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Bassi&Co. - LE CORDE MIGLIORI



gigetto2 [ Dom 14 Apr, 2019 07:12 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Le differenze di prezzo così marcate sono solo marketing? (parlo per tipologie non tra tipologie) vedo che tra le "Economiche " ci sono delle Nickel Made in Italy, Non ricordo la marca (non Galli) qualcuno le ha provate?


Pier_ [ Dom 14 Apr, 2019 14:04 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, marketing e molto spesso meri costi di produzione.

una ditta come D'Addario, che è il principale stabilimento di produzione di corde per tutto il mondo (producono per diverse altre aziende, che poi marchiano a loro nome), ha dei costi e dei numeri di produzione differenti rispetto ad esempio a DR, che produce in proprio un volume differente di corde.

GHS, Ernie Ball e D'Addario sono tutte marche con costi ridotti perchè sono i grandi stabilimenti, le fabbriche principali nel mondo.

il tutto poi al di là del materiale e del progetto.

purtroppo la durata non è MAI oggettiva nè mai proporzionale al costo delle corde: quando paghi tanto, è perchè paghi magari un progetto diverso (vedi le DR Hi Beam con anima tonda anzichè esagonale, che hanno caratteristiche che trovi solo in poche altre corde).

in ogni caso, le corde ruvide dopo un po' tocca cambiarle, c'è poco da fare, e la durata è solo soggettiva e legata a svariati fattori, tra cui io inserisco sempre anche il "suono del basso che le monta".

mi spiego: se metto corde vecchie o nuovissime su un basso che non ha le frequenze alte (per esperienza, alcuni modelli Gibson) ma solo basse e medie, corde vecchie risulteranno comunque buone e suonabili, perchè anche da nuove la differenza sarà minima.

se metto corde vecchie su uno strumento brillante e con sonorità "moderne", noto subito la differenza tra "corda nuova" e "stendino per bucato".


OnzoG-onzo [ Lun 15 Apr, 2019 00:17 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Citazione:
...quando paghi tanto, è perchè paghi magari un progetto diverso (vedi le DR Hi Beam con anima tonda anzichè esagonale, che hanno caratteristiche che trovi solo in poche altre corde).


Non solo il progetto e i costi di progettazione, insieme agli altri costi vivi paghi soprattutto i diversi costi di approvvigionamento dei materiali necessari che fra i due nomi citati ad esempio non sono -assolutamente- gli stessi, paghi una certa quantità di materiali scartati, paghi un sacco di cose.
Credo che una fabbrica come D'Addario produca qualcosa come 500.000 corde al giorno per circa 300 operai, realtà piccole, artigianali o semi-artigianali hanno un rapporto produzione/dipendenti sfavorevolissimo se paragonato alle grandi aziende tanto che in rapporto ai costi generali si può affermare che un set di DR costa molto molto meno di un omologo della D'Addario.


Pier_ [ Lun 15 Apr, 2019 09:19 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar OnzoG-onzo, beh oddio, "molto molto meno" non credo, anche perchè i costi negli USA sono diversi da quelli italiani.
già ora con 19€ qua in Italia compri delle D'Addario, negli USA stanno sui 10/15$.

però il discorso era quello: non si può paragonare il costo del prodotto della più grande fabbrica mondiale, cui si appoggiano decine di altri brand, con quello di un produttore medio.

l'unica certezza è che la qualità e durata delle corde non è mai direttamente proporzionale al prezzo


gigetto2 [ Lun 15 Apr, 2019 10:26 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Notevoli però le differenze di prezzo e cito Alice, De Salvo....se ne parla poco...


darry [ Lun 15 Apr, 2019 12:07 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2,

Sì, sempre vero, però le d'addario sono usatissime dai professionisti anche non endorsement, sono ottime ma costano il giusto, soprattutto per chi suona parecchio.

Gene Simmons, Cliff Williams, tommy shannon ecc., che non hanno di certo problemi economici usano, usavano d'addario da anni. Le cambiano per ogni concerto, ed il risparmio lo cercano pure loro, mica puoi sempre spendere 50 euro per ogni muta di corde.


