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Marco Brunetti
Operatori del Settore
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PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Buongiorno a tutta la community!
Mi presento, sono Marco Brunetti gia' costruttore di amplificatori per chitarra elettrica. Mi avvicino a questo grande Forum perche' e' mia intenzione proporre al mercato un amplificatore (testata) da basso di mia produzione. In passato ho realizzato un preamplificatore due canali valvolare che probabilmente qualcuno di voi conoscera', il Mr. B.
Esso ha riscosso un buon successo, specialmente tra coloro che apprezzavano la qualita', la caratteristica valvolare e non ultime le features
Mi sono sempre ripromesso che prima o poi avrei disegnato un amplificatore per basso con le caratteristiche che a me piacciono, e che fosse veramente minimal ma di qualita' alta.
Ora immagino quante siano le correnti di pensiero in merito alla tipologia di una testata hi quality. Per cio' vi invito ad esprimere il vostro parere tramite il sondaggio
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrete scrivere e sono a completa disposizione per qualunque domanda chiarificatrice
Un saluto a tutti
Marco
Ultima modifica di Marco Brunetti il Sab 27 Lug, 2013 16:27, modificato 2 volte in totale |
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#1 Sab 27 Lug, 2013 15:06 |
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summer63
MegabassMod
Registrato: Giugno 2005
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Età: 60 Residenza: Roma
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Re: Pareri/Consigli
Bentrovato, ma ti invito a trovare un titolo un po' pi? esplicativo di quello scelto .. oltre che a mettere il topic sotto forma di sondaggio.
edit: spostato nella sezione pi? adatta.
Io uso: solo le dita
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'Quello che più ti piace e che costi meno, il resto in birra.' MapleMarco
'Poi, fate un po' il c...o che vi pare ...' Claudio Sannoner
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Ultima modifica di summer63 il Sab 27 Lug, 2013 15:57, modificato 1 volta in totale |
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#2 Sab 27 Lug, 2013 15:35 |
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Marco Brunetti
Operatori del Settore
Registrato: Luglio 2013
Messaggi: 80
Residenza: Modena
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Grazie per il supporto...
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#3 Sab 27 Lug, 2013 16:22 |
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PDRob
Contributor
Registrato: Ottobre 2012
Messaggi: 159
Residenza:
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Onorato di "incontrarti".
Io ho avuto modo negli ultimi anni di apprezzare molto il finale digitale che per? non ? contemplato fra le scelte. Posso chiedertene il motivo?
Se ci fosse io voterei pre valvolare+finale D.
Ma al momento non esprimer? voto perch? nessuna di quelle configurazioni rappresenta il mio "ampli".
Io uso: solo le dita
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#4 Sab 27 Lug, 2013 17:06 |
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ganesh
Gospel Quaggia
MegabassAdmin
Registrato: Gennaio 2006
Messaggi: 27560
Età: 52 Residenza: Milano
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Marco Brunetti, ti ho inserito tra gli Operatori del settore.
Per capire cosa significhi, basta una breve occhiata al Regolamento.
A presto.
Io uso: plettro e dita
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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.
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#5 Sab 27 Lug, 2013 17:56 |
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cubano
Registrato: Novembre 2006
Messaggi: 1215
Età: 54
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Ciao Marco, grazie per averci interpellato.
Anche se non ho avuto modo di provarlo,
il MrB sarebbe bello riaverlo in produzione.
Magari abbinato ad un finalone valvolare.
Io uso pre ss e finale mosfet
ma in questo caso voto All valve.
Ultima modifica di cubano il Sab 27 Lug, 2013 18:02, modificato 1 volta in totale |
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#6 Sab 27 Lug, 2013 18:01 |
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Marco Brunetti
Operatori del Settore
Registrato: Luglio 2013
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Residenza: Modena
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
PDRob ha scritto: Onorato di "incontrarti".
Io ho avuto modo negli ultimi anni di apprezzare molto il finale digitale che per? non ? contemplato fra le scelte. Posso chiedertene il motivo?
Se ci fosse io voterei pre valvolare+finale D.
Ma al momento non esprimer? voto perch? nessuna di quelle configurazioni rappresenta il mio "ampli".
