Pier_ ha scritto:
Dici bene, STUDIARE uno strumento è una cosa difficile, quasi ossessiva, e questo non è per tutti. Pretendere che tutti i tuoi studenti siano così ossessionati (in senso buono) come lo sei stato tu, non è giusto nei loro confronti perchè magari non è quello che vogliono.
Come c'è chi gioca in terza categoria a calcio e non vuole arrivare in Serie A, c'è a chi basta strimpellare il giro di Do per sentirsi a posto e divertirsi. Non dobbiamo essere tutti virtuosi.
Pier_ ha scritto:
Su 2000 studenti nemmeno un paio che studiano? Ma capitano tutti a te i Fender giapponesi sfigati e gli studenti somari?
Tornando seri, probabilmente se avessero chiesto al mio primo maestro di chitarra a proposito del mio impegno sullo strumento, avrebbe detto quello che tu stai raccontando dei tuoi studenti: "non si impegna", "non studia a casa", "non ascolta i brani che gli chiedo di studiare". E in generale, il mio approccio allo studio dello strumento è sempre stato molto "pratico": studio quello che mi serve per avere una ricaduta concreta su quello che devo/voglio suonare (ad esempio, a slappare sono scarsissimo, perchè è una cosa che non mi è mai servita e non ho mai approfondito).
Eppure alla fine con la musica mi sono tolte tante soddisfazioni, dal suonare in posti che mai mi sarei sognato in Italia e all'estero, al condividere il palco con artisti di cui prima ascoltavo i dischi, fino a viverci per qualche anno (prima di fare altre scelte di vita).
Questo per dire che magari, fra quegli studenti che tu reputi che non si impegnano, c'è qualcuno che ancora deve trovare la sua strada nel mondo della musica perchè non stimolato nel modo giusto o perchè deve ancora maturare.
E magari tanti semplicemente devono ancora capire che la musica non fa per loro, e va benissimo così.
Pier_ ha scritto:
Ma non è che non "escono" perchè non ci sono appunto gli spazi e le occasioni adatte per farlo? E quando parlo di occasioni, non parlo del saggio della scuola di musica, ma parlo di palchi che permettano ad un gruppo emergente di proporre le proprie cose che non siano il bar del cugino del batterista dove ti fanno il favore di suonare e dopo 5 minuti ti chiedono di abbassare il volume perchè stai disturbando i vicini.












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