OnzoG-onzo [ Lun 15 Apr, 2019 15:46 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar Pier_, guarda, la DR non è assolutamente paragonabile alla D'Addario. Al di là dei prezzi. Che poi IMHO, i 15 dollari di queste ultime portano più guadagno dei 25 delle prime.
C'è anche da rimarcare una cosa; DR produce con un certo standard qualitativo, ed è uno standard effettivamente elevato, e necessita di acciai con determinate caratteristiche chimiche e fisiche. D'Addario no. Non ha bisogno di produrre con la stessa cura, ha macchinari diversi e più veloci (non per forza peggiori ma...) e i materiali utilizzati non necessitano della stessa continuità qualitativa.
Non so se l'ho mai detto... ma a me il modello D'Addario non piace, o meglio, essendo corde che ho conosciuto da piccolo (davvero), sulle chitarre dei cugini grandi, quando per la prima volta le ho usate ne ho riconosciuto il timbro che mi ha ricordato quello che sentivo sulle sei corde con cui giochicchiavo (ammetto che anche io ho avuto un orecchio un tempo ormai lontano), per cui era un suono un po' familiare ma non lo apprezzavo sul basso. Poi le ho usate per due anni di fila sull'Ovation, ci ho lavorato anche abbastanza e ho ottenuto, sinceramente, anche dei risultati discreti. Non so se oggi le D'Addario abbiano ancora lo stesso suono di un tempo o se io abbia perso una certa capacità a riconoscerne i suoni, ma le ultime volte che le ho avute erano più anonime ma sempre ugualmente inaffidabili (su tre mute due Mi fallati).
avatar darry, guarda, se lo sai vuol dire che li pagano e le corde gliele regalano. Nessuno dei pro da te citati compra una muta ormai da decenni!


darry [ Lun 15 Apr, 2019 15:57 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar OnzoG-onzo,

Il mio era un esempio azzardato, però potrebbero mandarli a cagare benissimo ed invece usano d'addario, perché gli va bene così, senza andarsi a cercare chissà quali altre marche che quei personaggi possono permettersi.

Secondo me le d'addario non sono peggio delle DR, che sono sempre buone, semplicemente sono diverse e possono soggettivamente non piacere, ma non è che hai cordacce scarse.


Alexce69 [ Lun 15 Apr, 2019 16:07 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Da ragazzo se mi levavi le Dogal carbon steel avevo un attacco epilettico. Adesso dopo anni di Daddario, vuoi perchè mi sono abituato, vuoi perchè con il mio turn over di strumenti compro una muta al mese, devo dire che non sono malaccio. Le DR le ho provate ma non mi sono durate niente, le nuove fighissime Dogal da 35 euro, dopo una settimana erano morte. Le rotosound Jazz non mi dispiacciono. A 200 metri da casa mia c’è Cigalini che fa le corde con il materiale dei bocchini degli strumenti a fiato..sono tentatissimo.


Pier_ [ Lun 15 Apr, 2019 17:03 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar OnzoG-onzo, beh oddio, negli anni ho usato ed uso tantissimo oggi D'Addario, ed ho trovato di rado corde fallate, anzi, credo che l'unico caso sia FORSE un set per 6 corde con tre corde che non si intonano perfettamente, ma devo provarle su un basso con più corsa delle sellette.

con DR ho avuto corde fallate più spesso, motivo per cui ho smesso in assoluto di usarle. per altro la dichiarazione di scalatura non è corretta, ed hanno tutte misure leggermente più piccole del dichiarato.

ho avuto modo di misurare diversi set, e tutti sono "più piccoli" di quello che dichiarano (cosa che ovviamente le rende "più morbide" delle altre marche, a parità di caratteristiche).

non credo che abbiano materiali più ricercati, onestamente.

Citazione:
Non so se oggi le D'Addario abbiano ancora lo stesso suono di un tempo o se io abbia perso una certa capacità a riconoscerne i suoni, ma le ultime volte che le ho avute erano più anonime ma sempre ugualmente inaffidabili (su tre mute due Mi fallati).


cosa intendi per questo? poi vabè, va a gusto, io con le D'Addario ho trovato le sonorità che mi piacciono di più dalle corde ruvide, sia con le nickel che con le acciaio, quindi capirai, per me sono il top.


OnzoG-onzo [ Lun 15 Apr, 2019 18:49 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
darry ha scritto: [Visualizza Messaggio]
...potrebbero mandarli a cagare benissimo ed invece usano d'addario, perché gli va bene così, senza andarsi a cercare chissà quali altre marche che quei personaggi possono permettersi.

Questo è quello che ci fanno sapere. Poi sai benissimo che sono assolutamente liberissimi di montare sul basso tutto quello che gli passa per le mani.
Fermo restando che il feticismo cordistico fra i Pro è molto meno sentito che nella Lega Pipponi dove mi trovo io...
darry ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Secondo me le d'addario non sono peggio delle DR, che sono sempre buone, semplicemente sono diverse e possono soggettivamente non piacere, ma non è che hai cordacce scarse.