Piacere mio.... sono un appassionato sostenitore dell'analogico puro. Capisco gli innumerevoli vantaggi della classe D ma non riesco a paragonare un sistema analogico con uno digitalizzato... ma ripeto, riconosco gli aspetti positivi che pero' restano macroscopici. Nel dettaglio credo che l'analogico sia ancora il meglio
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#7 Sab 27 Lug, 2013 18:47 |
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ferraro86
Stefano Ferraro
Registrato: Novembre 2008
Messaggi: 1224
Età: 38 Residenza: San Martino di Lupari (PD)
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Marco Brunetti, sono uno dei felicissimi possessori del tuo Mr.B!
Devo dire che lo trovo eccezionale, e mi spiace che non sia ancora in produzione.
Troveresti molte persone interessate.
Io ti consiglierei di usare la base di quel preamp, facendo qualche piccola modifica:
- inserire un send return per entrambi i canali, oltre a quelli gi? presenti (al momento ce n'? uno per ciascun canale)
- inserire un controllo del volume della D.I. (che ? valvolare ed ? una bomba)
- inserire il controllo della DI dopo il volume del preamp. (al momento la DI prende il segnale dopo l'eq ma prima del volume. Cosa ottima in studio, ma un p? problematica in live)
Per il resto trovo che come qualit? sia eccezionale, e come suono... dovreste provarlo, sia in pulito che in gain ?
Io uso: solo le dita
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Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima. (W. E. Henley)
Hai uno stallone bianco, ma vorresti una zebra. Puoi anche chiedere che vernice usare per dipingergli le strisce, ma la verit? ? che non puoi tirare fuori una zebra da un cavallo. (Shedua511)
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#8 Sab 27 Lug, 2013 20:08 |
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contegeorge
Registrato: Ottobre 2007
Messaggi: 2137
Età: 43 Residenza: Pietrasanta
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Marco Brunetti ha scritto: ...Capisco gli innumerevoli vantaggi della classe D ma non riesco a paragonare un sistema analogico con uno digitalizzato..
Il classe D ? analogico!
Io uso: plettro e dita
____________________ un grande uomo
...un so sonà
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#9 Sab 27 Lug, 2013 20:59 |
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Simoneisidoro
Registrato: Novembre 2003
Messaggi: 1716
Età: 50 Residenza: Frosinone
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Ho votato preamp e vinali a valvole. Per il motivo che di roba in classe D ce n'? a bizzeffe sul mercato, e per tutte le tasche.
Io uso: plettro e dita
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#10 Sab 27 Lug, 2013 21:09 |
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Marco Brunetti
Operatori del Settore
Registrato: Luglio 2013
Messaggi: 80
Residenza: Modena
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
contegeorge ha scritto: Il classe D ? analogico!
... la definizione non e' propriamente quella di amplificatore analogico !!!
Ultima modifica di ganesh il Sab 27 Lug, 2013 22:07, modificato 1 volta in totale Modificato da ganesh, Sab 27 Lug, 2013 22:07: Occhio ai quote. |
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#11 Sab 27 Lug, 2013 22:05 |
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PDRob
Contributor
Registrato: Ottobre 2012
Messaggi: 159
Residenza:
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Simoneisidoro ha scritto: roba in classe D ce n'? a bizzeffe sul mercato, e per tutte le tasche.
Certo, ma anche di tutti gli altri tipi.
In realt? ho tirato in ballo il digitale perch? brunetti per la chitarra rappresenta un'eccellenza e, visto che, a mio avviso, il finale digitale per il basso ? quello che avr? maggiore sviluppo in futuro mi sembrava una "sfida" all'altezza della sua categoria.
Ad ogni modo si ? gi? espresso in merito.
Io uso: solo le dita
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#12 Sab 27 Lug, 2013 22:30 |
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contegeorge
Registrato: Ottobre 2007
Messaggi: 2137
Età: 43 Residenza: Pietrasanta
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Marco Brunetti, come no. Non c'? campionamento, non c'? quantizzazione, non c'? associazione tra i quanti di livello ed una codifica digitale ed oltre tutto l'uscita varia con continuit? rispetto all'ingresso. Pi? analogico di cosi!
