ti dir?, un periodo avevo cominciato a guardare alla tecnica, ma poi mi sono reso conto che non riuscivo pi? ad essere efficace (troppe seghe mentali, del tipo questa nota qui non va perch?....) e adesso sto cercando nuovamente di immergermi nella musica, di divertirmi e di lasciarmi andare e ti assicuro che tornare indietro non ? cos? facile.

Poi, ovviamente, ? giusto che ognuno faccia come crede, chi vuole imparare tutte le tecniche lo faccia pure, sicuramente sar? pi? capace di me, ma sinceramente alle volte diventa solo un insieme di singoli esercizietti applicati al momento, senza lasciare spazio ad altro se non alla tecnica fine a se stessa.

Io ti consiglio di suonare quello che vuoi, come vuoi, quando vuoi e di lasciar perdere chi dice "? velocissimo quindi ? bravissimo", non ? sempre vero... (ci sono sempre le eccezioni, per? ;-) )

PS: adesso qualcuno mi lincer? ma... fa niente (ci sar? la solita frase: "La tecnica logora chi non c'? l'ha"? :-) )

Tutto questo seguito da un IMHO grande come una casa
 




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Il basso, lo strumento che quando c'è se ne accorgono in pochi e quando manca se ne accorgono tutti.
 
clasku Invia Messaggio Privato MSN Live
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
forse basterebbe ascoltare i musicisti per quello che hanno da proporre piuttosto che per ci? che vorremmo ci fosse proposto.

chi ha qualcosa da dire musicalmente la dica senza preoccuparsi di ci? che dicono gli altri.

suonare ? un'esigenza che ognuno di noi deve esprimere a suo modo, tanto non puoi piacere a tutti.

riguardo il giudicare gli altri, cosa che sarebbe da evitare se non in maniera costruttiva (difficilissimo), basterebbe mantenere il rispetto per la persona, il suo lavoro e il suo talento (se c'?) qualunque esso sia.

perch? scegliere tra Jim Hall e Mc Laughlin quando possiamo godere della meravigliosa musica prodotta da entrambi e semplicemente evitare ci? che non amiamo senza doverlo per forza sputtanare ai quattro venti?

IMHO
a presto
 




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la mia memoria ormai è solo un ricordo, ma non me la ricordo più...
 
Maurizio Rolli Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
condivido appieno le considerazioni del buon Rolli....quanto a me...quel che sto studiando adesso nulla ha a che fare con la tecnica....poco me ne frega per il momento.
Quello  a cui miro ora ? cercare di capire perch? il tema di uno standard suona quelle note, miro a fare un solo anche di tre note a 2 di metronomo... ma "cantabile" , a pensare quelle note  poco prima di farle....capire quello che si suona. Per me l'importante adesso ? solo questo.
Boeneless88 , ricordati questo: la tecnica quando ? fine a se stessa, ben po serve!!! vedi vari bassisti di cui non voglio fare nomi per non attirarmi le ire di alcuni utenti....ti consiglio di ascoltarti l'mp3 che ho postato su Abbassa la tua radio ( il topic si chiama Dario Deidda e Gegg? ). L? potrai sentire quando la tecnica ? al servizio della musica e non il contrario.
Saluti e in bocca al lupo per tutto
 




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textex Invia Messaggio Privato HomePage MSN Live
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Quel che volevo dire ? che indipendentemente dalla tecnica quello che conta ? suonare col cuore... perch? tecnica o no, quando si ? freddi si ? freddi e si trasmette poco... ci sono bassisti che seppur con poca tecnica (vedi Harris o Duff) trasmettono molto e bassisti con molta tecnica che talvolta trasmettono poco, se non un esercizio a velocit? astronomica...
 




