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Le Affinità Bassistiche - Tribute Bands, Perchè?



duiliobelrtramo [ Lun 11 Dic, 2017 15:18 ]
Oggetto: Tribute Bands, Perchè?
Non so se sia la sezione giusta, ma non ne trovavo altre più attinenti e mi interessa l'opinione di musicisti e non.
Data l'atavica propensione del pubblico italico a cover band e affini e le conseguenti enormi difficoltà a trovare locali che facciano suonare band con un proprio repertorio, e considerando il proliferare di tribute bands per tutti i gusti, credo che anche qualcuno di voi ne faccia parte.
Pertanto vi chiedo, al di là del ritorno economico, cosa spinge un musicista a scimmiottarne un altro, imitarlo in tutto e per tutto in maniera maniacale, tipo "tale e quale show", per intenderci.
Cioè, voi vi divertite a suonare in una tribute band o andare a vedere una tribute band?
A me risultano inconcepibili entrambe le cose, oltre che deleterie.

Ovviamente intendo VERE tribute bands, cioè chi imita in maniera maniacale, senza re-interpretare o ri-arrangiare nulla.


SH [ Lun 11 Dic, 2017 16:08 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
A dispetto dell'abilità tecnica sullo strumento non tutti sono in grado di proporre musica propria.
O magari ci provano, ma i risultati possono essere assai deludenti.
Quindi suonare musica altrui, specie se di proprio gusto, può essere gratificante. Può essere anche un punto di arrivo, soprattutto in casi di repertori parecchio ostici.

Dal punto di vista dell'assistere a esibizioni di cover band è presto detto; tutti vorremmo gli originali, ma a volte può essere soddisfaciente anche delle (belle) copie.
Qualche anno fa sono andato a Firenze per vedere i Musical Box, cover band dei Genesis anni 70. Non c'è altro modo per poter vedere live quei brani strepitosi se non facendo così. Oltretutto i vinili li ho ormai consumati......


duiliobelrtramo [ Lun 11 Dic, 2017 16:40 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
capisco, anche se non condivido praticamente nulla.
Comunque interessante.
Da musicista, anch'io mi faccio il mazzo sulle tracce di Pastorius o Flea (con scarsi risultati :)), ma penso che alla fine ogni musicista, di qualsiasi livello, dal più scarso al più abile, debba avere lo scopo di trovare il PROPRIO suono, la propria sonorità.
Da spettatore, se voglio i Genesis mi ascolto un disco, al limite un live.
Comunque, rispetto il punto di vista diverso e comincio a spiegarmi il successo delle tribute bands


SH [ Lun 11 Dic, 2017 17:18 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
duiliobelrtramo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

debba avere lo scopo di trovare il PROPRIO suono, la propria sonorità.

Giusto... ma una cosa è trovare il proprio suono, tutt'altra cosa è riuscire a comporre pezzi degni di nota.


Da spettatore, se voglio i Genesis mi ascolto un disco, al limite un live.

Si, ma non dirmi che ti da lo stesso gusto di cun concerto.... come scrivevo sopra i vinili dei Genesis li ho consumati, compresi i primi 2 live e vari filmati e CD, ma, per motivi contingenti, non li ho mai visti dal vivo e un concerrto dei Musical Box è la cosa che più ci si avvicina.

Comunque è la mia semplice opinione, ci mancherebbe.....




Fenderissimo [ Lun 11 Dic, 2017 20:19 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Parto dal lato del pubblico: le persone, specie non musicisti, preferiscono ascoltare cose che già conoscono.
Quindi preferiscono ascoltare la tribute band di Vasco o Ligabue piuttosto che andare a sentire un concerto di musica che non conoscono. Mettiamoci poi che potrebbero andare a sentire musica che non conoscono e trovarsi ad ascoltare un concerto che non piace. Non mi sembra che tutti siano disposti ad andare a sentire un concerto "rischiando" di sentire musica che non piace.

Io vado a sentirmi anche concerti di musica e generi che non conosco, ma lo faccio perchè sono musicista e non ho difficoltà ad ascoltare qualcosa che non conosco. Ma non tutti sono musicisti.

Dal lato dei musicisti, non tutti hanno la voglia e le capacità di comporre musica originale. E sempre per il discorso di sopra, facendo una cover band, è più facile e più rapido avere un pubblico che si strappa i capelli sotto al palco. Le soddisfazioni arrivano prima. Tu invece preferisci fare musica originale, crearti un tuo pubblico e dei tuoi fan; è un percorso più lungo, ma immagino che per te porti più soddisfazioni.

E poi non è nemmeno detto che suonare musica originale sia più divertente di suonare cover. Lo è per te, ma potrebbe non esserlo per altri.

Ah... per lo scimmiottamento, ci sono alcune tribute band che imitano penosamente. Tipo i classici cantanti che devono imitare Vasco e si mettono il cappellino e fanno due passi barcollanti ogni tanto, mentre il resto della band se ne frega della somiglianza.

Poi però ci sono tribute band che imitano in tutto e per tutto la band originale, compreso voce, look, atteggiamenti e movenze del cantante. Questo non lo considero scimmiottamento.


Luca C [ Mar 12 Dic, 2017 00:20 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Buona sera a tutto il forum.
Mi intrometto nella discussione per dire la mia sul discorso tribute che reputo un pò spinoso.
Io attualmente suono in una tribute dei Guns e sono uno che sono cresciuto a pane e Slayer, non sono un patito del suono Fender (a parte quelli di Steve Harris/Frank Bello), e non mi sono mai piaciuti gli scimmiottatori.
Però ho 35 anni, non sono vecchio per carità, ma dubito di riuscire a sfondare nel mondo della musica, suono con dei ragazzi con la quale mi diverto e con la quale passo delle gran belle serate e onestamente non potrei chiedere di più, anche se devo ammettere che ogni tanto qualche senso di colpa ce l'ho perché mi rendo conto del "danno" che faccio andando in giro a suonare musica di altri togliendo spazio a chi invece potrebbe dire la sua.

Poi c'è il discorso locali.
Vicino a casa mia c'è un locale molto bello nella quale abbiamo avuto la fortuna di fare tre serate in dieci mesi che qualche anno fa ha tentato di far suonare gruppi che facevano musica propria con scarsi risultati. Va di conseguenza che l'unica alternativa sono le tribute che attirano più gente con buona pace della fantasia e della creatività dei musicisti.

Devo comunque dire che quando mi è capitato di registrare alcune linee di basso per amici che me lo avevano chiesto è stata una soddisfazione notevole, nonché un divertimento particolare perché ho potuto veramente mettere del mio.

Sui cantanti tali e quali non posso non quotare Fenderissimo perché non se possono vedé


OnzoG-onzo [ Mar 12 Dic, 2017 00:33 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
...però ci sono tribute band che imitano in tutto e per tutto la band originale, compreso voce, look, atteggiamenti e movenze del cantante. Questo non lo considero scimmiottamento.


