durante i live? Mi spiego meglio. Questa è una domanda per i dopolavoristi, che non hanno un service ma devono smazzarsi carico/scarico, trasporto, montaggio/smontaggio dell'impianto (tralascio il soundcheck), quando vanno a suonare. Io sono ai ferri corti con la mia compagna (è il motivo principale per cui, alla fine di questa stagione smetterò di suonare) perché, per lei, è inconcepibile che si stia da fuori casa dieci ore (mediamente) per "suonare un'ora e mezza". Mi piacerebbe un vostro riscontro, per capire se ha ragione lei o, semplicemente, non ha idea del lavoro che c'è dietro. Tutto questo rimanendo nel raggio di qualche decina di chilometri.

Io uso: solo le dita

Direi che non ha idea di quello che c'è dietro...
Ti basti solo l' esempio di sabato scorso ,ultima data fatta col mio gruppo di dopolavoristi in un locale della mia città ,Genova.
Uscito alle 16 di casa ,fortunatamente in scooter e solo con basso e DI preamp senza dover passare a prendere amplificatore in sala prove,arrivo al locale,aiuto scarico attrezzatura di tutti e montaggio di tutto l'ambaradan....17,45 soundcheck e menate varie... 19,30 cena offerta dal gestore..... attesa....21,30 inizio serata....23,30 fine serata.... convenevoli vari, smontaggio dell'ambaradan....carico sulle macchine... arrivo a casa all'1,30... TOTALE 9 ore e mezza.... ci siamo come vedi...
pensa quando le serate sono fuori città......

Io uso: solo le dita

cyberninja ha scritto: [Visualizza Messaggio]

per lei, è inconcepibile che si stia da fuori casa dieci ore (mediamente) per "suonare un'ora e mezza".

Per chiunque può essere inconcepibile qualcosa, quando questa richiede passione.
Che possa causare problemi ci sta, e non mi metto in mezzo.
Ciò che è veramente inconcepibile è che tu debba smettere di suonare per questo.

Io uso: plettro e dita
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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

Se ragioni in termini di €/ora o anche risultati/ ore  impegnate, smetti immediatamente.
Questo ho fatto io nel 2000 o giù di lì.
Lo si fa NECESSARIAMENTE per passione e questa non è misurabile.
( nel mio caso era venuta meno)

Però ti faccio un parallelo: smesso di suonare mi sono dedicato allo sport, ecco se facessi lo stesso ragionamento sarebbe una tragedia… che risultati ho ottenuto rispetto alle migliaia di ore di allenamento… ridicoli.
Però mi divertivo ed è stato giusto così.

Io uso: solo le dita

PS Nel mio gruppo siamo tutti mediamente cinquantenni sposati e figliati, abbiamo capito che fisiologicamente il limite di date possibili è 1 al mese  . Questo accontenta tutti e TUTTE.

Io uso: solo le dita

Max 1 uscita ogni 3 settimane però può capitare l'eccezione
Hunt

Io uso: plettro e dita

cyberninja ha scritto: [Visualizza Messaggio]

per lei, è inconcepibile che si stia da fuori casa dieci ore (mediamente)

A Roma, con le distanze, il traffico, ecc. Si arriva pure a 12 ore.

Mia moglie non vede l'ora che riavrò una band fissa, invece che sostituzioni, così mi ha fuori dalle palle, che sto la sera a suonare.

Io uso: plettro e dita

ganesh ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciò che è veramente inconcepibile è che tu debba smettere di suonare per questo.

Proprio perché è una passione posso, a mali estremi, rinunciare. Con lei ci devo vivere e se tutte le volte diventa una lotta, il piacere che mi da va a farsi benedire, oltre a rendere tossico l'ambiente casalingo.

Io uso: solo le dita

Faccio anche io l'esempio dell'ultima data, uscito di casa alle 17 (con già tutto caricato in auto) e rientrato alle 03.00, quindi circa 10h.