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Messaggio Re: Considerazioni 
 
quoto in pieno Clasku!! qualche mese fa, con l'arrivo del mio nuovo pargoletto, avevo deciso di mettermi seriamente a suonare perch? non mi sentivo abbastanza preparato, tecnico, competitivo ecc...la scelta si fece pi? seria quando vidi il video didattico di un certo "Jaco Pastorius" (chi sar? mai??? eheh ; P) dove su un manico da precision (cio? molto simile a quello del mio g&l) faceva scale, assoli e tante belle cosette a velocit? per me inpensabili. ricordo benissimo che dopo aver visto quel video e dopo aver provato ad imitare quegli esercizi senza riuscirci, non toccai il basso per giorni, mi sentivo troppo inferiore per poterlo suonare. dopo un p?, per?, ho riflettuto su una cosa, vedendo che quell'esperienza aveva fatto perdere in me la fiducia in cui confidavo e che prima mi faceva sentire infallibile sulle cose che normalmente facevo: ma per quale ragione sto cercando di fare tutto questo? perch? voglio diventare il nuovo pastorius?? non ne ho assolutamente voglia!! che scopo avrebbe? non sarei pi? me stesso! finalmente decisi di lasciare stare, e decisi che se avessi voluto migliorare l'avrei fatto solo per me stesso e non per apparire pi? bravo agli altri

conclusione: sto tutt'ora suonando grunge e punk (dove la tecnica pi? sopraffina ? come rompere le corde nel minor tempo possibile) e non me ne frega nulla se per gli altri non sono abbastanza bravo per suonare prog metal a tutto spiano, l'importante ? che io mi diverta e tutto ci? che faccio ? solo ed esclusivamente per me!
 




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American Fender Jazz Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Harris ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Quel che volevo dire ? che indipendentemente dalla tecnica quello che conta ? suonare col cuore... perch? tecnica o no, quando si ? freddi si ? freddi e si trasmette poco... ci sono bassisti che seppur con poca tecnica (vedi Harris o Duff) trasmettono molto e bassisti con molta tecnica che talvolta trasmettono poco, se non un esercizio a velocit? astronomica...


potrebbe esserci del vero in quello che dici, ma chi stabilisce quando ci? avviene?
il fatto che uno non si commuova ascoltando Bartok non significa necessariamente che Bartok sia freddo, potrebbe anche voler dire che l'ascoltatore non ha compreso appieno il linguaggio. questo avviene soprattutto quando il linguaggio non ? "rassicurante" e non si appiglia a qualcosa che all'ascoltatore ? gia noto.

notoriamente i geni, coloro che espandono il normale livello percettivo, muoiono di fame...finche anni dopo qualcuno non si accorge che il linguaggio si ? espanso fino al punto necessario a comprendere e finalmente il genio viene riconosciuto...generalmente postumo

ricordo che da ragazzino ritenevo "Word of mouth" incomprensibile, oggi ? tra i miei cd preferiti ed il capolavoro di jaco (IMHO),
pensavo che patitucci fosse freddo oggi lo adoro...

qualcosa da allora ho imparato e quel qualcosa ha cambiato le mie percezioni...succede
 




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Maurizio Rolli Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Hai perfettamente ragione Maurizio, ma alla fine ognuno deve basarsi solo sulla sua esperienza... per me alcuni bassisti sono freddi... magari per altri sono dei geni e sono io che non ho capito il linguaggio... perfetto, ? verissimo, ma io andr? avanti sulla mia strada seguendo quelli che "per me" suonano con il cuore... tra qualche anno probabilmente cambier? e apprezzer? altri che in passato giudicavo freddi, per? il succo di tutto il discorso, per rispondere all'amico che ha aperto il thread, ? che non dobbiamo porci troppi problemi e non dobbiamo avere paura di essere giudicati, ma fare quello che il cuore ci consiglia... se il cuore ci consiglia di essere tecnici dobbiamo studiare, se il cuore non vuole la tecnica per noi andiamo in modo istintivo...

P.S. precedentemente ho detto che quando uno ? freddo ? freddo... hai ragione quando fai notare che talvolta ? un limite dell'ascoltatore e non del musicista, son stato troppo superficiale a dire quella frase in precedenza.
 




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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Maurizio Rolli,

Splendido il concetto del "rassicurante"

...per?...per me patitucci ? ancora freddo    ho speranze per il futuro?
 