Al livello delle DR no, ma nemmeno così scarse, dai. Non voglio fare il detrattore lanciato a bomba come un mulo. Diciamo che i miei gusti di un tempo non me le hanno mai fatte apprezzare, anche se... ripeto -e spezzo più chiaramente una lancia a favore- quando usavo l'Ovation (che non è un basso facile) cinque semitoni sotto, montavo le x-long nikel, quindi da 65 a 135 se non ricordo male, e con 22 euro via la paura. In quello furono davvero uno degli oggetti ammazza-GAS ed elimina-pippe più graditi. delle mia scrausa carriera.

avatar Pier_, guarda, il mio dramma è che non uso il plettro, non uso le dita, ma uso la zappa. E credo di portare certe corde a sfinimento più di altre e quindi scoprirne più facilmente il "punto di fusione".
Comunque anche io ho (malincuormente) mollato le DR Lo-Rider per via di balordissimi incidenti, tra cui qualche corda fallata (ma dalla nascita e mai nel tempo) e qualche rottura di troppo, costassero 25 euro come in USA ok, ma per farmi assemblare una muta appena personalizzata sparivano 50 euro di tasca...
Fossi l'importatore italiano cambierei la grafica della confezione con la ormai celebre "foto" del buco nero. DR Black-Hole!
E venderebbero!
Tuttavia ho un basso con le sue L.Rider 50-110 da qualcosa come sei anni, ok che l'ho usato poco, ma si fanno suonare alla grande sempre e hanno "quel" timbro.


Pier_ [ Mar 16 Apr, 2019 09:31 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar OnzoG-onzo, ma sì, gli endorsement spesso significano poco, anche perchè cambiano in base a chi paga di più.

veniva citato Gene Simmons, che una volta era endorser GHS, poi D'Addario, domani chissà; è uno di quei casi limite poi che non sa nulla della propria strumentazione live.

pensa solo che i bassi che usa dal vivo sono artigianali, fatti "PJ" ma lui il single coil lo fa staccare poi dal suo tecnico e lo mette rasente al legno, così: http://img.over-blog-kiwi.com/0/93/...-2012-kiss.jpeg

il tutto staccando il potenziometro ed usando solo il volume del pickup al manico.

tra l'altro dice che ad ogni concerto "regala" a qualche fan nel backstage uno dei bassi che ha usato

c'è un bellissimo video col tecnico di Simmons che spiega tutto, è magnifico, e ti fa capire quanto poco gliene freghi.

Citazione:
il mio dramma è che non uso il plettro, non uso le dita, ma uso la zappa. E credo di portare certe corde a sfinimento più di altre e quindi scoprirne più facilmente il "punto di fusione".


per me è l'esatto opposto, suono sì forte, ma sempre con educazione (in particolare mi sono studiato molto la mano destra di Entwistle, ad esempio), mi lavo le mani prima di suonare, tengo sempre gli strumenti puliti...

eppure certe corde mi durano tre giorni, altre mesi e l'esperienza ad esempio con DR è stata "tre giorni" o addirittura "dalla sera alla mattina" dopo averle montate appositamente per un live.

con altre marche mi è andata meglio, ma spesso dipende anche dalle sonorità che ci si aspetta, da come è il suono quando invecchiano.

le GHS Boomers le usavo proprio per il suono "invecchiato", e mi duravano tanto perchè rimanevano su quel suono, mentre chessò, D'Addario mi dura tanto con il suono "buono", ma appena invecchiano è finita.

con DR ho un buon ricordo solo di UNA muta di Lo Rider in acciaio che usai su un Ibanez ATK, e continuavano a suonare benissimo dopo mesi, in particolare il Mi che rimaneva sempre molto chiaro e definito.
l'esperienza peggiore l'ho avuta con le Lo Rider in nickel, che dopo tre giorni si erano annerite su vari punti...


OnzoG-onzo [ Mar 16 Apr, 2019 17:20 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Citazione:
suono sì forte, ma sempre con educazione (in particolare mi sono studiato molto la mano destra di Entwistle, ad esempio), mi lavo le mani prima di suonare, tengo sempre gli strumenti puliti...
con DR ho un buon ricordo solo di UNA muta di Lo Rider in acciaio che usai su un Ibanez ATK, e continuavano a suonare benissimo dopo mesi, in particolare il Mi che rimaneva sempre molto chiaro e definito.
l'esperienza peggiore l'ho avuta con le Lo Rider in nickel, che dopo tre giorni si erano annerite su vari punti...


