Riprendo questo argomento dopo un po' di tempo per farvi partecipi della mia esperienza.
Ho comprato il SIRE V7 ontano/palissandro 5 corde nel luglio 2017 da strumentimusicali.net. Ho posseduto e posseggo diversi bassi, sia di liuteria che di marche blasonate. Devo dire che il V7 non sfigura al confronto. Le mie impressioni sono che la tastiera è comoda, la tastatura perfetta, il bilanciamento ottimo ed il peso accettabile. Il disegno della paletta non mi conquista e meno ancora la scritta MARCUS MILLER (quindi non l'ho comprato certo per quella).
Venendo alla cosa più importante per uno strumento musicale, il suo suono, secondo me il basso dà il meglio di sé con il blend dei PU al centro ed il tono generale aperto; con questa regolazione in passivo e più ancora in attivo con un po' di boost su alti e bassi, con medie un po' tagliate con il selettore delle frequenze al centro, un bel po' di Marcus Miller viene fuori, soprattutto in slap, con alte brillanti e mai invasive al pluck e basse ferme ed intellegibili al thumb. Con i soli PU al manico o al ponte, penso ci sia di meglio ma in fasce molto più alte, anche se il V7 fa il suo onesto compito, grazie anche alla ricca possibilità di regolazione dell'ottimo PRE on-board. Il salto fra passivo e attivo non è praticamente intellegibile, in termini di volume. Anche la possibilità dell'aggancio corde trough body mi sembra indovinata, specie sul B che, mai floppo, suona molto bene, anche ad un tocco deciso, a patto di non applicare bordate alla Hulk.
Ora vi chiederete, si ma perché ti fai venire solo adesso in mente di scrivere tutte queste cose? Primo, perché se uno strumento "economico" non ti stanca dopo quasi due anni di uso assiduo nelle più varie condizioni, secondo me significa che è un buono strumento; secondo perché l'altro giorno aprii i vani porta-batterie per sostituirle. Bene, uno sportellino mi è rimasto in mano, rotto. Plastica, può capitare. Ieri sera scrissi a Strumenti Musicali per spiegare l'accaduto e chiedere se era disponibile il ricambio. Oggi pomeriggio, manco il tempo di fiatare, mi ha risposto Salvatore della post-vendita e mi ha comunicato che il nuovo vano batteria era già stato spedito. Costo: ZERO! Ora, è vero che il basso è ancora in garanzia, ma è vero pure che, trattandosi di una rottura, molti liutai blasonati che si fanno pagare a peso d'oro i loro strumenti, avrebbero potuto appellarsi ad un evento traumatico. A me con uno dei più conosciuti costruttori italiani è capitato di aver dovuto pagare - e non poco - dopo una lunga discussione alla fine della quale cedetti per esaurimento e noia, un intervento su un suo basso che aveva la posizione del ponte SBAGLIATA!!! Invece di chiedermi scusa...
Al di là dell'esiguo valore del pezzo rotto, quello che voglio sottolineare è che l'assistenza post vendita di questi strumenti è eccellente, tempestiva e con disponibilità immediata di pezzi di ricambio, il che, al paese mio, aumenta, e di parecchio, il loro valore.
Un'ultima considerazione sui Cinesi: sono loro che ci hanno portato on "THE DARK SIDE OF THE MOON".