Bensì nevrosi ossessivo-compulsiva?

Scherzi a parte, anche io non concepisco l'attività di tributo propriamente detto... Al limite Cover band come progetto collaterale per marchettare e permettersi strumentazione o altro che derivi da un buon arrotondamento dello stipendio.
Nulla contro figuriamoci, forse in qualche festa di piazza mi sono anche goduto qualche show ben organizzato, alla leggera certo.
Devo dire che spesso in questi complessi ci suonano musicisti seri e ben preparati, in percentuale maggiore a ciò che si trova nella media delle band che propongono musica originale, però il concetto di tributo puro lo vedo un po' come "voglio ma non posso".


Pier_ [ Mar 12 Dic, 2017 02:12 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
Data l'atavica propensione del pubblico italico a cover band e affini


questo è un po' un mito da sfatare, il fenomeno delle tribute band non è affatto così tanto "italico", anzi, ed è sempre esistito.
spesso ci piace immaginare gli anni 60 e 70, o anche periodi successivi in cui tutti i locali proponevano musica dal vivo originale, in cui le band "emergevano" come niente fosse con i loro prodotti originali...

non è mai stato così.

tutti, e con tutti intendo davvero "tutti" hanno iniziato suonando la roba d'altri per farsi conoscere. un esempio classicissimo sono i Twisted Sister a New York negli anni 70: erano un gruppo che usonava fino anche a 6 ore cinque giorni a settimane, e per la maggior parte della carriera ha fatto solo ed esclusivamente cover di musicisti famosi, perchè la gente che andava ai concerti voleva sentire i pezzi che già conosceva.

hanno iniziato a proporre musica propria pagando spazi in radio in cui pubblicizzavano i loro concerti usando come sottodondo le loro canzoni originali, per cui il pubblico le "riconosceva" quando venivano suonate dal vivo.

ai tempo questo facevano la maggior parte delle band, suonavano cover di quello che andava di moda, di quello che portava gente nei locali, e piano piano proponevano cose originali. senza una casa discografica ad investire denaro la roba originale rimaneva una nicchia per pochi.

gli insuperabili Beatles come hanno inziato? cosa facevano prima di iniziare a comporre roba loro? la classica gavetta con le cover di tutta la musica rock 'n roll anni 50.

il primo disco di Bob Dylan erano esclusivamente cover di brani folk dell'epoca, e via discorrendo così più o meno tutti.

il fenomeno della coverband, del tributo, del pubblico che preferisce sentire musica che conosce è sempre esistito, ovunque.

_______

partentesi chiusa, torniamo più in topic:

suonare in una tribute band, se fatta bene, è un lavoro impegnativo, richiede un certo studio, e preparare uno spettacolo dal vivo non è robetta, pure se suoni Ligabue.

chiaro, ci sono tanti che a sentirli e vederli fanno schifo, ma hanno pubblico, ma non sono tutti così.

dal punto di vista del pubblico, ci sono secondo me due correnti:

1) da un lato c'è, più raro, quello che va a sentire la tribute band perchè ormai sentire quelli veri è impossibile, vuoi perchè non suonano più, vuoi perchè sono morti, vuoi perchè in Italia non ci vengono.

2) dall'altro lato ci sono quelli a cui della musica non frega veramente un cazzo, devono solo sentire le canzoni che conoscono e cantarle a squarciagola, meglio se con un cantante che somiglia o imita l'originale.


io personalmente ho sia fatto roba originale che tributi (che sono quelli con cui si porta il grano a casa), ho sempre sentito indistintamente le due cose.

c'è da dire che è molto più difficile trovare un gruppo che faccia musica orignale appena decente piuttosto che trovare tribute band con musicisti eccellenti.
mi è toccato non so quante volte andare a sentire quelli che cantano in inglese non sapendo nemmeno pronunciare le parole, e di cui non si capisce nemmeno un testo.
repertori di "brani originali" tutti uguali e suonati senza dinamica, senza una parvenza di arrangiamento.

non tutti sanno comporre, non tutti sanno arrangiare e produrre musica da zero, nè tantomeno imbastire uno show di un certo livello (perchè la musica dal vivo non è mai solo musica).

se devo farmi martoriare le orecchie con della roba noiosa, banale e mal suonata, vado a sentire il 200esimo tributo a Rino Gaetano su suolo romano. (penso che qua ci siano almeno 10 tributi a Rino ogni giorno, che suonano dal vivo...).


duiliobelrtramo [ Mar 12 Dic, 2017 08:46 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
OK, però terrei ben separate cover e tribute.
Tutti abbiamo cominciato con le cover, ovvio, poi ci sono cover che sono anche meglio degli originali, per me (i Metallica quando suonano i Diamond Head, per foare un esempio) e poi, se vogliamo, tutto il jazz tradizionale è basato sugli standard quindi cover.
Il mio riferimento iniziale era dovuto al fatto che parlando con amici, colleghi e qualche gestore di locali di area austriaco/germanica, tutti convenivano che in quei posti è molto più apprezzata la band originale della cover/tribute band, proprio nel senso che gli spettatori non sono gran che interessati a queste ultime.
Il contrario che in Italia, insomma.

Personalmente, preferisco 10 minuti di brani originali mal suonati che 5 minuti di tributo superprofessionale con strumentazione e abiti originali. Ma è questione di gusti.


Pier_ [ Mar 12 Dic, 2017 09:49 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
Personalmente, preferisco 10 minuti di brani originali mal suonati che 5 minuti di tributo superprofessionale con strumentazione e abiti originali. Ma è questione di gusti.


beato te sarai abituato a roba di qualità un po' più elevata.

in ogni caso, le tribute le ho viste anche all'estero, e pure parecchio. a Londra la tribute dei Darkness, per dirne una, i cui membri erano pure italiani

Citazione:
OK, però terrei ben separate cover e tribute.


mmm, sì e no: ci sono gruppi che fanno cover "professionalmente" e fanno spettacoli a tema. c'è un gruppo qua a Roma che fa tutta musica disco anni 70, con costumi, coriste, cantanti, non dedicandosi ad un solo artista.
sempre in voga i gruppi che fanno le sigle dei cartoni (anche se da quando Cristina D'Avena è tornata a bomba sulla scena, ha oscurato tutti ), quindi tematici ma non dedicati ad un solo artista o periodo (ripercorrono comunque quasi trent'anni di produzioni).

se per "cover band" intendiamo il gruppo di novellini che fa le solite quattro canzoni famose (Sweet Home Alabama, Knocking on Heaven's Door versioneguns, My Sharona ecc..) è un altro discorso.

io se vado a sentire musica dal vivo ci vado perchè voglio vedere uno spettacolo di qualità.

penso che questo brano degli Arctic Monkeys lo spieghi meglio :