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speedtriple Invia Messaggio Privato Invia Email
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
my 2 cents...
poco piu di un mese fa ho festeggiato il primo anno col basso addosso. Ho iniziato xke nel vecchio  gruppo c'erano gia 2 chitarristi e posto per il terzo non c'era, quindi sono passato al basso con pochissimo entusiasmo. La sera delle prime prove ho sentito suonare uno che ? diventato mio carissimo amico, un ragazzo di cuneo che col basso aveva un groove e un tiro paurosi (suonando ska-rock). Prima ascoltandolo e poi parlandoci, mi ha fatto cambiare idea sullo strumento e ho iniziato a vederlo sotto altro aspetto. Me ne sono innamorato (del basso...) e passo almeno 3 ore al giorno da un anno suonando.
di certo non faccio cose allucinanti, ma i pezzi che mi piacciono li suono tutti e a detta di chi ascolta, li suono bene, ho creato delle linee sulle quali il chitarrista fa delle belle cose, ma cosa piu importante di tutte, quando suono sono felice davvero, e credo che sia la cosa piu importante di tutte, piu di qualsiasi groove, giro o assolo....
hai portato l'esempio di black tiger... io vado spesso da lui, siamo della stessa citt?, e la cosa che ho capito dalla prima sera che l'ho sentito suonare in sala prove, ? che se x disgrazia facessi un confronto tra me e lui (e puo succedere, ogniuno di noi ha di certo confrontato la propria tecnica con uno dei bassisti che gli piacciono) appenderei subito il basso al chiodo... lui ? lui e suona da oltre 30 anni, io sono io e suono da 1... sono felice di cosa so fare, anche se quando vado da lui non riesco a mettere 3 note di fila. Torno sempre a casa con mille idee nate da cio che ho visto fare a lui e puntualmente non mi riesce niente, ma automaticamente mi viene una gran voglia di andare avanti a passi enormi, ma so che se un giorno tutto il discorso musicale diverr? uno stress, sar? il momento di smettere, qualunque sia il mio livello.
 




Io uso: plettro e dita

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>> Jecks on Youtube <<


Ogni minuto dato alla musica, si ritrova sempre in futuro - BT -
 
Jecks Invia Messaggio Privato HomePage MSN Live Skype
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
speedtriple ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Splendido il concetto del "rassicurante"

...per?...per me patitucci ? ancora freddo    ho speranze per il futuro?


che musica ami ascoltare di solito?

? probabile che john sia un p? "avanti"...il futuro ? tuo!
 




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la mia memoria ormai è solo un ricordo, ma non me la ricordo più...
 
Maurizio Rolli Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Ad un post cos? appassionante ? quasi difficile non contribuire con le proprie esperienze e cos? aggiungo le mie: poche, piccole ma per me significanti sia a livello musicale sia per la vita di tutti giorni.
Da qualche anno ad oggi, ho preso la decisione di suonare a tempo pieno, di frequentare dei maestri e di cercare di farne una ragione di vita e (speriamo con scaramanzia) di diventare un bravo professionista. Dopo numerosi rifiuti e delusioni legati allo sfoggio di tecnica fine a se stessa, e ad atteggiamenti di competizione, di arroganza e di superbia nei confronti di chiunque mi ritrovassi di fianco, ho iniziato a maturare un certo buon senso ascoltando con pi? attenzione ci? che mi accadeva intorno e di conseguenza a rispettarlo evitando di eclissare il tutto, cercando di emergere a tutti i costi. Dopo un profondo esame di coscienza mi sono chiesto se effettivamente apprendere tanta tecnica servisse a qualcosa dato che QUASI mai ad un bassista viene richiesta. Per rispondermi provai ad osservare altri tipi di artisti quali poeti, scrittori e pittori. E ci? che accomunava i pi? grandi non era il virtuosismo bens? la capacit? di sintesi del messaggio che volevano esprimere. La tecnica in fin dei conti ? o non ? un mezzo per esprimersi? Quindi ragionando, nel momento in cui una persona riesce ad esprimere un concetto attraverso la musica, la pittura o la poesia, automaticamente sta adottando una tecnica (vasta o carente che sia).
Lo studio e il miglioramento non possono che ampliare il "lessico espressivo" di chi vi si sottopone; mi spiego meglio con un esempio: Un ragazzino delle scuole medie che dovr? svolgere un tema d'italiano, se non ? abituato a leggere al di fuori delle richieste scolastiche, probabilmente si esprimer? con pi? difficolt? rispetto ad un alunno con pi? interessi extra-curricolari, perch? avr? un lessico limitato e di conseguenza poca dimestichezza con abbellimenti stilistici tipo l'uso di sinonimi o avverbi o figure retoriche.
Stessa cosa per chi suona: chi conosce ad es. tante scale e sa utilizzarle in modo disinvolto (velocissimamente o eseguendo intervalli impensabili), conoscer? pi? modi per esprimersi magari sapendo anche come e quando poter uscire da certi schemi.
Ovviamente il tutto ? gestito dal gusto, dal buon senso e dalla disciplina dell'esecutore che dovr? saper valutare quando e come potersi esprimere.
La tecnica strumentale inoltre torna utile indirettamente anche quando non la si pu? usare, perch? a mio parere da pi? sicurezza a livello di padronanza sullo strumento.

