Ciao a tutti.
Innanzi tutto mi auguro di aver scelto la sezione corretta.
Vi descrivo la situazione in cui mi trovo e vi chiedo un consiglio su come devo comportarmi.
La situazione ? semplice: mi ? stato chiesto di sostituire il bassista di una band nelle serate fuori zona. Pare che il loro bassista abbia un po' di problemi a spostarsi...
Il fatto ? che si tratta di una bella situazione, pezzi loro, genere rock progressive, fatto da musicisti bravi e preparati.
Ovviamente tempi composti, cambi di tempo anche ogni due battute, belle armonie...
Il bassista non suona proprio come me. Diciamo che abbiamo fatto percorsi diversi: lui nasce come chitarrista solista, io ho sempre suonato il basso, lui probabilmente viene dalla musica inglese, io invece sono piuttosto nero di base.
Insomma ecco il mio dilemma: mi sono tirato gi? un paio di pezzi, suonati come il loro bassista (a parte i soli, che lui fa in accordi e io proprio non ce la faccio mentalmente e di gusto a farli cos?).
Per? io li suonerei in altro modo, riempendo di pi?, addirittura un pezzo lo farei in slap, insomma, il mio groove ? totalmente diverso. La prima prova credo la far? con loro a Settembre, ma a Ottobre iniziano le date, e io ci terrei molto a fare questa esperienza. Vorrei preparare almeno 6 pezzi per la prima prova.
Che faccio: copio quello che sento sul CD o riarrangio a mio gusto?

Datemi il vostro parere...

Grazie  

Io in sostituzione tiro gi? il CD paro paro...

Da esperienze passate se si interpreta troppo si rischia di vedersi sostituiti dopo una o due prove.

Magari prova a reinterpretare un brano e ad accennarlo durante le prove successive alla prima, basta guardare le facce degli altri musicisti per capire se devi immediatamente tornare indietro.

Io uso: solo le dita
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la verit? sta nel mezzo.
sii solo chiaro con tutti.

Io uso: plettro e dita

cubano, fa a gusto tuo ... se no fai il doppio della fatica e magari viene pure male .. certo slap su prog ... mmmh ...

Io uso: solo le dita
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Ritratto Ritratto in musica Rigatoni Megabass Zen e basso Superattak GAS

Inizialmente avevo pensato anche i di tirare gi? il CD paro paro.
Poi ? sorto il dubbio: il fatto ? che nel CD il chitarrista sovraincide diverse tracce.
Dal vivo invece pu? fare poco anche se usa dei loop.
Purtroppo dal vivo gli ho sentiti solo una volta, oltretutto non ? stata neanche una delle loro performance migliori.
E il CD risale a 3 anni fa, in 3 anni per mia esperienza cambiano diverse cose...
Insomma, forse mi sto mettendo troppe paranoie.

E' che non ho abbastanza tempo per fare entrambe le cose: copiare e reinterpretare. Devo battezzare una strada.
Francamente se devo fare circa quello che fa il loro bassista tanto vale che lo faccio uguale il pi? possibile...
Cos? come se devo reinterpretare: a quel punto tanto vale farlo fino in fondo.

Da quello che dice il mio insegnante, che li conosce (e che inizier? una collaborazione col loro leader in autunno), il loro problema ? proprio il fatto che dal vivo le linee di basso sono un po' sgonfie e tirano troppo indietro.
Infatti il suo consiglio ? stato proprio di non perdere troppo tempo a seguire quelle linee, e cercare di suonare a modo mio.

Ma anche io ho dei dubbi sul fatto che il mio bassopensiero possa essere sdoganato in quel contesto.
Diciamo che forse sono un po' troppo funky per un gruppo rock, anche se qui si parla di un rock molto particolare.
Diciamo un progressive alla Gentle Giant...
Ho paura che il mio inserimento possa risultare troppo drastico. Ma davvero pi? ascolto quei pezzi, pi? ci suono sopra, e pi? idee mi nascono.
Idee che per? vanno pesate e incastrate in quel bellissimo uragano armonico e ritmico che sono i loro pezzi.  
Sono davvero molto indeciso.