YouTube Link


digomma [ Mar 12 Dic, 2017 12:23 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
...concordo pure io sul fatto che il più delle volte si trovano più facilmente musicisti validi nelle tribute/cover band che non nei gruppi che propongono roba loro... certo non è una regola fissa, ma se ci si pensa su è logico che se componi i pezzi tuoi tendi a farteli "su misura" adeguandoli insomma al livello tecnico disponibile... invece la roba altrui, dipende ovvio da che cosa si coverizza (un conto suonare i Ramones un altro i Rush, direi... senza nulla togliere ai fans dei Ramones, era un nome a caso... ), se uno la vuole suonare come si deve, e dovrebbe sempre essere così altrimenti meglio davvero che si resti a casa lasciando spazio a più meritevoli, può essere più impegnativa... Personalmente, essendo uno che esce davvero pochissimo, non è che abbia visto molti concerti negli ultimi anni, ma ricordo un paio di tribute band, una dei Queen ed una dei Jethro Tull, Beggar's Farm nel 2001, quest'ultima soprattutto la avevo molto apprezzata... ricordo che dopo il concerto sono andato a fare i complimenti al cantante (che come Anderson suonava flauto e chitarra acustica, oltre a essere vestito simile a lui) e a dirgli, scherzosamente, che gli mancava solo la barba! altrettanto scherzosamente mi rispose che stava pensando di farla crescere... Questi qua tra l'altro hanno collaborato con gente che nei Jethro Tull veri ci ha suonato... Riguardo al fatto che si tenda a preferire chi propone cover a chi suona roba propria, boh... non saprei, dipende da cosa si suona direi... piuttosto che sorbirmi un gruppo che fa, per esempio, le sigle dei cartoni, pure con musicisti strabravi (anche qui, massimo rispetto, per carità... ma davvero non le reggo... i cartoni mi piacevano solo da bambino ) allora meglio un gruppo che fa roba sua, pure un po' "amatoriale", magari un esigua minoranza può apprezzarli per lo sforzo... basta certo che però siano nel limite della decenza All'epoca, ahimè remota ormai, che suonavamo in giro col gruppo metal ormai sciolto, (magari qualcheduno qui delle province di Bergamo/Brescia ci avra pure visti, negli anni 90) suonavamo solo pezzi nostri (unica eccezione un paio di volte "Dungeons Are Calling" dei Savatage) e, tutto sommato, il più delle volte ci è capitato di essere apprezzati lo stesso... certo, ripeto, erano altri tempi... mi sa che oggi sia un po' cambiata... Infatti, nella remota possibilità che il gruppo che ho attualmente (trio tastiere-basso-batteria, genere un po' sul prog... pezzi altrui riarrangiati più un paio nostri) dovesse fare qualche uscita live, e la vedo improbabile, penso che sarebbe più arduo stavolta trovare posti... boh, chi vivrà vedrà... Scusate il papiro... Salve a tutti...


dseries [ Mar 12 Dic, 2017 14:11 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Piccolo OT avatar Pier_,

Sono un fan degli AM da sempre, e li conosco come le mie tasche!
Probabilmente è la mia band preferita.. ma non avevo mai capito di che cazzo parlasse Fake Tales

Grande Pier!


OnzoG-onzo [ Mar 12 Dic, 2017 14:13 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Dalle mie parti le Tribute band sono una roba più rara che altrove, e comunque in quel paio di locali che fanno suonare musica per amore della musica le Tribute o Cover band non ci entrano minimamente.
Il fatto è che sono due pubblici differenti, da una parte quelli che vogliono divertirsi con brani dal gusto "di massa", dall'altra persone che vorrebbero sempre tastare il polso al momento musicale.
Due binari che non si incontrano praticamente mai.


digomma [ Mar 12 Dic, 2017 14:34 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
...che poi, a ben pensarci... non è che a fare cover uno si trovi necessariamente la strada più facile... certo è così se si propongono pezzi di Vasco o Ligabue o di altri gruppi strafamosi... o, per stare nel mio genere, di Iron Maiden o Metallica... ma se per esempio un gruppo volesse fare il tributo a, che so... Dixie Dregs, o Niacin o Kansas ... a parte la difficoltà ben maggiore, ma non penso che sarebbero poi in molti gli spettatori, temo... A quel punto, davvero non saprei dire se sia più "ostica", meno vendibile, una tribute band di questa gente rispetto a chi proponesse pezzi propri ma più "facili" orecchiabili e magari in linea con ciò che va al momento.. Boh... Ri-Salve!


SH [ Mar 12 Dic, 2017 14:40 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
OnzoG-onzo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
da una parte quelli che vogliono divertirsi con brani dal gusto "di massa",


Dipende molto dall'oggetto del tributo....
Nell'esempio che citavo ( i Muiscal box ) il gusto di massa c'entra poco.
E' che si pensa troppo spesso che le tribute band si orientino sugli inflazionati Vasco Rossi e Ligabue.
Ma ho visto anche cover band dei Marillon e King Crimson. Situazioni ben diverse.

P.S. Digomma.... ho scritto prima di leggerti..... diciamo quasi le stesse cose.


blackdog [ Mar 12 Dic, 2017 16:15 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Personalmente trovo interessanti e stimolanti progetti dove ci si mette qualcosa di personale.
Ovvero brani composti si da altri ma che rivisti/interpretati dagli esecutori secondo il loro personale stile.
Siano tributi all'artista/gruppo o singoli pezzi.


lorenzo86ferrari [ Mar 12 Dic, 2017 17:33 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
duiliobelrtramo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Cioè, voi vi divertite a suonare in una tribute band o andare a vedere una tribute band?

Direi entrambe le cose. A farlo solo per denaro penso e spero siano veramente in pochi.
Non sono molto d'accordo sul discorso della strada spianata, sicuramente dipende sempre da cosa si propone e molto spesso da come lo si propone


Davide Dolly [ Mar 12 Dic, 2017 17:53 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
avatar duiliobelrtramo,innanzi tutto complimenti per questo nuovo topic interessante e spinoso,perché,chi più,chi meno,ci tira in ballo tutti.infatti dico la mia: Ho 40 anni,suono da più di 20,vivo in provincia,ho avuto per parecchi anni una band di brani propi,e non c'è assolutamente storia,comporre arrangiare linee di basso tue,e' una soddisfazione neanche paragonabile al suonare canzoni di altri ,il gruppo si e' sciolto da poco,ed io sto cercando,ma le uniche proposte che mi arrivano,son di cover band.che poi se riarrangi in maniera personale,ci metti del tuo,cerchi di,mashappare con un po' di fantasia,ci può quasi stare,ma la band che nel 2017 fa el diablo/gioconda,smoke on the water,you give love a bad name....ecchecazzo...le vedevo già nei primi anni 90!! Non se ne può propio più!in conclusione tengo duro,non entro in cover band,ma così facendo suono da solo nella mia cameretta....poi piuttosto di andare a vedere una tribute band di Vasco rossi,o del liga,vado al bar dell'acli del paese,a devastarmi di digestivi,pur sapendo che quella tribute band di scimiottatori,farà il pienone,ed il titolare del locale dirà:"ma perché devo far suonare gruppi con brani originali,quando questi mi riempono il locale?" Meditate,gente ,meditate...