Di certo non sono da dimenticare quegli artisti che hanno saputo esprimersi in modo impeccabile pur non avendo elevate conoscenze tecniche....ma qui si parla di talento ed ? una cosa che, come tutti sappiamo, non si impara rinchiudendosi col basso in uno stanzino e gettando via la chiave.

Do ragione a chi dice che bisogna dare prima di tutto voce al cuore e all'anima...ma ? meglio se cuore e anima si sanno gestire con razionalit? ed equilibrio
Ecco qui alcune citazioni di grandi bassisti che hanno espresso il loro parere a riguardo valutando entrambe le facce della medaglia "aforismi bassistici"

Mi scuso per la lunghezza del post...specialmente dopo aver risaltato tanto l'importanza della sintesi  
 




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THE NAME IS BOOTSY BABY
washburnbootsy_th
 
jungleman Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Citazione:
ma per quale ragione sto cercando di fare tutto questo? perch? voglio diventare il nuovo pastorius?? non ne ho assolutamente voglia!!


cm nn quotarti!
 




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calvizio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
stupirsi di mettere il dito giusto sulla corda giusta nel tasto giusto al momento giusto, sarebbe come stupirsi di uscire illesi nel bel mezzo di una sparatoria con un bersaglio disegnato sul culo!


- NOWHERE -

Membro del PanzaBassClub
Complimenti John, bella famiglia, tua moglie mi ha frecato 120mila lire!!!
mf_zippy
CrasH_OvE is Powered By: Digitech, Fender, BC Rich, Palatino ed un mucchio di pedalini stupidi
 
CrasH_OvE Invia Messaggio Privato Invia Email MSN Live Skype Yahoo Messenger
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Io parto da un concetto semplice.

Per fare cose semplici bisogna essere bravi.

Nel senso che anche quando fai delle cose normali, devi farle con cognizione di causa, con l'intenzione giusta, con il gusto, con il groove e anche con il cuore.

Come si fa a raggiungere questo?

Alcuni sono fortunati alcuni meno.
Alcuni hanno un orecchio pronto altri meno.
Io sono dell'avviso che bisogna comunque studiare.

Studiare non vuol dire solo infarcirsi di scale, metodi etc..a pappagallo, ma anche di calarsi dentro allo strumento, ascoltare il pi? possibile musica in senso tecnico e non. Il non serve proprio per non far si che non diventi un gesto meccanico.
Fare delle cose velocissime per poi sbagliare tempo e perdersi nella struttura di un pezzo lentissimo...non si pu? questo.

Mi viene in mente Mike Porcaro dei Toto. Suona a servizio della band sicuramente, note sempre giuste, per poi sfoderare certe cose che a volte mi fanno rimanere basito. Giri che ha inventato lui e che non sono per niente facili da fare "bene".