Giuro che la finisco qua con l' OT.
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#13 Dom 28 Lug, 2013 00:22 |
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ziofrenko
Contributor
Registrato: Dicembre 2005
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Età: 37 Residenza: Montefiascone (VT)
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
ferraro86 ha scritto:
- inserire un send return per entrambi i canali, oltre a quelli gi? presenti (al momento ce n'? uno per ciascun canale)
- inserire un controllo del volume della D.I. (che ? valvolare ed ? una bomba)
- inserire il controllo della DI dopo il volume del preamp. (al momento la DI prende il segnale dopo l'eq ma prima del volume. Cosa ottima in studio, ma un p? problematica in live)
certo, mettiamo anche il volume del volume dell'altro volume...
quasi tutte le DI prendono il segnale prima del master.
cos? ? molto pi? semplice separare i due volumi
se tu sul palco vuoi pi? basso alzi il master e al banco arriva sempre lo stesso segnale. se dal banco ti chiedono di alzare tu alzi solo la DI.
quindi basta un volume sulla DI come hanno tutti i buoni Pre in commercio...
io ho votato preamp valvolare e finale SS (meglio mosfet se si pu?).
per? per pre valvolare intendo quello, cio? un pre che satura come deve o che mantiene un buon clean dal vero sapore valvolare. non con la solita 12ax7 mess? l? a caso.
poi mi piacciono anche i finali valvolari, ci mancherebbe
la classe D mi accodo, ? analogica di digitale non c'? nulla.
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____________________ La donna è fedele ad uno quando il turco si fa cristiano (G. Verga)
Non tutti quelli che ti buttano della merda addosso lo fanno per farti del male;non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda lo fanno per farti del bene, ma, soprattutto... quando sei nella merda fino al collo, sta zitto!! (Il mio nome è Nessuno)
ZioFrenko su My Space
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#14 Dom 28 Lug, 2013 02:29 |
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Marco Brunetti
Operatori del Settore
Registrato: Luglio 2013
Messaggi: 80
Residenza: Modena
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Per rispondere all' OT classe D e chiudere, dico che ho utilizzato il termine "digitale" in maniera non propria. Ma se si analizza il funzionamento di tale amplificatore si capisce immediatamente che tra comparatori che lavorano a frequenze altissime, alimentazione switching, segnale audio che viene "formato" in base alla richiesta e per finire filtri per eliminare i vari difettucci di commutazione mi sembra che definire la classe D analogica sia un altrettanto uso improprio del termine.
Detto questo, la mia filosofia e' quella di un amplificatore ibrido al netto di tutti i compromessi che questo termine esprime.
Cioe', un finale avra' la sezione di guadagno in tensione a valvole e la sezione di guadagno in corrente (buffer) in stato solido. E in ultimo zero NFB (feedback negativo). Posso garantire che la timbrica rispetto ad un valvolare puro e' favolosa, rendendo quello che quasi sempre si cerca riguardo l'aspetto armonico/dinamico del suono.
Ringrazio ancora per gli interventi che state postando
Ultima modifica di Marco Brunetti il Dom 28 Lug, 2013 09:24, modificato 1 volta in totale |
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#15 Dom 28 Lug, 2013 08:52 |
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Gianco
MegabassMod
Registrato: Giugno 2006
Messaggi: 3966
Età: 74 Residenza: Padova
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Mi fa molto piacere che ti sia associato a noi "poveri" bassisti; del tuo pre valvolare, che non ho mai avuto il piacere di ascoltare, ho sentito parlare solo bene, in primis sulla stampa yankee.
Concordo che per la classe D il termine "Analogico", per quanto tecnicamente pi? corretto di "digitale", sia una forzatura: definire "segnale analogico" una sequenza di impulsi rettangolari di ampiezza costante e larghezza variabile lascia un po' perplesso un vecchio (anche anagraficamente) "tubista" come me, anche se mi tocca ammettere che la larghezza degli impulsi varia con totale continuit?, in misura rigorosamente proporzionale all'ampiezza (analogica) del segnale originario.