Io ti ritorno a dire che se e quando mi chiedono di sostituire qualcuno la prima cosa che penso ? che comunque dopo il mio temporaneo intervento il bassista titolare torner? e quindi io devo interpretare il ruolo solo da un punto di vista puramente professionale e lavorativo.

Imparo tutto, se poi il gruppo mi chiede un mio apporto...procedo...ma di certo inizialmente preparo i brani per come chi mi ha chiamato si aspetta di sentirli, anche per evitare che la prima prova, dovendo sperimentare subito nuove linee di basso pur valide...si trasformi in una immane perdita di tempo per discutere ogni nota o arrangiamento non gradito da uno o da tutti i membri del gruppo.

Soprattutto se il genere ? totalmente diverso da quello da me normalmente suonato.


...my 2 cents...

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cubano ha scritto:  

E' che non ho abbastanza tempo per fare entrambe le cose: copiare e reinterpretare.

Bel dilemma....
M'? capitata la stessa cosa con un gruppo simil-metal. Non ho potuto nascondere la mia indole funkeggiante e alle prove per poco non mi sputavano in faccia! Inutile dire che ? stata la prima e ultima volta che li ho visti. Col senno di poi (nonostante fossero dei simil-emo con la puzza sotto al naso) ammetto che non avevano tutti i torti. Sono stato presuntuoso e molto ma molto poco professionale.
Il mio consiglio ? di riarrangiare ma facendo bene attenzione a non sforare col genere...magari dei 6 pezzi 3 li impari come da cd e i restanti li riarrangi. Dimostrerai che non solo sai dar loro quello che vogliono, ma hai anche una buona dose di inventiva.  

Io uso: solo le dita

A mio modo di vedere ti devi basare sulle linee originali per? non in modo integrale, ma devi pur sempre adattarle al tuo stile.. quelle parti caratterizzanti delle linee originali io le copierei pari pari, mentre in quelle parti non caratterizzanti e/o basilari io farei qualcosa nel mio stile, sempre per? tenendo in considerazione la linea originale.

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Bassteak ha scritto:  

Io ti ritorno a dire che se e quando mi chiedono di sostituire qualcuno la prima cosa che penso ? che comunque dopo il mio temporaneo intervento il bassista titolare torner? e quindi io devo interpretare il ruolo solo da un punto di vista puramente professionale e lavorativo.

non posso per? non quotare anche quest'altra linea di pensiero.

Io uso: plettro e dita

Quoto anche io Bassteak.

dato che ? una sostituzione e non un subentro fai quello che fa l'altro, magari infioretta qualche passaggio, per far capire che sei un bassista e non un chitarrista che suona il basso (che si riconoscono da 1km...)

Il dilemma sta nel fatto che se infioretti...e piace... poi sembra che vuoi far le scarpe all'altro..
Puoi sempre comunque chiedere agli altri componenti del gruppo cosa preferiscono che tu faccia...

R

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"E' un basso che muove i bicchieri a casa di Dengia" (Ghost Dog) - "Give me the bassline and I'll shake it" (Madonna)
"ma non gli devi dare retta a questo, è un tipaccio" (freddy919 riferito a me)
"uno strumento di liuteria IMHO deve farti sentire più bravo di quello che sei, non il contrario...per quello c'è già fender" (Clauzanna) - "Ah! hai editato, malvagio, non vale" (Biarnel)

boh ti posso dire la mia esperienza in un gruppo prog molto bravi bassisiti sempre provvisori, mi hanno presentato delle linee impossibili scritte dal chitarrista che non aveva un idea di come funzionasse un basso (gran unisoni gran scale veloci supporto ritmico quasi zero) io gli ho detto semplicemente che non me la sentivo di suonare cosi' perche' non sono un chitarrista e un basso ha comunque un ruolo diverso anche se lavori molto.

