ri ciao.
prima di presentarvi nei prossimi giorni il lavoro che ho finalmente quasi finito, roba di bassa falegnameria che imita un EB1, volevo chiedervi un parere.
l'ho provato con amplificatori di emergenza (cassa yamaha da chitarra da 20 watt, sconata, e poi ho alimentato un subwoofer da casa) ma non sono riuscito ad apprezzare grosse differenze timbriche tra tono aperto e chiuso, e uso del solo volume escludendo il tono.
secondo voi il problema può essere dato:
- da scarsità della linea di amplificazione
- da scarsità dell'elettronica del basso (potenziometri comprati in fiera elettronica, non dedicati quindi all'uso musicale)
- l'insieme delle due
- le caratteristiche intrinseche del basso (semihollow, scala corta, PU "single"* da 30Kohm al 20° tasto, volume e tono da 100K, condensatore da 0,015 uF, si può scegliere tra circuito classico tono - volume, oppure eliminare il tono e usare solo il pot del volume). si percepiscono delle differenze, ma sono più "sensazioni".
- l'insieme di tutto quanto.
mi riprometto di provarlo con amplificazione seria, ma intanto ho questa curiosità.
a ogni modo il basso l'ho fatto con quei pot perchè comunque volevo un suono molto bassoso, ma non vorrei che l'eccesso di bassezza non venga nemmeno letto dalla miniamplificazione sminkiata che ho ora...
ho provato due note di Sunshine of your love e anche se non ho ancora messo le flat tremavano le travi del tetto.
sembra si faccia suonare, ma appunto non so se aspettarmi o meno più dinamica visto le scelte costruttive adottate.
* = era un humbucker della Artec, che ho smontato e ricostruito con le bobine in serie e in fase a imitazione quindi di un single coil, ho rifatto i poli in modo da avere l'intercorda giusta per il manichetto che ha su