E' che produrre una quantit? industriale di armoniche dispari per poi filtrarle mi piace poco, concettualmente; per? poi all'atto pratico se la frequenza degli impulsi ? sufficientemente alta non suona male.
Detto ci?, Zero NFB ? il massimo, non c'? dubbio, soprattutto in campo HiFi, infatti tutti i miei amplificatori e pre HiFi sono a valvole, in Classe A e senza NFB.
Va benissimo anche sulla chitarra, ma sul basso ci? implica che l'accoppiamento con una cassa diventa problematico: tutte le casse reflex in commercio sono progettate per amplificatori con fattore di smorzamento stratosferico, e casse chiuse non ce ne sono molte.
P.S. mio cugino ha la tua 2x12 per chitarra: una bomba.
Io uso: solo le dita
____________________ Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)
Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I
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#16 Dom 28 Lug, 2013 09:17 |
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Marco Brunetti
Operatori del Settore
Registrato: Luglio 2013
Messaggi: 80
Residenza: Modena
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Caro Gianco, mi avvicino a questo "mondo" dopo molti anni, i '90. All'epoca collaboravo con bassisti della mia zona, Roberto Drovandi degli Stadio in primis, e con Antonio Rigo Righetti, Ligabue e modenese come me. Il Mr.B! nacque sotto l'egida dei citati professionisti e mi diede enormi soddisfazioni. Riguardo alla reazione negativa devo dire che se lo stadio d'uscita mentiene una resistenza interna molto bassa (intendo MOLTO bassa) i problemi di pilotaggio si riducono sensibilmente.... Grazie per i tuoi complimenti!
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#17 Dom 28 Lug, 2013 09:31 |
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x84andrea
Registrato: Luglio 2012
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Età: 40
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
che onore poter discutere con un produttore e sopratutto con uno smanettone!
Secondo me le vie sono diverse, c'? che punta sulla leggerezza perdendo qualcosina sul suono, caso mai con una cassa 1x12 o 2x10, e sono belli contenti di non avere la schiena spaccata e di fare comunque bella figura, poi c'? che invece punta sul suono e si porta dietro finaloni analogici obesi all valve che per alzarli bisogna frequentare a anno di palestra, con due casse 1x15 e 4x10.
C'? poi chi ha tutti e due e a seconda di dove va si porta il giusto compromesso.
Quindi secondo me l'idea ? che se fai una linea da basso questi due prodotti li devi avere.
Da smanettone a super smenettone io ti direi di fare un all valve con alimentazione switching, e peso ridotto al minimo, studiando tutte le cose che pesano poco, anche se il trasformatore d'uscita ci deve essere puoi vedere se facendolo toroidale scende di peso e volume, una via di mezzo!
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#18 Dom 28 Lug, 2013 09:56 |
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Sherlock
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Registrato: Gennaio 2005
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Età: 35 Residenza: Milano - Varese - Como - MB
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Se vuoi vendere, ti direi di puntare sulla classe D e casse compatte. La moda ora ? quella.
Per quanto mi riguarda, a me piacerebbe una bella testata che abbia sia un suono pulito ("stile transistor") convincente che un suono valvolare convincente.
Io uso: solo le dita
____________________ clauzanna: "Fear Of The Dark è la YMCA del metal"
Paolo: "..inoltre esplorare la tastiera è come giocare con un cubo di Rubik... 7 colori ma infinite facce"
Il Joey: "..e soprattutto diffido a priori di chi ha pretese artistiche. Anzi, solo al sentire la parola "arte" scappo a gambe levate, la catastrofe è sempre dietro l'angolo"
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#19 Dom 28 Lug, 2013 11:03 |
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Tonno
Riccardo
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Registrato: Gennaio 2007
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Assolutamente finale mosfet e preamp valvolare
Marco Brunetti,onorato della tua presenza!
Io uso: plettro e dita
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H.O.C.
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#20 Dom 28 Lug, 2013 11:08 |
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Marco Brunetti
Operatori del Settore
Registrato: Luglio 2013
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Residenza: Modena
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Grazie .... sinceramente non vorrei "clonare" mode esistenti, dove ormai c'e' solamente l'imbarazzo della scelta. Il mio sara' un prodotto diverso, piu' tradizionale e magari un po' di nicchia (dipendera' dal vostro punto di vista...)