Anche nel mio caso (ma anche in quello dei miei compagni di band) tutto rimane "sotto controllo" visto che le date sono poche; se fossero di più sicuramente qualche atrito ci sarebbe.

Se rinunci poi passerai la vita a rinfacciare alla tua compagna che ti ha costretto a rinunciare a una passione vera, e questo non migliorerà i rapporti.

Io uso: solo le dita
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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

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cyberninja ha scritto: [Visualizza Messaggio]

 ......Con lei ci devo vivere e se tutte le volte diventa una lotta.....

Io credo che laddove trai due non ci sia una condivisione della passione, il tutto vada regolato dalle proporzioni e dal buon senso....mi spiego: se fai tre concerti alla settimana e stai fuori tutto il sabato.....sei in torto,....se fai una, max due date al mese, a parere mio e lei che è una scassaminchia egoista!
Detto ciò ogni nucleo familiare ha i suoi delicati equilibri e le sue regole e quindi solo tu potrai capire se sulla tua bilancia ci possono stare la (tua) passione e il quieto vivere! In bocca al lupo!!

Io uso: plettro e dita

cyberninja ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Proprio perché è una passione posso, a mali estremi, rinunciare. Con lei ci devo vivere e se tutte le volte diventa una lotta, il piacere che mi da va a farsi benedire, oltre a rendere tossico l'ambiente casalingo.

Per quanto mi riguarda è già tossico così.
Quando smetterai, il problema diventerà qualcosa d'altro. E così via.

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Tanti anni fa, quando andai a convivere con quella che ora è mia moglie, mi capitò una data molto lontano da casa. Tipo che io abito a Bologna, e abbiamo suonato in provincia di Grosseto. Ovviamente pagati molto bene. Sono uscito all'una di pomeriggio e rientrato alle sei del mattino dopo. Appena mi infilo sotto le coperte, lei mi fa una piazzata mica da ridere. Non rispondo. Ma il giorno dopo, ad acque calme, le chiarisco dove finisce la mia libertà e dove comincia la sua. Ho già fatto molti sacrifici e rinunce per mettere in piedi una famiglia, così come ha fatto lei. E non me ne pento. Ma se quel giorno lei non avesse capito, avrei venduto la casa che con molta fatica avevamo appena comperato assieme.

All’inizio delle mie esperienze live quando avevo 20 anni capitava che uscivo di casa presto, anche verso le 14 per aver tanto tempo a disposizione per preparare, fare suoni, ecc… decisamente troppo anticipo col senno di poi…

Negli ultimi anni ottimizzando tutti i tempi siamo arrivati più o meno come descritto anche da altri qui sopra, mia moglie ha provato a “contestare” le tante ore in giro ma semplicemente le ho spiegato nel dettaglio cosa bisogna fare e soprattutto spesso non si può arrivare ad es. Alle 21, per suonare alle 22.30 anche se ci mettiamo solo un’ora a montare tutto e fare il check in 5, perché non esiste che finisco di provare e devo subito iniziare a suonare oppure spesso bisogna aver terminato prima della cena, o situazioni similari..

Ha capito… pur non essendo “del mestiere”

Ha capito ancor di più quando si è resa conto di cosa significa per me non andare in giro a suonare, divento abbastanza insopportabile se resto mesi senza fare serate quindi ora non si lamenta più

Io uso: plettro e dita

Per fortuna la mia compagna fa la cantante... mi ritengo un privilegiato.  

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ganesh ha scritto:  

Infatti credo siamo un po' al limite del Regolamento.

Hai ragione. Infatti lo scopo originale del mio post non era  sfogarmi, ma solo per sapere da altri "amatori" quanto tempo, mediamente, andava via per un live e cercare di capire se le rimostranze erano ragionevoli. Per la cronaca: noi facciamo circa una decina di date all'anno, la maggior parte concentrate nei mesi estivi.
Grazie a tutti dei feedback, che mi hanno dimostrato che non siamo noi ad essere lenti.

Io uso: solo le dita

cyberninja ha scritto:  

per lei, è inconcepibile che si stia da fuori casa dieci ore (mediamente) per "suonare un'ora e mezza".