Pier_ [ Mar 12 Dic, 2017 19:28 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
A farlo solo per denaro penso e spero siano veramente in pochi.


il lavoro è lavoro, e la musica è un lavoro come un altro.

alla fine è quello che, ad un certo punto, fanno anche i più grandi, e che nella migliore delle ipotesi diventano la tribute band di loro stessi, quando le idee ormai sono finite.

ad esempio, i Cure dal vivo ormai fanno solo i successi del passato, per carità bellissimi, venticinque anni di successi e brani eccezionali, ma già da più di dieci anni sono diventati la tribute band di loro stessi, che scimmiottano i Cure.

Springsteen fa uscire un album ogni due anni per giustificare tournee grandiose, e per carità, eccezionali quattro ore di concerti, E-Street Band sempre inarrivabile, ma degli album da The Rising in poi (salvo "Waitin' on a Sunny Day") non si sente mezzo brano...
giusto qualcosa per giustificare il nuovo disco, poi è tutta roba "vecchia", suonata mano a mano da musicisti diversi per defezioni e defunzioni.

e così tantissimi altri dopo un tot di anni di carriera, quando le idee buone finiscono. tutto il pubblico strilla quando c'è il pezzo che conosce, ma se il gruppo suona il pezzo meno famoso, c'è quasi sempre il gelo.



Citazione:
,innanzi tutto complimenti per questo nuovo topic interessante


all'inizio pensavo fosse una battuta credo che sia l'argomento più trattato di sempre su tutti i forum del mondo.
qua se ne è parlato decine di volte, e più o meno il risultato è sempre lo stesso.

ma la musica è da sempre questo, non è una novità di oggi, nè degli anni 90, nè degli anni 50. la gente ascolta con piacere quello che già conosce, e difficilmente "scopre" dal vivo, anche perchè spesso e volentieri la performance dal vivo non permette che tutto sia "all'altezza", vuoi per la fonìa, vuoi per l'acustica, vuoi perchè si sta fruendo di un prodotto che esiste solo nel preciso istante in cui viene eseguito.

se sento una canzone di due minuti dal vivo, per la prima volta, in mezzo al casino, con la birra e la gente che chiacchiera nel pub, quante possibilità ho di ricordarmi qualcosa di quella canzone quando ne inizia un'altra?

non è come stare a casa, mettere su il disco e sentirselo con calma, riascoltando i brani che piacciono, avendo magari sotto mano il testo per seguire bene.

senza contare poi quando il gruppo de romanacci canta con un inglese incomprensibile, atteggiandosi come se avesse composto la Divina Commedia in musica, ma che nessuno può capire, nemmeno un madrelingua.
ho sentito brani in inglese che sembravano tradotti con Google, robe maccheroniche oltre ogni dire... tra questo e il Vasco di turno, non c'è proprio paragone


Fu-V [ Mar 12 Dic, 2017 20:41 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
SH ha scritto: [Visualizza Messaggio]
suonare musica altrui, specie se di proprio gusto, può essere gratificante.

Questo è verissimo, suonare un bel pezzo, di chiunque sia, è sempre piacevole.

SH ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Può essere anche un punto di arrivo, soprattutto in casi di repertori parecchio ostici.

No, su questo non sono d'accordo, invece. Il punto di arrivo di un musicista deve essere fare musica, è proprio una questione semantica. Se il punto d'arrivo è la difficoltà esecutiva secondo me c'è un fraintendimento del significato dell'essere musicista. Personalmente studio un pezzo altrui se mi piace il pezzo, non mi metterei mai a suonare un brano che mi fa schifo sol perché c'è un passaggio che potrebbe aumentare il mio livello tecnico. Non a caso tecnicamente arrivo a pagina 2
Ma non mi è mai interessato approfondire quel tipo di aspetto oltre quello che mi serve. Quando ho necessità di fare qualcosa di più complesso lo studio, fisicamente sono normodotato, prima o dopo ci riesco. Ma se ne ho bisogno per un fine musicale, non per il vezzo di farlo o peggio ancora per ficcarcelo in un contesto dove non c'entra nulla tanto per compiacermene.

Fenderissimo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Dal lato dei musicisti, non tutti hanno la voglia e le capacità di comporre musica originale

No, dai. Per me è inconcepibile che un musicista non abbia la VOGLIA di scrivere musica propria. Cioè, nel caso non sei un musicista, sei qualcos'altro. Che non vuol dire meglio o peggio, ma qualcos'altro.


Davide Dolly [ Mar 12 Dic, 2017 20:55 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]




ad esempio, i Cure dal vivo ormai fanno solo i successi del passato, per carità bellissimi, venticinque anni di successi e brani eccezionali, ma già da più di dieci anni sono diventati la tribute band di loro stessi, che scimmiottano i Cure.
il lavoro è lavoro, e la musica è un lavoro come un altro.

alla fine è quello che, ad un certo punto, fanno anche i più grandi, e che nella migliore delle ipotesi diventano la tribute band di loro stessi, quando le idee ormai sono finite.

Verissimo da quando e' cominciato il filone delle reunion gli esempi abbondano,secondo me quello piu' eclatante e' quello dei Queen+cantante di turno (e lo dico da superfan),almeno gli Elio han avuto la maturita' di dire basta...





Citazione:
,innanzi tutto complimenti per questo nuovo topic interessante

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]

all'inizio pensavo fosse una battuta credo che sia l'argomento più trattato di sempre su tutti i forum del mondo.
qua se ne è parlato decine di volte, e più o meno il risultato è sempre lo stesso.

No no giuro,lo so che e' un argomento non nuovo,ma come gia' detto lo trovo nazional-popolare,e personalmente m'infervoro sempre quando si parla di tibute band

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]


se sento una canzone di due minuti dal vivo, per la prima volta, in mezzo al casino, con la birra e la gente che chiacchiera nel pub, quante possibilità ho di ricordarmi qualcosa di quella canzone quando ne inizia un'altra?

non è come stare a casa, mettere su il disco e sentirselo con calma, riascoltando i brani che piacciono, avendo magari sotto mano il testo per seguire bene.




anche qui quoto appieno la saggezza di Pier ,ed aggiungo che,il succeso di tribute-cover band e' anche dovuto alla poca preparazione e cultura dei fruitori frequentatori di locali,ma anche qui siamo su terreni spinosi e il discorso e' lungo e contorto...


