Amici, ho bisogno del vostro aiuto.

Devo ridare vita ad una testata valvolare degli anni 60/70 (GRS Firenze) e vorrei con l’occasione farmi una 4x10, perchè mi manca.
L’ampli "dovrebbe" avere 100W su 8 Ohm.
Quello che ho trovato ad un prezzo da budget è una MAG 4x10 Ashdown.

Ha 4 coni da 16 Ohm l’uno ed una impedenza totale di 4, dunque suppongo sia tutto in parallelo.

Domandona: se collego in parallelo ad ogni altoparlante una resistenza da 16 Ohm/50W, ottengo quattro altoparlanti da 8 Ohm.
Li collego in parallelo a due a due, ottenendo dunque due coppie da 4  Ohm, poi collego le coppie da 4 in serie ed ottengo un totale di 8 Ohm.

Possibile sia così facile? Sto trascurando qualcosa di ostativo?
Grazie a tutti.
Stefano.

barbetta, aggiungere resistori per modificare l'impedenza non è una gran mossa...

Io uso: plettro e dita

barbetta, cambia cassa, i danni che puoi fare superano di molto il costo di una cassa nuova.

Io uso: plettro e dita
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Scusate, non voglio certo una lezione di elettrotecnica in cinque righe, ma vi chiedo perché la cosa sul piano teorico è ok e poi però non si fa? Grazie.

barbetta, non è che non si possa fare, è che per fare le cose fatte bene, viste le potenze in gioco, servirebbero resistenze ben dissipate che dentro la cassa stessa potrebbero non trovare il giusto spazio/ventilazione. Tanto vale ricablare solo 2 speaker e provare la valvolare così. Io se fossi in te, visto il costo e la diffusione di cabinet mag 410/4 cercherei una sostituta con la giusta impedenza se proprio vuoi una soluzione definitiva, altrimenti tieni per buona la soluzione momentanea a 2 coni...

Io uso: plettro e dita

Non sono un' elettronico ma provo a dire la mia. Stiamo parlando di "impedenza" di altoparlanti a cui vorresti abbinare delle "resistenze". Se fossero tutte resistenze in corrente continua ok, tutto torna, ma in corrente alternata ho qualche dubbio. Non per niente il trasformatore di impedenza ATS è uno scatolozzo abbastanza grande ed immagino "complicato".

Aspetterei la risposta di qualche utente con delle basi di elettronica solide prima di fare anche solo una prova pratica del tuo schema, come già detto, si fa presto a fare dei danni seri.

Io uso: plettro e dita

Grazie.
Peraltro immagino che le impedenze degli altoparlanti varino al variare dei carichi/frequenze (i dati forse sono nominali) mentre le resistenze no, quella è e quella resta.

Piccolo particolare: dissipi metà della potenza che l'ampli emette, e come ha detto ally va tutta in calore.

Quindi se hai una testata da 100 W te ne restano 50, per giunta con uno smorzamento risultante diverso, non ho idea di come possa suonare, dato che è un valvolare.

Io uso: solo le dita
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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I