Beh, portala con te qualche volta, così si renderà conto del lavoro che c'è dietro e del perchè c'è bisogno di tanto tempo    Non è che sotto sotto pensa che tu e la band passiate la maggior parte del tempo a bere birra e intrattenervi con fantomatiche groupies??  

Io uso: plettro e dita

my 2 cents:

Non credere che per i professionisti sia diverso, non si vive solo di tour con service e paghe di un certo livello, ci sono che le serate nei locali dove la strumentazione te la porti tu e stai molte ore fuori di casa. Ora le cose che devi considerare sono diverse la prima è: quanto ti fa stare bene suonare nei locali? perchè questa cosa prima o poi ti mancherà e avrà ripercussioni. Se per te è solo uno sfizio come un altro allora ci puoi rinunciare ma ne sei davvero sicuro?
Le soluzioni ci possono essere non vedo perchè rinunciare, la prima è indubbiamente quella di chiedere un cachet dignitoso (magari è già così), non importa se lo fai per lavoro o no. Se porti soldi a casa nessuno ti può dire che stai andando a giocare, stai comunque lavorando sebbene quella non sia la tua attività principale, proteggi la categoria dei musicisti tutta e dai dignità a quello che fai. Andresti mai a fare il cameriere gratis nei weekend solo perchè ti piace servire ai tavoli? L'altra soluzione potrebbe essere quella di cercare di fare concerti molto vicini che ti impegnino meno ore. Però se come leggo stiamo parlando di meno di un concerto al mese mi viene da pensare che la tua compagna semplicemente non sopporti il fatto che tu suoni e ovviamente io non vostro entrare nel vostro rapporto

Io uso: plettro e dita
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a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone

Nella mia risposta precedente non avevo considerato quante date: anche concentrando le 10 date nei mesi estivi risultano mediamente 2 date al mese, con una punta di tre.

Concordo con gozer: alla tua compagna semplicemente rompe che tu abbia un'altra passione.

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cyberninja, è tutta la storia?

Che sia capibile che un venerdì o un sabato sera che suoni sia una sera che sottrai a lei.

Probabilmente, ipotizzo per fare l'avvocato del diavolo, lei sente in te malessere e cerca di forzarti perché ti vede titubante
fatico a pensare che lei ti venga a fare i conti della serva.
E' fattibile che tu le manifesti malessere di tanto sbattimento? Scusandoti magari che lo fai "perché sei abituato" ma che anche a te da fastidio
Magari per assecondare un suo malessere scarichi la colpa sugli altri "eh hanno preso le date lontano... sono lenti a fare il sound check...ci sono scazzi nel gruppo...il gestore fa storie...ecc ecc"
Alimentando il sospetto che sto sacrificio non valga la pena.

Perché se è così (magari non ne sei consapevole pienamente) allora ci può stare e con una comunicazione onesta sicuramente trovate un punto di incontro

Se invece lei mette il suo benessere a discapito del tuo (ammesso che tu non faccia lo stesso in altri contesti o, come scrivevo prima anche su questo) allora mi viene, almeno, di suggerirti di provare a valutare che questa persona non sia un po' egosita.

In anni che suono nessuna mi ha mai fatto pare per le date (che alla fine erano un paio di weekend al mese), ovviamente io cercavo di fare in modo che ne valesse la pena e cercavo poi di farle recuperare le serate che non ci si vedeva.

Compromesso e comunicazione insomma.
Se invece si deve capire chi dei due è egoista e chi si deve annullare allora una riflessione non ci starebbe male

Io uso: plettro e dita

Guarda che se un domani ti accannera'non si ricorderà che tu, da brav' uomo, hai rinunciato alla tua passione per lei...e poi una data al mese, mica tutti i giorni...dije che nun rompesse er cazzo, come si dice dalle mie parti.
Oppure digli, meglio questo di hobby piuttosto che mignotte o droga...