Fenderissimo [ Mar 12 Dic, 2017 21:02 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V ha scritto: [Visualizza Messaggio]
No, dai. Per me è inconcepibile che un musicista non abbia la VOGLIA di scrivere musica propria.


Ma per con la voglia che manca intendo anche uno che prova a scrivere qualcosa, ottiene scarsi risultati ed abbandona la carriera da compositore. Oppure scrive qualcosa, poi va a suonare solo cover, quindi si rompe di scrivere.

Fu-V ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Cioè, nel caso non sei un musicista, sei qualcos'altro. Che non vuol dire meglio o peggio, ma qualcos'altro.


Non sono d'accordo. C'è anche chi preferisce fare l'esecutore, ma sempre musicista è.


tonz [ Mar 12 Dic, 2017 21:18 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Cioè, nel caso non sei un musicista, sei qualcos'altro. Che non vuol dire meglio o peggio, ma qualcos'altro.


Vado anch'io contro questo ragionamento, i membri delle varie orchestre (haydn, london philarmonic ecc) che sono assunti/pagati/riveriti ecc ecc solo per suonare musiche scritte centinaia d'anni fa cosa sarebbero?


Fu-V [ Mar 12 Dic, 2017 21:29 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Ovviamente ne sto facendo una questione filosofica, se mi passate il termine, ma amo discutere di lana caprina, che ci volete fare?
Io per musicista intendo uno che produce musica, non uno che la riproduce. Altrimenti Renzo Piano e i muratori di un suo cantiere sono tutti architetti, scusate
Poi, certo, non tutti hanno lo stesso talento compositivo. Come non tutti hanno lo stesso talento esecutivo.
Ma se uno ha l'esigenza di scrivere continua a farlo anche nella propria cameretta a prescindere dal valore del risultato, esattamente come uno a cui piace suonare lo continua a fare anche senza esibirsi.
Mi rendo conto che il tutto sia basato su una mia pippa mentale che si rifà al significato lessicale stretto della parola musicista, effettivamente ormai anche sui dizionari viene indicata la possibilità di utilizzarlo per estensione come sinonimo di strumentista.
Però è pure vero che i dizionari hanno sdoganato la forma èdile accanto al corretto edìle. Oh, un accento sbagliato è un accento sbagliato anche se lo sbagliano in trenta milioni di persone


tonz [ Mar 12 Dic, 2017 21:52 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Secondo me chiunque si metta a suonare una serie di note che formino una melodia/composizione è un musicista, conosco sia musicisti di tribute band che musicisti creatori di pezzi originali e non ritengo i secondi più bravi dei primi solo perché hanno scritto delle musiche, per come sono giudico chi è il più bravo in base alle loro reali capacità di coinvolgimento del pubblico indipendentemente dal fatto che il pezzo sia una cover o meno, meglio una cover fatta da dio, mettendoci magari del proprio se ne si ha la capacità, che un pezzo originale fiacco


Fenderissimo [ Mar 12 Dic, 2017 21:54 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Non vado a controllare il significato di "musicista" sul dizionario, ma io divido la categoria in compositori (ma anche arrangiatori) ed esecutori... Quindi considero musicista anche l'esecutore.

Ah, ripensando a qualche messaggio precedente, io mi suonavo spesso i Jamiroquai a casa da solo. Qualche concerto con una cover band Jamiroquai me lo sarei fatto volentieri e me lo farei volentieri anche adesso. Mi sarei divertito un sacco anche se si sarebbe trattato solo di una cover band.


Fu-V ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Però è pure vero che i dizionari hanno sdoganato la forma èdile accanto al corretto edìle. Oh, un accento sbagliato è un accento sbagliato anche se lo sbagliano in trenta milioni di persone

Mi hai fatto ricordare un mitico articolo di Lercio.it: "L'accademia della Crusca si arrende: scrivete qual è con l'apostrofo e andatevene affanculo"


Fu-V [ Mar 12 Dic, 2017 22:15 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Infatti la prima frase che ho scritto in questo topic è che suonare un bel pezzo è sempre un piacere
Anch'io mi divertirei un sacco a suonare cover di artisti che amo, anzi sul basso suono più spesso pezzi altrui che miei.
Semplicemente non potrei mai limitarmi a fare solo questo, tutto qui. Ma, appunto, credo sia (o dovrebbe essere, e qui forse pecco di presunzione) questa l'indole del musicista. Nel senso che trovo strano che a una persona che ha a che fare con le note ogni giorno non venga spontaneo esprimersi attraverso di esse. Poi magari gli vengono fuori certi brani come quelli che ogni tanto ci proponeva un mio vecchio chitarrista, però pure lui ci provava!

Bellissima la citazione di Lercio!


digomma [ Mar 12 Dic, 2017 22:28 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
... o, come direbbe Lovecraft "... a fare in Cthulhu!" ...comunque, tornando seri, anche io penso che pure chi è solo esecutore, nel senso che non suona musica composta da lui, possa essere considerato musicista... del resto, pure nei gruppi che propongono pezzi loro c'è chi non ha firmato niente del repertorio, o quasi niente, pur essendo parte del gruppo, e presente sui dischi, praticamente da sempre... un'esempio? Ian Hill, che a voler essere proprio fiscali è attualmente l'unico membro dei Judas Priest che c'è dalla primissima fondazione del gruppo... i due leaders, Halford e Tipton, sono arrivati in seguito, benché siano già presenti fin dal disco d'esordio... Inoltre, d'accordo pure sul fatto che se piace quello che si suona è soddisfacente pure se si tratta "solo" di cover... l'esempio di Fenderissimo, sostituendo nel mio caso Jamiroquai con Iron Maiden, lo sottoscrivo pienamente! D'accordo pure con Pier, quando afferma che chi suona per lavoro non si pone il problema se la musica che deve suonare è o meno di proprio gusto... del resto, è ben raro che si faccia un lavoro che piace al punto che lo faresti pure a gratis... per lo meno, a me non è mai capitato... indi per cui, chi suona pagato per farlo se è contento di suonare ciò, meglio... sennò si deve turare il naso e suonare lo stesso! ...almeno, a suonare per hobby, non ti verrà in tasca niente (o gran poco...) ma uno si può permettere di rifiutarsi di suonare qualcosa che proprio non gli va a genio, io per lo meno la ho sempre pensata così! Salve a tutti!


Fenderissimo [ Mar 12 Dic, 2017 22:31 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
digomma ha scritto: [Visualizza Messaggio]
del resto, pure nei gruppi che propongono pezzi loro c'è chi non ha firmato niente del repertorio, o quasi niente, pur essendo parte del gruppo, e presente sui dischi, praticamente da sempre...


Volevo fare l'esempio di qualche bassista che suona per altri, ma non l'ho fatto perchè, registrando nei dischi, ci mette del suo. Quindi non è proprio un esecutore al 100%, ma è anche un minimo compositore/arrangiatore perchè ci mette del suo nella linea di basso. Quindi è diverso dal bassista da cover band che deve suonare la stessa linea di basso creata dall'originale.