La compromissione che deriva dall'alleggerimento/costo e' una pratica gia' fortemente utilizzata.
Quindi capisco e posso in parte condividere i vostri suggerimenti verso classe D, switching... e sono perfettamente consapevole della fetta di mercato che andrei a perdere
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#21 Dom 28 Lug, 2013 11:58 |
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ferraro86
Stefano Ferraro
Registrato: Novembre 2008
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Età: 38 Residenza: San Martino di Lupari (PD)
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
ziofrenko ha scritto: ferraro86 ha scritto:
- inserire un send return per entrambi i canali, oltre a quelli gi? presenti (al momento ce n'? uno per ciascun canale)
- inserire un controllo del volume della D.I. (che ? valvolare ed ? una bomba)
- inserire il controllo della DI dopo il volume del preamp. (al momento la DI prende il segnale dopo l'eq ma prima del volume. Cosa ottima in studio, ma un p? problematica in live)
certo, mettiamo anche il volume del volume dell'altro volume...
quasi tutte le DI prendono il segnale prima del master.
cos? ? molto pi? semplice separare i due volumi
se tu sul palco vuoi pi? basso alzi il master e al banco arriva sempre lo stesso segnale. se dal banco ti chiedono di alzare tu alzi solo la DI.
quindi basta un volume sulla DI come hanno tutti i buoni Pre in commercio...
ziofrenko con tutto il rispetto, ma si vede che non hai mai provato questo preamp.
Le mie richieste erano tutte sensate, visto che io il pre ce l'ho, e ritengo che abbia qualche piccola pecca in live.
Il pre ha due canali valvolari, uno pulito e uno distorto.
Con il gain regoli appunto il gain delle valvole, ed ? molto efficace.
Con il master di ciascun canale ne regoli il volume, in modo che A e B siano uguali.
La DI ? prima del master, come ? normalmente nelle testate.
Ma questo ? un pre a due canali. Io il master sul palco me lo regolo con il finale.
Ma dalla DI voglio che i volumi dei due canali sia uguale, e questa regolazione ce l'ho solo dopo i due master del pre.
Io uso: solo le dita
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Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima. (W. E. Henley)
Hai uno stallone bianco, ma vorresti una zebra. Puoi anche chiedere che vernice usare per dipingergli le strisce, ma la verit? ? che non puoi tirare fuori una zebra da un cavallo. (Shedua511)
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#22 Dom 28 Lug, 2013 12:56 |
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Marco Brunetti
Operatori del Settore
Registrato: Luglio 2013
Messaggi: 80
Residenza: Modena
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Condivido i suggerimenti di ferraro86 ... in effetti come preamp, la presenza del Master volume si sovrappone a quello del finale... a questo punto la DI potrebbe avere un selettore Pre/Post Master... sopra tutto perche' essendo un due canali i livelli di pre possono essere enormemente diversi e questo crea problemi al mixer... poi ovviamente un livello locale per la DI non si discute
____________________ www.brunetti.it
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#23 Dom 28 Lug, 2013 17:53 |
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AuaAua
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
Io andrei su un finale a transistor classico, magari in classe A.
Il miglior finale per basso che abbia mai ascoltato ? il Bugatti 400 Power Amp della Glockenklang, che poi, nella sua versione a singolo canale, viene montato sulla testata Bass Art Classic Head, una delle migliori sul mercato
Pagina dei prodotti per basso Glockenklang
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#24 Lun 29 Lug, 2013 11:45 |
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taz
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Re: PRODUZIONE AMPLIFICATORI MADE IN ITALY
ho votato Pre e Finali Valvolari. quelli che ci sono pesano e costano, magari costruirne uno a ingombro e peso ridotti, con un buon rapporto qualit? prezzo. Penso che 250-300 watt valvolari massimo siano sufficenti. possiedo la VBA400 della Marshall e al 90% dei casi ? veramente troppo esagerata.
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Ultima modifica di taz il Lun 29 Lug, 2013 12:29, modificato 1 volta in totale |
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#25 Lun 29 Lug, 2013 12:28 |
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