Aspè, pure io. Prima di prendere il basso, in studio, mi lavo sempre le mani con l'acqua calda (anche perché in inverno ci suono bene da subito), i miei bassi sono pulitissimi e ci tengo. La spensieratezza dei 20 anni, di quando un basso restava buttato nella polvere dello studio-pollaio è bella che passata!
E sinceramente mi manca un po', quando mi bastava un Precision e un Fender BXR300, alla fine erano i divertimenti maggiori furono quelli, e a quel tempo sempre e solo corde La Bella (che nella seconda metà degli anni '90 secondo me era un brand di corde fighissime).
Comunque con le corde che uso oggi una muta sul basso principale, suonato due/tre volte alla settimana per circa 4 ore a sessione, quindi 12 ore settimanali più giochini vari in settimana, mi fa tranquillamente sei, sette mesi in inverno/primavera.
Tu con le DR hai avuto una brutta esperienza secondo me. Ma non sei l'unico a notare una certa difficoltà a mantenere il livello costante da parte di questa marca.


gigetto2 [ Mer 17 Apr, 2019 07:10 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Io ho un pacchetto nuovo di GLS di venti anni fa...secondo voi le provo o così come sono le butto a priori?


OnzoG-onzo [ Mer 17 Apr, 2019 10:07 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, intendi forse GHS. Perché buttarle? Se non devi rinnovare l'anitetetanica e sono belle pulite suonano benone ancora oggi.
Io ho trovato fra le mie cose messe da parte un muta Roto con il leone sulla confezione. E vanno alla grande.


gigetto2 [ Mer 17 Apr, 2019 12:42 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Si intendevo quelle, devono essere del 1995...ma secondo me chiuse nella plasticca e carta sono nuove.


OnzoG-onzo [ Mer 17 Apr, 2019 14:24 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, ma si, è acciaio, non latte...


Pier_ [ Mer 17 Apr, 2019 15:52 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, se non si è arrugginito, va ancora bene


TheWall79 [ Mer 17 Apr, 2019 16:20 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Ho appena acquistato le Sansone scalatura 50-110 per il mio Precision..appena posso le monto e vi daró le mie impressioni..ho eliminato le Swing Rotosound..


OnzoG-onzo [ Mer 17 Apr, 2019 18:16 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar TheWall79, sicuro non siano le 48-108? che poi è una muta che vende Sansone "specifica" per Precision (e in effetti il materiale dovrebbe essere diverso)?


TheWall79 [ Mer 17 Apr, 2019 18:52 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar OnzoG-onzo,ho sempre usato 50-110..ho visto le 48-108 ma avendo usato appunto sempre le 50-110 non ho trovato il motivo per cambiare..il materiale è lo stesso credo sia proprio una questione di scalatura più adatta al P..appena le monterò vi darò le mie impressioni..


gigetto2 [ Gio 18 Apr, 2019 08:01 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Oggi faccio un salto al negozio e poi vi dico, queste talvolta mi sembrano sorde...


gigetto2 [ Ven 19 Apr, 2019 11:27 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Ieri sono stato al negozio dove ho acquistato il basso. Le corde che mi ha montato in origine a detta sua sono delle ottime (per molti) Ernie Ball, quindi buone se non ottime corde.
Avendolo usato tanto si sono sporcate e chiaramente han perso il timbro metallico ma problemi di varia natura secondo me potrebbero derivare da altro. Ora le pulisco se non noto molti miglioramenti procedo al cambio (queste sono Nickel 105-45) con una muta più leggera facendo un setup.


TheWall79 [ Ven 03 Mag, 2019 07:30 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Montate le Sansone sul mio Precision..onestamente non sono molto entusiasta..la cosa strana che appena montate non sferragliano proprio niente rispetto alle altre corde in acciaio..ho messo le 50 110 e rispetto alle roto swing che avevo prima sempre stessa scalatura queste sono molto più dure e tirano come dannate e sinceramente mi aspettavo il contrario..non so se mi è capitata una muta “anomala” o sono proprio così..mah le terrò ancora qualche giorno e poi vedremo..


gigetto2 [ Sab 04 Mag, 2019 08:08 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
La prima cosa che valuto prima di acquistare le corde è la tensione, quasi sempre indicata...(coi legnacci che mi ritrovo... )

Purtroppo il parametro suono non è indicabile e soggettivo, per cui ci si basa sull'esperienza.

Il capitolo durata questo meno soggettivo è un'altra bella incognita...


Pier_ [ Sab 04 Mag, 2019 15:21 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, la durata è la cosa più soggettiva di tutte, invece


gigetto2 [ Dom 05 Mag, 2019 08:21 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Può essere notato adesso con quelle EB di serie....ricordo da ragazzo che cambiavo le corde quando saltavano gli avvolgiimenti, e non dopo due mesi...


Pier_ [ Dom 05 Mag, 2019 23:40 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, dipende da tanti fattori la "durata" della corda, come dicevamo tempo addietro.