Fu-V [ Mar 12 Dic, 2017 22:48 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Sì, ma questi esempi di per sé non significano molto: non ci è dato sapere se Ian Hill, così come l'orchestrale della London Philarmonic non compongano in quantità industriale al di fuori dell'attività per cui sono conosciuti.
E trovo pertinente anche l'ultima osservazione di Fenderissimo circa il contributo.
Il mio stupore iniziale partiva da un'affermazione precisa: il musicista che non ha voglia di scrivere musica propria. Mica poi è detto che tutti la pubblichino. Cioè, se domani mi trovassi a suonare in un ipotetico (mooolto ipotetico) progetto con John Cale dubito che ne diventerei il compositore principale. Ma mica smetterei di scrivere musica mia.
Ma in questo senso sono probabilmente un elemento un po' sui generis in questo forum: se ho duemila euro disponibili mi ci pago il missaggio di un disco piuttosto che un altro basso. Il basso è lo strumento che ho sempre amato e amerò sempre. Ma rimane lo strumento e mai privilegerò le sue ragioni a quelle della musica. E probabilmente è lo strumento che amo proprio perché di suo porta un po' con sé questa logica.

Beh, la mettiamo su una tribute band dei Duran Duran ché in questo periodo mi sto fissando a suonare le parti di John Taylor?


d3xt3r [ Mer 13 Dic, 2017 00:08 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
[quote user="Fenderissimo" post="1091456"]
digomma ha scritto: [Visualizza Messaggio]
bassista da cover band che deve suonare la stessa linea di basso creata dall'originale.


beh questo non è affatto vero. almeno nom sempre. suono in una cover band, non tribute in quanto suoniamo brani di molti artisti, anche qualcuno nostro ma la maggior.parte no, e per quanto le rimaneggiamo queste canzoni non le stravolgiamo mai del tutto. però non mi sognerei mai di rifare paripari la linea di basso di un altro, anche perché non potrei, a parte perché sono uno scarpone, ma comunque perché suono "al mio modo" e non a quello degli altri.
per esempio qui suono completamente un'altra cosa rispetto a flea https://youtu.be/oGsAbq1gTYk
e qui rispetto a dirnt (mi avvicino di più forse) https://soundcloud.com/d3xt3r-83195...ay-at-borzoli-2
oltre al fatto ovviamente che sono molto ma molto più scarso di loro

comunque secondo me suonare paripari la linea di basso di un altro, a meno che abbia senso solo suonare quello (tipo crazy little thing called love, non credo si possa fare diversa) è pura follia
...con un IMHO grosso come una casa


digomma [ Mer 13 Dic, 2017 00:17 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
avatar d3xt3r, mi dai colpe che non ho... la frase che citi non è mia, ma di Fenderissimo... però, auguri lo stesso! comunque, pure io faccio come te... nel senso che difficilmente la parte di basso la suono assolutamente identica a quella originale, anche solo una briciolina di mio ce la caccio dentro quasi sempre... a volte, per esempio nei brani dei Niacin è giocoforza che faccia così... trattandosi di Billy Sheehan ... Salve a tutti!


Pier_ [ Mer 13 Dic, 2017 00:47 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
comunque secondo me suonare paripari la linea di basso di un altro, a meno che abbia senso solo suonare quello (tipo crazy little thing called love, non credo si possa fare diversa) è pura follia
...con un IMHO grosso come una casa


questo dipende dal contesto in cui si suona. ci sono gruppi in cui il basso è il riff portante del brano.

prova a fare non rifare paro paro i brani di un disco come Seventeen Seconds dei Cure, e so' cazzi per il brano sarebbe un po' come dire che in un brano degli ACDC il chitarrista può suonare a modo suo il riff tematico di un pezzo.

Citazione:
Volevo fare l'esempio di qualche bassista che suona per altri, ma non l'ho fatto perchè, registrando nei dischi, ci mette del suo. Quindi non è proprio un esecutore al 100%, ma è anche un minimo compositore/arrangiatore perchè ci mette del suo nella linea di basso.


anche qua dipende da chi sei e con chi registri. ci sono contesti in cui c'è un arrangiatore che scrive tutte le parti, e stop. sono scritte e sono quelle, ed il brano deve suonare in quel modo.

più facile che ci "metta dal suo" il turnista dal vivo piuttosto che quello in studio di registrazione.

un esempio? cito sempre il buon vecchio Springsteen: il celeberrimo solo di sassofono in Jungleland, un pezzo eccezionale, vede del grandissimo Clarence Clemons esclusivamente le doti di esecutore, perchè è stato scritto nota per nota, pausa per pausa, respiro per respiro, da Springsteen stesso, che non ha voluto si cambiasse nemmeno un accento.

lui quel solo di sassofono lo voleva suonato così, e così Clarence l'ha suonato. ha fatto la storia della musica? sì.
lo avrebbe potuto suonare qualsiasi altro sassofonista? non ci è dato saperlo.

sui dischi è molto più probabile sentire quanto scritto da chi ha curato l'arrangiamento, ma ovviamente dipende dai contesti.


duiliobelrtramo [ Mer 13 Dic, 2017 09:09 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Però ora non mettiamo in dubbio che gli interpreti siano musicisti altrimenti Toscanini (o un nome a caso tra direttori d'orchestra o grandi srtrumentisti) che era?
O, come già detto, tutto il jazz tradizionale è basato su interpretazioni di standard.
Io mi riferivo proprio al fatto dedicare tutte le proprie energie e risorse da musicista, appunto, nel mettere in piedi uno show che è l'esatta imitazione, fin dove possibile, ovvio, di qualcosa che c'è già.

Avete presente il film Rockstar? tipo all'inizio quando Chris s'incazza perchè il suo chitarrista non fa "gridare" la chitarra esattamente come l'originale? cose così insomma...


OnzoG-onzo [ Mer 13 Dic, 2017 10:00 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
Però ora non mettiamo in dubbio che gli interpreti siano musicisti...


Il musicista è una cosa, il musicante un'altra.
Il musicista può anche non toccare uno strumento in tutta la sua esistenza.