Io uso: solo le dita

...come per tutte le cose ci vuole equilibrio...Mia moglie mi lascia lo spazio per le mie cose che praticamente gestisco quando e come voglio, di contro io so capire quando mi sto sbilanciando troppo su me stesso ma, soprattutto, non lascio che le mie attività interferiscano troppo nella vita di coppia limitando le passioni in comune (viaggi, cinema, mostre ecc...), e non faccio storie quando mia moglie si dedica alle sue attività.

Occhio comunque, che una volta persa una libertà, riconquistarla non è facile  

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Citazione:

Tesi straordinarie hanno bisogno di prove straordinarie

NO!-YO-ARE-NOT-THE-CENTER-OF-THE-UNIVERSE!
Quando un uomo con il basso incontra un uomo con la chitarra, l'uomo con la chitarra perde sempre.

Da quando stiamo insieme, quest'anno saranno 40 anni, mia moglie ha smesso circa 15 anni fa di seguirmi ai concerti.
A parte certe distanze, per esempio a maggio sarò nel Lazio per fare due date con i Furio Chirico's The Trip, ma quello che l'ha fatta decidere è proprio la durata totale dell'impegno, viaggio e sound check compresi.
La differenza secondo me sta proprio nel tipo di coinvolgimento, ad esempio io appena posso vado a vedere gli incontri di volley della squadra che allena mia moglie, ma inevitabilmente il riscaldamento vario e la preparazione del campo (almeno 60-90 minuti, se non di più visto che devono fare tutto quelli delle società sportive interessate) prima della partita, sono per chi fa da spettatore di una noia abbastanza difficile da sopportare.
Infatti mi porto sempre un libro da leggere.

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"Un Rickenbacker è per sempre"

ganesh ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciò che è veramente inconcepibile è che tu debba smettere di suonare per questo.

Quoto.

Io smisi a 32 anni perché mi sembrava di avere già dato e di non avere più voglia. (poi ripresi per "sport" a 38 anni)
Suonavo per professione da quando avevo 15-16 anni (ovvio che andavo a scuola) e l'ambiente mi era antipatico, volevo un lavoro stabile e un focolare che costruii con la mia ex compagna di allora.
Ma non smisi per nessuno che me lo avesse più  meno velatamente"imposto" .

Gianco ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Se rinunci poi passerai la vita a rinfacciare alla tua compagna che ti ha costretto a rinunciare a una passione vera, e questo non migliorerà i rapporti.

Esatto.
Quando nei rapporti c'è una situazione simile, prima di disfare la propria vita, direi che é meglio valutare il rapporto stesso.

Se tu hai una forte passione per la musica suonata, per il palco, per il live e tutto il mondo che gira intorno a quello, cerca di capire bene il rapporto con la tua compagna.
A volte bisogna chiarire alcuni concetti fondamentali perché il rapporto sia sano. Prova a spiegarle l'amore che hai per la tua passione.

marcinkus ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Per fortuna la mia compagna fa la cantante... mi ritengo un privilegiato.  

Anche la mia  

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Ecco.

cyberninja, credo che, come in tutte le relazioni, alla fine sia solo una questione di equilibri
Se posso permettermi  di entrare un po' nel personale...hai altri hobby o altre cose che ti portano via tempo durante la settimana? E la tua compagna ha qualche passatempo extrafamiliare che la porta a trascorrere del tempo fuori di casa?

Per me, ad esempio, è così: sia mia moglie che io facciamo diverse cose e varie volte alla settimana capita che uno dei due debba uscire dopo cena...ogni tanto lei (capo scout) va via anche nel fine settimana. C'è una reciproca accettazione della cosa e questo ci permette di tollerare le assenze e gli impegni, sapendo che ogni volta chiediamo all'altro la stessa tolleranza
Come ti dicevo...è una questione di equilibri, e come ti ha già detto qualcuno più assennato di me...rischi che se non è la musica sia qualcos'altro...  

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Più alto è uno strumento, più grave è il suono che esso produce. Per la legge del contrabbasso.


BASEMENT'S GLARE