- il gusto relativo al suono che ha tipicamente quella data corda quando è rodata/invecchiata

- la velocità con cui perde il suono di corda nuovissima

- il gusto generale del musicista, che magari preferisce le corde vecchie a quelle nuove

- lo strumento su cui le si usa


per esempio: con i bassi Gibson io trovo poco utile cambiare corde spesso perchè hanno in generale poche alte, alcuni non le hanno proprio (come l'SG), al punto che sugli ampli le manopole delle alte non fanno alcun effetto.
corde nuove o vecchie si notano poco amplificando, anche se in acustico la differenza può apparire esagerata!

esempio: SG con D'Addario nickel vecchie di un anno e mezzo contro D'Addario in acciaio nuovissime: in acustico il suono cambia drasticamente, sembra tutto più vivo e metallico, una cosa indescrivibile, come aver guidato un'Ape Car scassata e di colpo prendere un Ferrari.

poi colleghi all'amplificatore e le differenze sono sottigliezze che in un contesto di gruppo non si noterebbero, e sono più che altro sfumature sulle frequenze medie.


al contrario, con un basso ricco di frequenze alte l'usura delle corde si nota molto prima, ed incide tantissimo sul suono generale, perchè se il basso è molto squillante e permette al suono metallico delle corde di uscire bene, non appena le corde si usurano, si perderà tutto un range di frequenze caratteristico.

questo però, tornando ai gusti, può anche essere un punto a favore con corde che di natura hanno poche alte, come le GHS Boomers.
se si preferiscono suoni più "ciccioni" e si ha un basso molto moderno è buona cosa metterci corde più dolci.

tant'è che per molti le suddette GHS sono corde che muoiono in mezz'ora, per altri sono corde imperiture con un suono grasso e bellissimo.

tutto dipende da cosa si sta cercando: io ad esempio adoro le Ernie Ball perchè hanno un suono molto secco dato dal poco rivestimento in nickel sopra l'acciaio (motivo per cui hai notato che si sono scolorite), che le rende più mediose ed aggressive rispetto a nickel normali, quasi delle corde in acciaio un po' addolcite, e questa cosa secondo me funziona benissimo su diversi strumenti.

su altri poterebbe non funzionare, perchè appunto troppo secco il suono.


gigetto2 [ Lun 06 Mag, 2019 07:53 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Purtroppo non ho abbastanza memoria e quindi la mia esperienza è recente. Sulle Ernie Ball, che ho trovato positive in alcune caratteristiche dò giudizio medio, alcuni problemi del basso che ho in riparazione le avevo imputate alle corde, comunque il degradamento del suono è stato abbastanza repentino...

Sulle GHS ti posso dire che quelle che ho montate sull'altro basso mantengono benissimo e non decadono, solo che secondo me hanno una tensione elevata che rende poco comoda per non dire scomoda la tastiera dello yamaha che già di suo non è al top...


OnzoG-onzo [ Lun 06 Mag, 2019 15:25 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
TheWall79 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Montate le Sansone sul mio Precision..onestamente non sono molto entusiasta..la cosa strana che appena montate non sferragliano proprio niente rispetto alle altre corde in acciaio..ho messo le 50 110 e rispetto alle roto swing che avevo prima sempre stessa scalatura queste sono molto più dure e tirano come dannate e sinceramente mi aspettavo il contrario..non so se mi è capitata una muta “anomala” o sono proprio così..mah le terrò ancora qualche giorno e poi vedremo..


Strano, generalmente sono parecchio vive e pur non avendo problemi di rodaggio, mantengono le caratteristiche per molto tempo.
Sul P ho montato 44-104, 48-108 e ora ho una muta 60-120 e non ho riscontrato differenze se non in quella che è la normale risposta della corda alle differenti tensioni dovute all'accordatura.
Un unico punto di domanda le Sansone me lo hanno causato col Ric. Ma le ho apprezzate comunque regolando a dovere ponte e, doverosamente, equalizzazione dal primo ascolto in fase di registrazione devo dire che rispetto alle Roto equivalenti hanno una profondità nel suono che è tutta un'altra cosa.