Pier_ [ Mer 13 Dic, 2017 10:49 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
Io mi riferivo proprio al fatto dedicare tutte le proprie energie e risorse da musicista, appunto, nel mettere in piedi uno show che è l'esatta imitazione, fin dove possibile, ovvio, di qualcosa che c'è già.


questo perchè si prepara uno show, uno spettacolo che non è solo musica.

meglio vedere un gruppo di gente vestita come capita, su un palco scarno, che suona immobile, o vedere uno spettacolo ben strutturato, con un dress-code e tutto volto a dare al pubblico un prodotto fatto e finito?

per dire, l'ultima volta che ho visto Elio e le Storie Tese erano tutti vestiti "discomusic" con le camicie sbrilluccicose, i pantaloni a zampa e lo stivale, eccetto Elio con abbigliamento stile Abatantuono panettiere, e con un Mangoni sempre al top in ogni brano.

prima e dopo lo show tutti in maglietta e jeans, "in borghese", come è giusto che sia.

senza lo spettacolo sul palco, le luci, gli intermezzi comici tra un pezzo e l'altro, sono due ore di tribute band di Elio e le Storie Tese che fanno i pezzi famosi (non ho sentito UN pezzo da Cicciput compreso in poi...) suonati per lo più paro paro al disco.

poi spesso e volentieri è questione di passione, di "devozione" verso qualcosa. c'è chi sente questa cosa, chi no.
come c'è chi tifa per una squadra di calcio, chi se ne frega e chi rompe amicizie quando scopre che l'amico è laziale

questa "spinta" esiste in tutti contesti, che siano le arti, gli sport, la politica...


Yorick Rose [ Mer 13 Dic, 2017 11:22 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
per tornare alla domanda iniziale
Citazione:
Cioè, voi vi divertite a suonare in una tribute band o andare a vedere una tribute band?

Nella mia band facciamo sia inediti che cover (se volete dare un'ascoltatina ai nostri pezzi il link al sito è qui sotto nella firma ) ma non nego che mi piacerebbe provare a far parte di una tribute di qualche mio gruppo preferito, semplicemente per passione verso la band di riferimento.
Dal lato spettatore quando vedo una band che suona bene e si presenta bene sul palco anche come look/luci/scenografie è sempre un divertimento, sia tribute che inediti. Ovviamente per una tribute è tutto più difficile, avendo noi spettatori ben presente la versione "originale". Purtroppo non tutte ci riescono ed alcune che vedo su facebook (ormai la mia vita mondana è ai minimi storici ) sono veramente pacchiane e ridicole nel tentativo mal riuscito di imitare/scimmiottare l'artista di riferimento...


duiliobelrtramo [ Mer 13 Dic, 2017 11:42 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Citazione:
Io mi riferivo proprio al fatto dedicare tutte le proprie energie e risorse da musicista, appunto, nel mettere in piedi uno show che è l'esatta imitazione, fin dove possibile, ovvio, di qualcosa che c'è già.


questo perchè si prepara uno show, uno spettacolo che non è solo musica.

meglio vedere un gruppo di gente vestita come capita, su un palco scarno, che suona immobile, o vedere uno spettacolo ben strutturato, con un dress-code e tutto volto a dare al pubblico un prodotto fatto e finito?

...


Ma cosa c'entra? io non sto discutendo la professionalità e la cura, ci mancherebbe.
Ma tu stai parlando di citazioni, mentre io sto discutendo di imitazione, in ogni dettaglio sia visivo che sonoro che musicale. Per me, questo vuol dire: zero idee, zero sforzo creativo.
E per questo che mi chiedo come si possa esaurire in ciò l'attività di un musicista e come possa uno spettatore apprezzarlo. Tutto qui.

molte risposte sono interessanti.


d3xt3r [ Mer 13 Dic, 2017 11:58 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
avatar digomma, sto belin di quote ha fatto più morti dell'ebola

comunque non ce l'ho né con te né con fenderissimo, volevo solo dare la mia opinione
grazie degli auguri!


Pier_ [ Mer 13 Dic, 2017 13:06 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
Ma tu stai parlando di citazioni, mentre io sto discutendo di imitazione, in ogni dettaglio sia visivo che sonoro che musicale.


eh, ma c'entra quando vai a vedere un concerto, vai a vedere uno spettacolo in tutto e per tutto.

la tribute band nasce da due necessità: quella del pubblico e quella del musicista.

la necessità del pubblico si riassume in quanto già detto, l'impossibilità spesso di andare a vedere gli originali, defunti, dismessi o troppo costosi.
come si risolve? con la tribute band che ti suona dal vivo quei brani, e se vai al pub e c'è musica almeno sai cosa vai ad ascoltare.

la necessità del musicista è varia, e va dal "semplice" lavoro alla passione per un certo musicista, gruppo, artista...

Citazione:
Per me, questo vuol dire: zero idee, zero sforzo creativo.


questo se per te la musica è solo composizione, quindi tutti quelli che non compongono non sono musicisti.
come in tutte le cose, c'è il lavoro, c'è l'arte, ed ogni tanto si incontrano.

c'è il pittore che fa i "falsi d'autore" e c'è quello che dipinge le proprie cose. spesso trovi tutto nella stessa persona.

se poi uno le idee non le ha e non è creativo, che colpa ne ha? non tutti sono Stephen King.


duiliobelrtramo [ Mer 13 Dic, 2017 13:29 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
non c'è bisogno di saper comporre per essere musicisti. Una grande interpretazione o un grande arrangiamento presuppongono un grande sforzo creativo, il risultato è espressione, comunicazione di sentimenti.
Se poi il risultato non è un gran che, amen. Ma è questo che intendo con ricerca di un proprio suono e proprie sonorità.
In una tribute band, propriamente detta, ovvero imitazione pedissequa di tutto, faccio fatica a vedere ciò.

Poi è chiaro che anch'io ho assistito a vari tributi a, chessò, Gaber o De Andrè, alcuni riusciti, altri meno, e spesso ci ho trovato molto di personale. Ma erano ben lungi dall'essere pure imitazioni.
Anzi, generalmente meno imitano e meglio sono.


Pier_ [ Mer 13 Dic, 2017 17:32 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
In una tribute band, propriamente detta, ovvero imitazione pedissequa di tutto, faccio fatica a vedere ciò.


questo perchè non è quello il fine di una tribute band, non c'è molto da girarci intorno.

onestamente io i discorsi di sentimenti, artisticismo e compagnia bella li seguo poco. il musicista sul palco è prima di tutto un lavoratore, che porta a casa la pagnotta, che faccia un lavoro "creativo" o che sia solo un mero esecutore.

che poi anche là, l'esecuzione non è mai identica, il "proprio" c'è sempre anche nell'imitazione più precisa e maniacale, perchè che lo si voglia o no, non si è la stessa persona.

ma così come vengono prodotti gli strumenti identici a quelli dell'artista famoso di turno (la chitarra signature di Rory Gallagher ha le reliccature ricalcate letteralmente da quella originale), c'è chi quei sentimenti, quella sua personale creatività la sfoga imitando uno o più artisti.

volendo si può parlare di recitazione, che è pur sempre un'arte, no?

sempre poi considerando il fatto che non è detto che questi musicisti poi non facciano anche altro.