Ci tenevo ad entrare in quel gruppo ma non se ne fece nulla ora pare che abbia trovato altro tutt'altro genere e se va in porto on contento perche' mi trovo a mio agio, mai fatta scelta migliore quella di scaricarli, stanno ancora cercando.

... e poi non e' mica detto che il tuo modo di suonare si adatti a tutto.... morto un papa se ne fa un altro

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https://www.facebook.com/groups/115534571932773/ "L'Antica civilt? della caffettiera", il luogo delle buone notizie !

Nella tana del bradipo alloggiano: Trace Vtype, Hughes&Kettner BassBase, Schack, Dean,Manne,Fernades,Ibanez,Peavey,Eko e qualche altra cosina.... Ma che bell'arredamento

Uno degli ultimi esemplari rimasti della tribu' dei NOFENDERINSIDE, ormai specie notoriamente in via di estinzione

Parlane con il resto del gruppo, e se devi reinterpretare comunque non stravolgere tutti i pezzi, oramai sono abituati ad un certo groove, un certo sound.


Ciao
LC

Io uso: plettro e dita

io ti direi di preparare (pi? o meno) i pezzi come li suona il loro bassista, ma prima dei live parla con la band e racconta le tue ragioni ... insomma, se vai a modificare solo la bassline, senza stravolgere il resto degli strumenti, forse potrebbero venirti incontro .... potrebbe essere un'esperienza positiva per tutti un leggero cambio di suoni nell'ambito di gruppo.

Io uso: plettro e dita
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Bradiposport, il loro bassista non si tocca. Questo mi ? stato chiarito sin da subito. Il punto ? che io ho 40 anni, e non punto a fare il turnista o lo strumentista.
Di professione faccio altro, e alla mia et? non mi faccio illusioni su una vita diversa.
Quindi le uniche soddisfazioni che mi posso prendere quando suono e appunto suonare a modo mio...
Non so se mi spiego: io non devo fare le scarpe a nessuno. Ma non voglio neanche fare il semplice rimpiazzo di un altro bassista.  Vorrei che nelle occasioni in cui ci sono io al basso, questo gruppo potesse sentire le mie pulsazioni.
Alla fine non, non stravolgerei nulla degli altri strumenti.
Inoltre questi sono musicisti veri. Non si parla di gente che suona una roba studiata a memoria.
Questi sono assolutamente in grado di percepire le variazioni e adattare istantaneamente le proprie linee.
Comunque alla fine credo che cercher? di stare sulle linee del loro bassista, possibilmente senza riarrangiare troppo e cercando solo di interpretarle un po'. Almeno per ora.
E magari il pezzo che stravolgerei, me lo studio in entrambi i modi, e lo propongo, cos? vedo che succede.

cubano ha scritto:  

E magari il pezzo che stravolgerei, me lo studio in entrambi i modi, e lo propongo, cos? vedo che succede.

ecco, questa forse ? la soluzione migliore

Io uso: plettro e dita
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UZ ha scritto:  

potrebbe essere un'esperienza positiva per tutti un leggero cambio di suoni nell'ambito di gruppo.

fosse il nuovo bassista ufficiale potrebbe essere una buona ma se vai a suonare in una band che propone pezzi propri per sostituire saltuariamente un altro musicista ti devi attenere a ci? che ? stato gi? scritto (al massimo puoi variare qualcosa nei soli se proprio non ? il tuo stile) visto che le parti (presumo) avranno una funzione precisa.

cubano ha scritto: 

E magari il pezzo che stravolgerei, me lo studio in entrambi i modi, e lo propongo, cos? vedo che succede.

io non lo farei mai...la considero una cosa inopportuna. Nessuno mi obbliga ad andare a fare delle sostituzioni, se accetto la cosa ? cos? e basta. La composizione non ? affare mio. Io almeno la vedo cos

Io uso: plettro e dita

Non lo so Zanna .... forse hai ragione tu, forse allora sarebbe meglio non accettare proprio ... boh, suonare alla nota la parte di basso scritta da un altro mi sembra un po' "fare il compitino", anche se in effetti si tratta di una soluzione provvisoria.