TheWall79 [ Mar 07 Mag, 2019 08:18 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar OnzoG-onzo,onestamente mi sono stupito anche io, forse avevo troppe aspettative..cercavo una corda più morbida rispetto alle rotosound swing 50 110..ma a parità di scalatura queste le ho trovate più dure..e poi a livello di tatto e feeling non mi ci trovo..ovviamente è un parere puramente soggettivo..di fatto il suono è buono..ma inutile mettersi un bel vestito se ti sta male


gigetto2 [ Mar 07 Mag, 2019 08:42 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Ma non è che ste corde vanno a lotti di produzione? Troppe differenze tra utenti opinioni divergenti, quando è così forse la stessa corda non è forse proprio precisa identica


Pier_ [ Mar 07 Mag, 2019 10:29 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, no, perchè negli anni chi si fidelizza e continua ad usarle difficilmente cambia strada trovandone di meno performanti.

semplicemente parliamo di sfumature sotto tutti i punti di vista, dalla tensione al suono, dalla durata alla stabilità, ed essendo un prodotto deperibile soggetto ad usura, cambia tutto.

immaginati un paio di scarpe: ognuno di noi le consumerà in modo diverso, perchè non tutti poggiamo il piede allo stesso modo e di conseguenza non camminiamo allo stesso modo, quindi troverai quello che consuma il lato interno della suola, chi il lato interno, chi struscia il tacco...
senza contare poi che scarpe che per me sono comode e mi calzano a pennello per altri possono essere scomode.
c'è chi ha bisogno di scarpe piatte, chi di un plantare, chi del tacco.

le corde sono esattamente la stessa cosa, un prodotto deperibile, soggetto ad usura, che risente di tutto quello che il singolo musicista fa con lo strumento, nonchè dal setup.

ti faccio un esempio:

se tieni le corde alte sui tasti, la forza da imprimere sarà di più, e presumibilmente le schiaccerai più forte contro i tasti: questo equivarrà ad una maggiore usura sia della corda che dei tasti nel punto di contatto, causando i classici segni sotto la corda ed i solchi sul tasto.

è chiaro che una mano che stringe le corde così le usurerà più facilmente, a prescindere dalla marca e dal costo, così come si troverà a dover rifare i tasti prima di altri.

immaginati ora uno che tiene le corde molto basse ed ha un tocco leggero: le corde si poggiano delicatamente sui tasti, non c'è pressione eccessiva, e non ci sarà di conseguenza la stessa usura, le corde dureranno di più ed i tasti rimarranno più sani.

poi c'è la chimica del corpo: io ho un sudore poco acido, non mi è mai capitato di "ossidare" parti metalliche ed addirittura non lascio tracce sulle cose che uso, tipo tastiera e mouse del PC, ed addirittura non lascio tracce sugli strumenti non verniciati, quindi sicuramente il mio metro di giudizio sarà diverso per quanto riguarda l'usura da sporco e sudore.

ho visto strumenti con pochi mesi di vita ossidati e consumati, con meccaniche opacizzate o addirittura le parti dorate totalmente sbiadite o diventate verdi.
corde che in pochi giorni si scolorano, sporco eccessivo su tastiera e corde...

chiaramente a gente così le corde dureranno molto meno ed il loro giudizio sarà del tutto diverso dal mio.

ne conseguirà che trovando le corde "giuste" l'utente si fidelizzerà, si abituerà alle caratteristiche di tensione e suono, e non cambierà più, salvo imprevisti.

nel caso del suono in generale poi, si apre un'altra porta: la percezione del suono è soggettiva, dipende da molti fattori tra cui il mero gusto personale: un suono che per me può essere eccessivamente brillante per altri è normalissimo.

ho avuto due anni fa un Warwick Streamer che a suonarlo sembrava di avere per le mani un chitarrone, mi infastidiva le orecchie al punto che poi sono passato ai Gibson, e non mi ci trovavo molto come sonorità: con le corde lisce suonava comunque troppo brillante e chitarroso.

per me un Precision con le corde ruvide è già fin troppo brillante, e ci preferisco il nickel, per altri è un suono cupo ed attufato a cui servono corde in acciaio molto brillanti.

ne conseguirà che in base alle orecchie del singolo ed i suoi gusti cambieranno molto le percezioni.


Fu-V [ Mar 07 Mag, 2019 10:32 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
OnzoG-onzo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
ora ho una muta 60-120


Deh, ci vogliono i polpastrelli di calcestruzzo per suonare una scalatura del genere!


OnzoG-onzo [ Mar 07 Mag, 2019 12:33 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
TheWall79 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
avatar OnzoG-onzo,onestamente mi sono stupito anche io, forse avevo troppe aspettative..cercavo una corda più morbida rispetto alle rotosound swing 50 110..ma a parità di scalatura queste le ho trovate più dure..e poi a livello di tatto e feeling non mi ci trovo..ovviamente è un parere puramente soggettivo..di fatto il suono è buono..ma inutile mettersi un bel vestito se ti sta male


Occhio proprio alla tensione, che è data dal progetto di corda.
Più sono tese e meno armoniche avrai e anche lo "sferragliamento" diminuisce.
La tensione è data dall'anima della corda, ecco perchè le 48-108 e le 50-110 sono due progetti completamente diversi. Le prime hanno una tensione normale ma un avvolgimento sovradimensionato, le seconde sono corde che secondo me ha senso buttare giù di almeno un semitono vista la loro tensione.