Pignatelli dei Goblin ha una tribute band degli Yes, giusto per capirci


Fenderissimo [ Mer 13 Dic, 2017 19:03 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
d3xt3r ha scritto: [Visualizza Messaggio]
suono in una cover band, non tribute in quanto suoniamo brani di molti artisti, anche qualcuno nostro ma la maggior.parte no, e per quanto le rimaneggiamo queste canzoni non le stravolgiamo mai del tutto. però non mi sognerei mai di rifare paripari la linea di basso di un altro, anche perché non potrei, a parte perché sono uno scarpone, ma comunque perché suono "al mio modo" e non a quello degli altri.

Anche io faccio così, ma lo faccio perchè non suono in una cover/tribute band, quindi resto fedele all'originale ma non troppo. O meglio, resto fedele se la linea di basso è importante.

Io mi riferivo a tribute band in cui è richiesto di suonare pari pari. Quindi non è il mio caso e non è nemmeno il tuo.


alex1974 [ Ven 15 Dic, 2017 14:47 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Suono in due gruppi, uno è una cover band dei Pink Floyd e suoniamo i pezzi il più fedelmente possibile sia come suoni che come esecuzione, con l'altro gruppo suoniamo pezzi italiani abbastanza commerciali, passando da nek mina modà noemi negramaro ecc ecc, suonando però tutto con il nostro stile e la nostra personalità qualche pezzo lo abbiamo stravolto e qualcuno è rimasto quasi originale. Devo dire che mi diverto e mi piace suonare in entrambe le situazioni. Secondo me è impossibile che tutti facciano pezzi propri, sia per capacità compositive che per attidune. E poi se non ci fossero le cover band chi suonerebbe più i pezzi di mozart e beethoven?


Snow Goose [ Ven 30 Mar, 2018 15:45 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Benoît David è un cantante canadese, in passato membro dei "Close to the Edge", una delle più note tribute band degli Yes. Nel 2008 Chris Squire lo sceglie per rimpiazzare Jon Anderson nei tour programmati e vi rimane fino al 2012 incidendo con gli Yes anche un disco in studio, "Fly from Here".

Questo per dire che chi suona in una cover/tribute è un musicista eccome, e spesso di pari dignità rispetto ai "pro" diciamo. Esistono musicisti compositori e musicisti esecutori. Preferisco un buon esecutore ad un pessimo compositore.

Io ho fatto parte di diverse cover/tribute band, e aggiungerei al piacere di suonare brani ed artisti che si amano (mettendoci tutto l'impegno ed il rispetto del mondo), il piacere anche di fare in qualche modo divulgazione musicale, magari piazzando qualche brano diverso dal solito in scaletta.


Alexce69 [ Ven 30 Mar, 2018 16:51 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Buongiorno a tutti.
Io penso che la musica sia libertà.
Liberta di ascoltare, libertà di comporre, libertà di suonare.
Per anni ho suonato cover di Cantautori italiani. Non mi sono mai posto il problema di essere o no un musicista.
Non mi sono mai neanche posto il problema di essere un bassista più bravo o meno bravo di uno che suona in una band tributo o di uno che compone pezzi suoi.
Le band tributo sono espressione di una passione, non diversa dalla passione che spinge qualcun altro a suonare Blues o Standard Jazz.
Io, se mi chiedessero di suonare in una band tributo a Guccini o a Dè Andrè ci andrei senza pensarci.
Quello che risulta inconcepibile per qualcuno, magari è la passione di qualcun altro.
Definire "deleteria" una forma di arte mi sembra eccessivo.
Se le band tributo riempiono i locali è perchè a qualcuno piacciono, indipendentemente dai gusti personali dei musicisti.
A me non piace Vasco, non per questo lo definisco deleterio, soprattutto perchè è impossibile non riconoscerne l'assoluto valore e il fortissimo impatto sociale.
La presunzione che una forma d'arte sia migliore o peggiore di un altra spesso coccia contro la realtà : il gusto delle persone.
Se suoni roba tua o musica per pochi accetti di poter piacere o non piacere, riempire o non riempire un locale. Non credo che le Tribute Band siano una concorrenza deleteria.
Tutto ovviamente IMHO...ci mancherebbe


Fu-V [ Ven 30 Mar, 2018 17:04 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Snow Goose ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Preferisco un buon esecutore ad un pessimo compositore


Anch'io preferisco un buon antennista a un pessimo cuoco.
Rimane il fatto che un antennista sia una cosa diversa da un cuoco.


Snow Goose [ Ven 30 Mar, 2018 17:55 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Snow Goose ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Preferisco un buon esecutore ad un pessimo compositore


Anch'io preferisco un buon antennista a un pessimo cuoco.
Rimane il fatto che un antennista sia una cosa diversa da un cuoco.


Mah secondo me hai fatto un esempio non calzante. Antennista e cuoco? Boh! Compositore ed esecutore sono certamente figure differenti, ma contigue (un esecutore esegue una composizione, un compositore scrive per un'esecutore), ed esistono compositori che sono anche esecutori. Mentre difficilmente esiste un'antenna allo zafferano, o un risotto che prende canale5.


Pier_ [ Ven 30 Mar, 2018 18:14 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
La presunzione che una forma d'arte sia migliore o peggiore di un altra spesso coccia contro la realtà : il gusto delle persone.


io mi soffermerei proprio su questo, la presunzione.

c'è gente che denigra il lavoro dei musicisti che "non compongono", e che magari non va oltre il giro di Do o qualche testucolo da quattro soldi, o ha scritto mezza canzone nella vita e si reputa un artista.

fare musica è lo stesso campo sia che si componga che non lo si faccia.

il fine ultimo è sempre l'intrattenimento del pubblico.

che poi, se proprio vogliamo fare gli snob, facciamoli per bene... si sente tanta di quella merda da "compositori ed artisti" che spesso sentire l'imitatore di Vasco al pub è un toccasana.


Fu-V [ Ven 30 Mar, 2018 19:55 ]
Oggetto: Re: Tribute Bands, Perchè?
Alexce69 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
La presunzione che una forma d'arte sia migliore o peggiore di un altra


Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]
c'è gente che denigra il lavoro dei musicisti che "non compongono"


No, aspe'. Fermatevi. Nessuno ha detto questo, anzi, il post da cui è scaturita questa discussione recita:

Fu-V ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Per me è inconcepibile che un musicista non abbia la VOGLIA di scrivere musica propria. Cioè, nel caso non sei un musicista, sei qualcos'altro. Che non vuol dire meglio o peggio, ma qualcos'altro.


In sostanza sto solo sostenendo che si debbano chiamare le cose col proprio nome.
Un musicista è una cosa, uno strumentista un'altra.
Sono due cose nello stesso campo? Senz'altro.
Pure Brunelleschi e un muratore hanno lavorato nello stesso campo, ma non per questo chiamo quest'ultimo architetto.
Sono due mestieri diversi, personalmente non mi pare di aver mai fatto classifiche di merito. Ma magari non è riferito a me, è che essendo passato qualche mese ricordo ciò che ho scritto io ma non quello che hanno scritto gli altri




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