E poi l'umilt?. Ce ne vuole una cisterna piena...e non basta mai.
Ascoltare e soppesare eventuali musicisti bravi che incontri o che incontrerai e da loro succhiare il pi? possibile.

Tutto dipende sempre da cosa si vuol fare.

Io ritengo e ne vedo molti, che ha poco senso andare in 16 a 280...so che in alcuni generi ? richiesto..
Ma stiamo attenti che non diventi l'unico esercizio che svolgiamo...

La musica ? una fatto emotivo, il cuore ha un enorme peso in quello che si f?...
Ma ci vuole anche la tecnica...il giusto mix per poter riuscire..
 




Io uso: plettro e dita

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Ecco.
 
Fagyo Invia Messaggio Privato Invia Email HomePage
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
le doti pi? importanti per un bassista dal mio punto di vista sono timing, suono e pulizia.... la velocit? pu? servire, la tecnica ? strumentale a quello che devi suonare. chiaro che se vuoi suonare death metal tecnico probabilmente devi smanettare. Ma questo ? un caso limite secondo me.... di solito se vai in un gruppo e fai tre note fatte davvero bene, ? difficile che si lamentino perch? non smanetti...

hai mai sentito qualcuno lamentarsi perch? l'omaccione della foto non smanetta?

http://www.soundaffects.net/photos/Audioslave/audioslave2.jpg

eppure i RATM spaccavano di brutto.... (gli audioslave meno...)
 




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panazza Invia Messaggio Privato Invia Email HomePage
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
Io i miei esercizi e i miei studi li faccio, ma quando suono con il gruppo tutto ci? mi serve solo per "sapere cosa sto facendo" e per "farlo al meglio", non eseguo sboronate.
Poi i punti di vista cambiano enormemente al progredire dell'esperienza, ora ti pu? sembrare di essere indietro dal punto di vista tecnico, ma ti assicuro che quando avrai la tecnica tornerai a fare poche note.
Dipende se il tuo obiettivo ? "suonare" o "dimostrare", una settimana fa ho fatto le prove con una formazione volante (non stabile, almeno per ora) e abbiamo suonato 3 brani (scofield, the meters, cobham); finite le prove il batterista mi fa "ma te lo slap non lo usi ?", come se fosse obbligatorio far vedere ci? che uno sa fare........
Ognuno si ferma al gradino che vuole e probabilmente il tuo amico chitarrista ? rimasto al gradino del "ragazzetto metallaro che suona tutto a 999999999999 bpm senza nessuna cognizione", vedi te dove vuoi arrivare e quali sono le tue priorit?.
Certo ? che se non trovi il tempo di suonare gi? adesso che fai le superiori voglio vedere una volta diplomato come fai.
 




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Reviz Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Considerazioni 
 
A mio parere i tecnicisimi servono in ambiti davvero ristretti e vanno maneggiati con cura:Pastorius,Berlin li possono adoperare come mezzo per comunicare emozioni;ma loro sono dei geni.

Per un musicista che vuole essere chiamato tale ritengo,come Fagyo,che bisogna essere competenti ovvero conoscere la musica e tentare di essere "precisi" nel comunicare.Potrei non usare una definizione appropriata,ma a mio modo di vedere conoscere la musica significa fare della propria voglia di comunicare attarverso lo strumento un atto cosciente e appassionato.

Qui entra in gioco il gusto del musicista.

Per quanto riguarda la questione tecnica credo che le persone con pi? esperienza (ovvero non io ma persone con cui ho avuto il piacere di parlare) non trascurino la tecnica ma tengano in considerazione pi? rilevante l'aspetto musicale;ed ? per questo che secondo me gente come Clapton (nickname SLOW HANDS) ? nell'olimpo dei chitarristi.
Chi giudica solo per la velocit? dell'esecuzione e per la sua difficolt? secondo me non se ne intende molto.
 




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Warcorv Invia Messaggio Privato
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