gigetto2 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ma non è che ste corde vanno a lotti di produzione? Troppe differenze tra utenti opinioni divergenti, quando è così forse la stessa corda non è forse proprio precisa identica

Ebbene si! Si,va anche a lotti... o meglio a culo. In linea di massima quello che le grandi aziende ordinano, bene o male, ricevono. Ma bastano delle differenze chimiche molto poco rilevanti per avere delle differenze sensibili nel prodotto finito.
Bene o male ogni azienda cerca di individuare un tipo di materiale che le consenta di avere un suo progetto di corda e quindi un marchio di fabbrica (insieme alla tecnica e scelta produttiva). Ma non è facile mantenere una qualità costante, soprattutto per chi deve acquistare piccoli lotti di materiale.

avatar Fu-V, seeee ma dai!
Si tratta di una muta che ho richiesto per poter accordare tre o quattro semitoni sotto, centesimo più o centesimo meno! Inoltre, anche in questo caso, hanno un'anima sottile rispetto al calibro (sarebbe l'anima del 55-115), e le trovo particolarmente brillanti e profonde e, soprattutto, facili da settare in modo che suonino davvero uguali l'una alle altre.


gigetto2 [ Mer 08 Mag, 2019 06:58 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]
avatar gigetto2,


ne conseguirà che in base alle orecchie del singolo ed i suoi gusti cambieranno molto le percezioni.


Oppure si cambiano le cordeperchèla scimmia ce lo comanda....


Baldo [ Mer 08 Mag, 2019 15:26 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
gigetto2 ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Oppure si cambiano le cordeperchèla scimmia ce lo comanda....


Io le cambio solo per quello! La scimmia comanda e io eseguo


Pier_ [ Gio 09 Mag, 2019 16:34 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, assolutamente. conta che è un mesetto che sto suonando un basso a 6 corde, Ibanez sr1206, su cui sto provando diverse opzioni di corde per trovare il giusto connubio tra tensione e suono; mi sono preso tre mute diverse, di scalature affini:

D'Addario Prosteel 32-45-65-80-100-130

Ernie Ball nickel 32-45-65-80-100-130

Ibanez 6 corde nickel 32-45-65-85-105-130

ci sto impazzendo perchè ovviamente a seconda dei momenti e di come mi gira preferisco una o l'altra

ad esempio:

le Prosteel sono più flessibili e morbide, quindi danno la sensazione di essere più sottili e "facili" da suonare; il suono è molto metallico e brillante, classico sferraglio da corda in acciaio bella cafona, con una caterva di armonici, basse ed alte pronunciate, medie un po' meno evidenti. da solo è un suono eccezionale, in gruppo ogni tanto si perdono o danno quella sensazione di suono "sottile e frizzichino" in alto.

le Ernie Ball sono un po' più rigide e meno flessibili a parità di scalatura, tant'è che le sellette si intonano tutte un po' più indietro, ed il suono è molto più medioso e secco, basse più contenute, alte più contenute, quindi suonando da soli danno meno soddisfazione, mentre in gruppo si fanno sentire più facilmente.

le Ibanez sono peculiari, sono nickel rivestite (ma non come le Elixir, e sono un po' appiccicose), da "sciolte" sembrano super flessibili, poi le si monta e diventano durissime al punto che ho potuto settare il basso con rilascio praticamente a zero ed action bassissima, pizzicandole rimangono "ferme".
il suono è tipo le Ernie Ball ma con un po' più di alte, e secondo me il rivestimento "comprime" molto, perchè il volume in uscita appare più basso e la traccia registrata più più contenuta, come se appunto fosse compressa.

tre opzioni diversissime e non riesco a decidermi in base a cosa devo suonare mi verrebbe da usare una muta diversa:

sto studiando brani con accompagnamento di accordi, e le Prosteel sono perfette; per suonare in gruppo normalmente però preferisco le Ernie, mentre con le Ibanez ed il setup estremissimo vengono più facilmente passaggi in tapping e slap.

come si fa?


gigetto2 [ Gio 09 Mag, 2019 18:15 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Invece a me stanno piacendo molto le GHS 100 Nickel, persa la brillantezza iniziale stanno incupendo donando un bel tono nasale da basso jazz sullo Yamaha. Peccato siano durette tensione più elevata che le EB ma dinamica armonici ci stanno tutti. Peccato anche quest'action un pò troppo alta dell'RBXA2....


OnzoG-onzo [ Ven 10 Mag, 2019 00:17 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Qualcuno saprebbe dove procurarsi le SIT Foundation in EU (o zone limitrofe)?