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UZ, esatto, bisogna anche saper fare il compitino..tanto storto o dritto del tuo ce lo metti sempre...l'importante ? capire che se fai il sostituto non devi presentarti per "dire la tua" ma adeguarti a quello che c'?. Non ti piace? Non lo fai...? molto semplice

edit: sempre che non ti venga chiesto espressamente (ovviamente)

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Claudio Sannoner, le partiture le ho. E ti posso garantire che quello che ? stato inciso sul CD non ? esattamente quello che ? stato scritto.
Solo certi passaggi sono suonati all' unisono con la chitarra.
Il resto ? interpretato.
E non mi interessa neanche il discorso che se ho accettato la sostituzione allora devo accettare quel ruolo. Non sono io che ho chiesto se avevano bisogno, mi hanno cercato loro. Se non gli sto bene alla prima prova me lo diranno. Non ho firmato nessun contratto, e sopratutto ribadisco che non ? mia ambizione fare il turnista. Anche perch? questa situazione in particolare non ? poi cos? remunerativa.
Quindi diciamo che pi? che i soldi sono interessato al tipo di esperienza, e alla possibilit? di suonare con loro perch? sono molto bravi, perch? si muovono anche molto lontano. Perch? normalmente fanno 50 persone nei centri sociali o nei localini, ma a Napoli hanno aperto il concerto dei Massimo Volume e c' erano 800 persone.
Ma se copiassi paro paro quello che fa il loro bassista, probabilmente non sarei pi? io a suonare. Sarebbe un clone del loro bassista... E' questo il dubbio amletico: forse li farei contenti, ma mi perderei l' opportunit? di vivere quel tipo di esperienza da bassista, e non da automa.  

cubano, le volte che mi ? capitato di suonare un pezzo scritto da un altro bassista non sono stato "capace" (non mi sono fatto capace) di ricopiare nota per nota. Io non sono "quel" bassista e non ho "quel" modo di suonare. Ho il mio. Mi sono curato di rispettare le intenzioni e i punti obbligati del pezzo (perch? su quelli non si pu? discutere!!!), ma il resto ? stata farina del mio sacco. Sono d'accordissimo quando dici che non saresti pi? tu a suonare, trovo che sia assolutamente vero: saresti la scimmiottatura del loro bassista. E visto che non lo fai di professione, sar? anche il caso di divertirsi.
Io ne parlerei con loro, cerca di capire che margine di libert? ci pu? essere nel proporre una tua linea (senza ovviamente snaturare le intenzioni e il feeling del pezzo). E poi decidi di conseguenza.
Ciao


L.

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se ci parli prima? ok, che la prova ? a settembre. un colpo di telefono, una mail... insomma capire cosa cercano in te: il sostituto temporaneo che deve fare quello che gli viene detto e basta oppure qualcosa in pi?.

magari questi arrangiamenti che a te non piacciono pi? di troppo sono stati scelti e valutati a livello di intero gruppo e rappresentano quello che loro vogliono profondamente esprimere con la loro musica. magari quello che vuoi fare te ? pi? bello, ma non rappresenta la loro anima..

+

quoto Ender W.

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"...puoi cambiare le corde a questo 'basso' e trasformarlo in una VERA chitarra?"

Io uso le dita e l'archetto... (anche se a volte mi sbaglio e lo chiamo: 'la stecca')

cubano, scusa, ma hai chiesto anche a loro?

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

cubano, mi sta venendo una certa curiosit?...linkeresti il myspace di sto gruppo?

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cubano ha scritto:  

E' che non ho abbastanza tempo per fare entrambe le cose: copiare e reinterpretare. Devo battezzare una strada.

proprio per questo motivo, come dice Ganesh, ne dovresti parlare con loro
? inutile prendere decisioni a priori

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