Pier_ [ Ven 10 Mag, 2019 09:35 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, eh, la regolazione del basso è sempre questione spinosa.

secondo me corde più dure permettono di abbassare un po' di più l'action, quindi prova ad osare e regolare leggermente più estremo, considerando sempre un fatto: quando suoni amplificato i rumorini, le fritturine, non si sentono.

si sente quando c'è la pernacchia anche all'attacco della nota, che copre la nota stessa, ma altrimenti è parte del sound, ed anzi, il basso si sente meglio in gruppo quando c'è quel po' di "snap".


gigetto2 [ Ven 10 Mag, 2019 14:13 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Grazie @Pier ma le spine, anzi tutto il roveto lo lascio al liutaio....poi verrà la stagione delle corde ma per ora troppi attrezzi scadenti....


gigetto2 [ Lun 17 Giu, 2019 15:23 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
Vi faccio una domanda.

Ma con le corde, provandone alcune, come procedete? Ossia ne provate alcuni tipi/scalature/marchi e poi vi assestate sempre su un tipo/scalatura/marchio senza più provarne altri oppure continuate nella filosofica ricerca della corda idilliaca?

Io ho troppa poca esperienza ma dalla poca che ho già ho selezionato migliori e peggiori. Questo discorso esula dal discorso della durata che è quanto più soggettivo possa esserci.


Pier_ [ Lun 17 Giu, 2019 18:46 ]
Oggetto: Re: LE CORDE MIGLIORI
avatar gigetto2, ma guarda, dipende dai momenti.

io in genere testo un tipo di scalatura e provo diverse marche di corde per farmi un'idea. se mi prede a male è capace che in due mesi cambio tre o quattro mute per provarle sullo stesso basso (se nuovo e "sconosciuto").

ad esempio ho preso poco tempo fa un Ibanez SR1206, novità per me dal punto di vista sia di pickup che di sonorità in genere, oltre che numero di corde: ho iniziato con le D'Addario nickel (che sono risultate vincitrici), poi con le D'Addario Prosteel, poi le corde Ibanez nickel e poi le Ernie Ball.

ho girato un po' queste mute, usandole almeno una o due settimane ciascuna, per capire cosa mi piacesse di più, ed hanno vinto le D'Addario nickel.

nel caso specifico la scalatura cambiava leggermente perchè erano:

D'Addario nickel: 32-45-65-85-105-135
D'Addario prosteel: 32-45-65-80-100-130
Ibanez: 32-45-65-85-105-130
Ernie Ball: 32-45-65-80-100-130

______

quando ho avuto il primo Gibson ho dovuto scoprire che corde metterci, per trovare la giusta scalatura; dapprima sono andato pesante con le 50-105, perchè usavo da un anno un Jazz con le 52-110 lisce, ma sul Gibson non rendevano, e sono sceso alle 45-105, poi 45-100, e lì ho capito che il rapporto tra ponte, tensione e suono era perfetto con quest'ultima scalatura.

quando ho preso l'SG, che era una novità, sono partito con le 50-105 in quanto convinto che con la scala corta sarebbero state migliori, ma presi il secondo SG che aveva di serie delle lisce 45-100 e le trovavo molto più comode, così cambiai sull'altro mettendoci le ruvide 45-100, e non ho più cambiato (se non per passare dal nickel all'acciaio).

quando ho preso un secondo (il primo venduto) Thunderbird sono andato diretto sulle 45-100 nickel, mentre sul Ripper che ho appena preso 45-100 acciaio, e vanno divinamente.

______

negli anni del delirio di corde sono arrivato prima alle 50-110, per poi scendere fino alle 30-90, e poi risalire. su un Precision ho provato TUTTO, avendolo avuto per cinque anni, e si è passato tutte le scalature e marche possibili

gira e rigira ho capito che il rapporto giusto per me è col Sol da 45, mentre sulle basse dipende dallo strumento.
ma più per un discorso di tensione e comodità che altro.

le corde molto sottili mi piacevano tanto perchè con la mano sinistra non si faceva fatica, ma con la destra erano mortali: non si poteva avere più di un tot di dinamica, perchè le corde non potevano emettere più di un certo volume, si smorzavano come se ci fosse un compressore.
belle per slappare o suonare delicato o medio, ma come cercavo un po' più di aggressività, mi facevano fare troppa fatica e non suonavano abbastanza.

quindi sono tornato piano piano alle corde più tese.

ormai vado diretto di D'Addairo 45-100 quasi sempre, e come dicevo se lo strumento è "diverso" dai miei canoni provo altro, ma quattro su cinque ora hanno le 45-100 di D'Addario (tre Prosteel ed uno Chromes lisce).




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